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2 Meeting Progetto Italia - Lignano Sabbiadoro 28-29/12/16

Discussione in 'Televisione e Streaming' iniziata da Ragnolo, 30 Dic 2016.

Status Discussione:
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  1. Ragnolo

    Ragnolo Utente Noto

    Qualifica Tecnico:
    Allenatore FITeT
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Per chi ha voglia...
    Sul sito F.I.Te.T., sezione Web Tv, c'è lo streaming delle giornate..
     
    A eta beta piace questo elemento.
  2. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Ho letto questa frase, attribuita al D.T. del Settore Paralimpico, che mi ha lasciato di stucco:

    "L’allenatore deve personalizzare l’allenamento in modo tale da sfruttare al massimo le abilità di un atleta a scapito delle disabilità del suo avversario."

    :eek:
     
  3. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    ....non voglio farmi interprete del pensiero altrui,forse voleva dire "...tenendo conto" al posto dell'orrendo
    "..a scapito".Noi questo abbiam capito a scapito del pessimo audio.Magari l'autore renderà lui stesso il vero senso del proprio pensiero.
    saluti ettore
     
  4. Sartori Giovanni

    Sartori Giovanni seguace gruppo rinco

    Nome e Cognome:
    Giovanni Sartori
    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    Leoniana Vicenza
    così come da "normodotato" giochi sul punto debole dell tuo avversario,anche i paralimpici giocano sui punti deboli dei propri avversari...
     
    A LO YETI piace questo elemento.
  5. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Gioco sulla sua scarsa abilità. Non gioco sulla sua disabilità. Se le parole non hanno più un senso allora vale tutto. Io non giustifico. Il mondo diventa sempre più cinico e sembra che a tutti vada bene così. E se sei diverso da questo clichè sei un Don Chisciotte o un ipocrita buonista.
     
    Ultima modifica: 30 Dic 2016
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  6. LO YETI

    LO YETI Utente Noto

    E' cinico da dirsi ma purtroppo è così... Ovviamente quando ti stai giocando una medaglia olimpica, ma anche molto meno, se vedono che l'altro o l'altra non ci arriva stai tranquillo che gliela piazzano proprio lì.... Come dici tu, noi normodotati facciamo cosi e anche per loro è la normalità!
    Per rimanere nel discorso Eta Beta ha detto giusto, bisogna misurare bene le parole!
     
  7. cucciolo

    cucciolo Utente Noto

    uno dei colpi più gettonato da quelli in carozzina è la risposta al servizio che batta sul tavolo avversario a pochi centimetri dalla rete e con l'effetto ritorni indietro senza dare la possibilità all'avversario di prenderla. Ci si allena a questa risposta e nell'ambiente nessuno si lamenta di questo anzi il colpo,quando riesce, viene anche applaudito perchè viene ritenuto un colpo molto difficile .
     
    A Ragnolo piace questo elemento.
  8. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Non conosco i regolamenti CIP : ma se l'opponente rifiuta il servizio che resta sul tavolo (come succede tra normo e disabili) si ripete?

    _______


    Scusate, forse sono fuori posto io, ma ci rendiamo conto del messaggio che esce? Sono un allenatore che allena un ragazzino in carrozzina e gli insegno a cogliere i limiti fisici dell'avversario e su quelli impostare la mia tattica?? Anzichè allenarlo ad essere più veloce, più reattivo, più pronto a capire la palla.. gli insegno i tricks che impediscono all'avversario di opporsi, a causa dei suoi limiti fisici. E di conseguenza, specularmente, dalla parte opposta!

    Ma che sport è mai questo? Una giungla feroce dove la parola fair play ormai è peggio di una bestemmia.
     
    Ultima modifica: 2 Gen 2017
  9. cucciolo

    cucciolo Utente Noto

    Mi scuso ho scritto una cazzata sul servizio tra disabili in carrozzina infatti quello da me descritto è LET . Sono andato a rileggere un regolamento tecnico del 2014/2015 (handbook ITTF 2014/2015) che cosi si esprime :
    Lo scambio sarà un let se chi riceve è in sedia a rotelle a causa di una disabilità fisica e nel servizio la palla ,a condizione che il servizio sia corretto,
    - dopo aver toccato il campo del ricevitore ,torna in direzione della rete;
    - si ferma sul campo del ricevitore;
    - nel singolare ,lascia il campo del ricevitore ,dopo aver toccato,da uno dei suoi margini laterali.
    Scusami eta ,ma quello che ho descritto l'ho visto fare e non vorrei che ci sia stata una evoluzione dei successivi handbook dell'ITTF
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 2 Gen 2017 ---
    ho controllato su l'handbook del 2017 è come ho scritto LET
     
    Ultima modifica: 2 Gen 2017
  10. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Sapevo della norma generale. Pensavoci fosse una reg. particolare tra disabili entrambi in carrozzina.

    Non hai detto una cosa sbagliata perché probabilmente quel colpo (come mostrato da Arcigli ed eseguito da Michela Brunelli) viene eseguito nella fase di palleggio.
     
  11. cucciolo

    cucciolo Utente Noto

    hai ragione l'avevo visto fare ed acquisire il punto a quello che lo aveva fatto ma non era sul servizio.Resta comunque un colpo difficile.
     
  12. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Per mia sbagliata forma mentis (a 'sto punto devo pensare così) non appena vedo che l'avversario mi prende uno spigolo (sghetto) il dito indice scatta in automatico. Da domani devo ragionare da professionista, fare finta di niente e aspettare cosa decreta l'arbitro.

    Detto ciò, intimamente, se dovessi essere capace di fare un palleggio tagliato che torna verso la rete, e lo facessi ad uno in carrozzina, anche se dovessi essere pure io in carrozzina, mi sentirei una :vomito: !
     
  13. MATADOR

    MATADOR Utente Noto

    Nome e Cognome:
    DARIO CIOFFI
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    ASD TT MEDITERRANEO BUSETO-TP
    Be' sai Eugenio... stando in piedi sono d'accordo con te... perché se lui lo facesse a te, tu potresti uscire dal tavolo e prenderla... ma essendo ambedue in carrozzina si gioca su una pari opportunità prevista dal regolamento... pertanto chi riesce a farla, ha sviluppato e allenato un colpo difficile....
    Quella sensazione di cui parli tu si dovrebbe provare usando materiali scorretti o atteggiamenti non previsti dal regolamento col fine esclusivo di vincere a danno dell'avversario....
    La sì..... ma se il regolamento prevede che tra disabili in carrozzina quel colpo è ''corretto'' a mio parere non c'è nulla da mortificarsi nell'eseguirlo.... ancorché di non facile esecuzione...
     
    A Ragnolo piace questo elemento.
  14. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    I regolamenti sono stati studiati (e dovrebbero continuare ad esserlo) proprio per eliminare lo scarso fair play dei giocatori e degli allenatori che devono portare a casa la pagnotta a qualunque costo (anche costo di insegnare ad uno sfortunato ad essere cinico con un altro sfortunato).

    Cosa pensate che dica il tecnico in questo caso? "Dagliela cortissima e con tanto taglio sotto... che così ritorna indietro prima che possa colpirla.. perché non ci può arrivare!" Non c'è nemmeno bisogno di dire il seguito perché l'atleta in carrozzina lo può ben immaginare.

    Se questa cosa fatica a capirla una persona solitamente molto sensibile come te, è veramente segno che siamo abituati a tutto ormai.

    Repetita juvant:

    "L’allenatore deve personalizzare l’allenamento in modo tale da sfruttare al massimo le abilità di un atleta a scapito delle disabilità del suo avversario."
     
    Ultima modifica: 5 Gen 2017
  15. MATADOR

    MATADOR Utente Noto

    Nome e Cognome:
    DARIO CIOFFI
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    ASD TT MEDITERRANEO BUSETO-TP
    Ma no Euge'... consentimi... io ho solo detto se è previsto dal regolamento è lecito farlo senza mortificarsi... diverso il discorso se io penso che sia una regola etnicamente corretta... lì ti dico che tra disabili in carrozzina l'abolirei la possibilità di dare palline che tornano indietro... ma complicherebbe non di poco gli arbitraggi...
    E sapessi quante altre cose modificherei... ma da atleta dello sport che amo seguo le regole del gioco e basta...
    Va da sé che comunque apprezzo il livello della tua sensibilità... e ti fa onore ragionare in questi termini per te stesso....ovvero se il sentimento resta confinato nella tua sfera... se pensi invece sia sbagliato per chiunque farlo... nel senso che chi le fa non ha il senso del fair play... allora mi permetto di dirti che dal mio punto di vista non è così.
     
  16. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    La pallina che torna verso la rete (cosa tra l'altro visibilissima e regolamentabile senza difficoltà) è solo un esempio. Il vulnus è quel principio tecnico-tattico virgolettato. Guardiamo la trave.. non la pagliuzza!
     
  17. MATADOR

    MATADOR Utente Noto

    Nome e Cognome:
    DARIO CIOFFI
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    ASD TT MEDITERRANEO BUSETO-TP
    Attenzione..... qui si apre un mondo... e non solo etimologicamente..... ''disabile'' è un termine coniato per valorizzare le ''diverse abilita' '' che hanno questi atleti e anche i non atleti, naturalmente.... quindi se tu giochi sulla sua ''diversa abilità '' stai facendo harakiri.... perché stai giocando contro le abilità migliori... anche delle tue... del tuo avversario... e perché? Se il regolamento permette di opporti a un disabile è proprio perché è universalmente riconosciuto che le sue diverse abilità lo pongono nelle condizioni di vincere atleti ''non diversamente abili''... almeno sino ad un certo livello... ed allora io penso che il più bel gesto di Fair play che si può fare affrontando un ''diversamente abile'' è affrontarlo come affronteresti esattamente uno abile come te... NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO.
    Questo è parte importante del Fair Play, almeno per me.
     
  18. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Non confondiamo le acque, please!

    Massimo rispetto per il giocatore con svantaggio fisico che affronta un pari classe o un giocatore normo. Nessuna forma di pietismo.

    Ma fare scientemente un colpo che non può prendere, non per imperizia o per incapacità ma proprio perché non può avere le braccia lunghe due metri non lo accetto. Perché il beach tennis si gioca in doppio? Perché il campo non può essere coperto in singolo. Se si vuole giocare in singolo si riduce il campo.

    Finora ho visto alcune piccole variazioni al regolamento per consentire il gioco in carrozzina. Se prendessero piede certe "filosofie" tattiche credo che qualcosa vada rivisto.

    Sul significato lessicale del termine "disabilità" non mi dilungo perché è arcinoto e riconosciuto nella usuale accezione a chi ha fatto quell'intervento a Lignano.

    Non c'è scritto da nessuna parte che il risultato debba essere raggiunto anche con cinico opportunismo. Guardate quanti esempi di fair play tra professionisti, tra cui quello famoso di Costantini : Episodi famosi - la Repubblica.it
     
    Ultima modifica: 6 Gen 2017
  19. Ragnolo

    Ragnolo Utente Noto

    Qualifica Tecnico:
    Allenatore FITeT
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Discorsi e considerazioni da normodotati* (in senso fisico...) quindi (a mio modestissimo parere) totalmente inutili.
    Per togliere il vin dai fiaschi basterebbe chiedere ai diretti interessati, che forse sono un tantino più esperti di noi in materia.


    * terreno minato affrontare e usare termini che siano "politicamente corretti"...
     
    Ultima modifica: 6 Gen 2017
  20. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Per discutere di etica sportiva, di fair play, di cinismo e opportunismo dobbiamo chiedere ai diretti interessati?

    Come dire che per discutere di religione bisogna intervistare i preti, per parlare di Juventus bisogna chiedere agli juventini.. ecc.

    Personaggi ed interpreti: un tecnico non in carrozzina, che spiega quali sono i limiti fisici degli avversari e su quelli impostare la tattica.

    Per fortuna che il tennistavolo ha 10 classi paralimpiche, e quindi le disabilità sono abbastanza simili. Figuriamoci se le classi fossero poche come per altri sport!

    Vabbè.. cambio discorso. Un'altra perla uscita dalla 2 giorni di Lignano, vediamo se indovinate chi l'ha inanellata:

    " Il talento non esiste.

    Esistono giocatori bravi e quelli meno bravi.

    La differenza la fa il lavoro in allenamento.

    Il segreto è allenarsi tanto.. e quando si è stanchi.. allenarsi un po' di più. "
     
    Ultima modifica: 6 Gen 2017
  21. Ragnolo

    Ragnolo Utente Noto

    Qualifica Tecnico:
    Allenatore FITeT
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Proprio perché ignoro la materia che mi rimetto a loro.. e che siano loro che giocano con quelle regole e con quei colpi a valutare se si tratta di cinismo o altro...
    E visto che il "libero arbitrio" è patrimonio di ogni persona libera... fare o non fare quel colpo sta all'atleta stesso... per cui... allenatore o no... c'è sempre una scelta o devo pensare che siamo di fronte a disabilità mentali che si manifestano in soggetti facilmente condizionabili?
    Ma per favore...
     
  22. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Sei sicuro di aver capito da dove è partito il discorso? Da una affermazione estrapolata da un intervento del D.T. Paralimpico Arcigli. Quello che fanno o non fanno gli atleti è secondario. Posso auspicare che, ragionando con la propria testa si rifiutino di applicare una tattica simile... ma generalmente non è facile disobbedire ad un c.t. della nazionale, se nella nazionale ci si vuol restare.

    Se ti può servire per aiutarti a capire ti consiglio la visione dello streaming sulla web tv Fitet.

    Riguardo le regole: ciò che è valido contro un giocatore in carrozzina è uguale sia per un altro giocatore in carrozzina che per un normodotato.
     
    Ultima modifica: 6 Gen 2017
  23. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    Gioco il jolly.Patrizio Deniso.Ho indovinato?
    La mentalità della fatica ,ripetuta in mille salse è sicuramente di stampo cinese,la tecnica,invece, è di stampo italiano.La famosa scuola.E con questo .......:"Proviamo a difenderci in campo internazionale".
    Chi l'ha detto questo?
    ettore
     
  24. adygoro

    adygoro Utente Noto

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    perdonate, ma Giada fa dell'effetto su palleggio a rientrare, o a uscire, uno dei suoi punti di forza ... avete visto le partite alla paraolimpiade? ha vinto la medaglia utilizzando moltissimo questo colpo ... che è tranquillamente accettato .. e che tra l altro è limitato alla prime 2 classi (forse 3) .. degli atleti in carrozzina ... e che se non effettuato bene ovviamente ti si ritorce contro ...

    Quello paralimpico è un altro sport ... è un altro concetto ... e il concetto è vincere oltre che con una tattica, anche mettendo l'avversario nelle condizioni di non poter controbattere ...

    Ho fatto diverse dirette a Lignano del Master 40 internazionale ... la linea è proprio quella di giocare sul "difetto" anche fisico dell avversario ... oltre ovviamente ad avere delle proprie tecniche di gioco ... delle proprio strategie anche alternative.. .
     
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  25. Ragnolo

    Ragnolo Utente Noto

    Qualifica Tecnico:
    Allenatore FITeT
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Grazie Ady
    Grazie veramente...
    Non credevo fosse così criptico e complicato il mio intervento, ma non avendo esperienza del gioco paralimpico, mi sono rimesso al giudizio dei diretti interessati...
    Adesso leggo da te che è accettato senza problematiche di fair play o di cinismo dagli atleti...
    Grazie di nuovo...
    Quello che però mi fa specie è cha da una frase estrapolata da un contesto tecnico si vada a parare sulla correttezza dell'interlocutore, che profittando di regolamenti, arbitrariamente giudicati incompleti, perché permetterebbero colpi moralmente discutibili, si arriva a parlare di "tecnici che farebbero di tutto per portare a casa la pagnotta".
    Siamo al ridicolo... non meriterebbe neppure una replica... tante volte una parola è poca e due son troppe...
     
    Ultima modifica: 7 Gen 2017
  26. MATADOR

    MATADOR Utente Noto

    Nome e Cognome:
    DARIO CIOFFI
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    ASD TT MEDITERRANEO BUSETO-TP
    Allora...
    Io ho avuto la fortuna e l'onore, di aver vissuto diverse volte a contatto con Federica Cudia e Marco Pizzurro, due atleti paraolimpici di spessore internazionale (ambedue in carrozzina), Marco fa' del colpo a rientrare un suo cavallo di battaglia, e quando gli si ritorce contro, lo accetta con piena consapevolezza....
    Anche avendo avuto questi esempi, in casa, mi permettevo di esprimere le mie considerazioni, frutto di un vissuto esperenziale, e non solo "ideologico"; con cio' , non credo sia giusto estremizzare Eta amico Ragnolo...
    Il bello della discussione, e quindi l'essenza stessa dei thread del forum, sta proprio nel confrontarsi con proprie esperenzie e/o idee personali anche se non frutto di esperienze dirette.... con cio' voglio dire che io non giudico "eccessivi" gli interventi di Eugenio e quindi i miei, a seconda di chi e da dove si guardano le cose; l'importante il CONFRONTO "civile", che mi sembra ci sia tranquillamente stato, e poi ognuno può restare delle proprie idee o modificarle in virtù di quello che sente dai feed-back che genera....
    C'è tanta "discussione spazzatura" in giro... questo era si' "un campo minato" come asserisci giustamente tu, ma muovendosi con "delicatezza", come credo che tutti gli attori di questo thread abbiano fatto, stai tranquillo che si innescano riflessioni molto più costruttive, di tante altre dove si decade davvero nello "squallidume o insensatezza" .....quindi non vedo affatto un qualcosa su cui esprimere una parola in piu' o in meno....anzi tutt'altro...
    Poi che Eugenio non cambierà idea..... questo piu' o meno certo, dato che anche lui, essendo da tanto nel tennis tavolo, avrà avuto certamente le sue esperienze a contatto con paraolimpici, e avendo sviluppato a prescindere queste idee, significa che ne ha tratto sensazioni diverse, che esprime, e sicuramente tanti la pensano come lui e magari non si esprimono....
    Pertanto grazie a te per aver "innescato" e partecipato a questa discussione , e grazie a Ady e a Eugenio per aver espresso le proprie sensazioni.
    Certo se si fosse espresso direttamente qualche atleta paraolimpico, come hai saggiamente evocato tu, sarebbe stato ancor più bello e costruttivo....e magari chissà...saremmo stati richiamati a riflettere nuovamente tutti....
    Ma questo è il forum che a me piace, questo il vero senso di una discussione, che se non si genera, non se ne puo' trarre un insegnamento, restando sempre nell' oblio delle proprie convinzioni, senza il beneficio del dubbio....che in qualche modo è vitale ci sia sempre....per ognuno di noi.

    Un abbraccio a tutti.
     
    A mendmax piace questo elemento.
  27. Ragnolo

    Ragnolo Utente Noto

    Qualifica Tecnico:
    Allenatore FITeT
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    @MATADOR
    Apprezzo molto il tuo contributo (così come il contributo di chiunque scriva... mi pare logico in un forum), che reputo pacato, razionale, ineccepibile e che condivido.
    Ma, lungi da me l'idea di far cambiare idea a chicchessia, ho semplicemente detto che non amo le facili consecutio logiche (tutte da provare) che reputo (mia opinione) sviliscano e facciano scadere (mia opinione) anche le più interessanti discussioni e con esse le convinzioni di chi le formula, soprattutto quando ci si addentra in terreni quali "morale" ed "onestà intellettuale".
    Spero di essermi spiegato.
     
  28. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Perdonate tutti. Ho sbagliato a nascere nel Novecento.

    Aggiungo solo una cosa: la frase è stata estrapolata dall'addetto stampa e pubblicata sul sito Fitet.org

    Ho seguito in streaming (è ancora disponibile online) la due giorni friulana. Ognuno di noi può farsi un'idea di tutto il contesto, non solo di una frase estrapolata che comunque è lì in tutta la sua chiarezza.

    Io non discuto i colpi e le armi lecite che ogni giocatore mette in campo. Discuto il senso profondo ed evidente di quel concetto etico prima che tecnico o tattico.

    L'Uomo.. innanzitutto.
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 7 Gen 2017 ---
    Eh certo, è limitato alle prime classi, quelle con maggiore limitazione nel movimento del tronco. È lì che il colpo ha maggiore efficacia. Arcigli descrive bene le limitazioni che hanno i tetraplegici o i traumatizzati spinali più gravi, quelli che non possono sporgersi dalla carrozzina altrimenti cadrebbero sul tavolo e quindi sono agganciati ad essa.
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 7 Gen 2017 ---
    Per opportuna conoscenza :

    Classificazioni funzionali sport - Gruppo 3 | Ability Channel
     
    Ultima modifica: 7 Gen 2017
  29. senigallia

    senigallia Domenico Ubaldi

    Nome e Cognome:
    Domenico Ubaldi
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    Tennistavolo Senigallia
    Mi sembra una sciocchezza non riconducibile neanche alla cultura operaistica che tanto di moda va nel nostro ambiente da circa quarant'anni.
     
    A eta beta piace questo elemento.
  30. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    A Lignano, in due giorni di parole, non è stata pronunciata l'unica parola (in realtà sono due) che doveva essere pronunciata, almeno da qualcuno dei presenti in platea: "Massimocostantini" !!

    In compenso si è sentita pronunciare ad libitum, come ormai d'uso quotidiano nell'era social, la parola : "condividere".

    E dopo averla pronunciata per la milionesima volta Deniso si gira verso Di Napoli e dice : "dico bene Presidente?"

    Ecco, ora sappiamo con certezza chi è il candidato unico al contratto da D.T.
     
    Ultima modifica: 8 Gen 2017
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  31. joringo

    joringo Utente Attivo

    MOLTI IN TOSCANA NON LO SAPRANNO MA A RAPPRESENTARE L'ITALIA AL MONDIALE DI LONDRA AVREMMO IL NOBILE CIATTIANO GIORGIO CONTE ED IL FENOMENO VERCELLESE GIANMARCO GALLINA DETTO SHIBUTANI!!!!!!!!!!!!!!!!!!GIORGIO CONTE BATTE IN SEMIFINALE FATAI 3-1, MENTRE GALLINA NEI QUARTI BATTE ME ALLA BELLA 15-13 (ERAVAMO 13-13) DOPO UNA BELLISSIMA PARTITA ED IL CAPOLAVORO LO FA IN SEMIFINALE DOVE SOTTO 2-0 RIMONTA E NEL QUARTO SET SOTTO 14-13 ANNULLA 2 MATCH POINTS A FEDERICO POLLINO PER POI ANDARE A VINCERE AL 5°!!!!!!!!!!!!!STREMATO DALLA FATICA, DALLA TENSIONE NERVOSA E DALL'EMOZIONE PER ESSERSI QUALIFICATO PER IL MONDIALE STRAMAZZA AL SUOLO E SI RIALZA DOPO 1 MINUTO!!!!!!!!!!!!!!!FENOMENALE DAVVERO, UN AGONISTA INCREDIBILE A 58 ANNI 160 D'ITALIA OTTIMA TERZA SI PERMETTE ANCORA IL LUSSO NELL'ULTIMO MESE DI BATTERE NEL TENNIS TAVOLO NORMALE GENTE COME MANTEGAZZA 40 D'ITALIA E MASTROBERTI 50 D'ITALIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!MOLTI GIOVANI DEVONO PRENDERE ESEMPIO DA QUESTI SPORTIVI VERI CHE NON MOLLANO MAI ANCHE QUANDO SEMBRA TUTTO FINITO!!!!!!!!!!!!!!!!!PER IL NOBILE CONTE CHE FACENDO UNA BATTUTA SARA' NELLA TERRA DELLA REGINA E PER GALLINA CI SARA' ANCHE LA DIRETTA SKY DALL' ALEXANDRA PALACE IL 28-29 GENNAIO E SARANNO PERFINO FATTE SCOMMESSE SU DI LORO DAI BOOKMAKERS INGLESI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!COMPLIMENTONI DAVVERO NETTAMENTE TROPPOOOO MA TROPPOOOOOOOOO SUPERIORIIIIII E' IL CORONAMENTO AD UNA CARRIERA PER SPORTIVI DILETTANTI COME NOI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!A LONDRA I GIOCATORI PARTECIPANTI SARANNO TUTTI PROFESSIONISTI, EX NAZIONALI GENTE CHE ANCHE A TENNIS TAVOLO HA GIOCATO E GIOCA AD ALTISSIMI LIVELLI!!!!!!!!!!!!!!IN BOCCA AL LUPO RAGAZZI!!!!!!!!!
     
    A LO YETI, MATADOR e Mr. Hero piace questo messaggio.
  32. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola

    Visualizza: https://youtu.be/7hqBVJH4N8w


    Visualizza: https://youtu.be/tgtg8iboUf4

    Sono italiano, e sono felice delle medaglie paralimpiche, ma non ho le fette di prosciutto sugli occhi e sulle orecchie.

    Nella partita a squadre i punti sono venuti al 99% dai servizi cortissimi e al 1% dal lob a ritorno.

    Le cinesi servono sempre ricevibile e basano la vittoria sulla superiorità di gioco rispetto.

    Nella finale per il bronzo di singolo il telecronista accenna alle polemiche sul lob a ritorno (per poi giustificarlo da tifoso).. ma i buuuh dalla tribuna asiatica si sprecano.


     
    Ultima modifica: 8 Gen 2017
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  33. esauritorix

    esauritorix Utente

    Qualifica Tecnico:
    Allenatore FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Non sono solito scrivere sul Forum, ma sono stato a Lignano, per la prima volta ad una riunione di questo tipo e ho sentito il DT Deniso parlare e presentare ai tecnici, dirigenti e tutti i partecipanti il suo intervento. Onestamente sono rimasto sorpreso, ed uso un eufemismo, dalla scarsa capacità espositiva, dal modo schizofrenico di esporre concetti senza dare informazioni reali. Per non parlare dei contenuti, e non parlo di analisi tecniche sul movimento delle gambe o del polso, non ho un "orecchio" così attento, ma da un Direttore Tecnico mi sarei aspettato, quantomeno una dialettica e una presentazione come si deve, e non fatta in Word, letta come se l'avesse preparata 5 minuti prima senza sapere cosa volesse dire. Purtroppo sono abituato ad altro tipo di presentazioni e mi aspettavo molto di più, per non parlare di alcune parole in inglese ...
    L'esordio poteva anche essere d'effetto: Il talento non esiste... ma a mio parere non è stato altrettanto d'effetto quello che è stato detto in seguito. Autori molto più esperti di me, oltre a psicologi dell'educazione o dello sport, negli anni, hanno analizzato il concetto di talento e la maggior parte considera il talento una qualità innata che può essere amplificata e potenziata. Espressioni come "capacità prestativa" o "Permettere l'esperienza situazionale” mi sembrano siano state gettate lì nella mischia...
    Si è parlato di “condivisione”, ma non sono stati presentati i progetti da condividere con la nazionale giovanile. Forse mi sono distratto, ma non ho capito quali siano le tappe del programma da condividere, quello che la nazionale si aspetta dai Club e dai Comitati Regionali. Nessuna gantt chart o semplice tabella di programma. Inoltre, credo che la parola “condivisione” sia stata usata in maniera impropria. Come si fa a condividere qualcosa che non si conosce? Io Nazionale ti dico cosa fare e tu accetti di fare come ti “suggerisco io”? Così non mi sembra “condivisione”, sembra mono direzionale l’indirizzo di riferimento...
    Deniso ha parlato di creare giocatori di élite che dovranno puntare ad una medaglia, ma stiamo scherzando? Ho rivisto altre dichiarazioni del passato (ero curioso) e pare lo abbia detto anche all’inizio del suo nuovo mandato, ma sbaglio o non abbiamo portato nessun giocatore a Rio? Immagino, però, che chi affidi gli incarichi sia a conoscenza degli obiettivi “condivisi”, solo che questi sono quantificabili e misurabili a fine mandato, giusto?

    In ultimo, sono rimasto molto infastidito dalle parole di Arcigli, che ha definito i casse 11 come disagiati… le disabilità intellettive, oltre ad essere in gran numero, comprendono tipologie diverse, usare un’espressione così in risposta ad un intervento per sapere come coinvolgere i ragazzi Down, denota una certa ignoranza, a mio avviso. l'uso approssimativo delle parole mi urta...
    Comunque, nonostante tutto, è servito anche questo viaggio, so che cosa chiederò alla prossima riunione e spero si alzi il livello di professionalità, almeno delle persone che hanno il dovere e il compito di decidere...
     
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  34. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola

    Hai notato la differenza grafica tra quella prima slide "boutade" a lettere cubitali bianche su sfondo nero e tutto il lavoro in power point con diagrammi, istogrammi, torte e quant'altro? Niente mi toglie dalla testa che quel lavoro lo abbia fatto in realtà Quarantelli. Che sia stato utile giustificare i nostri scarsi risultati a livello senior col fatto che l'Europa è più vecchia nel complesso rispetto all'Asia, questa è un'altra dimostrazione della mancanza di idee del nostro settore tecnico.
     
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  35. esauritorix

    esauritorix Utente

    Qualifica Tecnico:
    Allenatore FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    certamente! infatti non era preparato nel presentarle, quelle slide. A parte l'autogol nel presentare l'età media dei giocatori d'elite internazionali senza includere la Francia ma dicendolo nella presentazione! l'intero castello non reggeva, includendo la Francia che ora ha diversi giocatori nella top 100. Quarantelli si vede che è abituato a presentare all'Università e ha una buona dialettica, non mi spingo oltre ;-)
     
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  36. Ragnolo

    Ragnolo Utente Noto

    Qualifica Tecnico:
    Allenatore FITeT
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Circa 12 ore di streaming... me le son viste tutte... ed aspettavo francamente che qualcuno prendesse la parola in merito quando ho creato il tread; poi la discussione ha preso un'altra piega, ma alla fine eccoci qua.

    Premessa: parlo a titolo personale, senza avere la presunzione di trascinare dietro di me consensi o dissensi, ma con il solo spirito di animare una discussione che in altri post è stata affrontata.
    Le mie sono solo impressioni (e convinzioni) a caldo di uno "scarsone" rientrato dopo 25 anni di ibernazione (quindi il meno titolato)


    Un piccolo compiendo dello scibile pongistico rivolto ai tecnici delle giovani promesse, in cui si cita (chissà forse non proprio a caso) social e forum (come mezzi di non condivisione.. se ho inteso bene... quasi da evitare come se fossero la peste) e dove, soprattutto, si vende il "deja vu".
    Il "verbo" è solo nella ufficialità federale! (Correggetemi se ho capito male)
    "Apici": molti.
    Dal mantra "condivisione", ricordato da @eta beta , alla semplice lettura di una relazione tecnica, all'analisi tecnica "ripetuta" fino allo sfinimento di un colpo malamente eseguito da parte dei uno degli abitanti del centro, con tanto di interrogazione.
    Alla "strategia senza tecnica", impossibile da perseguire: che dire... sconsolante... qualcuno pensava che fosse possibile il contrario? Sì... nel caso ti manchi la tecnica e stai perdendo la partita, la tattica è... prendi la racchetta e tirala nei denti dell'avversario...
    Insomma, il meeting è rivolto a soggetti che bene o male qualcosa di tennis tavolo sanno, ma le premesse sono da "Istituzioni di tennis tavolo I": prefazione", forse il bello deve arrivare.
    Vado avanti incuriosito.
    Le 10000 ore di allenamento per raggiungere il culmine tecnico di un atleta, è stata poi la ciliegina sulla torta: 3 ore di allenamento tutti i giorni lavorativi per 14 anni. E quindi? Realizzabile? Auspicabile? Assurdo? Fantasioso? Insomma una posizione federale chiara va espressa (ricordate? condivisione); ed eccola... Il lavoro crea il campione, il talento ci è stato spiegato nella sua non esistenza, anzi, nella sua perfetta "sovrapponibilità" (tanto da incarnarlo) alla volontà ferrea dell'atleta che solo con l'allenamento andrà a "raccogliere" le medaglie... prendiamolo per buono... Credere, obbedire, combattere... In Cina, nelle accademie, si traduce in "no pain, no gain" e, soprattutto, come la possibilità di un riscatto della propria posizione sociale (a tale proposito consiglio un interessante articolo pubblicato dalla Scuola di educazione fisica del politecnico universitario del distretto Jiaozuo Henan e la bibliografia corredata).
    Lo condivido? In linea di massima potrei anche, ma andiamoci cauti, perché se ho ben capito il progetto è stato definito "ambizioso", tanto da spiazzare tutti; ma se ricordo bene era ambizioso anche il progetto passato, solo che i risultati sono stati molto al di sotto delle aspettative. Perciò: perché crederci di nuovo? La pièce teatrale mi sembra la stessa e gli attori puri e se mediocre era prima, non vedo come non possa esserlo adesso, ma diamo fiducia.l
    Però vorrei anche che vi fosse il monito di latina memoria:
    Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?
    Concordo!
    Ma dico anche che quel grido dovrebbe arrivare prima di tutto da una federazione che non può accontentarsi dei magri risultati ottenuti dalla gestione tecnica attuale, dall'intero movimento e, perché no, da una proposta in seno al consiglio, anche se poi la parola finale spetterà al Presidente.
    Ho poi notato come nelle slides a profusione, si sia utilizzata (non a caso, presumo), l'immagine di Pietro Mennea, credo come fulgido esempio di "10000 ore di allenamento", "no pain, no gain", di "provare, sbagliare tanto, per sbagliare meno", tutto bello, tutto giusto, se non per il fatto che di Mennea al mondo ce n'è stato solo uno e che accanto aveva un signor Tecnico, ergo: tecnica e talento, binomio indissolubile (anche intendendo talento come forza di volontà)?
    La domanda è: se abbiamo i talenti (anzi i volenterosi: 1 milione di baionette) abbiamo la tecnica? Io non so rispondere... ma se tanto mi dà tanto e se quel poco di buono lavora in India...
    E poi, abbiamo personale (non parlo di tecnici), strutture e tutto quanto necessita, per portare avanti il 10000? Lo sanno loro e, a maggior ragione, lo sappiamo noi, poveri "mestieranti" della racchetta: NO!
    Per questo dico che puntare sulle 10000 ore mi sa tanto di "scusa": tu non raggiungerai mai il gotha non perché io non sappia insegnarti, ma perché tu non dedichi la tua vita al tennis tavolo.
    Sapete cosa mi ha detto il babbo di un ragazzino dalle "belle speranze" dopo che ha visto lo streaming? "E meno male!!"
    Non mi sento di non dargli ragione...
    Quindi, mi chiedo, se in tutti questi anni non si sono raggiunti i livelli eccelsi è perché non ci è allenati 10000 ore o perché non siamo tecnicamente preparati come le nazioni pongistiche più evolute o entrambi? Qualcuno me lo spieghi, perché se devo condividere un progetto, vorrei capire chi ha sbagliato fino ad oggi, sempre che abbia sbagliato. Ma per favore evitiamo lo scarica barile!
    NOI NON SIAMO LA CINA!
    Poi si passa alle stastistiche, che vorrebbero fotografare cosa non l'ho capito, visto che sto guardando un meeting rivolto ai tecnici delle giovani speranze italiche.
    Il diagramma a torta che mischia pere con mele, dando un rapporto insignificante: numero di atleti nei primi 100 posti rapportati al numero di nazioni facenti parte dei 5 continenti.
    Il 51% (se la memoria non mi tradisce) dei primi 100 appartiene al continente Asia... boia... chi mai lo avrebbe detto!
    Ergo, l'Asia esprime il meglio del meglio del tennis tavolo: meno male che c'è quel diagramma a torta, altrimenti la sensazione sarebbe stata ben diversa.
    E poi suddivisioni in classi di età, istogrammi e via discorrendo, tanto che mi aspettavo da lì a poco gaussiane e curve di Lorentz di oramai perduta memoria universitaria, ma non critichiamo tutto: peggio!
    Ore di chiacchiere (ad esclusione di quelle dedicate al movimento Paralimpico che non conosco e che mi ha fatto piacere ascoltare, giust'anche per smuovere la mia pigra curiosità) che potevano essere investite, assieme alle altre, in palestra (e per fortuna ore di palestra ci sono state!), sul campo, per iniziare una vera e propria "condivisione" di metodologie e dare un segno: noi ci siamo!
    Segno che non ho colto!
    Magari analizzando le giovani promesse sul campo, valutando dove i tecnici devono operare, dove devono insistere, per farli crescere e/o correggere.
    Nei paesi anglosassoni si dice, mai giudicare un libro dalla copertina, io francamente non ho capito dove finiva la copertina ed iniziava la prefazione.
    Che sia stato uno spot elettorale?

    Ed ora avanti con le bordate: IMPALLINATEMI!
    Chissà quanti nemici mi farò...:eek:
     
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  37. senigallia

    senigallia Domenico Ubaldi

    Nome e Cognome:
    Domenico Ubaldi
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    Tennistavolo Senigallia
    Sì, è una scusa. Nelle attuali condizioni le 10.000 ore non garantirebbero nulla perché non siamo tecnicamente preparati non ritenendo (forse) che la tecnica sia importante. Tre tesserati su quattro sono adulti nella FITeT. E' il progetto nel suo insieme che non è idoneo ad far emergere l'Italia a livello internazionale.
     
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  38. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Al contrario, Deniso ha dato grande risalto alla centralità della Tecnica, ma ha creduto di poter convincere l'uditorio con un altro dei suoi paradossi (dopo quello sul presunto falso mito del Talento) : se i nostri atleti non vincono una volta usciti dalla fase giovanile (nella quale mietono successi internazionali) la colpa non è di chi li prende "in mano" da senior ma bensì di chi li ha formati da giovanili. Come dire che per vincere un europeo a squadre contro le migliori scuole europee si può anche essere storti... dopodichè.. salendo di livello i difetti di impostazione diventano determinanti. E gli altri stranieri che erano tecnicamente ineccepibili perché perdevano dagli storti italiani??
     
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  39. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    ...sembra apposta la domanda per me.
    Allora vincere a squadre,cosa che dà egualmente grande soddisfazione a tutto il movimento,non è la stessa cosa come vincere un Torneo individuale.Chi vince il singolo possiede una caratura superiore ,ma anche un'indiscussa adattabilità per fronteggiare con successo i diversi stili e i problemi tattici posti da chi sta di fronte.Il tutto riunito in una persona sola,quindi diventa difficilissimo da emulare e scoprire i punti deboli.Nei Campionati giovanili, pregi e soprattutto difetti sono suddivisi in proporzione fra i vari attori e quindi più facile da studiare e scalfire,in particolar modo fra le seconde o terze linee.Senza dimenticare che comunque lo staff italiano riesce sì a portare alla ribalta dei Campionati juniores più importanti una squadra indubbiamente ben preparata sotto il profilo fisico,agonistico,diciamo adusa alla fatica.E ci mancherebbe con tutto il seguito che c'è dietro.....
    Prendiamo ora gli altri Paesi a livelli giovanile,almeno in Europa.Un pongista under 18-20 anni comunque non può esser ancora pronto per le grandi scene,anche perchè non può sapere a quell'età se farà dello sport praticato una professione.Tranne pochi casi d'eccezione.Cosa,cui invece,pare aspirino i giovani virgulti nostrani,di cui sappiamo.Senza dimenticare le altre porte d'accesso.....fuori da Formia.
    Comunque a livello internazionale le "storture"che caratterizzavano gli inizi di carriera non se ne trovano più.Complici diversi fattori come conoscenze fisiche,maggior premialità nei Tornei,mass media e tecnologia per seguire i grandi eventi sempre più disponibili,Tecnici altamente qualificati per chi se li può permettere,materiali(costosi) anche....Insomma non solo non ci sono più sprovveduti,ma la "tecnica" s'è in larga parte rinnovata e modificata in questi ultimi 3-4 anni.E bisogna adeguarsi,non una tantum,ma sempre e costantemente per chi volesse mantenersi ai livelli più alti.Una tecnica che tenga conto,o meglio parta dalla struttura e dalla morfologia fisica di chi dovrà poi impugnare quella racchetta e compiere quel tal gesto nel modo più efficace possibile.Gli asiatici,ma ormai anche i francesi per dire,riescono a ottimizzare ogni colpo avvicinandosi al 100 % della velocità realizzabile in quel dato frangente e in quella determinata situazione.Prima di tutto perchè riescono a trovare delle corsie più lunghe per roteare i loro attrezzi nel dritto e nel rovescio,anche con braccia corte!,sia in fase di preparazione che,conseguentemente, di accelerazione.Per arrivare a questo traggono da ogni minimo movimento l'energia necessaria per alimentare le proprie leve,quelle più nascoste che,alla fine dei conti, fanno la differenza nel raggiungere e mantenere a lungo velocità cui i nostri,ancora,non sono preparati.
    Quanto detto,però,sembra che non interessi più di tanto(dicono il 20%) la moltitudine che invece segue le altre rubriche di mercatino e scambio di materiale pongistico(il rimanente 80%).Ecco,sensibilizzare questa significativa parte dei nostri lettori ad interessarsi di più a questi argomenti potrebbe migliorare sostanzialmente il gioco e contribuire ad innalzare ancor di più il livello spettacolare delle loro prestazioni. Perchè poi è nell'interesse di tutti che la nazionale italiana ottenga lusinghieri risultati,vero?
    Ancor di più se e quando verrà richiesto il costo del biglietto. Gli spettatori paganti,però,sembrano meglio disposti a spendere l'obolo quando riescono a vedere, oltre che il sudore della fronte,anche belle partite.
    ettore
     
  40. senigallia

    senigallia Domenico Ubaldi

    Nome e Cognome:
    Domenico Ubaldi
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    Tennistavolo Senigallia
    Penso che sarebbe un errore concentrare l'attenzione solo su Deniso nel senso che la responsabilità è direttamente proporzionale al potere di cui si dispone. Se non c'è un progetto tecnico vincente è sì responsabile il settore tecnico ma lo è ancora di più il potere politico che ha la responsabilità dell'indirizzo e della scelta. Anche perché un progetto "tecnico" non può essere disgiunto da un progetto "politico" circa il movimento e la strada che deve percorrere. La condivisione non può né dovrebbe essere un metodo per non assumersi le responsabilità del ruolo. Il nuovo Consiglio ha tutte le carte in regola per decidere il progetto complessivo e scegliere i dirigenti i quali non sono "costretti" da nessuno ad accettare gli oneri (ma anche gli onori).
     
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  41. Peppepong

    Peppepong Nuovo Utente

    Nome e Cognome:
    Giuseppe Vella
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Squadra:
    Rangers
    Salve, sono Peppe Vella e sono un giocatore paralimpico di classe 2, la stessa di giada, di cui sono anche compagno di squadra. Ho fatto tre paralimpiadi, la prima a Pechino. Il 50% del mio gioco si basa sulle palle angolate e su quelle che tornano indietro. Avendo avuto la fortuna di giocare a Pechino, dove si presume ne capiscano qualcosa di tt, vi posso assicurare che li la gente (che era veramente tanta), era letteralmente entusiasta di questi colpi con palle alte (si chiamano loop). Definirli anti sportivi o "bassi", denota "ignoranza" sull'argomento. Questi, come i servizi corti, necessitano di allenamento. La frase di Arcigli, ammesso che sia stata quella tirata in ballo, non ha nulla di scandaloso. Giocare sui difetti, siano essi tecnici o fisici, dell'avversario è un principio sportivo. Sarebbe come dire che è anti sportivo fare un servizio superiore se il mio avversario non è capace di rispondere. O che non è corretto eticamente far muovere un avversario troppo lento perché, per esempio, molto grasso o che non ha mai imparato a muoversi durante il gioco. Il principio del paralimpismo prevede che gli avversari abbiano il tuo stesso livello di disabilitá, quindi tutti partono con le stesse possibilità, poi la differenza la fa l'allenamento e le capacità residue di ogni giocatore. Scorretto è colui che non rispetta le regole. Se una certa disabilitá non permette di fare il top, mi sembra normale che si sviluppino dei colpi che possono essere eseguiti con le capacità fisiche che si hanno a disposizione. Il cinismo poi è anch'esso una parte importante di uno sportivo e se non ce l'hai, allora hai un difetto e non un pregio. Cinico è colui che approfitta dei momenti di difficoltà dell'avversario, dei suoi punti deboli, tecnici, fisici e mentali (non intellettivi). Altro discorso è irridere o mortificare un avversario, è chiaro che se gioco con uno che tecnicamente è nettamente inferiore, non vado ad infierire.
    Se io gioco contro un giocatore in piedi, caro Eta Beta, pensi che sarà scorretto questo giocatore che, rendendosi conto che non ha altre possibilità per vincere, prende a farmi servizi molto corti o a giocarmi molto angolato ??? Io non posso che dirgli bravo. Capita a volte che dopo un punto con una palla angolata qualcuno mi chieda scusa, io apprezzo la gentilezza, ma gli dico che non ha nulla di cui scusarsi. Sta a me far si che non mi giochino sui miei punti deboli.
    Ad un bambino dopo avergli insegnato a giocare, gli insegnamo a vincere o a perdere? Per farlo vincere dobbiamo dirgli cosa fare e come giocare, sia in una società che in nazionale. Se un giocatore pensa alla sensibilità del suo avversario mentre gioca, allora è meglio che smetta. Fair play vuol dire anche accettare la sconfitta e riconoscere la superiorità dell'avversario, vuol dire non umiliarlo, rispettarlo giocando al meglio delle tue possibilità, non vuol certo dire impietosirsi e lasciarlo vincere.
    Infine, sarebbe il caso di superare il concetto pietistico, io gioco e lo faccio per vincere, specie se mi gioco una medaglia paralimpica, altrimenti vado a passare il tempo in oratorio o al circolo.
    Eta, io quando gioco contro uno in carrozzina, gioco anche a "scapito" della sua disabilitá, se no lo fa prima lui. Se poi ti dovesse mai capitare, fallo anche tu, se sarà un bravo giocatore, a fine partita ti darà la mano come qualsiasi altro giocatore, senza necessariamente mandarti a cagare.
    P.s. Scapito: Definizione e significato di Scapito – Dizionario italiano – Corriere.it
     
    Ultima modifica: 27 Gen 2017
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  42. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Caro Vella,

    se il tavolo è più lungo del mio braccio e non ci posso arrivare a prendere palle troppo corte.. qualcuno dovrà porsi il problema prima o poi perché quando tutti quelli bravi (si intende) lo faranno non sarà più una gara ma un esercizio tecnico fine a sè stesso.

    Basta guardare le cinesi che hanno vinto il doppio a squadre contro le nostre: servivano lungo e scambiavano lungo.. ma hanno vinto per la superiorità del loro gioco. Atlete di quel calibro pensi che non sarebbero (o saranno) capaci di giocare palle alte e corte che tornano verso la rete?

    Riguardo alle considerazioni etico-sportive sullo sfruttamento in gara del limite fisico dell'avversario, paragonato al limite tecnico (che tu definisci "ignoranza"), ebbene, su questo terreno nessuno può insegnare nulla a nessuno. Mi sembra di avere udito salve di fischi in alcuni precisi momenti di una finale, segno che non sono il solo a pensarla in un certo modo. Saranno pure stati i sostenitori avversari a fischiare ma perché sempre e solo in determinati momenti dell'incontro che, altrimenti, veniva seguito solo facendo il tifo?

    Buon tennistavolo.
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 27 Gen 2017 ---
    P.S. : sono state introdotte norme sul servizio, proprio per ovviare ai limiti fisici inevitabili (palla che non esce dal tavolo, palla che esce lateralmente). La filosofia che sottende a queste regole è proprio ispirata a mettere i giocatori nelle condizioni di poter colpire la palla (che è banalmente alla base del gioco) e non ha nulla a che vedere col pietismo.
     
    Ultima modifica: 27 Gen 2017
  43. Peppepong

    Peppepong Nuovo Utente

    Nome e Cognome:
    Giuseppe Vella
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Squadra:
    Rangers
    Mi sembra ovvio dalla tua risposta che continui volontariamente ad "ignorare". Le limitazioni al sevizio ci sono proprio per non accorciare il tavolo.
    Guarda il gioco delle cinesi, guarda quella di classe 2 e vedrai che lei non usa una fasciatura per stringere la racchetta, cosa che le permette di fare colpi che, fasciata, non potrebbe fare allo stesso modo.
    I fischi poi, io ero li, e ti posso assicurare che i tailandesi erano pochi rispetto ai fischiatori brasiliani, gli stessi brasiliani che facevano esplodere il palazzetto, quando il loro giocatore di classe 2 vinceva la partita decisiva per il bronzo a squadre facendo punti anche con i loop. Credo che i cinesi siano un po' più competenti dei brasiliani nel tt.
     
  44. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    A questo punto credo che fare botta e risposta diventi stucchevole.

    Quindi ti rispondo col copia/incolla della mia nota su facebook, condivisa su alcuni gruppi di tennistavolo, che so essere stata apprezzata dal D.T. Arcigli. E con questa ti saluto.

    ____




    La polemica sullo “Slice Lob” nel tennistavolo paralimpico

    16 gennaio ·

    Tutto nasce dalla frase di Alessandro Arcigli (D.T. paralimpico F.I.Te.T.) così come riportata dall’addetto stampa federale.
    Vediamo invece quali sono le reali parole del D.T., pronunciate durante il meeting di Lignano, così come si ascoltano nello streaming di webtv.fitet.org :
    “... far sì che si evidenzino le abilità dell’atleta, mascherando i suoi deficit, e nel contempo evidenziare le disabilità dell’avversario , mascherando le sue abilità... “
    E ribadisce poi portando l’esempio di una nostra atleta:
    “la metto in relazione coi suoi potenziali avversari, cerco di evidenziare al massimo le sue abilità, e nel contempo le disabilità altrui”.
    Ora, perché ci sia una reale integrazione bisogna che si mettano da parte tutti i tabù e si discuta di questi temi senza ipocrisia (come d’altra parte sollecita lo stesso Arcigli quando ci dice che dobbiamo considerare i paralimpici normali atleti, nè inferiori nè superiori agli ltri, anziché di essi : “pensare zero e dire cento” ).
    E’ normale che il tecnico sfrutti i limiti tecnici dell’avversario, lo è un po’ meno se questi limiti sono intrinseci con le misure anatomiche in realazione col tavolo. Il problema deve essere affrontato sul piano regolamentare, a livello di organismo sovraordinato (ittf), analogamente a quanto avviene per il servizio che non esce dal tavolo. Il problema è una questione di limite fisico del giocatore rapportato al limite fisico del tavolo, delle sue misure. Io credo che il limite fisico del tavolo vada messo in discussione quando il giocatore è in carrozzina. Non è possibile che un atleta in carrozzina non possa ribattere una palla perché il semitavolo è più lungo delle sue braccia.
    E’ come se il portiere di calcio fosse messo in condizione di non arrivare ai due pali o alla traversa e i più bravi a tirare angolato la buttassero proprio dove lui non può arrivarci.
    Cosa succederebbe se tutti i giocatori in carrozzina allenassero lo slice lob (o backspin lob)? Assisteremmo a scambi imprendibili e la differenza la farebbe solo l’incidenza degli errori di esecuzione di questo colpo?
    E’ certamente un colpo non facile eseguito durante il rally, diversamente dalla palla piazzata di servizio, ma ciò non toglie che una palla giocata nella “no fly zone”, che in più torna verso la rete, sia fuori della reale possibilità di risposta per l’atleta in carrozzina.
    Non voglio innestare polemiche autolesioniste sulle meritatissime medaglie dei nostri atleti, e nemmeno calcare la mano su interpretazioni in chiave antisportiva sulle scelte tattiche dei nostri tecnici vincenti. Mi faccio delle domande guardando il tutto con gli occhi del fanciullino (o almeno spero) e mi dò delle risposte che non mi piacciono.
    Forse chiedere ai tecnici, pragmatici per definizione, di rinunciare ad un accorgimento tattico permesso dal regolamento è velleitario se non utopistico.
    La sola risposta corretta la dovrebbe dare l’ITTF modificando il regolamento prima che il fenomeno dilaghi:
    tracciatura di una linea trasversale, prossima alla rete, entro la quale il rimbalzo della palla che torna verso la rete è let.
    Buon gioco a tutti
     
    Ultima modifica: 27 Gen 2017
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