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TT europeo. Anno zero.

Discussione in 'Chiacchiere sul Tennis Tavolo' iniziata da mago, 11 Mag 2009.

Status Discussione:
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  1. mago

    mago Professionista

    Nome e Cognome:
    Erich Schuster
    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Squadra:
    Sarmeola Padova
    Anno zero. o almeno mi sembra. Superiorità schiacciante cinese e poche speranze, i "bravi" sono tutti vecchietti, Kreanga, Schalger, Primorac, Samsonov, Persson. old:

    La Svezia paga la mancanza di un'altra generazione di talenti e il fatto che questi hanno (ovviamente) occupato per anni il posto di nuove leve.
    La Germania, pur non entusiasmando, ha diversi nei primi 100 (Boll, Ovtcharov, Suess, Steger,Baum, Hielsscher, Fejer-Konnert, Wosik, Kheinat, Rosskopf (magari noi)..."speranze" Filus e Mengel, ma...nessuno che dia l'impressione di potere arrivare nei primi 4-5 a parte Boll che va verso la trentina...
    La Francia dà qualche segnale della continuazione di una buona scuola, Mattenet, Lebesson, Salifou, Bobillier, poi Dinkhall e i "tre" portoghesi, buoni, ma fino a che punto ?
    La differenza è solo nei "grandi numeri" cinesi o c'è qualcos'altro ?:rolleyes:
    Impressioni ? Consigli ?:p
     
  2. aLUCArd

    aLUCArd Pongista e pescatore!

    Nome e Cognome:
    Luca Fontana
    Squadra:
    A.S.D.C.T.T. Ferentino
    Tutto amaramente corretto, purtroppo, secondo la mia modestissima opinione.
    Com'è altrettanto vero, sempre IMHO, che la differenza la fanno proprio quei "grandi numeri" (di giocatori e di soldi in ballo) cinesi.
    Avere a disposizione milioni e milioni di potenziali giocatori (in Europa siamo 3-4 ordini di grandezza più giù) da selezionare in maniera rigidissima e sottoporre ad una preparazione atletica mostruosa: questo fa la differenza.
    Ricordiamoci sempre che dalle nostre parti il professionismo vero e proprio nel TT praticamente non esiste...dove vogliamo andare su queste basi?
    A livello prettamente tecnico e di "scuola", invece, io continuo ad essere convinto della superiorità europea. Sono i cinesi che si stanno avvicinando al nostro modo di giocare (implementandolo sulla base di una maggiore preparazione in primis atletica e fisica), non il contrario. Del resto, caso emblematico, ormai i pennaioli sono una specie in via d'estinzione (nonostante quello che la Cina faccia per non perdere questo tratto distintivo del loro modo di giocare), ed anche i materiali si stanno omogeneizzando.
    Il problema è che con la scarsissima diffusione e la dimensione quasi esclusivamente dilettantistica che ha il TT in Europa, oggi forse esiste già un nuovo Waldner, solo che non lo scopriremo mai...probabilmente sta giocando nella primavera di qualche squadra di calcio, sognando di arrivare in serie A, e non ci riuscirà mai...oppure sta semplicemente studiando per prendersi un diploma e trovarsi un lavoro normale... :muro:
    Forse non siamo nemmeno all'anno 0, forse stiamo tornando alla preistoria...
     
  3. anxun

    anxun Jia You!

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Varese
    Io sono sempre un pò in disaccordo sulla teoria dei grandi numeri. I cinesi vincerebbero anche se fossero molti di meno semplicemente perchè si allenano molto ma molto meglio degli europei, perchè hanno scuole con allenatori professionisti migliori degli europei, e perchè hanno la speranza di diventare ricchi e famosi con questo sport.

    Anche su questo non sono d'accordissimo.
    A questo proposito consiglierei a tutti di rileggersi il post di Costantini di qualche settimana fa http://www.pingpongitalia.com/?p=556 dal titolo emblematico di "Perchè i Cinesi sono più forti?" sul suo blog in cui paragona tra le altre cose per esempio il diritto moderno europeo a quello cinese. Nessun allenatore in Europa si è accorto che i Cinesi hanno il movimento del topsin differente per ottenere maggiore potenza (e che questo è una conseguenza di un approccio diverso all'uso del rovescio).
    Per me è una disanima perfetta della situazione internazionale.
     
  4. aLUCArd

    aLUCArd Pongista e pescatore!

    Nome e Cognome:
    Luca Fontana
    Squadra:
    A.S.D.C.T.T. Ferentino
    Sul primo punto: anche secondo me i cinesi sono più forti per via del maggiore allenamento. Ma, appunto, il fatto che si allenino di più deriva dal fatto che in Cina il tennistavolo è uno sport di massa, che muove molti interessi ed in cui girano soldi, e quindi, come dici, per loro c'è una speranza di diventare ricchi e famosi che da noi in effetti non c'è.
    Si parlava di Niagol Stoyanov e delle cause della sua esclusione dalla nazionale, giorni fa. Da ingegnere e pongista, stimo fortemente questo ragazzo che pensa a studiare prima ancora che a giocare, ben conoscendo qual'è la realtà del TT in Italia. Ma se fosse il n. 1 in Cina, anzichè in Italia, avrebbe senso per lui sacrificare lo sport per lo studio?
    Anche il discorso tecnico secondo me è una conseguenza. Più soldi, maggiori possibilità di avere allenatori qualificati e di allenarsi tanto e meglio.
    Il dritto di Kreanga, per dire, non ha poi molto da invidiare a quello dei cinesi quanto a potenza. Il problema è che da noi si lavora meno sull'aspetto atletico, ed ecco quindi che i colpi vengono portati generalmente con minore potenza dalla gran parte dei giocatori. Quello che impressiona maggiormente dei top player cinesi è la loro velocità (di spostamento e di esecuzione dei colpi), che deriva dalla durissima preparazione fisica ed atletica, IMHO il resto sono sottigliezze (l'uso del rovescio, tutto braccio/mezzo braccio). Ma, ripeto, secondo me è tutta una questione di soldi e di (conseguente) maggiore professionismo dei giocatori cinesi. Da noi il TT non ha ancora, purtroppo, le carte del tutto in regola per poter competere contro la Cina.
     
  5. record

    record Utente Attivo

    proprio oggi parlavo con un tecnico dell'attività giovanile attuale in italia.

    i ragazzi partono dai giovanissimi, fanno tutta la gavetta, si impegnano, le società investono su di loro, si fanno i tornei, si gira il mondo per crescere, sisisisisi...... e poi...............
    ALLE SOGLIE DELLA NAZIONALE MAGGIORE SPARISCE TUTTO!

    Mi spiego meglio: giovanissimi, ragazzi, allievi, junior...... E L'UNDER 21 dove è finita??

    ci si aspetterebbe che i vari tarocco, redini, tanto per fare due nomi, venissero convocati in nazionale assoluta, invece....

    che fine fanno i giocatori delle nazionali giovanili, una volta finita la trafila? aspettano che quelli della nazionale maggiore vadano in pensione?

    e se non trovano posto? tutti questi anni in cui si è investito su di loro e in cui loro stessi hanno fatto sacrifici... tutto "ad meretrices"??????

    non sarebbe meglio fargli fare la gavetta nei tornei internazionali minori oppure nei pro-tour dove c'è anche l'under 21?

    magari non conosco bene la situazione, ci sarà senz'altro un motivo valido.... però mi sembra che, visto che la situazione non è proprio rosea, fossilizzarsi sui soliti nomi non sia proficuo.

    ho in mente un progetto, devo trovare i $ e sapete tutti che non sarà facile, ma ci provo....

    una table-tennis academy, dove fare dei collegiali, un paio di weekend al mese, con tre allenamenti al giorno. poi, in accordo con le società di appartenenza, si portano a fare i tornei all'estero dove non è richiesta l'autorizzazione della fitet. ce ne sono, e alcuni hanno anche premi in denaro che possono sempre tornare utili.

    con questo sistema i ragazzi proseguono nell'attività internazionale, non perdono il treno e magari salgono anche in classifica......

    è ancora un'idea "in nuce", ci devo lavorare su e non sarà facile entrare in sintonia con le società.. ma se vogliamo darci una sveglia da qualche parte dovremo pur partire..
     
  6. sacramen

    sacramen Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Una cosa che viene SEMPRE tralasciata da ogni riflessione sulla preparazione dei cinesi riguarda anche i materiali da loro usati. Nessuno che si sia reso conto che molto passa anche dal tipo di gomme utilizzate?
    ALucard notava che il dritto di Kreanga ha poco da invidiare a quello dei cinesi ma allora perchè non ne và fuori con loro? Vabbè, Guo Yue potrebbe essere sua figlia, non ha più l'età per competere con Ma Long e Wang Hao; ma ha uno dei rovesci più devastanti della storia, un dritto niente male il tutto unito nel fisico del pongista perfetto (guardatelo senza maglietta e poi ne riparliamo... Piccolo e bello compresso!).
    E' vero, è uno dei pochi ad eseguire un topspin a tutto braccio come la gran parte dei cinesi... La differenza sostanziale fra il topspin cinese e quello di Kreanga sta nella traiettoria descritta dal braccio: in quello cinese il braccio viene portato letteralmente da dietro la schiena in avanti, mentre Kreanga deve necessariamente dare una traiettoria verso l'alto per aumentare lo spin alla palla colpendola più "di piatto" che non "di striscio" come fanno i cinesi. Provate a fare lo stesso movimento dei cinesi con una Sriver o simile sul dritto: la palla finisce in rete...
    Questo diverso tipo di movimento ha dei vantaggi e svantaggi: permette di imprimere molta più potenza al topspin ma ha bisogno di una preparazione fisica molto più severa perchè le masse in movimento sono molto maggiori rispetto al top all'europea eseguito con il "mezzo-braccio". Il problema di Kreanga però è ancora maggiore perchè lui non deve solamente ruotare il busto lungo l'asse della spina dorsale (movimento delle spalle) ma si deve anche inclinare leggermente sul lato sinistro onde evitare di lussarsi la spalla nel movimento del braccio verso l'alto. Questo comporta un movimento "in più" rispetto ai cinesi che di fatto è difficile da accompagnare con la spinta delle gambe perchè determina un'azione molto sbilanciata. E questo blocca la mobilità delle gambe impedendo di portarsi continuamente la palla sul dritto. Il movimento "alla cinese" è molto bilanciato perchè le gambe vanno a compensare gli squilibri che nascono all'altezza delle spalle e permette una maggiore mobilità rispetto il tavolo.
    Secondo me, uno dei segreti della Cina sta proprio nella loro "storia", nel continuare ad utilizzare materiali all'apparenza svantaggiosi rispetto le racchette di Waldner e co. (all'epoca della Svezia versione rullo compressore) concentrando l'attenzione sulla preparazione fisica del giocatore senza mettere in mano ai bambini racchette inizialmente incontrollabili. Noi europei siamo ormai lanciati (da almeno 15 anni!) verso la pura velocità, telai sempre più rigidi e gomme iper-sensibili che permettono cannonate al minimo movimento del braccio: me ne sono reso conto quando sono passato dall'Hurricane 3 alle Bryce alle Coppa Silver per finire con le Zeta. Tanta velocità ma poco spin per il mio braccio "lento".

    Ma vogliamo mettere la facilità nel controllare (per un principiante) una racchetta come quella di un Wang Liqin (telaio 5 strati, cinese sul dritto e una "simil"-Sriver sul rovescio) rispetto quella di Kreanga o Schlager?
    Potrà sembrare strano, ma le gomme cinesi hanno molti più vantaggi che svantaggi... L'importante però è avere la giusta preparazione fisica. Sono gomme che rischiedono forza fisica, non basta utilizzare il braccio. Il topspin alla cinese è un colpo portato con tutto il corpo, dove ogni muscolo (dalle dita dei piedi alle unghie delle mani) concorre all'esecuzione del colpo. Ma questo comporta che i novizi si devono fare un mazzo tanto fin dall'inizio, tralasciando la parte divertente (il gioco) alla parte più pallosa di questo sport (preparazione fisica e tecnica). Che facciamo invece? Se al ragazzino manca la forza basta mettere una gomma più veloce quando magari basterebbe un minimo di coordinazione in più per rimediare...
    E qui si arriva al grande problema europeo: l'approccio allo sport. Noi cresciamo volendo imitare i campioni del calcio, del tennistavolo, della pallavolo, del basket ecc... senza considerare tutta la preparazione fisica e (soprattutto) mentale che sta sotto ad un "cambio di passo" alla Kakà, ad un topspin di rovescio alla Kreanga (difficile se si ha una spalla "ballerina" come la mia...), ad una schiacciata dalla seconda linea o ad una stoppata sotto canestro... Per tutti questi avrei aneddoti che non raccomando a nessuno che passa da strappi muscolari a polsi rotti conditi da urla di dolore che devo ancora dimenticare anche a distanza di 15 anni... Tralascio volutamente il campo motoristico e gli emuli di Valentino Rossi che incrocio per strada nelle domeniche in moto...:tsk:
    Pure i cinesi crescono sotto l'ombra dei grandi campioni ma sanno che si devono sbattere alla grande. Non sono forti perchè sono un miliardo e mezzo di persone (e magari esce un campione), ma perchè sanno che se vogliono emergere e diventare campioni devono riuscire a battere un miliardo e mezzo di persone... Questo comporta un continuo allenamento ed una dedizione maniacale allo sport. Viste le ultime dichiarazione di Zhang Yining visto il suo futuro nel tennistavolo non mi sorprende di quanto siano sotto pressione fin da ragazzini...
    Certo, hanno un vivaio immenso che permette loro di sperimentare tecniche di allenamento e stili di gioco sempre differenti potendo quindi rimediare a veri e propri fallimenti nell'impostazione di un giocatore. Abbiamo sbagliato? Sotto un altro!!!

    Ma ci costa tanto "provare" a copiarli?
     
  7. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Di solito non quoto i discorsi che mi trovano d'accordo... semplicemente annuisco tra me e me. Stavolta voglio dire a Sacramen che... mi piace il suo ragionamento. :approved:
     
  8. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    Vorrei precisare che le nuove leve francesi (non conosco in germania la situazione) sono il risultato di un "programma" partito alcuni anni fa e proseguito senza inversioni di rotta o interruzioni nonostante numerosi cambi ai vertici della federazione.
    Questa secondo me è una strada da seguire.Programmi a lungo termine ,una filosofia da seguire ,portano dei frutti. Bruciare Tecnici e dirigenti(di conseguenza pure gli atleti) per la fretta di risultati comporta solo grandi perdite di risorse umane , dinero e tempo(generazioni!).
    A detta di dirigenti e tecnici federali (ne conosco alcuni che mi hanno comfermato questo) la nuova generazione dei "dopo Mattenet,Lebesson etc" sono nettamente più forti (ragazzi dai 13 ai 17 anni) perchè hanno seguito il programma fin dall'inizio (fra cui numerosissime esperienze all'estero e in cina in particolare) con nuovi metodi di allenamento.
    Son dell'avviso ,comunque ,che la superiorità della "scuola cinese" rimarrà netta ancora per molto, rispetto a quella Europea.
    Le disamine di alcuni utenti le condivido :forse il problema di fondo è... con questi materiali ,noi europei antropologicamente siamo "portati"?Psicologicamente e fisicamente siam in grado di sopportare la durezza di questo sport?Una volta con materiali diversi gli europei prevalevano sul resto del mondo e ci mettavano tanta fantasia nel gioco , ora prevale la tecnica,la potenza, la fisicità estrema.
    Se fosse solo un problema di preparazione fisica ,beh si potrebbe dire che basta allenarsi più duramente e il gioco è fatto... ma non credo si risolva tutto qui :secondo me è una questione di volontà, profonda volontà, di arrivare al top con grande sofferenza (comunque sempre aiutati da linnee programmatiche che facilitino questa pratica sportiva).
    Qualcuno ha scritto che i talenti li abbiamo pure in europa : è vero li abbiamo ma probabilmente non abbiamo le capacità per tirarne fuori un campione.
    Dobbiamo studiare a fondo (naturalmente i tecnici lo devono fare ,non certo io nc) e INVENTARE una tecnica nuova per contrastare la potenza cinese; è assurdo cercare di colmare una inefficienza solamente cambiando a più riprese le regole...Se sbaglio ditemi pure non son un Mago:rotfl:
     
  9. sacramen

    sacramen Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Ci sarebbe anche un'altra precisazione da fare... La differenza è diventata ancora più netta dall'introduzione della pallina da 40 mm. La calibro 38 era più facile da gestire e si "buttava di là" più facilmente si per la minor resistenza con l'aria sia per la maggior facilità ad imprimerle effetto. La 40 mm è più lenta ed ha una maggior resistenza agli effetti iniziali.
    C'erano 2 strade da imboccare: aumentare la velocità degli attrezzi o aumentare la potenza dei giocatori.
    Gli europei si sono focalizzati sulla prima strada grazie anche all'introduzione di un parco gomme e telai ad dir poco sconcertante senza considerare il fatto che più aumenti la spinta della gomma (la componente perpendicolare rispetto al piatto della racchetta) maggiore dev'essere la componente periferica (la componente "strisciante") per darle l'effetto necessario a farla scendere. Altrimenti volano dritte... Per non parlare del palleggio tagliato...
    I cinesi invece sono rimasti sempre al solito punto: se guardiamo le racchette dei nazionali cinesi sono tutte simili tranne per la Yining che gioca con la Tenergy su dritto (ma anche lì ci sarebbe da fare una discussione sul gioco espresso in campo femminile, molto più piatto rispetto ai maschi). Che fare? Loro hanno pensato che, al posto di aumentare a dismisura la potenza delle racchette, fosse stato meglio aumentare la potenza fisica dei giocatori. Certo, anche i telai e le gomme cinesi si sono ammodernate, ma siamo ancora lontani dalle velocità siderali delle gomme euro-jap.
    Basta cercare qualche video del 1999 e osservare la differenza del fisico di Ma Lin o Wang Hao: da magrolini e agili hanno messo su minimo 6-7 kg di muscoli, soprattutto sulle gambe. Per non parlare di Zhang Jike che, a dispetto della giovane età, ha due gambe da palestrato da far impressione.

    Secondo me il vero spartiacque è stato proprio il cambio della pallina che, oltre a far scomparire colpi spettacolari e scambi nettamente più lunghi, hanno penalizzato fortemente tutti quelli che si sono affidati alle gomme ultra veloci per sopperire alla mancanza di "fisico". All'inizio la Cina ha sofferto questa sua scelta ma si vedono i risultati.
    E la federazione mondiale starebbe pure valutando l'ipotesi di una pallina più grande... Per far che? Per svantaggiare i cinesi? O per farci sborsare ancora più soldi?
     
  10. ex giocatore

    ex giocatore Utente

    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Molto molto interessante questo discorso sui materiali :hail::hail::hail:
     
  11. mohr

    mohr Nuovo Utente

    Discussione validissima.
    Sul fatto che in Cina il TT sia come il calcio da noi non ci piove...

    Ma mi piace il punto di vista di Sacramen. Ha scritto qualcosa di nuovo eppure lo pensavo anch'io.
    Qui in Occidente, poca tecnica e sopratutto poco lavoro fisico.
    Molto marketing sui materiali che costano cifre spropositate.
    Ipnotizzati dalla pubblicità dei produttori occidentali, sputiamo sui materiali usati dai campioni cinesi.
    Quando vedo ragazzini di primo pelo giocare con telai al triplo carbonio superveloci e gomme Tenergy o Tensor dal controllo difficilissimo ...già rovinati prima di cominciare.
     
  12. musicalle

    musicalle il maestro di Bertalex

    Nome e Cognome:
    Il Calle ;)
    Qualifica Tecnico:
    Allenatore FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Asd. TT Ossola 2000 Domodossola
    d'accordissimo in tutto con Sacramen:approved:
    ecco xchè io sono fermamente convinto che alle nuove leve vanno messe gomme da 1.8 dure simil cinesi con telai all 5 strati, in modo che imparino bene il movimento a spingere sia nel colpo piatto che nel top e sia nel taglio dove poi gli si fà notare che un taglio ben fatto è quello che fà tornare indietro la pallina...

    gomme poi più veloci o spesse vanno messe a chi ha già appreso i colpi più o meno bene.

    cmq, i cinesi resteranno sempre sopra tutti, non c'è dubbio.
     
  13. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Calle, per un rilancio del TT europeo io ingaggerei Roby Wheat. :rotfl::rotfl::rotfl:

    Questa discussione è davvero interessante. Peccato che il Mago l'abbia buttata giù un po' di fretta (Schalger, Dinkhall, Kheinat, Hielsscher, Fejer-Konnert :D) e poi non l'abbia più seguita. Ne potrebbe venire fuori qualcosa di validissimo per chi lavora sui giovani. :sisi: :approved:
     
  14. musicalle

    musicalle il maestro di Bertalex

    Nome e Cognome:
    Il Calle ;)
    Qualifica Tecnico:
    Allenatore FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Asd. TT Ossola 2000 Domodossola
    ... chi???:mumble:
     
  15. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Ciapa sù ul diziunari d'ingles e ti scuprisat chi l'è ul Roby Wheat.
    :D

    E tira via cula firma a'd la mort che podi mia s.ciarala! :cool:
     
  16. sacramen

    sacramen Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Ti dirò di più... Ho seguito un ragazzino assieme ad un mio compagno di squadra e come prima racchetta gli abbiamo assemblato 2 Coppa Tagora da 1.8 mm su un 7 strati della Joola (non ricordo il modello...). Io lo allenavo a giocare contro le puntinate, l'altro contro il gioco d'attacco...
    In 6 mesi aveva cominciato a darmi del filo da torcere...
    Ora non voglio dire che la mia ipotesi sia vera ma mi fa pensare il fatto che i primi 5 al mondo usino gli stessi materiali e vengono dalla stessa scuola...
    Le gomme moderne sono troppo veloci per un giocatore che non ha la giusta padronanza della tecnica dei vari colpi... Per giunta, le gomme cinesi impongono al giocatore di effettuare il colpo come dio comanda altrimenti la palla va dove vuole...
    - - -
    Altro dubbio, ma qui ho bisogno di uno "storico" del settore...
    La preparazione fisica è indispensabile nella crescita del giocatore, quella tattica lo è ancora di più...
    Un grosso problema è dato anche dal fattore ESPERIENZA: che esperienza hanno i nostri top players? Se non sbaglio, l'unico giocatore italiano ad essere uscito fuori dai confini è stato Bobocica...
    Ai tempi dell'Alfaterna c'erano personaggi come Liu Guoliang, Kong Linghui, Ding Song ed altri giocatori di livello assoluto! Magari giocavano solamente gli incontri di champions ma per loro era un modo per uscire dagli schemi, per vedere altri stili di gioco ed accumulare esperienza.
    Se non sbaglio Mitzutani lo scorso anno ha giocato alcuni incontri nella Superlega Cinese (mica c**zi!!!), Matzuidara ha giocato in europa dando del filo da torcere a Schlager... E non mi ha sorpreso il fatto che abbia portato Ma Lin al 7° set agli ultimi campionati del mondo...
    Lo stesso Wang Liqin, da ragazzo, è stato mandato in Svezia... Parlo di ragazzi di neanche 20 anni mandati dall'altra parte del mondo per fare esperienza. Credo sia anche un'esperienza di vita, non solo di gioco...


    Finchè rimaniamo con una mentalità da oratorio difficilmente riusciremo a risollevarci. Forse gli unici che ci potranno "salvare" sono gli stessi cinesi ma noi, prima di loro, dobbiamo metterci in testa che dobbiamo cambiare registro...
     
  17. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Però per mettersi sul mercato, soprattutto quello tedesco dove c'è grana e richiesta, bisogna essere già competitivi.
    Per ora si deve puntare su stages lunghi come fa la Fed. coi migliori che manda in Cina e come faranno l'estate prossima alcune Società che manderanno negli stessi centri cinesi i loro giovani migliori.
     
  18. sacramen

    sacramen Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Altro punto debole per noi italiani e la scarsa popolarità del nostro sport e la mancanza di "pubblicità". Non parlo di veline come la Seredova o degli articoli sulla Gazzetta dello Sport (dapprima striminziti, ora proprio inesistenti... A differenza del Tamburello che viene sempre menzionato!!!) ma della pubblicità nelle scuole dell'obbligo: so per certo che a Castelgoffredo i ragazzini delle elementari e medie fanno 1-2 ore alla settimana di tennistavolo ma che si fa nel resto d'Italia?
    Il presidente della mia società, ex professore di educazione fisica ormai in pensione, passa le sue giornate da una scuola all'altra del vicentino ad insegnare le basi del tennistavolo. Naturalmente a costo zero! Anzi, si deve pure sorbire le proteste degli altri insegnanti perchè i ragazzini perderebbero un'ora di studio per giocare a ping-pong...
    Ma questo discorso si potrebbe estendere a qualsiasi altro sport impopolare come la scherma (c'è la scuola di Jesi, ma poi?), lotta greco romana (che ho praticato a 10 anni..) ed altri ancora, sport che hanno dato e ancora portano medaglie ma che rimangono là nascoste fino al prossimo mondiale o olimpiade.
    Se parliamo di calcio ok, si può fare qualsiasi cosa...

    Più vado avanti a ragionare e più mi rendo conto che non si dovrebbe cambiare qualcosa all'interno della federazione ma cambiare il modo di ragionare di tutta l'italia e tornare a 40 anni fa...
    - - -
    Ok, mandiamo i nostri giovani in Cina... E poi? Chi li segue al loro ritorno?
    Credo che stages del genere dovrebbero servire più ai tecnici che non agli atleti. Anche perchè un giocatore di 16-17 anni con già 5-6 anni di attività non lo recuperi più... Puoi smussargli qualche difetto ma non gli stravolgi il gioco.
    Ed è qui il punto... Dobbiamo cambiare approccio e metodi di base per tirar fuori un giocatore di livello mondiale...
     
  19. mago

    mago Professionista

    Nome e Cognome:
    Erich Schuster
    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Squadra:
    Sarmeola Padova
    No, è un discorso che trovo basilare, per questo l'ho postato: interessanti idee e proposte. Io ora non ho tempo, son in giro per corsi ogni settimana, mi riservo di partecipare volentieri appena possibilem c'è parecchio da dire. Se leggi tra le righe, però, hai già un'idea della mia opinione...
     
  20. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Read You Soon. :approved:
     
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