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Modernizzare il tennistavolo per farlo sopravvivere

Discussione in 'Chiacchiere sul Tennis Tavolo' iniziata da eta beta, 21 Feb 2024.

  1. lupo alberto

    lupo alberto a tempo a tempo, chi sà sà e chi un sà su' danno

    vero ma fino a un certo punto
    anni fa, ormai più di 10, personalmente presi a girare le scuole a Pisa proponendo iniziative (gratis ovviamente)
    dovetti fermarmi abbastanza subito perchè tutte accettarono con grande disponibilità (con mia sorpresa, 8 su 10 che contattai possedevano già uno o due tavoli) e quindi mi fermai perchè io e la mia società più di tanto non potevamo ma diversi ragazzi/e poi si affacciarono in palestra
    per inciso, alcuni erano bambini desiderosi di fare sport ma con fisici inadatti a pallavolo, basket, 400mt piani ecc...
    ma c'è a chi questo non piace
    certamente se si muovesse in modo capillare la federazione arriverebbero risultati ed è giusto sottolinearlo ma ... io pure mi lamento che il comune non viene a tagliare l'erba a bordo marciapiede ma intanto davanti a casa mia me la taglio da solo, lo facessimo tutti ...
     
    Ultima modifica: 9 Mar 2024
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  2. Ikon84

    Ikon84 Utente Attivo

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    Valerio
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    Non Tesserato
    Non vedo il problema nelle scuole... Hanno campi da calcio, piste da atletica, attrezzatura come cavalletti, travi, ecc... Campi e reti da pallavolo e canestri da basket. E adesso il problema sarebbe un tavolo regolamentare preso al decathlon a 650 euro?
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 9 Mar 2024, Data originale: 9 Mar 2024 ---
    Ecco appunto, quindi il problema non è di attrezzatura. È più che al professore di ed. fisica fa comodo impegnare i ragazzi a girare in tondo su una pista o in campo a calciare una palla, invece che studiarsi un minimo i regolamenti e fare un minimo di pratica in modo da saper esporre i propri studenti al maggior numero di sport possibile così che possano scoprire ognuno la propria strada. Invece siamo tutti fossilizzati ed omologati su 5-6 sport "popolari"...
     
  3. Tsunami!

    Tsunami! Moderatore mercatino Staff Member

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
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    ASDTT tennistavolo Parabiago
    No, il problema e' come li fai giocare 25 alunni su un tavolo del decathlon da 650 euro. Ma anche 2 o, esagero, 3.
     
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  4. enzopacileo

    enzopacileo Utente Noto

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    vincenzo
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    Qui condivido 100%
     
  5. lupo alberto

    lupo alberto a tempo a tempo, chi sà sà e chi un sà su' danno

    per finire
    ci furono un paio di corsi andati avanti tutto l'anno per 7 o 8 bimbi/e interessati, durante i rientri pomeridiani
    spot di un'ora una classe per volta con due buoni giocatori che si prestarono per una esibizione
    in un itis, quindi già grandicelli e dove avevano 2 tavoli, era già in corso un torneo interclassi che aiutammo a finire (buoni segnapunti, palline ecc...), e portando un arbitro in giacca cravatta e distintivo per la finale

    niente effetti speciali ma qualcosa è meglio di niente
     
  6. Ikon84

    Ikon84 Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Valerio
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    Non Tesserato
    Ma non devi fargli un corso per farli diventare fenomeni. Se hai 4 tavoli, li dividi in 4 gruppi da 6. Ogni tavolo ha squadre da 3 contrapposte e fanno gli esercizi. Devono scoprire il gioco, non diventare pro. Se gli piace vanno a fare un corso. Poi magari metà classe ti dice che preferisce la pallamano e allora nella palestra un gruppo gioca ad altro. Ma almeno sperimentano.

    Però bisogna essere onesti. Cosa fanno gli insegnanti di educazione fisica? Noi andavamo al forno a prendere le pizzette calde e quando portammo un brachetto per festeggiare non ricordo cosa il prof si aggregò. Arrivò in quel momento il vicepreside "E cosa fate voi?!". Silenzio di tomba... "Potevate chiamare pure me"

    Altro che esperienze motorie, conoscenze sportive e percorsi di vita. Il livello dello sport in Italia è questo qui, mica i college americani... Sudati marci su di nuovo in aula a studiare matematica insieme ad un odore alquanto pecoreccio.
     
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  7. lupo alberto

    lupo alberto a tempo a tempo, chi sà sà e chi un sà su' danno

    ma alla fine in una classe ce ne saranno 10 o 12 che fanno basket o volley
    gli altri?
    con un tavolo aperto 3 o 4 farebbero t.t. e gli altri a fare altro
    mica devono stare tutti e 25 intorno al tavolo

    questo almeno succedeva dove misi il naso io
     
  8. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

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    5a Cat.
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    TT Ossola 2000 Domodossola
    Il calcio non mi risulta sia materia nelle scuole.

    Ce n'è già fin troppo fuori.
     
  9. Ikon84

    Ikon84 Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Valerio
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    Non Tesserato
    Io ricordo che nel cortile della scuola giocavamo a calcio. Giusto alle medie l'insegnate era contraria e quindi facevamo palla a mano.
     
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  10. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

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    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Attività ludica quella.
     
  11. superfrancis

    superfrancis Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    lùdico agg. [der. del lat. ludus «gioco»] (pl. m. -ci), letter. – Attinente al gioco, al giocare, con partic. riferimento all’aspetto libero e gioioso del gioco, svincolato per lo più da regole: attività l., ogni attività giocosa in cui sia prevalente la libera elaborazione della fantasia, come, per es., le manifestazioni artistiche dell’infanzia. Per estens., che non impegna, giocoso, spensierato: un momento l., avere un atteggiamento ludico.

    presumo che ti riferisci al stretto ambito scolastico.

    La pallamano è uno sport molto impegnativo e a livelli nazionali davvero spettacolare.
     
  12. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
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    TT Ossola 2000 Domodossola
    Rispondevo ad @Ikon84 il quale replicava al mio commento :

    Volevo dire che se alle elementari si danno due calci ad un pallone nel cortile della scuola sia solo per fare un po' di movimento, gioco e quindi divertimento, non una vera e propria lezione di pratica sportiva.

    Con ciò distinguendola dalla pallamano praticata in seguito alle medie.

    Tutto qui.

    P.S. : quando dico "non mi risulta" significa "non risulta a me". Ciò non vuol dire che sia verità ma solo che io non ne sono a conoscenza anche se ho dei dubbi al riguardo.
     
    Ultima modifica: 10 Mar 2024
  13. superfrancis

    superfrancis Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    esprimo il mio pensiero :

    Semplificato al massimo penso che GIOCARE a tennis Tavolo (in maniera agonistica e/o meno) è divertente.

    Guardare una partita lo è MOLTO meno.

    Il succo del problema è questo , è davvero NOIOSO guardare DUE tipi che si lanciano la palla in maniera quasi meccanica.

    Ho provato a seguire le ultime partite dei famigerati NUMERO UNO , a parte cercare di "apprendere" movimenti e/o "tecniche" le partite diventano presto NOIOSE e RIPETITIVE.

    Adesso non oso pensare minimamente a cosa si possa fare per rendere MENO RIPETITIVO siffatta competizione ma certamente UNIFORMARE i materiali non credo sia cosa saggia e giusta.
     
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  14. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
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    TT Ossola 2000 Domodossola
    Solo perché non mi piace che si parta da un concetto per finire ad un altro, come nel famoso gioco del telefono senza fili, sottolineo che SEMPLIFICARE è molto diverso da UNIFORMARE.
     
  15. lupo alberto

    lupo alberto a tempo a tempo, chi sà sà e chi un sà su' danno

    "per farlo sopravvivere" ... un filino catastrofico

    bene:
    i punti più divertenti, secondo me ma non solo, sono quelli tra un attaccante e un difensore da lontano, vecchio stile.
    Questo tipo di difesa è andato via via perdendo efficacia con l'aumento della velocità dei colpi, quindi io sarei per diminuire la velocità.
    Come? si accettano suggerimenti, "no perditempo"

    più in generale:
    Si stima che al mondo ci siano 40 milioni di giocatori agonisti di tennis tavolo e oltre 300 milioni quelli amatoriali, il che lo rende lo sport con il maggior numero di praticanti al mondo.

    L'obbiettivo dovrebbe essere, in special modo in Italia, quello di ridurre il divario numerico tra agonisti e amatori.
    Io credo non sarebbe male se l'amatore che mette il naso in palestra vedesse qualcosa che ricorda quello che ha praticato al mare, una evoluzione e non una cosa aliena e scoraggiante
    è a questo che penso quando, qualche post fa, ho scritto
    rallentare il gioco per scambi più lunghi e di più facile lettura per il pubblico anche e soprattutto televisivo (pallina più grossa? rete più alta? )
    semplificare il gioco (solo lisce e/o medie, no 0x, gpiuma solo da 0.5 o 1 mm)

    quindi, tornando al nostro amatore che mette il naso in palestra, ridurre il divario non solo numerico ma anche qualitativo tra agonisti e amatori.
    Elevando la qualità del gioco amatoriale? magnifico, splendido ma difficile, oppure?

    astenersi insulti, grazie
     
    Ultima modifica: 13 Mar 2024
  16. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    Allora che si deve fare per modernizzare il nostro sport? Mi sorge spontaneo un dubbio: riguarda il tennis tavolo italiano, quello praticato qui da noi, o quello mondiale?

    Con l’intento di poter giocare comunque, o per farlo sopravvivere in genere? Per quanto riguarda quello mondiale, nessun dubbio se la spassa egregiamente! e in questi ultimi tempi ha fatto passi da gigante. Lo si gioca in aree in cui prima era sconosciuto, esprime campioni in ogni sperduto paesello dei 5 continenti(forse in Italia,ancora non saprei ed è meglio sospendere il giudizio almeno per ora …) le donne lo praticano ovunque, seppur alcune con limitazioni di vestiari. Vengono disputati vari Campionati nazionali e continentali sia individuali che a squadre, ma pure Mondiali ed Olimpiadi si svolgono regolarmente, con grande richiamo pubblicitario, mediatico e di pubblico. I soldi girano che è un piacere, il vincitore dell’attuale Gran Prix di Singapore singolare verrà compensato con 70.000 Dollari, ma troveranno soddisfazione anche gli altri classificati/e, cui si aggiungeranno altre prebende e altre partecipazioni a Tornei non meno o ancor più ricchi, che già questo mette in palio 300.000 dollari complessivi. E lo spettacolo continua.

    Ma veniamo a noi. Alcuni vorrebbero ridurlo ad uso e consumo della propria palestra o del solito modo con con cui lo hanno dapprima conosciuto, specialmente in ambito dopolavoristico e così vorrebbe continuare gioiosamente a giocarlo, come visto fare dai loro amici e magari localmente vincere. Indipendentemente da ciò e dal modo con cui lo si pratica altrove, “gioiendo”,o arrancando per poi meravigliarsi dei pochi progressi, diciamo stenti che impediscono il decollo e il pieno riconoscimento presso l’opinione pubblica, compreso stampa e altri importanti canali mediatici, cui poco importa di noi, diciamo pressochè assenti o sordi verso ciò che stiamo (vanamente) producendo. Mentre altrove, perlomeno nei Paesi che son soliti partecipare alle grandi manifestazioni pongistiche, i campioni di questo fin qui tanto nostro bistrattato sport sono giustamente riconosciuti e apprezzati e alcuni di essi a loro volta sono dei notevoli “influencer” in grado di smuovere e lanciare un intera campagna pubblicitaria con gli introiti che sappiamo. Motivi del nostro mancato decollo?

    In parte sono riconducibili a tre /quattro originarie con-cause, grosso modo corrispondenti ai posti in cui il tennis tavolo nostrano s’è avviato e poi sviluppato e di cui dirò sotto, ovvero dove è nato, dove si è fatto inizialmente conoscere e dove lo si è praticato, prima di approdare nelle palestre e vederlo ben riconosciuto come pratica sportiva a tutti gli effetti (sì, almeno quello!). Insomma la nostra storia parte sostanzialmente da queste tre (quattro?) realtà, dove molti di noi, ovvero i nostri padri, fratelli maggiori hanno cominciato a giocare e certuni ancora continuano a farlo, non trovando un adeguata Associazione pongistica con un minimo di campo attrezzato. Non si può generalizzare, fare di ogni erba un fascio, ma ho riscontrato che ad ogni realtà corrisponde un determinato tipo di giocatore o con simili caratteristiche, plasmate dalle esperienze maturate in simile contesto, come sotto specificato:

    Vediamo quali:

    a)gli oratori,assieme ad Associazioni come quella dei Boy-Scouts, di simile derivazione, natura e vicinanza come le ACLI di un tempo ad esempio. Qui gli orari sono sempre limitati, in attesa del prossimo dibattito, delle preminenti attività della parrocchia ,fra un’ora di catechismo e l’altra che subito incombe.

    Giocatore tipo: associa principalmente il ping pong a divertimento assicurato, da condividere con gli amici. Non gli passa nemmeno per la testa, che può diventare una disciplina sportiva tout court e applicandosi seriamente si può davvero migliorare. Visto il poco tempo cui potersi dedicare, preferisce pensare che una buona o furba attrezzatura sia sempre preferibile a tutto il resto per poter competere anche con giocatori più forti che dovessero casualmente passare di lì. Pian piano diventa esperto di racchette e specialista estremo di incollaggi, puntinate appicicose varie. Vincere o perdere per lui è relativo e dopo aver imparato in qualche modo a battere e fare le schiacciate da fermo(la sua specialità!), ha ben capito che nella vita è più redditizio applicarsi seriamente ad altre faccende.

    b)le caserme o realtà pubbliche e parastatali similari, ben rifornite di tavoli nuovi, o comunque in buon stato e sempre disponibili nel tempo libero per i propri affiliati;

    Giocatore tipo: giocatore corriaceo, fisicamente ben allenato, molto disciplinato e ripetitivo nei gesti, ama la competizione e tanto gli basta. Il suo colpo principe è lo scambio, mentre in passato era il solito taglio difensivo di rovescio. Ad ogni modo ha imparato bene i fondamentali, che rimarranno per tutta la vita sempre quelli ,infine per lui il ping pong è una sfida continua, sempre in forma, punta le sue “fiches” sulla prestanza fisica e sulla forza della volontà, irriducìbile, sempre pronto alla “garra” e se necessario ai combattimenti ultimo sangue. Estremamente sicuro di sé è pur consapevole dei…di alcuni suoi limiti, per ovviare predilige racchette con buon controllo, soprattutto gomme difensive da un lato, poi perde lo stesso, ma non sarà per quel particolare che perde l’autostima, non ama mettersi in discussione per provare a rimediare e…comunque ci sarà ancora un’altra sfida, sempre pronto a rimettersi in gioco, ma senza provare a cambiare alcunchè.

    Da questi ambienti proviene in buona parte anche la classe arbitrale.

    c)i collegi, le scuole in genere, ma senza continuità, solo come attività ludica. A parte quelle che preparano i futuri insegnanti di educazione sportiva e solo alcuni di essi, ancor pochi!, diventano Tecnici sportivi in special modo se non trovano impiego nelle altre discipline da loro ritenute più importanti e danarose.

    Giocatore tipo: da interpretare, l’apprendimento non è mai lineare e definito una volta per tutte. Poi i giocatori che ne escono da lì, generalmente scuole superiori e quasi mai di primo grado, quindi già in avanti con gli studi, dopo aver provato l’ebbrezza di giocare ben presto abbandonano, attratti e conquistati a favore degli altri sport di squadra, anche in qualità di solo spettatori, assieme ai gruppi amicali con cui avevano precedentemente e fin dalla più tenera età fidelizzato e fraternizzato.. D’altronde imparare a giocare diciamo dopo i 15 anni, con mille altri pensieri ed attrative in testa, comporta il rischio che uno capisce al volo se è portato e quanta energia psico-fisica mentale occorre per emergere. E se i risultati non arrivano subito… Diversi sono i giocatori di ritorno, che in età avanzata ritrovano le vecchie racchette negli scantinati e provano a rimettersi in gioco.

    Poi certo bisognerebbe cominciare prima, ma occorre una politica di accoglimento e specifica preparazione per i giovanissimi che ancora latita, oppure diciamocelo…. semplicemente non c’è e occorre por rimedio. Di questa mancanza ci accorgiamo quando dai 15 anni in su, ma anche oltre e oltre…quando ci confrontiamo con i pari età europei, i risultati stentano ad arrivare. Non ci resta che sperare nei giovanissimi under 15,alcuni di loro per gioco all’avanguardia, ma fatto un paio d’eccezioni (3 in tutto?) occorrerà aspettare ancora. Basta per cambiare il trend?



    d)alcune altre realtà, di vario stampo associativo, para-culturale, o politico, sempre meno ormai: ma tutte perseguono o han perseguito mire per loro più importanti e preminenti, piuttosto che promuovere il tennis tavolo “tout court” , anche se alcune se ne sono servite come tramite propagandistico per farsi un nome e comunque (ben) riconoscere. Aggiungerei alcuni luoghi di ritrovo occasionali ,come ad esempio gli chalet montani, i bar da spiaggia, lago o lungomare, dove il ping pong lo si pratica volentieri, ma con la salsedine e il tavolo arrugginito all’aperto, subito finisce lì, con poca o nessuna continuità degna di nota. Tranne la possibilità di affiliare un paio di Società,anche su un tavolo solo, ma solo al fini di ricevere i contributi regionali.Questo succedeva o è successo in passato,ora….

    Giocatore tipo:non c’è, perchè diversa è la tipologia e la storia pongistica di ciascuno. Infine,non vorrei dimenticare il tennis tavolo praticato in famiglia, dove spesso si celano i veri amanti del ping pong e la saga pongistica italiana conta ed è piena di buoni esempi di giocatori che hanno cominciato con i loro padri,madri o fratelli e poi sono diventati bravi,fino ad emergere in campo nazionale.Lì il gioco di rotazione e buoni top spesso eccelle.

    Questo per dire che?Che la Federazione FITeT si sorregge con le tessere pagate da tutti gli affiliati e ha bisogno di tutti e di tutte le esperienze nel suo “sen” confluite. Quindi dovremmo smettere di chiedere modifiche atte a favorire visioni di gioco soggettive, peculiari o solo riferentesi ai bisogni della propria parte, grosso modo quelle riferentesi alle personali esperienze di ciascuno, soprattutto quelle uniche conosciute che ci portiamo ancor appresso dal passato, seppur illustre per alcuni, ma sempre più lontano.

    D’altronde la Federazione deve sì tener conto delle caratteristiche della maggioranza dei propri affiliati e lo ha abbondantemente fatto,ma spesso, o da sempre?, s’è accontentata e v’è rimasta appigliata ,attuando misure a favore di una sola parte del suo potenziale bacino elettorale, perpetuando un soporifero “status quo”, diciamo un tranquillo tran tran con poca vocazione all’ avvicendamento di giocatori,Tecnici e e quadri dirigenziali, che si traduce nel solito gioco e solito spettacolo (ma dove sono gli spettatori?).

    Cosa che proprio a salvaguardia e nell’interesse dell’attuale tennis tavolo mondiale gli attuali quadri dirigenziali ITTF nel tempo son corsi ai ripari, attuando nuove misure sempre nell’intento di favore un gioco nuovo, al passo con i tempi,anche televisivi,sempre più mobile,diversificato e “ben” appariscente, insomma più spettacolo vivo, appagante per chi compra il biglietto e ben remunerato per gli attori principali e gli ”staff” che vi lavorano attorno.

    Non piace,vero?

    ettore
     
  17. superfrancis

    superfrancis Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Perdonami ma imporre dei divieti e impedire di fatto l'uso di "particolari" tipi di gomme per me significa UNIFORMARE.

    Ovviamente preferisco SPECIFICARE che gioco con due LISCE normali e non vedo i numeri uno al mondo giocare con altro .

    Ho anche io una certa REPULSIONE a giocare contro "GOMMACCE" che di fatto rendono il lavoro di un giocatore "attivo" davvero difficile.
    Chiudo questa parentesi sottolineando che a BASSI livelli (dove OVVIAMETE sono io) il gioco PASSIVO e di DISTURBO ha la meglio sul GIOCO ATTIVO ma non del tutto PERFETTO questo IMPONE ad alcuni la scelta (saggia o scellerata dipende dai punti di vista) della GOMMA FATATA.

    Per quanto riguarda il problema dal punto di vista dello SPETTATORE :

    Non credo ci sia una soluzione al problema , hanno provato già a rallentare il gioco scontentando un po' tutti (bravi e non) , hanno ridotto i tempi necessari riducendo i punti SET , hanno vietato le "alchimie" colla fresca (anche se poi si trovano alternative)
    Per me è impossibile mettere mano alle regole del gioco senza peggiorare quello che già è decente (per ora trovo divertente praticarlo a livello dilettantistico , quindi parlo PER ME)

    Sarebbe OPPORTUNO agire sulla dirigenza nazionale per fargli capire che:

    NON E' NORMALE che una piccola SOCIETA' deve autofinanziarsi e pregare in ginocchio un santo in "paradiso" per poter sopravvivere e avere disponibilità di spazi ADEGUATI.

    NON è NORMALE che le strutture siano fatiscenti e non IDONEE per cattiva manutenzione o peggio.

    NON E' NORMALE che sentendo parlare di SPORT agonistico chiamato TENNIS TAVOLO un assessore allo sport si faccia una risatina nascondendo la propria IGNORANZA.

    Un maggiore SUPPORTO anche MEDIATICO ma soprattutto ECONOMICO alle società che LAVORANO con BRAVI allenatori e ISTRUTTORI che dedicano l'anima alla loro passione sarebbe il primo PASSO.
     
  18. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Mica si tratta di divieti.

    È solo un'auspicato cambiamento di rotta da parte dell'ente regolatore, il quale ha la possibilità di stabilire i criteri di omologazione nell'ottica di una strategia di conservazione del livello attuale o di uno sviluppo futuro della disciplina.
     
  19. ggreco

    ggreco Arrotatore di dritto, picchiatore di rovescio.

    Nome e Cognome:
    Giovanni Greco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    CUS Torino
    Ma è davvero un problema?
    Questo sport non può fare a meno della pretesa di essere uno spettacolo, anzi di essere uno spettacolo POPOLARE?
    Non può essere un'attività per relativamente pochi, più focalizzata sulla pratica che non sulla fruizione passiva?
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 14 Mar 2024, Data originale: 13 Mar 2024 ---
    In Giappone hanno provato ad inventare una variante semplificata, con una pallina più grande (44+) ma LEGGERA, il che implica che i colpi non sono mai velocissimi, il materiale sembra strettamente regolamentato, ma non ho potuto verificare perché i siti giapponesi dove si parla di questa sottodisciplina non sono accessibili perché non conformi alla GDPR, bisognerebbe utilizzare una VPN per bypassare i punti di accesso europei ad Internet.
    L'idea è quella di usare solo puntinate soft (puntinate con gommapiuma), e la casa promotrice dell'iniziativa, la Nittaku, ha tirato fuori una linea di materiali dedicati a questa disciplina (LARGE BALL | Nittaku(ニッタク) 日本卓球 | 卓球用品の総合メーカーNittaku(ニッタク) 日本卓球株式会社の公式ホームページ, ラージボールってこんな卓球! | Nittaku(ニッタク) 日本卓球 | 卓球用品の総合メーカーNittaku(ニッタク) 日本卓球株式会社の公式ホームページ).
    Di seguito qualche video esplicativo:

    Visualizza: https://www.youtube.com/watch?v=bhIzw0Uq5Sk


    Visualizza: https://www.youtube.com/watch?v=DCAMN_X88Z8


    Visualizza: https://www.youtube.com/watch?v=uQlJJixE0lw
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 14 Mar 2024 ---
    Il canale YouTube https://www.youtube.com/@user-jo6oy2lq3f è proprio dedicato al 44+ Large Ball Ping Pong.
     
    A eta beta e Picasso62 piace questo messaggio.
  20. lupo alberto

    lupo alberto a tempo a tempo, chi sà sà e chi un sà su' danno

    Si stima che al mondo ci siano 40 milioni di giocatori agonisti di tennis tavolo e oltre 300 milioni quelli amatoriali, il che lo rende lo sport con il maggior numero di praticanti al mondo.

    questo è il paradosso che andrebbe superato
    riducendo drasticamente questo rapporto, amatori(30)/agonisti(4) e in Italia temo sia anche maggiore, molte cose (copertura tv, sponsor, soldi, migliori palestre ecc...) andrebbero apposto quasi automaticamente
    come fare affinché ciò avvenga? affinché l'amatore che si affaccia nelle nostre palestre non vada via frastornato?
    bho?! io le mie idee le ho dette, quando sarò presidente dell'ITTF le metterò in pratica.

    ne dico un'altra che la FITeT dovrebbe poter adottare anche in autonomia dall'ITTF:
    affiancare ai campionati d3 -->a1 dei campionati pure agonistici ma con materiali tipo lisce o corte con gpiuma da 1mm che se riservati a n.c. 5° e 6° cat. potrebbero fare da ponte tra il grande mondo amatoriale e l'attuale asfittico agonistico
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 14 Mar 2024, Data originale: 14 Mar 2024 ---

    chiarimenti

    Regolamento Tecnico di Gioco

    4.3 - Un lato del telaio usato per colpire la pallina deve essere ricoperto, o con normale gomma puntinata con puntinatura esterna ... o con gomma sandwich con puntinatura interna o esterna...
    4.3.1 - La “normale gomma puntinata” è un singolo strato di gomma non cellulare... con puntinatura ...
    4.3.2 - La “gomma sandwich” è un singolo strato di gomma cellulare ricoperto con un singolo strato esterno di normale gomma ...

    io gioco con una normale gomma puntinata sul rovescio, spesso nomata GOMMACCIA con mio fastidio, e una sandwich con puntinatura interna sul diritto vulgo "liscia"
    non sono un difensore ma quando difendo non gioco PASSIVO ... difendo
    e non desidero DISTURBARE, sono una personcina educata , ma spero l'avversario abbia difficoltà con ritorni di giro diversi da quelli a lui abituali, diversi ma non certo FATATI .

    sono in paranoia?
     
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