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Alzo la mano per intervenire

Discussione in 'Chiacchiere sul Tennis Tavolo' iniziata da alsss, 11 Ott 2009.

Status Discussione:
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  1. alsss

    alsss Utente

    GRANDE!!!:appl::appl::appl::appl:
    Però una cosa mi ha messo il dubbio, io non sono un tecnico ma credi veramente che il problema principe nasca da impostazioni fisiche e non da impostazioni mentali?:mumble::mumble::mumble:
     
  2. alsss

    alsss Utente

    Posto anche io qualche foto di ispirazione:teach:

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  3. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Il discobolo della seconda foto mi sembra un po'... statico :D

    Considerando la lunghezza delle leve, il piegamento di Wang Liqin mi sembra davvero impressionante: potenza e stile.

    Carlo, rivoluzioni le mie "credenze". Ho sempre pensato che il mio errore nel peso caricato sul destro fosse determinato dal fatto che sono mancino di piede e destro di mano e che perciò il piede sinistro facesse da appoggio per lo spostamento in avanti del destro, provocando così una mancata rotazione del bacino. Devo perciò constatare che ricado in un errore comune a tutti.
     
  4. gattone

    gattone Utente

    Di tennis credo di saperne abbastanza.
    Sono un grande ammiratore di Federer, come in passato lo sono stato di Sampras, Mc Enroe e Leconte dei giorni migliori. Quindi puoi capire che tipo di tennis apprezzo......
    A mio modesto avviso però il tennista più elegante che abbia mai visto è Stefan Edberg. Gran signore anche fuori dal campo.
    Tutto questo naturalmente IMHO.
     
  5. Crisborg

    Crisborg Nuovo Utente

    Nome e Cognome:
    Cristiano B.
    Categoria Atleta:
    Promozionale
    Il mio appoggio e il mio elogio alla tua discussione... :sisi:
    Ritengo in particolare che, soprattutto nel tennis tavolo, il gesto atletico sia troppo spesso trascurato e che la tecnologia abbia troppo facilitato chi con l'escamotage della tecnica (mi chiedo se poi è tecnica?) supplisce e alla fine ha persino la meglio. In effetti un servizio ben fatto è tecnica, un servizio con una gomma assurda o fatto senza stare alle regole è solo una furbata...così come trovo tanto orribili da vedere quanto incisivi per chi non sa giocarci contro tutti i "puntinati" che usano le racchette come mestoli o pennelli... e però hanno lo stesso valore di un punto fatto sudando sette camice ed esprimendo lo scambio con estetica, gesto atletico e tecnica del colpo con gomme lisce.

    Però una giuria estetica non è ammissibile. Come già ho detto (e per questo mi hanno segnalato in un altro 3d l'esistenza dell' Hardbat tennis table) sarebbe bello partire tutti con gli stessi identici mezzi e far fare la differenza alla preparazione sportiva e tecnica - dove per tecnica non significa avere accumulato così tanta esperienza e conoscenza del "mezzo" (giocando con e contro) da comparire alla voce "produzione e vendita di tutti i tipi di gomme e telai per il tennis tavolo"-.IMHO
     
  6. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Se devo essere sincero sulle prime ho trovato la discussione un po' futile (da qual pulpito) e pure un tantino fatua. Poi ho ravvisato nei commenti successivi una certa qual "ragione d'esistere" (soprattutto nei miei :D).

    Ora, venendo all'HardBat, non é che con mezzi uguali o simili si veda per forza bel gioco: si può giocare benissimo difendendo, anche con movimenti brutti, o toppando lento, lobbando, schiacciando... e così via. Lo stile ce l'hai dentro o non ce l'hai. Lo stiloso può affinarsi, l'efficace ma grezzo può diventare sempre più efficace ma qualcosa della sua ordinaria "manovalanza" la noterai sempre.

    Da noi c'é un aggettivo e un'esclamazione che definiscono bene, e in modo direi filosofico una persona greve nei modi, si dice: "come sei materiale!" ;)
     
  7. alsss

    alsss Utente

    Se non sbaglio esiste anche un premio che si chiama "trofeo Edberg" o qualcosa del genere e lo vince chi nel corso dell'anno si è dimostrato il più corretto.
    Questo la dice lunga sulla signorilità e sulla correttezza in campo di Edberg!:hail:

    ---------- Messaggio aggiunto alle 16:38 ---------- Il post precedente era delle 16:31 ----------

    Grazie per l'appoggio, quoto perfettamente quello che pensi sui puntinati al tavolo, a mio parere ci dovrebbe essere la regola che solo chi ha più di 70 anni od un handicap fisico possa usare i puntini.
    p.s. non sono molto d'accordo sul fatto di avere tutti gli stessi materiali, io considero i puntinari LONTANO dal tavolo una grande risorsa di questo sport in termini di fascino e spettacolarità, i difensori dal tavolo sanno fare tutto, top di diritto, rovescio, si muovono divinamente, sono belli da vedere e sono spettacolari, tutto l'esatto opposto del puntinaro al tavolo.
     
  8. gattone

    gattone Utente

    Bene, siamo in sintonia.
    Edberg oltre ad essere corretto era fortissimo, oltre che bellissimo da vedere, soprattutto di rovescio.
    Di volè di rovescio in particolare darebbe la paga anche a Roger.
     
  9. alsss

    alsss Utente

    Volevo dire una cosa, ho notato in parecchi post che (secondo me) molti utenti semplificano molto il concetto di "bellezza" e di come lo intendo io applicato allo sport, il concetto di bellezza non si ferma solo al mero gesto ed alla esteriorità, non sto parlando "solo" del "bel gesto" sarebbe una cosa abbastanza superficiale, certo il bel gesto ha una parte FONDAMENTALE nel concetto di bello, ma a mio modo di vedere il concetto di bello è molto più ampio, credo di averlo spiegato in questo tread, riguarda molti fattori come: l'armonia, la naturalezza, la completezza, la psiche, il bel gesto, l'efficacia, l'eleganza, ed anche non da meno la correttezza in campo.

    A questo proposito posto il concetto (molto interessante) di bellezza dei greci, KALOS:

    Il primo di questi concetti fondamentali è appunto il concetto di bello.

    La parola kalón, che noi traduciamo con “bello”, aveva in realtà un significato più ampio rispetto a quello attuale: comprendeva non solo ciò che risultava gradito all’occhio e all’orecchio, ma anche qualità del carattere e della mente umana. Gli antichi mantengono inoltre separate la sfera del bello e la sfera dell’arte e conferiscono alla bellezza un fondamento ontologico, per ricercarne conseguentemente le manifestazioni nella natura e, in particolare, nel corpo dell’uomo, il più nobile e alto fra gli esseri naturali. Proprio per questo primato, l’uomo è in grado di esprimere la sua bellezza, oltre che nella proporzione delle forme fisiche, anche nella dignità dei comportamenti pratici: da qui deriva il forte legame fra bello e buono, che nella Grecia classica trova la sua espressione suprema nell’ideale formativo della kalokagathía, la condizione propria cioè di chi sa di potersi dimostrare, nello stesso tempo, bello e buono. Buono, agathós, rappresenta l’aspetto morale, unito alle sfumature sociale e mondana che provengono dalle origini, bello, kalós, è la bellezza fisica, con l’inevitabile aura erotica e sensuale che l’accompagna. Già da solo, tuttavia, l’aggettivo kalós è in grado di qualificare, insieme alla bellezza fisica, anche quella morale, così come nell’aggettivo latino bellus, da cui deriva l’italiano bello, si rileva un diminutivo di bonus (dwenos → dwenolos → benlos)

    Quello di “bello” era quindi un concetto dal significato molto complesso e ricco, cui i Greci ricondussero schematicamente:

    1. l’armonia, rilevabile nell’equilibrio cosmico;

    2. la simmetria, cioè misura appropriata;

    3. l’euritmia, cioè ritmo esatto e dalle corrette proporzioni.

    Tutto ciò è riassumibile nel concetto di kósmos, che si riferisce alla bellezza di un oggetto dovuta alla perfezione della sua struttura in ragione della proporzione della sue parti. Fin dall’età arcaica l’opera d’arte viene infatti concepita come un insieme composito di elementi che rappresentano la copia e la riproduzione di un ordine esterno all’opera stessa e che, in virtù del loro trattamento rappresentativo, generano piacere e ammirazione. Nel campo delle arti verbali, come riferisce lo stesso Omero, il concetto di kósmos si collega all’armonia e alla coerenza: di un cantore si può dire che esegua un canto secondo i canoni della bellezza se procede katá kósmon, secondo un bell’ordine, riproponendo cioè in una coerente struttura verbale la successione reale degli eventi. Nella lirica arcaica il testo poetico viene inteso come un kósmos epéōn, cioè un bell’ordine di parole.

    Il processo compositivo del kósmos è attivato, a sua volta, dall’impulso a riprodurre che, secondo Aristotele, caratterizza l’uomo in quanto essere rivolto e orientato verso la conoscenza. Tale impulso riproduttivo viene definito dallo Stagirita come mímēsis, il processo imitativo cioè che può riferirsi non solo ai procedimenti della poesia, delle arti figurative e della musica, ma anche della voce e della recitazione, fino ad arrivare ad accezioni più filosofiche, come l’assunzione di comportamenti ritenuti esemplari, il legame fra i nomi e le cose, il rapporto fra l’essere e il divenire fino ad arrivare addirittura alla contemplazione delle forme ideali. Il concetto di mímēsis apparve assai presto e persistette a lungo nella cultura e nell’arte della Grecia classica; prima di assumere il succitato significato di riproduzione della realtà con le sue molteplici sfumature, si riferiva originariamente alla danza e aveva un significato del tutto diverso, in quanto stava ad indicare l’espressione dei sentimenti e la manifestazione dell’esperienza attraverso il movimento, il suono e le parole. Tale concetto comparve per la prima volta in connessione con il culto di Dioniso e le danze rituali dei sacerdoti; in Pindaro, infatti, la parola mímēsis sta a significare una danza nel senso antico del termine, intesa cioè come danza non imitativa, ma espressiva, tesa cioè ad esprimere sentimenti piuttosto che a imitarli.


    Vorrei mutuare questi valori anche allo sport, il concetto di Kalos comprende come scritto "bello e buono" ed oltre alla bellezza estetica anche: l’armonia, la simmetria, l’euritmia.
    Per "buono" io credo che nello sport si debba intendere il valore della correttezza e della signorilità in campo.
    E per i concetti di armonia, simmetria ed euritmia è interessante notare che hanno tutti a che fare con una sorta di corretta proporzione tra un dato valore e l'altro, cioè completezza tecnica adattata al concetto sportivo.
    (per ritornare anche al concetto precedente del "non è bello ciò che piace ma è bello ciò che è bello", ossia il "captare" l'armonia estetica nell'equilibrio cosmico, ossia alcuni hanno "antenne" un pò più lunghe)
    Per bellezza nel concetto di sport i greci hanno da insegnare per loro era una valore molto importante.
    Eccone un esempio, il discobolo di Mirone:
    [​IMG]
    Altro esempio di vera e propria cronaca sportiva nell’Iliade è la descrizione degli eventi atletici nel Libro XXIII: pugilato, corsa, duello armato e perfino il lancio del disco. A questo proposito trovo doveroso citare il famosissimo Discobolo, realizzato da Mirone -460 a.c.- fra le grandi opere dello stile severo e perfetta realizzazione dell’ ideale atletico. E’ infatti importante ricordare come per i Greci fosse fondamentale, oltre a quello della forza, anche il culto della bellezza, della perfezione equilibrata che spessissimo gli artisti riproducevano tramite i corpi scolpiti ed atletici degli eroi sportivi
    fonte: http://www.filosofico.net/esteticantica.htm


    ---------- Messaggio aggiunto alle 18:07 ---------- Il post precedente era delle 16:57 ----------

    Tra l'altro quel trofeo lo vince già da parecchi anni indovina chi? Federer!!!:hail:
     
  10. Luciano Ilario

    Luciano Ilario Paperoga

    Nome e Cognome:
    Ilario Luciano
    Qualifica Tecnico:
    Allenatore FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    AREA 172 Levaldigi
    :D Concordo su molte cose scritte da alsss, in ultimo la predisposizione mentale per cercare di raggiungere questi cosidetti gesti :D armoniosi-ritmici-simmetrici-fisici ecc. ecc. Il problema principale :) è...:mumble:.....quanto tempo e voglia può dedicare diciamo un quarantenne(magari con famiglia) per raggiungere questi traguardi?......a che scopo?....cè la può fare?....(fino a che punto?....). Spesso succede che mi arriva il quarantenne (o più) con richieste del tipo (parlo di tennis): mi piacerebbe imparare il rovescio in top spin..:campione:..lo so fare soltanto in taglio......! A questo punto (come un confessore) osservo :tsk:(il fisico del signore, quasi sempre sovrapeso) e gli faccio alcune domande informative.....del tipo: quante volte la settimana giochi? (quasi sempre la stessa risposta, 1o2:tsk: volte) :quante volte fai un pò di preparazione fisica? (quasi sempre la stessa risposta, mai:tsk:). E allora mi chiedo...come si fa a migliorare un colpo( o meglio impostarlo dall' inizio) dove ci vuole: applicazione, coordinazione, concentrazione, forza, e specialmente tempo?:mumble:? Allora cerco di perfezionare i colpi già esistenti e specialmente di migliorare la tattica :dati:(con i colpi che ho a disposizione naturalmente) che è la cosa più facilmente migliorabile! Ultimamente sto allenando un 3/5 di tennis autodidatta di 33 anni.....ha capito che su alcuni colpi aveva delle lacune! Ma come è questo uomo??? Altezza 1,87 gioca con la stessa intensità(alta) :approved:anche più di 3 ore(in torneo) è discretamente talentuoso e svolge un lavoro che gli permette almeno in estate di giocare 2 ore o più al giorno:azz:!!! Fa un'ora e 1/2 di lezione la settimana e poi prova altre 10/12 ore per conto suo!!
    In conclusione dopo solo 6/7 ore di lezione è riuscito (con il mio aiuto naturalmente :teach:eheh!) ad impostarsi la volée di diritto a correggere la volée di rovescio, il taglio ad una mano sempre di rovescio e ultimamente stiamo lavorando sul servizio dove sicuramente migliorerà! Morale.....sono d'accordissimo su quello che scrivi... (io stesso ne sono un'esempio in quanto anch'io da autodidatta grezzo sono diventato negli anni un discreto stilista :rolleyes: )...ma ripeto ci vuole tempo-determinazione-costanza e quasi sempre il cosidetto giocatore della domenica nn ha!!

    Ciaaooo!!!:birra:
    P.S. Svela chi sei!
     
  11. etnick

    etnick Appassionato Nauseato

    Nome e Cognome:
    Carlo Pandolfini
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Il Circolo etneo
    Ti devo applaudire a scena aperta.
    Sei un grandissimo.
    DISCUSSIONE A CINQUE STELLE!!!!!!!!!!!
    GIORNO!
    VOGLIO LE CINQUE STELLE A QUESTA DISCUSSIONE.
    Pensa te, hai postato il discobolo di Milone, io per spiegare il Top di dritto uso proprio questo modello che sintetizza così bene la spinta e l'equilibrio!!!!!!!!!!
    :clap::clap::hail::hail:
     
  12. anti-sociale

    anti-sociale CORKSCREW MESSIAH

    Nome e Cognome:
    Andrea Toni
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Dynamis Manzolino
    Allss, i Greci non celebravano solo la bellezza...Ma anche la VITTORIA!!!!:D
     
  13. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Purtroppo questa discussione é nemica della sintesi, proverò ad essere sintetico.

    Alcuni sports quali la ginnastica ritmica o i tuffi, giusto per fare due esempi, sono ancora valutati secondo i concetti classici ellenistici e il risultato deriva da una valutazione da parte di una giuria. Negli sports di competizione che sia "a tempo" o "a duello" il risultato finale é ciò che dà la gloria, la futura memoria, il palmarés. Gli stilosi saranno anch'essi ricordati ma solo se il loro stile era accompagnato dal risultato. Massima gloria a chi riunisce classe e... medagliere.

    Purtroppo oggidì conta la PRESTAZIONE, tutto il resto viene considerato come un contorno o come argomento di chiacchiere da bar.
    Non ci si sogna di integrare il punteggio di una partita di tt con uno score espresso da una giuria.

    Sono ovvietà le mie, ma il peso dell'armonia é sempre meno di moda, soprattutto nel tennis tanto caro ad Alsss, sport ormai snaturato dai molti giocatori dotati perlopiù di una prima palla di servizio devastante.

    Io pratico lo sci e devo dire che non c'è niente di più narcisistico dello sci praticato fuori dai pali. Finché gareggiavo la ricerca dello stile era finalizzata alla miglior traiettoria da prendere in funzione della velocità e del controllo (che nello sci significa rimanere dentro il tracciato): piegamento, distensione, anticipo sulle porte, fluidità.... ecc.... ecc.

    Da quando scio solo fuori dai pali mi rendo conto che sia diventato un po' stucchevole ricercare lo stile fine a sé stesso, autocompiacendomi se alla fine della discesa ho fatto tutto per benino e con tanto stile. A volte mi sembra quasi più bello sciare per naturale diporto trovando il tempo per buttare un occhio all'ambiente circostante. :(

    Puoi apporre il tuo punteggio stelle e incrementare lo score della discussione. C'é un tasto in alto. ;)
     
  14. etnick

    etnick Appassionato Nauseato

    Nome e Cognome:
    Carlo Pandolfini
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Il Circolo etneo
    Secondo la mia piccola esperienza, nasce da impostazione fisiche non corrette, è un problema di postura dovuto spesso a imperfezioni della colonna vertebrale, addirittura secondo me trattasi di problemi di cui l'atleta non ha neppure consapevolezza. Mi sono reso conto che è praticamente naturale per un destro anche CAMMINANDO far forza più sul destro e così creare uno squilibrio tra la forza dell'arto destro e quello del sinistro. Sicchè quando si impone un movimento o laterale o in avanti o all'indietro, si ricorre alla parte destra del proprio corpo e ci si trascina la sinistra.
    Tutto questo porta ad uno spostamento del baricentro e conseguentemente dell'equilibrio nella effettuazione del colpo.
    Quindi bisogna correggere continuamente questa disarmonia con:
    tanta corsa ( ottima quella con transenne in cui la spinta si da sulla gamba pigra); balzi in cui il carico avviene sulla gamba più pigra; ripetuti cesti di movimenti laterali; esercizi di equilibrio su assi.
    Nel tempo il difetto potrà essere corretto, ma ti assicuro che tende a ripresentarsi non appena il soggetto va incontro a periodi in cui la sua condizione fisica peggiora perchè tralascia la parte atletica dell'allenamento.
    Per esempio io quando mi allenavo da giocatore,
    mi forzavo tantissimo mentalmente, rispondendo al servizio,essendo destro, a tenere la gamba sinistra più carica e la destra più scarica, proprio per contrastare la mia tendenza opposta a trascinarmi sulla destra.
    Poi con l'esperienza e l'osservazione ho capito che il peso del corpo va scaricato esattamente sulla zona mediana tra le due gambe tenendole appena più larghe delle spalle...... altrimenti caricando troppo sulla gamba pigra, se il servizio te lo fanno da quella parte, ti ritrovi lo stesso mezzo bloccato.
    Ecco........ quanto è difficile assimilare una buona tecnica........ e quanto è più semplice un bel muretto con una gomma di disturbo!
    Ciao, alsss.
     
  15. alsss

    alsss Utente

    [/COLOR]
    Grazie, ogni palestra ne dovrebbe avere un poster affisso :sisi:

    ---------- Messaggio aggiunto alle 10:30 ---------- Il post precedente era delle 10:28 ----------

    Eh si, anche i greci avevano i loro difetti ;)
     
  16. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    Che ci stanno a fare allora le Olimpiadi e tutte le competizioni agonistiche di tutte le Federazioni mondiali?
    Se la ricerca fosse dello "stile e del bello " facciamo una bella sfilata in passerella degli atleti una volta all'anno senza che gareggino :eliminiamo le gare nessuno deve vincere ....se fosse così che ci stanno a fare i giovanissimi a far sport senza il dolce gusto della vittoria (o quello amaro della sconfitta)... per il solo piacere di fare movimento? Per Si fa sport soprattutto per divertimento, per poter "misurarsi" e capire e migliorare i propri limiti.
     
  17. Crisborg

    Crisborg Nuovo Utente

    Nome e Cognome:
    Cristiano B.
    Categoria Atleta:
    Promozionale
    a riguardo del discobolo.... incredibile coincidenza parlarne qui,a quindici anni ebbi nella mia società di allora una insegnante (chiamiamola tale) di cui potrei fare nome e cognome e son sicuro che in molti la hanno conosciuta essendo stata al top nelle classifiche di allora... insegnava ai bambini più piccoli, si occupava di loro per mandarli per la prima volta alle olimpiadi... di me diceva (dietro le spalle ndr) che non perdeva tempo perchè nel top facevo il discobolo, ma mai la capii e mai lei capii i miei mezzi fisici e atletici al punto che non le diedi alcuna retta poichè lei in realtà, pagata da tutti, non seguiva che chi diceva lei con scarsissimi risultati!! Devo alla sua superficialità i miei limiti, non finirò mai di ringraziarla!

    Al di là della coincidenza dell'aneddoto comunque sono in perfetto accordo con gli ultimi interventi sulla bellezza e avendo fatto anche ballo per diversi anni vorrei chiedervi se non è troppo vedere nel tennis tavolo ben giocato, stilisticamente e tecnicamente, quello che esprime dei bei gesti atletici con un suo ritmo, equilibrio e postura una specie di danza... lo so siamo lontani, manca la musica e il ritmo non è di certo costante, ma io intravedo in alcuni scambi la bellezza di una danza... troppo?:mumble:
     
  18. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Vediamo se ho capito: questa é la fotografia di Alsss giocatore di ping pong. Allora, sempre se ho capito bene, credo che il problema della scamorza di dritto stia nel cambio impugnatura (usato nel tt ma soprattutto nel tennis). Nel tt, passare dall'impugnatura di rovescio a quella di dritto é più difficile che il contrario, col rischio di avere una racchetta non ben aderente al palmo della mano da cui deriva un colpo alto e "molle". imho.

    Riguardo il tema della discussione, noto quà e là qualche frecciata all'indirizzo dei "balls on the table longpimplers"... che non sia un thread mascherato? :D
    Perchè in quel caso mi invitate a nozze... ciò che é lecito non sempre é virtù. ;)
     
  19. lucioping

    lucioping Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    non gioco
    scusate mi sono accorto solo ora di questo simpatico disquistorio e chiaramente ho letto solo la prima pagina, ma volevo fare sentire la mia voce a proposito, anche io sono un po' combatutto se la preferisco bella o se la preferisco porcella.

    Il problemaccio è che la velocità altissima del ping pong ci impedisce di essere belli quindi cari allenatori pretenziosi prima di curare il bel movimento dove curare la velocità. Tanti di noi amatori non hanno il fisico per essere belli e veloci ma se dovessimo sposare soltanto le belle, metà di noi sarebbero senza fidanzati/e.
     
  20. superciuk

    superciuk Si fa Giorno e cala la notte.

    Negli ultimi post ha fatto la sua comparsa il famoso discobolo, simbolo di forza, eleganza, bellezza, armonia, perfezione delle forme e pertanto considerabile come l'incarnazione dell'atleta perfetto.

    Se non ricordo male circa un paio di anni leggevo su una rivista scientifico-popolare (focus o quark), che nel panorama sportivo odierno la perfezione delle proporzioni sarebbe da considerare un elemento deleterio al raggiungimento dell'obbiettivo prefissato.
    Per farla breve, anche perchè ricordo a malapena il concetto generale, si sosteneva che proprio un "anomalo" sviluppo di alcune qualità fisiche (e forse anche psichiche... non ricordo) portavano un soggetto ad eccellere in una data disciplina.
    Ciò non sarebbe possibile se fosse stato un "classico discobolo".

    Questo non è un modo di sostenere che "brutto è bello", ma semplicemente che il concetto è destinato a variare nel tempo.
     
Status Discussione:
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