Non arrivano al tavolo eppure....

Dimentichi un piccolo dettaglio ovvero che Schlager era allenato da un certo Karsai, uno che passava li per caso....

 

la corsa di schlagher al titolo del 2003 a Parigi è una di quelle cose epiche e per essere epiche vuol dire che ha beccato una "confluenza" di congetture difficilmente ripetibili..............set agli 11.....lo ripeto set agli 11...................la partita con wang liqin se la rigioca 10 volte la perde 9..........in semifinale cardiopalma e apice sul match point annullato di flip di dritto in risposta al servizio che ci vuole cun coraggio da prendere un toro a testate...........finale bè li davvero in quel momento non la poteva perdere......

 

La Storia per qualcuno è solo un dettaglio.

Quel che conta per queste persone è la Fede.

Non serve spiegare a queste persone che anche l'Italia ha vinto un bronzo a squadre, che per una federazione vale anche di più di un titolo mondiale di singolo.

E anche quella volta contarono gli episodi, il talento dei singoli.. e alcune congiunzioni astrali positive (in gergo volgare "una buona dose di culo") che ci vuole sempre per portare a casa un successo sportivo.

Ma @andras.. che te lo dico affà.

Spiegalo tu ai fideisti.

 

Ed io c’ero!!!! Che partita!!!per non parlare di Kreanga contro Samsonov...

 

Se tale è il risultato, deve essere stato veramente ottimo il lavoro di Karsai.
Ma quanti allenatori ha avuto Schlager, oltre a suo padre e al fratello, che già giocava a livelli "alti"e così bene lo hanno dapprima incuriosito, poi "iniziato" e introdotto nello sport del tennis tavolo? Risulta che Schlager ha dimostrato subito grande predisposizione per la nostra disciplina con le racchette piccole, preferendola ad altre maggiormente praticate da suoi amici sulla neve.
Durante i migliori anni della sua carriera praticava un gioco estremo, ricco di varianti in battuta e successive aperture rischiose, meglio se conclusive appena possibile. Un gioco a prima vista disordinato, addiritura definito caotico da certa stampa, ma non privo di una sua strategia ed efficacia, tale da disorientare anche i bravi giocatori avversari dell'epoca, costretti a giocare sempre sul filo del rasoio, una tattica cui non erano abituati. Quindi grande allenamento e attenzione alla primissima battuta, alla palla di ritorno, ma anche capacità di assumersi dei rischi notevoli sulla battuta avversaria, dritto e/o ottimo rovescio, agendo lui da posizione centrale.Dicono che vi abbia contribuito anche un non ben identificato allenatore russo, forse per la parte più fisica. A quei tempi,si parla di 15 anni fa, a sbarcare il lunario in Austria già bazzicavano fior di giocatori cinesi,tattici ed espertissimi in gomme,ma anche maestri di anticipazione del colpo, fino a farne una specie di roulette russa. Secondo me devono aver in qualche modo contribuito,poi, indubbiamente, il campione austriaco ci ha messo del suggi giocano in molti così, anche in modo più esasperato, facile prevedere carriere più brevi, forse non così luminose ed intense. Quindi, ripensandoci, il suo compagno di nazionale Gardos, di origine ungherese, che pratica un gioco simile,anzi ancor più rischioso,recente vincitore degli Internazionali ITTF di Spagna di quest'anno è frutto anche del pensiero e della visione tattica di Karsai?
stima ettore

 

verissimo ettore quando si guarda gardos si rivede molto werner....esteticamente forse preferisco persino gardos werner è sempre un po' troppo "robotico" nei movimenti.....però alla fine quello che contano sono i risultati e anche un po' la fortuna di capitare nel torneo giusto nel momento giusto.

 

Parlare della visione tattica di Karsai per uno come me credo sia inopportuno sia per il mio livello che per la complessità dell'argomento ma posso senz'altro dire che non è un allenatore che inculca questa mentalità, piuttosto invece lavora sul piazzamento della palla propria per imporre il gioco all'avversario, molte palle che vedevamo tirare a Schlager o a Gardos sembrano rischiose ma invece sono frutto di una preparazione del colpo precedente, inoltre credo che il metodo di allenamento e di didattica che è fatto di questo e di tantissimo altro sia veramente di altissimo livello tant'è che se seguito appieno fa fare passi da gigante altrimenti il nulla, bisogna essere professionisti nella testa.

--- Messaggio Unito Automaticamente, 8 Ago 2018, Data originale: 8 Ago 2018 ---

Penso che questa sia una disamina da tifoso o da esteta se vuoi e sarebbe applicabile in tantissimi match, non parliamo di meteore e del caso di un giorno di gloria, sai bene il valore di giocatori di quel livello poi sul singolo incontro se ne può parlare ma la carriera è indiscutibile

 

si parlava di quell evento specifico non di tutta la carriera.

 

Si certo lo ribadisci dopo e non era quello il mio dubbio figurati

 

Adesso mi è tutto più chiaro...

 

Tutto?Attenzione hai fatto solo un passo avanti nella ricerca della verità,ma a volte può essere anche ingannevole.Il mio suggerimento:continua ad indagare e a ricercare,c'è ancora molto da scoprire nel nostro mondo del tennis tavolo,spesso poi l'inaspettato,che non è la parte minore, ci sorprende.
stima ettore