Qualificazione ai Campionati Europei: 24/01/2017

Caro Milocco .. io ho dato una mia idea ... perdonami .. se ci riesco non parlero' piu di cose tecniche ... non sapevo fossi un maestro .. Si vede che Yango non saprà allenare .. o si sfasteriava di insegnargli il top di rovescio ... io stesso forse ho interpretato male la mia storia pongistica .. per quanto piccola fosse ... ma ammetto di non essere un tecnico che non saprebbe insegnare ad un ragazzo a giocare bene ... posso piu capirne di tornei manifestazioni .. cosa sarebbe meglio o peggio organizzare ... magari sbagliando pure a volte .. hai voglia ...

Tu a chi hai lanciato come giocatore? ... o a che livello hai giocato se non insegni ?... te lo chiedo non per "sfotterti" ... ma seriamente ... amo ascoltare quelli bravi ...

Io non sto dando nessuna giustificazione, mi pare che ho scritto che si è fatta una brutta figura .. e nello sport ci sta e se ne fanno altre ...

Non mi pare una novità che non abbiamo altre soluzioni ... abbiamo un vuoto enorme di tutto ...

Dentro a questa brutta figura mica ci sta solo la politica federale, o formia o deniso ... ci sono una miriade di cose ... L italia, la crisi economica, la mancanza di strutture, la pochezza di noi dirigenti TUTTI (non solo di chi governa) la pochezza dei tecnici O (o maiuscola) o dove ci sono di bravi mancano altre condizioni. un attività che fa pena, ... etc etc .. tutto questo fa quello che noi abbiamo e che mettiamo in campo ... che a livello giovanile in alcuni anni regge .. dopo abbiamo problemi ...

Se non ci si siede SERIAMENTE a voler fare il bene comune, ma lo si dice solo a parole, tanto che addirittura anche nella nomina del delegato LUCANO ci siano state scelte politiche... ma che parlamm a fa???

 

Il giornalino?

Elio, il giornalino non esiste più da qualche annetto.

Ora è online ma credo abbia meno visualizzazioni delle foto delle mie tartarughine su facebook.

A mio modestissimo parere fanno bene a lanciare i giovani.... Oramai Stoyanov e Bobocica (sempre secondo me) il loro meglio l'hanno già dato.... Vorrei tanto sbagliarmi.... Meglio Mutti 1, Mutti 2, Amato, Pinto e compagnia bella ... Sono giovani, devono fare esperienza d'accordo... Tanto con la Francia non ce n'era....[/QUOTE]Non sono d'accordo: Bobo è un giocatore che ha bisogno solo di un mental coach e di un lungo lavoro di introspezione. Ha tutto per essere un top 100 mondiale, tranne la tenuta psicologica nei momenti clou.

Ma è un tratto abbastanza comune a tutti i nostri.

Io spenderei qualche decina di migliaia di euro per un buon psicologo dello sport.

History - BENVENUTI NEL SITO DEL TENNISTAVOLO FIUMICELLO

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@Bertalex: Ale, chissà se mettendo il puntino corto sul rovescio Stefanov ti avrebbe convocato almeno una volta? Per uno stagino.. magari da sparring!

--- Messaggio Unito Automaticamente, 26 Gen 2017 ---

Scusate. Ho fatto casino coi quote.

Volevo dire:

Non sono d'accordo: Bobo è un giocatore che ha bisogno solo di un mental coach e di un lungo lavoro di introspezione. Ha tutto per essere un top 100 mondiale, tranne la tenuta psicologica nei momenti clou.

Ma è un tratto abbastanza comune a tutti i nostri.

Io spenderei qualche decina di migliaia di euro per un buon psicologo dello sport.

 

Caro Ady,capisco.Ce lo dicano:"Riusciamo a produrre discreti giocatori juniores,anche bravini
e talentuosi certuni,ma più in là e più di così ...ha a divenire il tempo."Le condizioni non sono le più facili,
è vero.Dopo,però,apriamo il dibattito:in ambito sportivo si può far meglio,o ,preventivamente ci accontentiamo?
Chiaro,nel dibattito non farò mancare la mia proposta con l'intento di far migliorare le cose.Nell'esclusivo interesse del Tennis Tavolo italiano.Punto.
Di seguito chiedi:
"Tu a chi hai lanciato come giocatore? ... o a che livello hai giocato se non insegni ?... te lo chiedo non per "sfotterti" ... ma seriamente ... amo ascoltare quelli bravi ..."
Allora già un certo Salvo voleva sapere se c'ero o ci facevo,ovvero se ero un tecnico o semplicemente un accompagnatore di comitive di ragazzi ai tornei di ping pong.Poi quando ha scoperto che non sono stato un giocatore di 2a categoria,nè ho tirato su nemmeno un cadetto nazionale,non interloquisce più.
Ho ricoperto un po'tutti i ruoli,come accompagnatore ho cominciato ad esercitare l'occhio.Come tecnico,dai tempi del mitico Izzo,istruttore federale napoletano,ho contribuito a lanciare la piccola realtà pongistica del mio paese,che tutt'ora continua.Ed è questa la vittoria più importante.Ragazzini di 5a elementare e 1a media,che una volta erano bravini per davvero(1.30 di allenamento settimanale,una scatola con 6 palline "double circle",racchette Standa ed era tutto:finale regionale CSI adulti raggiunta dopo due anni di attività,)son diventati tutti ometti e non si dedicano più con costanza,ma l'entusiasmo è rimasto intatto. Nel frattempo la vita è continuata,e non voglio dilungarmi.Diciamo che la vita lavorativa mi ha portato all'estero,dove ho maturato significative esperienze in Società pongistiche all'avanguardia.Il mio ambito d'interesse è squisitamente tecnico.La mia fortuna è stata quella di abitare in una zona di confine e quindi poter soppesare diversi stili,diversi modi,tecniche , mentalità e visione di gioco,cogliere i diversi particolari che arrichiscono,ritenuti magari superflui,ma che poi fanno la differenza.In 45-50 anni
a forza di stare nell'ambiente pongistico qualcosa s'impara.A me piace farlo con metodo e non ho ancora finito. Il pane raccolto nella bisaccia dell'esperienza lo vado a dividere e spezzare,laddove serve.Cosa che ho sempre fatto.Raccomandavo ai ragazzini:"Io ti insegno a giocare,tu lo insegnerai poi agli altri(amici,fratelli,ecugini,etc.)Non giocherai mica da solo,vero?"Adesso mi dispiace che non riusciamo a "giocare" con i francesi.Non era mica partita,quella,vero?
stima ettore

 

grazie, era quello che volevo sentirmi dire, e tra l altro in qualche modo ho lavorato anche con Aldo Izzo ...

perdonami io che fondamentalmente non ho mai insegnato "colpi" ... posso solo parlare della mia di esperienza .. e so che ad esempio io ho fatto sempre fatica col top di rovescio .. nonostante mi sia impegnato per imparare .. non riesco ad esempio proprio a tirare la botta di rovescio .. non riesco a sviluppare potenza, cosa che invece col diritto nella mia storia sono riuscito a fare ... ma non ha importanza ...

Quella non era partita ... o se vuoi ... puo essere la stessa partita che gli annali del calcio ricordano --- un juve inter 9 1 dove l inter schiero la primavera e in quella primavera giocava un certo Sandrino Mazzola ....

Ieri avevamo un ragazzo di 16 e uno di 17 anni in campo .. contro dei maestri europei .. noi maestri non lo siamo mai stati ... abbiamo avuto dei fenomeni ogni 20 anni ... Costantini, Mondello .. dei buoni giocatori come Piacentini ... eppure avevamo una situazione economica in anni del passato abbastanza discreta nelle asd ...

negli ultimi 4 anni siamo arrivati a livello di squadre giovanili 2 volte avanti alla francia .. e avanti a tutte .. poi dopo qualcosa si inceppa .. bisogna lavorare su quel qualcosa per quelli che ci sono oggi nel giro della nazionale e sono giovani e hanno una decina di anni se non di piu per poter crescere ancora ....

nel frattempo va rifatto tutto sotto ... ma io questa voglia di fare non la vedo ...

io urlerei lo stato d'emergenza .... unirei tecnici migliori e dirigenti per fermare tutto e rivoluzionare tutto ... cosi non andiamo lontani .. e come ho piu volte scritto .. sta per terminare il meglio dei nostri giovani .. altri 2 3 anni .. e non abbiamo nemmeno questi che abbiamo oggi ...

 

Non sono d'accordo: Bobo è un giocatore che ha bisogno solo di un mental coach e di un lungo lavoro di introspezione. Ha tutto per essere un top 100 mondiale, tranne la tenuta psicologica nei momenti clou.

Ma è un tratto abbastanza comune a tutti i nostri.

Io spenderei qualche decina di migliaia di euro per un buon psicologo dello sport.

History - BENVENUTI NEL SITO DEL TENNISTAVOLO FIUMICELLO

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@Bertalex: Ale, chissà se mettendo il puntino corto sul rovescio Stefanov ti avrebbe convocato almeno una volta? Per uno stagino.. magari da sparring!

--- Messaggio Unito Automaticamente, 26 Gen 2017 ---

Scusate. Ho fatto casino coi quote.

Volevo dire:

Non sono d'accordo: Bobo è un giocatore che ha bisogno solo di un mental coach e di un lungo lavoro di introspezione. Ha tutto per essere un top 100 mondiale, tranne la tenuta psicologica nei momenti clou.

Ma è un tratto abbastanza comune a tutti i nostri.

Io spenderei qualche decina di migliaia di euro per un buon psicologo dello sport.[/QUOTE]
Bobo è un giocatore che ha bisogno solo di un mental coach e di un lungo lavoro di introspezione. Ha tutto per essere un top 100 mondiale, tranne la tenuta psicologica nei momenti clou.

[/QUOTE]
"Ma è un tratto abbastanza comune a tutti i nostri.
Io spenderei qualche decina di migliaia di euro per un buon psicologo dello sport."

Lasciamo perdere il mental coach,interpelliamolo per altri ben più gravi e insolubili problemi,per favore.
Se magari ci fosse una soluzione più a portata di mano?
Tempo fa avevo un problema di perdita d’acqua di umidità a una parete divisoria contigua al bagno,su cui epoggiava la mia libreria.Chiesi un parere al mio amico idraulico”Senti,visto che i miei libri vanno tutti in muffa,che mi consigli?cambio le tubature?Sposto la vasca da bagno?faccio dei buchi perlustrativi al muro,o magari abbatto tutta la parete e la ricostruisco nuova?”Il mio amico,ancor prima di prender visione dell’appartamento ribattè:”Hai provato ad isolare la vasca con del silicone da inserire nelle fessure?
”Lui sì che era un vero tecnico della questione e prima di rivolgermi ancora ad ingegneri,tappezzieri,
muratori,installatori vari o ad altri “competenti esterni”,con un metro di nastro isolante al silicone il problema fu risolto.

Veniamo allo sport che ci riguarda..Militava fino all’altranno Cosimo(vero nome noto al redattore)in una delle nostre squadre di D1,il miglior braccio che io abbia mai visto in tutta la mia carriera.Nessuno come lui sapeva ammansire tutti i top,rimettendo sul tavolo tutto ciò che gli capitava,quasi da fermo,a suon di taglioni effettuati con il solo uso dell’avambraccio.Finchè un ragazzino,pure dotato di top,non è “sceso”al suo campo di battaglia,giostrando meglio i piedi,con minimi ma continui spostamenti di gambe,tenendo tutte le palle corte sul tavolo e mai tagliate.Superata abbondantemente la mezz’ora di gioco,l’arbitro li ha lasciati fare,il braccio del nostro eroico difensore lentamente,ma significativamente si è spento,l’altro più giovane antagonista aveva le pile “duracell” nascoste,ma ancora ben cariche, continuava imperterrito nel suo gioco di attesa dinamica,rispetto al gioco di difesa,pur ammirevole,ma troppo statico del nostro rappresentante.
Già dai primissimi punti si poteva prevedere l’esito finale,se la partita avesse superato i 35-40 minuti,il massimo dell’autonomia del braccio d’oro del nostro difensore,oltrettutto già in età avanzata per cambiare modo di giocare. Che si poteva consigliare ancora?

E siamo al Bobo nazionale,nessunissima critica al suo eccellente modo di giocare,ci mancherebbe!
Cambiar gioco adesso può produrre frutti ancor migliori?
Però è sempre un giocatore che ha imparato i suoi splendidi colpi e il modo di stare in campo qualche decina(?)d’anni fa.E lì rischia di rimaner vincolato,quando gli altri più giovani riescono meglio a gestire e distribuire le loro forze,uscendo meglio e vantaggiosamente alla distanza.Senza contare che il nostro modo così gladiatorio e aggressivo d’interpretare le partite;un logo italico che ormai ci portiamo appresso,ma ben noto anche alla concorrenza,da un lato ci limita nella preparazione e nella messa a punto di tutti i muscoli(ho sottolineato tutti) e delle leve, necessarie all’ottimizzazione dei colpi, dall’altro ci impedisce di attuare una minima difesa efficace per fronteggiare i colpi strategici degli avversari.

“Ma è un tratto abbastanza comune a tutti i nostri.”
Effettivamente lo pensano in tanti .Se io fossi l’idraulico della Federazione e non lo sono,per carità,inviterei tutti a interrogare e investire più sulla qualità di ogni singolo colpo,interpretato in chiave moderna,piuttosto che sulla quantità ripetuta roboticamente all’unisono.Ma son sicuro che non ne hanno bisogno,sanno già cosa fare,speriamo solo che non chiamino lo psicologo.E speriamo in un cambio di rotta,ne va dei nostri giocatori futuri.

Stima ettore

 

Giusto! Come ho fatto a non pensarci prima? Quando qualcosa o qualcuno perde, che siano atleti o rubinetti.. si chiama l'idraulico e risolve tutto!

 

[/QUOTE]
Vedi l’importanza dell’idraulico?Hai in casa problemi connessi all’acqua,ti rivolgi a lui in primis,non all’imbianchino,nemmeno al geometra o al tappezziere di turno.Hai problemi collegati al modo di stare al tavolo e non riesci ad esprimere compiutamente tutte le potenzialità del tuo gioco,o perlomeno quelle che ritieni di possedere in pectore,a chi ti puoi rivolgere?Meglio a qualcuno esperto in materia e soprattutto sappia dove metter mano.In mancanza di lumi poi chiedi al podologo,al dietetista,al tuttologo uscito da poco da qualche importante Accademia e,in mancanza d’altro allo strizzacervelli,sperando di non scambiarlo con uno psichiatra.

Per favore non confondiamo ruoli e maschere,si sente già aria di carnevale?
Stima,sempre
ettore

 

Il mental coach, che tu interpelleresti per " altri ben più gravi e insolubili problemi" è comunemente impiegato dai grandi tennisti e dalle nazionali di molti sports.

 

....a fine carriera

 

Retrogrado!

 

Grazie Eugenio,i complimenti li accetto sempre ben volentieri,sei un amico.Se serve vado ad attingere
anche ad esempi del passato,per illustrare meglio fatti,dinamiche del nostro tempo e di quello futuro.
Mi viene in mente un allenatore di calcio che non aveva certo bisogno di personale psicologo attorno,essendo già lui grande conoscitore del "genere umano",prima l'uomo del calciatore,oltre che ad essere un grandissimo esperto di sport.Questi dopo aver riconosciuto sul treno Trieste Milano un suo vecchio pupillo che aveva allenato e poi abbandonato il calcio giovanile per il tennis tavolo gli fa "Ehi,anche ti qua,cosa ti fa adesso?"Quel ragazzo di rimando"Salve paron,adesso zogo a ping pong".Il paron"Ah,ben ben,bravo,ma ricordite che,come nel calcio,cusì anche nel ping pong,te devi colpir la baleta più forte dell'avversario.Ten'gà capì?"Certo quel ragazzo aveva capito ,se poi aveva vinto pure qualche titolo italiano a squadre.E se andiamo ben a vedere nel tempo cambia il materiale,si aggiunge personale esperto di qualsiasicosa a vario titolo,si modificano le regole,si chiacchera anche molto,ma alla fin fine per vincere devi tirare la palla di là più forte dell'avversario.Rimango dell'idea che dovremmo proprio qui concentrare i nostri sforzi sul come
farlo, piuttosto che,non riuscendoci,guardare altrove,mentre i nostri avversari vincono e ringraziano.
L'allenatore/paron in questione era Nereo Rocco.
Il promettente "ragazzino",che ringrazio per avermi fornito l'aneddoto,è Alessandro Peterlini,
ottimo rovescio, già cronista editoriale della scomparsa rivista del "Tennis-Tavolo"nazionale.
stima ettore

 

Ostia! Sito anca veggente?

Peterlini 'o cognòso! El gà fato anca causa a a Fitet.