Utilizzo delle atlete nei campionati maschili

Volevo sottoporvi un altro caso di regolamento campionato a squadre che mi sembra sia stato interpretato in maniera “originale” dalla Corte Sportiva d’Appello della Fitet che ha completamente ribaltato quanto deciso dal giudice territoriale lombardo.

Il caso è questo. Una società lombarda, il Cosio Valtellino, ha fatto giocare un’atleta dapprima nel girone lecchese della D2, poi (per 3 giornate) nel girone D della D1 lombarda.

Il giudice territoriale lombardo, considerando l’art 31 comma 6 del regolamento generale attività a squadre che dice che “Nei campionati a squadre maschili (nazionali oppure regionali) è possibile utilizzare, atlete del settore femminile e non viceversa. Tali atlete devono essere tesserate per la stessa Società e non possono avere una classifica superiore alla 3a categoria (classifica individuale al 1 luglio di ogni anno) e possono disputare qualsiasi campionato di serie maschile (che dovrà essere sempre lo stesso per tutta la stagione agonistica) a prescindere dal campionato disputato nel settore femminile nazionale o regionale.”, ha sanzionato la società, paragonando tale comportamento a quello di presentazione di squadra incompleta con l’esclusione dal campionato ed un’ammenda pari a 2 volte la tassa d’iscrizione.

La società ha fatto ricorso ed in appello è stato accolto motivandolo con il fatto che il campionato D2, essendo provinciale, non è equiparabile ad un campionato regionale. Pertanto l’atleta donna, che deve partecipare ad un solo campionato regionale/nazionale maschile in tutta la stagione, può anche partecipare al campionato provinciale che è un’altra cosa.


Premesso che mi fa piacere che una sanzione che mi sembra assolutamente sproporzionata al “peccato” commesso non sia stata applicata, mi sembra pericoloso non assimilare il campionato di D2 a quello regionale, tanto più se consideriamo che la D2 lecchese è un campionato regionale a tutti gli effetti comprendendo squadre di Monza, Sondrio e Como oltre che a Lecco.


Spiego anche perché mi sembra pericoloso.

Per esempio il comma 1 dell’art. 31 recita che “Gli atleti italiani che hanno giocato un incontro in un qualsiasi campionato (sia nazionale che regionale), possono essere utilizzati, in qualsiasi momento, solo in squadre della stessa Società di livello superiore, rimanendo vincolati a tale campionato. Tale passaggio di livello può avvenire soltanto una volta e detti atleti non saranno più utilizzabili nel livello inferiore”.
Così stando le cose un giocatore che ha giocato in campionato regionale o nazionale può giocare in un campionato provinciale che è tutt’altra cosa? O anche un atleta (maschio) che ha giocato in un campionato provinciale e poi in un campionato regionale, può fare un ulteriore passaggio ad un livello superiore visto che l’aver partecipato ad un campionato provinciale non viene considerato?


E discorso analogo può essere fatto per gli stranieri che, in base al comma 7 dell’art. 31 sono vincolati al campionato (nazionale o regionale) in cui sono scesi in campo la prima volta.
Posso quindi far giocare in D1 (e magari anche tornare indietro) uno straniero che è sceso in campo solo in D2?

Che ne pensate?
In allegato le decisione dei giudici locali e della corte di appello

 

Sempre più allo sbando.

 

Scusa, un'informazione: ma dove stà scritto che la D2 è provinciale?? chi li fà i vostri calendari di D2?? il comitato provinciale(o il suo delegato) o li fà il CR??

Perchè a me non risulta proprio che la D2 sia provinciale... viene costituita con criteri di vicinanza(quindi normalmente squadre della stessa provincia o limitrofe) ma è a tutti gli effetti un campionato regionale.

E' giusta quindi la sanzione del CR mentre è sbagliato sia il ricorso sia l'accoglimento dello stesso.

 

Calle.. un ricorso non è mai sbagliato se una Società in buona fede vuol far valere le proprie ragioni.

Dovrebbero essere i giudici ad applicare la legge in maniera meno.. "creativa".

I giudici però hanno trovato supporto al loro ragionamento nella stesura dei primi due articoli del regolamento att. a squadre (art.1 comma 2 art. 2 comma 5)..

 

... ma se non hai nemeno un briciolo di ragione non dovresti nemmeno farlo il ricordo: se non sanno i regolamenti dovrebbero fare mea culpa e stop!

 

Concordo con te.
Certo, se poi però facendo ricorsi creativi ottieni risultati insperati ed insperabili, viene la tentazione di provarci...

La D2 secondo me è assolutamente un campionato "regionale" e sicuramente non può essere considerato un campionato "stagno" rispetto agli altri campionati Fitet.

 

Dura lex sed lex

 

Calle.. hanno trovato un cavillo inespugnabile.

Si stanno creando un sacco di precedenti.. dovremo annotarli tutti in un taccuino e utilizzarli alla bisogna.

I giudici però avrebbero dovuto verificare se la D2 lombarda sia effettivamente calendarizzata dai vari comitati provinciali.

"Nominalmente" i ricorrenti hanno avuto buon gioco citanoldo i primi due articoli del Reg.

 

... non vedo il cavillo...

 

Mi hai anticipato di poco!!!

 

Qualcuno potrebbe riportare la parte del reg. regionale lombardo sulla composizione dei campionati??
così ci togliamo il dubbio...

 

Ecco il regolamento lombardo.
Viene demandato ai comitati provinciali la stesura dei calendari. Se, come nel caso della provincia di Lecco, le squadre sono meno di 5 è il comitato regionale lombardo ad aggregare le squadre.

 

Ok, ma in quel girone ci sono 3 squadre della provincia di Lecco e 3 di Sondrio, ergo non è più provinciale ma è il CR a subentrare.

Mi ripeto: ricorso sbagliato e accettazione del ricorso idem.

 

Secondo me, anche se il campionato fosse tutto provinciale e gestito come calendari dal comitato provinciale (come capita nel bresciano) è assurdo pensare che non debba sottostare al regolamento generale a squadre e che, come dicevo nel primo post, uno straniero che abbia giocato nel campionato provinciale possa salire nel campionato regionale, mentre lo stesso giocatore che abbia iniziato in D1 non possa passare in C2.

 

Forse sarebbe più opportuno togliere dal regolamento la dicitura " che dovrà essere sempre lo stesso per tutta la stagione agonistica"

 

La solita "giungla "!

 

No. Non era quella la volontà del legislatore. Piuttosto ora dovranno correre ai ripari e aggiungere "provinciali" a "campionati nazionali e regionali".

Calle sbagli approccio : secondo la tua linea di pensiero una donna che gioca nel campionato provinciale di Milano può salire e una del campionato misto lecchese/comasco no.

Come dicevo a @elius sopra, per ripristinare correttamente la volontà di cgi ha redatto i reg. bisogna aggiunere la parola "provinciali". Stop.

Adesso, così come sono scritti i reg. , il ricorso del Cosio ha una sua ragion d'essere. Doveva il Giudice comprendere quale fosse la volontà del legislatore.

Adesso la cosa forte è che, secondo il ragionamento del giudice, quella ragazza non poteva giocare in d2 !

Quindi, come la mettiamo? Le squadre di D2 faranno ricorso?

E faranno ricorso tutte le squadre lombarde che hanno incontrato donne nei loro campionati di D2 ?

Ma soprattutto, va bene il federalismo, ma la Lombardia è "più uguale" delle altre regioni ?

Questo è l'articolo :

" Art. 31. Utilizzo degli/delle atleti/e nei campionati

6. - Nei campionati a squadre maschili (nazionali oppure regionali) è possibile utilizzare, atlete del settore femminile e non viceversa. Tali atlete devono essere tesserate per la stessa Società e non possono avere una classifica superiore alla 3a categoria (classifica individuale al 1 luglio di ogni anno) e possono disputare qualsiasi campionato di serie maschile (che dovrà essere sempre lo stesso per tutta la stagione agonistica) a prescindere dal campionato disputato nel settore femminile nazionale o regionale. "

Non si parla di campionati provinciali. Niente donne in D2 ??

 

Un'altra domanda mi viene guardando il regolamento classifiche.

L'art. 2.4 è il seguente:

Articolo 2.4 - Valori di moltiplicazione dei punti.
I punti PV e PS derivanti dall’esito delle partite sono moltiplicati a seconda delle diverse tipologie di gare, secondo lo schema seguente:
 Campionati Italiani individuali di categoria 1,5
 Campionati Italiani individuali Giovanili - Veterani – Paralimpici 0,7
 Tornei nazionali individuali di categoria/ranking 1
 Tornei nazionali individuali di settore Giovanili-Seniores-Veterani-Paralimpici 1
 Coppa delle regioni 0,5
 Campionati regionali individuali di categoria 0,7
 Tornei regionali individuali di categoria/ranking 0,5
 Tornei regionali individuali settori Seniores-Giovanili-Veterani-Paralampici
e incontri atleti sesso diverso 0,2
 Campionati nazionali a squadre (esclusi Giov. - Vet. - Paralimpici) 1
 Campionati nazionali a squadre Giovanili - Veterani - Paralimpici 0,5
 Campionati nazionali a squadre (incontri tra atleti sesso diverso) 0,5
 Campionati regionali a squadre (esclusi Giov. - Vet. - Paralimpici) 1  Campionati regionali a squadre Giovanili - Veterani - Paralimpici 0,2
 Campionati regionali a squadre (incontri tra atleti sesso diverso) 0,5
 Campionati provinciali individuali 0,2
 Tornei regionali liberi/open (escluso tabellone di consolazione) 0,5

Se non leggo male non si parla da nessuna parte di campionati provinciali a squadre come gara valida ai fini della classifica individuale.
Come mai, da alcuni anni, chi gioca in D2 prende punti validi per la classifica come se giocasse in un campionato regionale a squadre (moltiplicatore 1)?

 

Anche l'art. 1.3 Manifestazioni valide (che riporto sotto) non fa riferimento ai campionati provinciali a squadre, ma solo alle manifestazioni regionali omologate dai Comitati Regionali come i Campionati Regionali a Squadre (compresi Giovanili, Veterani e Paralimpici)

Articolo 1.3 - Manifestazioni valide.
Sono considerate valide tutte le manifestazioni nazionali omologate dalla Federazione:
 Campionati Nazionali Individuali (compresi Giovanili - Veterani - Paralimpici)
 Campionati Nazionali a Squadre (compresi Giovanili - Veterani - Paralimpici)
 Tornei Nazionali Individuali (compresi Seniores - Giovanili - Veterani - Paralimpici)
 Concentramento B veterani (regionale) di promozione in A/2 veterani
 Coppa delle Regioni
Sono inoltre considerate valide le manifestazioni regionali omologate dai Comitati Regionali:
 Campionati Regionali Individuali (da svolgersi obbligatoriamente in una unica prova)
 Campionati Regionali a Squadre (compresi Giovanili, Veterani e Paralimpici)
 Tornei Regionali Individuali nel numero massimo di gare così di seguito specificato:
o N.5 gare di 5^ categoria, ricompresi i tornei sdoppiati, ordinari e di tipo Top;
o N.5 gare di 4^ categoria, ricompresi i tornei sdoppiati, ordinari e di tipo Top;
o N.5 gare di 3^ categoria, ricompresi i tornei sdoppiati, ordinari e di tipo Top;
o N.1 gara di 1^e 2^ categoria, ricompresi i tornei sdoppiati, ordinari e di tipo Top;
o N.4 tornei Giovanili, svolti per qualunque settore agonistico;
o N.1 torneo Veterani svolto per qualunque settore agonistico;
o N.2 tornei Seniores;
o N.1 torneo Paralimpico svolto per qualunque classe;
 Campionati Provinciali Individuali (da svolgersi obbligatoriamente in una unica prova)
 Tornei liberi/open
Resta inteso che i Comitati Regionali possono inserire nei regolamenti regionali gare con ammissione definita dalla “Classifica Individuale Unica Nazionale”, anziché dalle categorie, mantenendo inalterato il numero massimo delle gare da considerare. Ogni Comitato Regionale dovrà comunicare entro l’inizio dell’attività l’elenco dei tornei regionali nel numero massimo stabilito, validi ai fini dell’elaborazione della classifica, suddivisi come sopra riportato. In caso mancata notifica verranno considerate valide le prime gare disputate fino al raggiungimento del numero previsto, oltre il quale non saranno considerate valide ai fini del calcolo.

Verranno tolte dalle classifiche tutte le partite giocate nei campionati provinciali?