Come diventare arbitri di TT?

Se a qualcuno venisse in mente di intraprendere la carriera di arbitro Fitet, cosa dovrebbe fare? Ho provato a farmi un giro nel sito federale, ma non sono riuscito a trovarlo.....

 

Intanto devi smettere di giocare, perchè un aribtro non può essere tesserato per una società!
Questa è una delle cause per la quale ci sono pochi arbitri, chi vuoi che faccia l'arbitro di ping pong se non uno che ci gioca?
Se il tesseramento per una società non fosse un ostacolo ci sarebbero sicuramente più arbitri, poi si dovrebbe solo fare attenzione nelle designazioni per evitare un "conflitto di interessi".

 

Se questo è vero (e non ho motivo di dubitare che lo sia anche se non conosco i regolamenti in merito) è una vera follia..., quando giocavo a basket (ormai troppi anni fa) per poter prendere il tesserino da allenatore si doveva prima fare il corso arbitri e arbitrare nelle serie giovanili per, mi sembra, un'anno; poi nei campionati organzzati dal CSI era obbligatorio che ogni squadra avesse un arbitro tesserato.
Secondo me dovrebbe diventare obbligatorio che ogni squadra abbia almeno un tesserato arbitro (giocatore o dirigente)

 

Quoto... ho spiegato in altra discussione che cosi succede in Francia. e non sarebbe male inserire questa figura all'interno delle società soprattutto come base di partenza per una futura carriera di buon livello, creando arbitri esperti partiti dal basso: se poi sono anche tesserati non è un problema : al massimo non partecipi ai campionati cui arbitri (vista la concomitanza) ma si può sempre fare attività individuale ,tornei liberi etc...

 

Ciao mitico ...leggi qui se ti può interessare:

http://www.csi-net.it/motore.php?ri...BITRI+DI+TENNISTAVOLO+&Submit.x=15&Submit.y=2

 

Ricordavo bene, sfortunatamente...

Dal Regolamento Arbitrale (http://www.fitet.org/documenti/regolamenti/regolamento_arbitrale.pdf)

1. Inquadramento nel Settore Arbitrale​

1. Possono essere inquadrati nel S.A. coloro che:

• sono cittadini italiani;
• non hanno subito condanne per delitti dolosi;
• risiedono stabilmente in Italia;
• hanno compiuto il 18° anno di età per l’accesso alla qualifica di AP ed il 16° per l’accesso alla qualifica di AA;
• non hanno subito squalifiche, inibizioni o provvedimenti equivalenti da parte del C.O.N.I. o di Federazioni Sportive Nazionali, complessivamente di durata superiore ad un anno;
• non ricoprono alcuna carica elettiva federale o societaria, e non rivestono la qualifica di atleta o tecnico in attività.​

 

Questo non mi torna... non vedo quale sia il problema se un giocatore e' anche arbitro! Presumo che l'unico vincolo dovrebbe essere l'impossibilita' di arbitrare in un campionato dove sono presenti squadre della propria societa'.

Questo e' l'unico vincolo che esiste nel Volley ... anzi, credo che nel volley tu possa giocare (x esempio) in C maschile e arbitrare una C femminile dove milita una squadra della tua societa' (su questo dettaglio devo informarmi)
- - -

Azz !!! Che grandissima cavolata!!

 

He he he...e chi rimane?
Fermi restando i primi 5 punti...beh credo che sul sesto si possa cambiare qualcosa, o no?

 

Onestamente non conosco la realta' italiana (son lontano dalla madre patria sin dal 1984...) ma, qui in Svizzera, io sono diventato arbitro pur giocando ed iscritto ad un Club svizzero. E, oltre al sottoscritto, quasi tutti gli altri A colleghi sono anche giocatori !!!
L'unica cosa che vogliamo evitare è di arbitrare colleghi della stessa squadra. In tal caso preferiamo che sia un A non 'interessato' a farlo per ovvii motivi di correttezza.

Come diventare A in Svizzera ?

1) Frequentare corsi di preparazione con esami introduttivi e quiz locali
2) Iscriversi all'esame teorico a Berna e passare il relativo test (60 domade con possibilita' di fare max 10 errori, pena la bocciatura);
3) Fare l'esame pratico in una localita' svizzera scelta dalla commissione. La prova comportamentale è molto importante e dimostra la conoscenza delle regole e procedure previste; errori gravi vengono sanzionati con la bocciatura e l'obbligo di rifare tutto l'iter previsto.

Trascorsi 3 anni da una pratica di A, si puo' richiedere la frequenza per accendere ad un corso di A internazionale. Allo scopo, oltre ad una acquisita conoscenza di regole e comportamenti, occorre una buona conoscenza della lingua inglese scritta e parlata.
La candidatura, avviata dalla Federazione locale, comporta la frequenza di un corso 'ad hoc' con relativo esame teorico e pratico.
L'esito positivo dello stesso, comporta la qualifica di A internazionale.
Dopo circa 3 anni dalla stessa, si puo' eventualmente richiedere l'attribuzione di una 'qualificazione' ad personam: il blue badge, riconoscimento molto importante della qualita' arbitrale che comporta una scelta preferenziale negli avvenimenti pongistici piu' importanti (olimpiadi, campionati europei o mondiali). Il tutto deve essere seguito da impegni regolari onde non perdere quanto acquisito.
Ricordo, a titolo informativo, che gli A internazionali devono pagarsi di tasca loro le trasferte aeree mentre solo l'alloggio ed il vitto vengono offerti cosi' come, in qualche caso, un piccolo gettone di presenza.

 

non è necessario smettere di giocare!!! certo non si arbitreranno i propri compagni di squadra..e nagari non si potrà dare una piena disponibiltà ma giocatori/arbitri ce ne sono parecchi..
per il resto prova a contattare il F.A.R della tua regione!

 

Se a qualcuno può interessare e sa leggere un po' di Francese...ecco cosa si fa in FFtt...
http://www.lcatt.com/formations/fserc.html
S nota anche una netta differenziazione fra "Arbitro " e Giudice Arbitro" che però alla fine ,dopo le successive "esperienze" giungono al medesimo top della scala gerarchica...G A internazionale...

 

Se ci sono giocatori/arbitri vuol dire che hanno cambiato il regolamento, ma dove si può trovare? Misteri della Fitet...

 

Infatti Antoni fa l'arbrito e gioca nell'Alessandria...

 

Ho inviato questo messaggio in Federazione:

Spett.le Fitet,
gradirei sapere se il Regolamento Arbitrale presente sul Vs. sito (relativo alla stagione 2005/2006) è il testo attualmente in vigore oppure è stato successivamente modificato e più specificatamente:
è possibile per un atleta o tecnico in attività (quindi tesserato per una una società) essere inquadrato nel settore arbitrale?
Ringrazio in anticipo.

Attendiamo la risposta.

 

Ho trovato il comunicato ufficiale del Consiglio Federale del 24 novembre u.sc. dove si evidenzia che è stato approvato il nuovo testo dei regolamenti:

sanitario
arbitrale
organico

e che i testi sarebbero stati inviati alla Giunta nazionale del Coni per la prevista approvazione e che avrebbe acquisito efficacia solo dopo tale approvazione.

E' scritto tutto qui:

http://www.fitet.org/documenti/comunicati/COMUNICATO UFFICIALE 24 NOVEMBRE.doc

 

Risposta ricevuta in tempi record:

Per quanto attiene il suo quesito, Le precisiamo che il nuovo Regolamento
Arbitrale è stato trasmesso alla Giunta Nazionale per la relativa
approvazione. Pertanto rimane valido quello pubblicato a tutt'oggi sul sito
Federale e resta inteso che la carica di arbitro è incompatibile con quella
di tecnico e allenatore.
Cordiali saluti

Antonio Grancini
Presidente del Settore Arbitrale Fitet

 

sarà...però io di arbitri che giocano
o giocatori che arbitrano ne conosco parecchi (compreso quello citato da tsp)... forse la necessità di arbitri va oltre il regolamento.. mistero..

 

Scusate ma mi intrometto ancora.
Si parla di incompatibilita' con tecnico e allenatore NON con giocatore !!!

 

Ok, messa cosi e' un po' + accettabile (ma solo un poco.. x per rimane una caSSata!) ... resta il mistero del regolamento postato dal buon Joliet Jake ?!?!