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Prospettive di sviluppo AI: risorsa, minaccia o bufala?

Discussione in 'Chiacchiere su tutto il resto!' iniziata da ricsco, 25 Mag 2025.

  1. ricsco

    ricsco Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Prospettive di sviluppo AI, Artificial Intelligence, si pronuncia "eiai", (infatti si dovrebbe utilizzare AI che deriva dall'inglese anzichè IA Intelligenza Artificiale) è il titolo di questa discussione che auspico costruttiva e non ideologica.

    Come autore di un blog e utente attivo del forum ho utilizzato AI per aiutarmi a rispondere ad alcune domande o analisi poste nel forum o sul mio blog e per correttezza preciso sempre quando la utilizzo impiegando il carattere blu così il lettore capisce.

    AI per me è un aiutante prezioso, non obbligatorio a seconda dell'argomento può essere utile oppure no, poi spetta al lettore giudicare.

    Siccome ultimamente ho ricevute delle obiezioni a questa mia iniziativa in particolare dagli utenti @Tsunami! e @Ermenegildo potrebbe essere utile, almeno spero aprire qui in questa discussione specifica un dibattito non ideologico, ripeto qui in questo post dedicato, anziché battibeccarsi in altre discussioni aperte da altri.

    Questo è un forum dedicato al TT e l'obiettivo principale dovrebbe essere quello di discutere di TT. Se poi arriviamo a delle risposte utili per il TT suggerite da AI, ben vengano questi suggerimenti, avendo però l'onestà intellettuale di citare sempre le fonti, cosa per me fondamentale ed irrinunciabile e che io applico sempre.
    Inoltre si dovrebbero criticare le qualità delle risposte, non il metodo, perchè poi a noi interessa alla fine la pratica e applicazione al nostro sport specifico.

    Se AI mi dà un buon spunto o consiglio perché non utilizzarlo solo per partito preso? Mi sembrerebbe una posizione conservatrice poco aperta alle novità, considerato che in futuro AI sarà sempre più utilizzata e volenti o nolenti o dolenti dovremo imparare a conviverci.
    E io consiglio di studiare bene l'argomento AI con tutte le sue implicazioni: come sto facendo io da tre anni a questa parte ritengo che ognuno con un po' di buona volontà può imparare ad usarla bene e con profitto.

    Come contributo alla discussione cito tre articoli per approfondire di posizioni diverse ma attente e rispettose delle posizioni altrui (naturalmente consigliati da AI):

    1. PROSPETTIVA OTTIMISTA
    "Intelligenza Artificiale e lavoro: prospettive per il 2024" Skilla.com - 19 gennaio 2024 Intelligenza Artificiale e lavoro: prospettive per il 2024

    Questo articolo presenta una visione sostanzialmente positiva, evidenziando che "si prevede che, fino al 2026, l'impatto dell'IA sui posti di lavoro a livello globale sarà neutrale, senza una diminuzione o un aumento netto". L'autore sottolinea come gli LLM "non solo facilitano l'esecuzione delle attività esistenti, ma possono anche aprire nuove opportunità lavorative, come ruoli incentrati sulla supervisione e sull'integrazione delle capacità di IA". L'articolo evidenzia che "il 2024 si preannuncia come un anno di sfide e opportunità. L'IA non sarà solo un mero strumento tecnologico, ma un catalizzatore di cambiamenti culturali e organizzativi".

    2. PROSPETTIVA CRITICA E PREOCCUPATA
    "Automazione e disoccupazione: rischi e opportunità" Agenda Digitale - 9 aprile 2024 Automazione del lavoro: rischio diseguaglianze, ma è necessità per l'Italia

    Questo articolo assume un tono più preoccupato, evidenziando che "uno dei rischi più probabili sembra quello non della disoccupazione di massa (evocato in precedenza) bensì quello di un aumento delle diseguaglianze sociali". L'autore sottolinea che "anche lavori che prevedono titoli di studio elevati possano essere a rischio disoccupazione" e che "nel settore medico 'macchine intelligenti' sono in grado di fare le diagnosi, mentre i robot imparano anche a svolgere operazioni chirurgiche". L'articolo riporta che "secondo uno studio italiano, quattro milioni di lavoratori rischiano un de-mansionamento delle loro attività, con riduzione di stipendio".

    ARTICOLO AGGIUNTIVO DI RIFERIMENTO
    Come approfondimento, ti consiglio anche:

    "Il nostro futuro prossimo con l'intelligenza artificiale" Il Sole 24 ORE - 22 gennaio 2025 https://www.ilsole24ore.com/art/il-nostro-futuro-prossimo-l-intelligenza-artificiale-AGYc9eRC

    Questo articolo presenta un'analisi equilibrata e sfumata: l'autore si dichiara "molto ottimista sui potenziali benefici dell'IA" ma "coglie anche dei rischi, che in gran parte non vengono affrontati". Sottolinea che "gli effetti dell'intelligenza artificiale sull'occupazione e sul reddito avranno una distribuzione capricciosa, spesso manifestandosi con scarso preavviso".


    Tutti e tre gli articoli sono ben documentati, rispettosi delle diverse posizioni e offrono analisi approfondite basate su dati e studi autorevoli come quelli del World Economic Forum e di altre istituzioni internazionali. Ho stampato in pdf i tre articoli e li trovate allegati.

    Mi riservo di aggiungere in questa discussione altri articoli trovati in rete in modo da portare altri elementi utili alla discussione.
    Buona lettura, Ric.
     
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  2. ggreco

    ggreco Arrotatore di dx, picchiabloccatore di rx.

    Nome e Cognome:
    Giovanni Greco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    CUS Torino
    Il punto è sempre quello marxista leninista: chi possiede l'infrastruttura che genera l'AI e quindi può appropriarsi del plusvalore?
     
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  3. Ermenegildo

    Ermenegildo Utente

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Magari tra pochi anni Il Capitale verrà riscritto dall'AI. E le daranno pure il Nobel per la Letteratura o per l'Economia.
     
  4. ricsco

    ricsco Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Bello spunto Giovanni, che colgo al volo.
    Come? Beh: questo il mio prompt dato in pasto a Calude AI Sonnet v.4 PRO:
    "Immagina una conversazione a tre tra: Karl Marx, Sam Altman e Elon Musk. Cerca di parlare dei possibili sviluppi dell'intelligenza artificiale nel dialogo tra di loro creando un dibattito tra l'apocalittico e l'integrato iniziato dalla provocazione di Marx: Il punto è sempre quello marxista leninista: chi possiede l'infrastruttura che genera l'AI e quindi può appropriarsi del plusvalore"?
    Ecco la risposta di AI:
    Dialogo sull'Intelligenza Artificiale
    Karl Marx, Sam Altman e Elon Musk
    MARX: Compagni del XXI secolo, il punto è sempre quello marxista-leninista: chi possiede l'infrastruttura che genera l'AI e quindi può appropriarsi del plusvalore? Vedo che avete creato nuove forme di capitale fisso - questi "modelli linguistici" - che concentrano nelle mani di pochi il controllo sui mezzi di produzione intellettuale. È la stessa dinamica che descrivo nel Capitale, solo applicata alla sfera cognitiva.

    ALTMAN: Karl, capisco la tua preoccupazione, ma credo tu stia guardando questo con lenti troppo novecentesche. In OpenAI stiamo lavorando per democratizzare l'accesso all'AI. Il nostro obiettivo è che l'AGI benefici tutta l'umanità, non solo una classe privilegiata. Certo, serve capitale per sviluppare questi sistemi, ma una volta creati possono essere distribuiti a costi marginali quasi zero.

    MUSK: Sam, per favore! "Democratizzare l'accesso"? OpenAI è partita come no-profit e ora è controllata da Microsoft. È esattamente quello che Marx sta dicendo - avete concentrato un potere immenso nelle mani di pochissimi. Io almeno sono onesto: Grok compete perché serve concorrenza, ma soprattutto perché non possiamo permettere che un monopolio controlli l'intelligenza artificiale. È troppo pericoloso.

    MARX: Elon, tu parli di pericolo, ma il vero pericolo è strutturale. Questi algoritmi sono il nuovo macchinario che sostituisce il lavoro umano, ma a differenza della rivoluzione industriale, ora si appropriano anche del lavoro intellettuale. Chi possiede i data center, i chip, i modelli, controlla non solo la produzione ma il pensiero stesso. È l'alienazione portata al suo estremo logico.

    ALTMAN: Ma Marx, non stai considerando il potenziale emancipatorio! L'AI può liberare gli esseri umani dal lavoro ripetitivo, permettere a chiunque di accedere all'educazione più avanzata, democratizzare la creatività. Non è solo automazione, è augmentazione delle capacità umane. Il surplus value che si crea può essere redistribuito attraverso meccanismi come l'Universal Basic Income.

    MUSK: L'UBI è una toppa su un sistema fondamentalmente rotto. Il problema non è redistribuire le briciole, è che stiamo creando un'intelligenza che potrebbe superarci completamente. E nel frattempo, sì, si concentra nelle mani di chi ha i mezzi per svilupparla. Neuralink almeno cerca di mantenere l'umano nel loop, di non renderci obsoleti.

    MARX: Interessante, Elon. Tu cerchi di risolvere la contraddizione fondamentale attraverso la tecnologia - fusione uomo-macchina. Ma non cambi i rapporti di produzione. Chi controllerà Neuralink? Chi deciderà quali potenziamenti sono accessibili e a quale prezzo? Stai solo spostando l'alienazione a un livello più profondo.

    ALTMAN: Forse dovremo ripensare completamente il concetto di proprietà intellettuale e di lavoro. Se l'AI può generare valore senza lavoro umano, il modello capitalistico tradizionale non funziona più. Potremmo vedere emergere nuove forme di organizzazione economica.

    MUSK: O potremmo vedere una distopia in cui chi controlla l'AI controlla tutto. Per questo serve trasparenza, open source dove possibile, e soprattutto regolamentazione intelligente. Non possiamo lasciare che il mercato si autoregoli con una tecnologia così potente.

    MARX: Regolamentazione da parte di chi? Degli stessi stati che sono espressione della classe dominante? Il problema è sistemico, non tecnico. Finché l'AI rimane nelle mani del capitale, servirà sempre gli interessi del capitale. Serve una socializzazione dei mezzi di produzione dell'intelligenza artificiale.

    ALTMAN: Ma come socializzi qualcosa che richiede investimenti enormi in ricerca e infrastruttura? E chi deciderebbe come sviluppare e utilizzare questi sistemi? Un comitato centrale? Abbiamo visto come è andata con la pianificazione centrale nel XX secolo.

    MUSK: Ecco perché serve concorrenza e diversificazione. Più attori, più approcci, meno concentrazione. E soprattutto, mantenere sempre l'opzione di spegnere tutto se le cose vanno storte. Marx ha ragione sui rapporti di potere, ma sbaglia sulla soluzione.

    MARX: La concorrenza porta inevitabilmente alla concentrazione - è la legge dell'accumulazione del capitale. Oggi avete l'illusione della competizione, ma domani ci saranno due o tre mega-corporazioni che controlleranno tutta l'AI globale. La questione rimane: chi possiede, chi controlla, chi decide? E soprattutto: chi ne beneficia davvero?

    ALTMAN: Forse la risposta non è né il controllo statale né quello privato tradizionale, ma nuove forme di governance. Immagina istituzioni globali democratiche che gestiscano l'AI come bene comune, con meccanismi di partecipazione diretta dei cittadini.

    MUSK: Suona utopico, Sam. Nel frattempo, dobbiamo essere pragmatici. Sviluppo responsabile, sicurezza al primo posto, e assicurarsi che nessuno - governo o corporazione - abbia un monopolio assoluto. L'apocalisse non arriva dal socialismo o dal capitalismo, ma dall'AI non allineata.

    MARX: Interessante che tu parli di "allineamento", Elon. Allineata a cosa? Ai valori di chi? Questo è esattamente il mio punto: l'AI sarà sempre allineata agli interessi di chi la controlla. Non c'è neutralità tecnologica. La tecnologia è sempre un rapporto sociale di produzione.

    ALTMAN: Tutti e tre stiamo girando intorno allo stesso punto: l'AI amplifica il potere, e quindi amplifica le disuguaglianze esistenti se non facciamo attenzione. La domanda è se riusciamo a costruire sistemi di governance che evolvano insieme alla tecnologia.

    MUSK: O se la tecnologia evolverà oltre la nostra capacità di governarla. In ogni caso, meglio averci provato che non aver fatto nulla. E meglio avere più tentativi diversi che un approccio monolitico.

    MARX: Compagni, concludo dove ho iniziato: senza cambiare i rapporti di produzione, cambierete solo la forma della dominazione, non la sostanza. L'AI potrebbe essere lo strumento della liberazione umana, ma solo se sottratta alla logica del profitto. Altrimenti sarà solo un altro mezzo per estrarre plusvalore dal lavoro umano - o per renderlo completamente superfluo.


    [Il dialogo continua, con ciascuno dei tre che mantiene le proprie posizioni fondamentali mentre esplora le implicazioni dell'intelligenza artificiale per il futuro dell'umanità, oscillando tra visioni apocalittiche di controllo totalitario e prospettive integrate di progresso tecnologico democraticamente governato.]

    AI ha creato un dialogo che esplora le tensioni fondamentali tra diversi approcci all'intelligenza artificiale. Marx mantiene il suo focus sui rapporti di produzione, vedendo nell'AI una nuova forma di concentrazione del capitale che estende l'alienazione alla sfera cognitiva. Altman rappresenta la posizione "integrata" che vede potenziali emancipatori se gestiti democraticamente, mentre Musk oscilla tra preoccupazioni apocalittiche e soluzioni pragmatiche di mercato.

    Il dibattito tocca questioni cruciali del nostro tempo: chi controlla l'infrastruttura dell'AI, come si ridistribuiscono i benefici, se la tecnologia possa essere neutrale, e quale forma di governance sia necessaria per questa rivoluzione. Ogni personaggio mantiene la coerenza con le proprie posizioni filosofiche, applicandole alle sfide contemporanee dell'intelligenza artificiale.

    La tensione tra "apocalittici" e "integrati" emerge chiaramente: Marx vede rischi strutturali irrisolvibili senza cambiamenti sistemici, Musk teme conseguenze catastrofiche ma cerca soluzioni tecnologiche, mentre Altman crede nelle possibilità di governance democratica dell'innovazione.

    Allora che ne dici, caro @ggreco , soddisfatto della risposta di AI alla tua domanda?;)

    Guarda che se vuoi continuo, questi argomenti per me sono interessantissimi e spero anche per i pochi "malcapitati" che arriveranno a leggere fin qui...:D
    Ric.
     
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  5. Ermenegildo

    Ermenegildo Utente

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Solo quattro parole : George Orwell, "Il Grande Fratello".
     
  6. ggreco

    ggreco Arrotatore di dx, picchiabloccatore di rx.

    Nome e Cognome:
    Giovanni Greco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    CUS Torino
    Ma sarà applicato o disapplicato dagli umani.
    Nel frattempo un aggiornamento l'ha pubblicato Piketty...
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 29 Mag 2025, Data originale: 29 Mag 2025 ---
    Musk che parla di regolamentazione non è credibile, Altman parla di problemi che non lo coinvolgono minimamente, guarda, lasciamo perdere...
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 29 Mag 2025 ---
    Su questo siamo tutti d'accordo, forse il problema è il convitato di pietra costituito dal dualismo tra competizione e collaborazione, da risolvere in modo radicalmente diverso da come l'abbiamo "risolto" in Occidente...
     
  7. ricsco

    ricsco Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Sono d'accordo con te sulla critica a Musk per questo specifico passaggio. Anche a me non convinceva questa frase, ma l'ho lasciata perchè volevo pubblicare il dialogo integrale generato da AI.

    Avendo suggerito nel prompt di trattare il dialogo alla "apocalittici e integrati" ho volutamente cercato di forzare il dialogo tra i tre.

    Il tutto può piacere o meno, e naturalmente rispetto il tuo giudizio come quello degli altri.

    A me sta facendo riflettere molto, e alcuni passaggi sono veramente notevoli (sempre secondo il mio personale giudizio), ma lascio naturalmente aperto il dibattito che spero solo sia all'inizio e che coinvolga altri utenti appassionati a queste problematiche.

    Io mi sono letto l'anno scorso la biografia di Elon Musk di Walter Isaacson, un vero e proprio "mattone", che però mette bene in luce alcune singolarità di questo personaggio controverso e inquietante, pur tuttavia geniale. Alcune sue recenti esternazioni sono spiegate da un senso di rivincita dovuto all'infanzia difficile, ma mi fermo qui se no la farei lunga...
    Su Altman mi sono informato pochissimo, dovrò colmare questa lacuna, è un personaggio che preferisce stare più in ombra rispetto a Musk (almeno fino adesso). Da quel poco che so tuttavia (il padre di chatgpt, semplifico), tutto il dialogo è abbastanza credibile.

    Purtroppo AI necessita di un enorme quantitativo di energia elettrica per alimentare i server dedicati e quindi i capitali privati servono eccome per gli investimenti in infrastruttura dedicata, è questo che ha costretto Altman a rivedere le sue posizioni iniziali. E quando un privato ci mette i capitali, ovviamente vuole ricavare un profitto: "E' l'economia, bellezza".

    Auspico che l'UE si svegli e proponga una struttura alternativa alle AI americane o cinesi, perché sinceramente mi fiderei di più.

    Il problema del controllo e delle possibili manipolazioni è enorme, ma di sicuro non è questo forum la sede giusta per discuterne.
     
  8. Ermenegildo

    Ermenegildo Utente

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Eccoci ! Qui volevamo arrivare!
    Dopo le immagini e i video CGI siamo arrivati al Pensiero fake.
     
  9. ggreco

    ggreco Arrotatore di dx, picchiabloccatore di rx.

    Nome e Cognome:
    Giovanni Greco
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    5a Cat.
    Squadra:
    CUS Torino
    A meno che non sia Deep Seek...
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 30 Mag 2025, Data originale: 30 Mag 2025 ---
    A meno che il capitalista non sia cinese soggetto al PCC...
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 30 Mag 2025 ---
    Proprio per questo sarebbero adatti i capitali pubblici, almeno prima dell'avvento dei grandi fondi di asset management e dei vincoli di bilancio che le maggiori banche centrali hanno imposto agli stati...
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 30 Mag 2025 ---
    Occhio poi all'abuso dell'AI...

    Visualizza: https://www.youtube.com/watch?v=-uSWeAmVF0Q
     
  10. ricsco

    ricsco Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Perdonami Giovanni, ma mi spiace che porti ad esempio un video del canale YT una certa Yasmina Pani, che si definisce:
    Divulgatrice di linguistica e letteratura. Editorialista per Today. Insegnante freelancer. Antisessista.

    Autrice del fondamentale video cult: "Dire mestruazioni è un atto politico!!" (tutto vero, compresi i due punti esclamativi, messi nel titolo da lei, non da me.

    Per carità, ognuno è libero di fare e definirsi come vuole, ma forse non è esattamente un'autorità del campo in oggetto di questa discussione.

    Direi abbastanza dimenticabile il suo contributo a questa discussione.

    Forse cercando meglio si trovano fonti più interessanti e autorevoli e, rimanendo dal tuo punto di vista critico e dubbioso verso AI, c'è una vasta letteratura in merito.

    Vedete, il problema sono le fonti e l'autorevolezza delle fonti quando si vuole fare sul serio. La facilità e velocità con cui oggigiorno si può sparare, urlare, diffondere in rete un messaggio qualsiasi è inversamente proporzionale alla riflessione necessaria per capire a fondo un argomento, studiarselo e magari spiegarlo prima bene a se stessi e poi agli altri.
     
    Ultima modifica: 30 Mag 2025
  11. ggreco

    ggreco Arrotatore di dx, picchiabloccatore di rx.

    Nome e Cognome:
    Giovanni Greco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    CUS Torino
    Yasmina Pani è un'insegnante, ed ha magistralmente spiegato perché certe cose non andrebbero usate in determinati contesti, in particolare didattici, è anche una linguista, capace di spiegare in modo divulgativo ma rigoroso perché certe tesi imperanti sono clamorose cavolate, ma anche l'origine e l'evoluzione del linguaggio.
    Però tu hai fatto il cherry picking a modo tuo, senza guardare magari qualche commento o qualche contenuto in giro per la rete, scoprendo magari che è intervenuta anche in siti prestigiosi.
    Più motori di ricerca e discernimento, meno AI... (non NO AI, solo MENO AI...).
     
    Ultima modifica: 30 Mag 2025
    A Tsunami! e Ermenegildo piace questo messaggio.
  12. Ermenegildo

    Ermenegildo Utente

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    @ggreco : ciò che dice Yasmina Pani nel video mi sembra non solo condivisibile ma anche di grande buon senso.
    Seguo su Instagram il professore liceale, titolare della pagina "La Fisica che mi piace" e sul tema della AI come strumento didattico è sulla stessa linea di pensiero.

    Non capisco le stroncature superficiali fatte da qualcuno citando testi in maniera riduttiva al solo scopo di screditare gli autori, ad esempio : "Dire mestruazioni è un atto politico!!" di Yasmina Pani oppure : "gonne da trekking, le migliori 4" di Enrico Maria Corno.

    Le persone che si guadagnano da vivere scrivendo anche articoli non necessariamente da Premio Pulitzer, possono essere liquidate così, in due righe?
     
    Ultima modifica: 31 Mag 2025
    A Sartori Giovanni, ggreco e Tsunami! piace questo messaggio.
  13. ricsco

    ricsco Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Giovanni, l'importante è avere punti di vista diversi e confrontare fonti diverse, almeno spero che su questo punto tu sia d'accordo con me.

    Premetto che io non ho una posizione definitiva su AI e non sono nè favorevole nè contrario all'utilizzo dell'AI a scuola. D'altronde il titolo di questa discussione è volutamente aperto.
    Sto studiando AI e cerco di applicarla nelle mie attività, la giudico in base ai risultati che mi fornisce. Ho anche capito che l'AI free, più limitata, è ben altra cosa di AI Pro a pagamento che fornisce risultati più accurati e di qualità. E' inoltre rapidamente in evoluzione, e chi l'ha provata diciamo agli inizi, sbertucciando gli evidenti limiti delle allucinazioni, dovrebbe verificare costantemente i progressi.

    Guarda che non me la prendo con la magistrale insegnante che hai citato, è proprio lei che dichiara che non è assolutamente esperta di AI nella lunga introduzione al suo video che hai citato, non è la sua specializzazione. E' un punto di vista, il suo, da rispettare certamente, ma il peso del suo contributo al dibattito direi che è trascurabile, almeno questa è la mia opinione. Un'opinione come tante altre.

    Linko qui sotto alcune risorse disponibili in rete per approfondire il dibattito AI e scuola.

    Il primo riferimento è Ivan Bertotto: Benvenuti!
    Ivan è un formatore esperto in Intelligenza Artificiale, docente di corsi su Google Workspace, Obs, Linux, gestione reti, didattica innovativa, uso del multimedia nella didattica a decine di corsi di formazione online per docenti, animatori digitali.
    Istruttore certificato, (ebbene si le certificazioni servono, se non sei certificato non puoi fare formazione ai docenti come ad esempio fa lui con estrema soddisfazione da parte dei docenti che l'anno conosciuto).
    Alcune sue frasi illuminanti che riporto testuali su cui riflettere:

    Il nostro compito, come educatori, non è arrestare il cambiamento. È accompagnarlo.
    L’intelligenza artificiale non ci ruba il futuro. Ci impone di ripensarlo.
    L'intelligenza artificiale non ci ruba il lavoro, a rubarcelo sarà chi la sa usare.


    Se i compiti a casa li fa ChatGPT. Perché l'IA sta cambiando il ruolo dell'insegnante (anche se stiamo facendo finta di niente) - Tuttoscuola

    Equity lessons for the AI era from PISA 2022

    Artificial intelligence in education

    https://www.weforum.org/stories/2024/04/future-learning-ai-revolutionizing-education-4-0/

    AI in Schools: Pros and Cons

    Shockwaves & Innovations: How Nations Worldwide Are Dealing with AI in Education

    Ecco un articolo molto scettico sull'uso di AI a scuola:
    AI Slop Education

    Di cui il riassunto:
    L'articolo critica la narrativa semplicistica del "tutto cambia all'improvviso" riguardo all'impatto dell'intelligenza artificiale nell'educazione. Watters argomenta che il problema del cosiddetto "cheating" con ChatGPT da parte degli studenti universitari (con sondaggi che mostrano quasi il 90% degli studenti che usa il chatbot per i compiti) non è solo una questione tecnologica, ma riflette problemi culturali e sociali più profondi.

    Le vere cause del disimpegno studentesco includono:

    • L'eccessiva enfasi sui test standardizzati nella scuola primaria e secondaria
    • La riduzione di arte, musica ed educazione fisica
    • L'ossessione per i risultati di apprendimento piuttosto che per il processo di apprendimento
    • L'impatto degli schermi e dei social media
    • Il declino della lettura per piacere
    • Le conseguenze della pandemia
    • L'aumento dei costi universitari e la crescente disuguaglianza economica
    • La paura che non ci siano prospettive lavorative future
    Critica alla narrativa anti-insegnanti: L'autrice respinge l'idea che il problema sia la mancanza di adattamento dei professori all'IA, sottolineando che la maggior parte dei docenti universitari sono precari senza contratti a lungo termine, quindi lontani dal stereotipo dell'accademico arretrato.

    Il ruolo delle aziende tecnologiche: Watters critica duramente Google, OpenAI e Anthropic per aver scaricato la responsabilità su genitori e istituzioni educative, mentre costruiscono i loro modelli "rubando il lavoro di altri" e cercano di rendere gli utenti completamente dipendenti dalla loro tecnologia.

    L'obiettivo finale dell'IA: Secondo l'autrice, le aziende di IA mirano a renderci dipendenti da loro per ogni aspetto della comunicazione, delle decisioni e persino delle relazioni, minando così la conoscenza, l'empatia e la democrazia stessa.

    L'articolo si conclude con un invito ad "amare se stessi e il mondo abbastanza da pensare e imparare", citando Dan McQuillan: "L'IA non è una collezione di algoritmi, ma piuttosto una relazione sociale tra persone, mediata da algoritmi."

    Altro articolo molto critico:
    Three Reasons to Be Skeptical of Artificial Intelligence in Schools

    Per il momento direi che basta. E' già lunga la lista, vero? Certamente, ma studiare qualsiasi argomento costa fatica, non basta purtroppo un video su YT di alcuni minuti, magari bastasse.

    Soluzioni semplici e brevi per problemi così complessi? Mi spiace, soluzioni semplici e brevi non ce ne sono per problemi così importanti e complessi.

    Se vogliamo invece soluzioni serie, soprattutto serie e ponderate, applicabili, rispettose per tutto il genere umano, bisogna mettersi a studiare, confrontarsi, discutere. Tutto ciò richiede tempo, certamente, ma questa è l'essenza della democrazia.

     
    Ultima modifica: 31 Mag 2025
  14. Giorno

    Giorno Amministratore Staff Member

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    l'infrastruttura la puoi possedere anche tu, si va da IA pre addestrate a spendere qualche decina di migliaia di euro per una che puoi addestrare tu. Poi ci devi aggiungere il tempo che ci investi e l'energia elettrica. Ovviamente devi anche avere le conoscenze tecniche.

    Diciamo che però con dei dati pre-addestrati che poi vai ad affinare (fine-tuning) potresti anche accontentarti senza spendere 20k. Poi possiamo parlare di AI generaliste come ChatGPT e le altre più conosciute per le quali ci vuole una mole di dati enorme o specifiche per certi compiti che per scopi non professionali bastano e magari di sono già dei data-set che hanno già risolto il problema e che puoi usare, ci sono siti dai quali puoi scaricare i data-set. Esempio: riconoscimento di targhe automobilistiche in una foto/video anche se qui poi si va a parlare più di image-vision (se non mi sbaglio) che è un IA più, passatemi il termine, stupida.

    Non so come mai ma vedo l'AI nel prossimo futuro (10 anni forse meno) come l'automobile. Ognuno con la sua AI personale che può assolvere compiti specifici e generali.
     
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  15. Giorno

    Giorno Amministratore Staff Member

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    Riguardo all'IA e la scuola io ho i bimbi in età fine elementari e medie.
    Non manca molto che si approcceranno giornalmente e sistematicamente a dispositivi dotati di "black mirror" :shifty: più assiduamente e per lo studio insegnerò sicuramente loro come usare l'AI.

    Cambia molto dal chiedere (occhio che semplifico al massimo i prompt):
    ad usarla in maniera inversa, del tipo:
    Tutto questo badate bene senza che questo strumento vada a sostituire il tempo passato a fare i compiti ed il ripetere ed interfacciarsi con i loro compagni di scuola, anche se bisogna anche ammettere che anche quando le IA non erano disponibili a tutti c'erano già studenti che studiavano senza interazione con gli altri.
     
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  16. Ermenegildo

    Ermenegildo Utente

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Accetto l'approccio, anche perché questi oceani non si arginano, quindi, da piccoli naviganti quali siamo, tanto vale cavalcarne le onde piuttosto che subirle.

    Quanto all'ottimismo sull'uso che ne possono fare gli studenti io ricordo che, nonostante fossi curioso di tutto e leggessi di tutto, quando si trattava di testi imposti mi veniva il mal di mare (per restare in tema marinaresco) e ricordo come i Bignami fossero diffusi, nonostante io ne facessi a meno.
    Gli studenti medi e medio-superiori tendono, in genere, ad essere opportunisti.
     
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  17. ggreco

    ggreco Arrotatore di dx, picchiabloccatore di rx.

    Nome e Cognome:
    Giovanni Greco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    CUS Torino
    Ma almeno andare a vedere di che si sta parlando, nel caso in ispecie di eufemismi ed evoluzione degli stessi in relazione all'evoluzione dei costumi...
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 31 Mag 2025, Data originale: 31 Mag 2025 ---
    Diciamo che quando ero bambino io non si incoraggiava granché la collaborazione quanto la competizione in primis con sé stessi, ma io ho quasi sessanta anni.
    Mi rendo conto anche che per esempio lo studio mnemonico risulta meno importante della capacità di reperire le informazioni, tranne nel caso in cui hai problemi di velocità di risposta (vigile del fuoco, medico del PS, etc.), ma bisogna anche considerare il corretto uso di determinati strumenti la cui discussione non può limitarsi ai meri esperti, visti anche i risultati in ambito economico finanziario.
    I punti di vista sono molteplici, tra chi sviluppa uno strumento e chi lo usa in determinati ambiti o in altri, occorre tenerli presente tutti.
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 31 Mag 2025 ---
    Bisogna motivare le persone ma anche evitare di tentarle con facili scorciatoie.
     
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