Un presidente può vietare ad un atleta l'iscrizione ad un torneo?

Un presidente può vietare ad un suo atleta l iscrizione ad un torneo? è legale? e può vietarla anche ai campionati italiani?

 

io per esempio, ai campionati nazionali ho incontrato un ragazzo, che non è stato iscritto dalla squadra, non conosco i regolamenti.

 

Le iscrizioni vengono fatte dalle società, e le società si rifanno alle decisioni dei presidenti.
Quindi se un presidente non approva la tua iscrizione non fai il torneo/campionato.

 

L'iscrizione deve avvenire sempre dalla società con la quale sei tesserato... Anche se questa cosa non la condivido in pieno, se uno vuole iscriversi ad un torneo il presidente o chi si occupa di questo deve avere un po di buon senso, siamo tutti appassionati... La regola stupida per me è che chiunque abbia superato il corso tecnico (di qualunque livello) per tesserarsi deve obbligatoriamente essere legato per una società X (cosa che in altri sport non esiste) se no perde la qualifica... Poi credo che si anche giusto aprire durante l'anno agonistico una finestra di mercato, che ki vuole può cambiare squadra, ad esempio uno deve trasferirsi per lavoro e vuole continuare a partecipare a campionati e tornei....

 

Beh.. essere tesserati per una Società significa accettare alcune semplici regole.
Un adulto potrebbe non essere in regola con le quote sociali.
E se con la mancata iscrizione si volesse punire un comportamento scorretto o indisciplinato in palestra? A calcio il mister non ti convoca.

Che fare con un ragazzino che magari si comporta male e non si riesce a convincere con la persuasione?

 

In Francia è possibile in alcuni livelli .... anche perchè ,credo sia così, i campionati a due fasi necessitano di un aggiustamento di organico per affrontare al meglio la fase successiva.

 

concordo su entrambi i punti !
1) nel volley basta pagare (salatamente!) tessera e corsi di aggiornamento e resti tecnico.
2) cambiare squadra...ok , ma lo permetterei solo NON all'interno dello stesso campionato ( se ho giocato in C2 ligure x squadra "A", non posso passare in C2 ligure x squadra "B" )

 

se un ragazzo si comporta male ok, ma se il presidente non vuole iscrivere il suo atleta solo perchè una mattina si sveglia e decide di non farlo senza una motivazione? o per motivazioni futili? secondo me non è corretto

 

purtroppo è cosi , da noi è capitato che un presidente non iscrivesse una sua atleta per questioni addirittura personali...

 

ovvio che da come hai scritto, sia una cosa scorretta.....ma come si suol dire:
" la mamma degli imbecilli e' sempre incinta!"

 

Penso che sia giusto che le società abbiano la facoltà di decidere se iscrivere oppure no i propri atleti a tornei e campionati. Certo non per vendette personali ovviamente, io l'ho fatto per "punire" uno giocatore che in campionato si era comportato molto male ed è stato l'unico modo per difendere la credibilità della squadra. Non l'ha presa molto bene, ha messo in mezzo pure l'avvocato...

 

Io credo che le società, affinché si parla di livelli giovanili hanno tutto il diritto di decidere se iscrivere o no l'atleta... ma se parliamo della maggior parte dei tesserati che sono appassionati amatori di questo sport o piccole realtà credo che l'iscrizione ad un torneo affinché la quota di iscrizione viene pagata dall'iscritto non costa non negargli questo desiderio...Poi se ci sono ruggini tra presidente e atleta, tecnico atleta, ecc... io credo che alla fine una chiacchieratina per mettere le cose in chiaro non costa niente...

 

Fossi il tuo presidente non ti iscriverei ad un torneo finchè tu non abbia imparato cosa significhi "affinchè".. poi ne potremmo riparlare.

Sorry.. vecchia deformazione di un vecchio prof. supplente.

 

Anni fa, quando le iscrizioni ancora si facevano via piccione viaggiatorei,mi capitò casualmente di leggere un fax, in cui un presidente di società del Sud Italia sottolineava che un'atleta della sua società non doveva in alcun modo essere inserita nelle iscritte per un torneo seconda. In quel fax notavo, più che altro, astio nei confronti di questa ragazza, chiaramente non saprò mai il perchè, però... mi sembrava poprio non una forma di punizione, ma una sorta di ripicca personale.
Concettualmente non è un regolamento sbagliato, poi tutto sta a vedere come si comportano i dirigenti con potere di firma. Putroppo il limite tra la giusta punizione per comportamenti o episodi riprovevoli, che possono causare una ripercussione (estromissione da un tot di incontri di campionato e/o tornei) e la ripicca personale sono molto sottili...

 

Si potrebbe introdurre la consuetudine (non la chiamerei regola) di punire un atleta con la mancata iscrizione solo se questa decisione sia stata presa da un'assemblea di società e non dal singolo dirigente? Questo proprio per evitare che ciò accada per motivi personali.

 

Dovesse succedere (difficile ,anche per una questione di "etica selettiva preventiva"...) che un atleta della mia società(piccolo o grande che sia) ,ad un torneo o in campionato, si comporti in modo deplorevole ,essendo a tutti gli effetti un "rappresentante" della società stessa, una "non iscrizione "punitiva sarebbe un primo passo nel redarguire l'interessato (dopo ,comunque ,i necessari chiarimenti a quattrocchi ) . In caso di comportamenti reiterati,beh allora interviene il consiglio che vede e provvede...
Qualche "testacalda" vi è sempre ,ed è normale in uno sport dove la componente mentale può far scattare certe molle, ma fino ad un certo punto... oltrepassati certi limiti si deve intervenire, anche per rispetto degli altri soci...

 

Non ho riferimenti precisi ma qualche anno fa alcuni "vecchi" come anzianità di pratica pongistica, dicevano che il presidente non poteva rifiutare l'iscrizione di un atleta ad un torneo ufficiale e che costui fosse tutelato da un regolamento o da una circolare.

Immagino che l'applicazione di un "provvedimento disciplinare" possa essere considerato in un altro modo.