Torneo Militare in Kosovo.. ovvero.. quando lo Sguizzero serve non c'è mai!

Presentato in Kosovo il torneo internazionale di tennistavolo

Sottosegretario alla Difesa.. diversi ufficiali.. il presidente della federazione tennistavolo del Kosovo... per cosa?

Per un torneo di 16 (sedici) giocatori tra soldati e civili kosovari !

10 militari in missione provenienti da diverse missioni in Austria, Moldavia, Grecia e Slovenia.. e 6 atleti del Kosovo di etnie diverse.

Ma mica si tratta di soldati di leva obbligatoria cui risolevare il morale a terra. Stiamo parlando di professionisti che vanno in missione volontariamente e adeguatamente ricompensati.

E i kosovari sono 6 atleti, non torme di bambini festanti cui portare un messaggio di Pace e di Sport.

E io pago !!

 

Vado un po' ot; a proposito di paracadutisti, nel 1985 ero di naja aLivorno al Btg Col Moschin, sapeste le licenze che mi sono giocato (e vinto) con un tal Capitano Marini comandante di compagnia.....Era convinto di essere un campione....

 

Ho visto anche io l'articolo, pensavo fosse uno scherzo...

 

l'unica cosa buona della federazione era il non essere radical chic, mo pure questo.

 

L' unico parà pongista che conosco, e anche niente male, è Mazzocco, 342 d' Italia, B2 e A1 veterani l' anno scorso a Prato. Ci fosse andato lui, chissà...

 

Caro eta, ti straquoto all the life, per me è na esagerata.

Per caso merito di un certo consigliere amico di bruno?

 

Mi dispiace ma a volte siete di un qualunquismo disarmante e dimostrate, oltretutto, di non conoscere le persone. Poiché sono amico di Gianfranco Paglia da quando aveva 15 anni sento il dovere di ristabilire alcune verità visto che lo citate spesso a sproposito.
Voi non sapete, ad esempio, che l'unico esercito che reintegra nei ruoli i militari feriti nelle missioni è quello italiano e, questo, è un esempio di civiltà. Non voglio entrare nelle analisi politiche; su quello avrei tanto da obiettare sulle responsabilità dei nostri governi ma non è questo il punto.
Per quanto riguarda i nostri ragazzi in missione all'estero tutto il mondo ci riconosce una carica umana diversa dagli altri. Per quanto riguarda il fatto che siano ben pagati è vero però andatelo a dire ad uno che ha preso una raffica di mitra bella schiena mentre cercava di portare in salvo i suoi compagni feriti o a gente che è saltata in aria su una mina o a chi è tornato a casa in una bara avvolta da una bandiera. Ripeto io sono sempre critico sulle scelte della politica ma qui stiamo parlando di uomini e donne. Per quanto riguarda Paglia prima di parlare dovreste conoscerlo; è uno degli uomini più onesti che abbia mai incontrato nella mia vita e che, oltretutto, è consigliere del ministro della difesa senza percepire compensi. È il capitano della squadra paralimpica della difesa e concepisce lo sport come veicolo di integrazione umana e sociale. Il senso di quel torneo in Kosovo era quello è non altro. Paglia era già stato in Kosovo in missione quando era già su una carrozzina e quindi conosce bene quella realtà che, all'epoca era terribile.
Una ultima notazione : non credo che il torneo sia stato organizzato con i soldi della Fitet.
Ricordate una cosa qui stiamo parlando di Uomini e Donne, non di palletta o gomme taroccate o del fatto che non ci piace l'allenatore della nazionale.
P.s. un consiglio: se avete delle proposte intelligenti da fare parlatene con Paglia, vi meraviglierete scoprire quanto sia umile e capace di ascoltare

 

Scusa se mi permetto ma hai preso fischi per fiaschi e ci hai messo del vino tuo che non è il mio.

Ho criticato questa specifica operazione. Non ho pensato ai soldi della Fitet ma a quelli, comunque, dello Stato Italiano.

Se vuoi sapere il mio punto di vista, per me "servire la Patria" è la leva obbligatoria e il richiamo in guerra. Altrimenti servo anch'io la Patria guidando un treno.
Punto.

Non ho criticato Paglia o altre singole Persone.

Ri-punto.

 

Condivido pienamente quello che ha scritto maxi42,anch'io ho un fratello capitano dell'esercito che ha fatto tantissime missioni e,leggere certi post con appellativi come"adeguatamente ricompensa ti"rimango molto deluso.credo che in primis ci dovrebbe essere più delicatezza .

--- Messaggio Unito Automaticamente, 9 Ago 2017, Data originale: 9 Ago 2017 ---

Grande rispetto per eta ma questo post non lo condivido.commentiamo il tennistavolo,non le scelte di vita

 

Mi pare che il post non denigri affatto i militari impegnati in missione, ma semmai il parlare di un torneino di 16 persone come se fosse il match Cina USA durante la guerra fredda.

 

Caro Eta per me servire la mia nazione ma, soprattutto la gente significa scrivere libri con la massima onestà intellettuale possibile. È come guidare un treno.
Il problema, a mio avviso, non era questo ma piuttosto una analisi che andava al di là del tennistavolo. Ci mancano troppi parametri per giudicare quel fatto specifico. Per questo penso che si stava scantonando.
Penso, inoltre, che Paglia sia una risorsa per il nostro sport. Ovvero, invece di cercare il pelo nell'uovo magari si potrebbe aiutarlo a portare avanti delle istanze giuste e costruttive.
Personalmente, per chiarire, non sono un militarista ma questo non vuol dire. Penso che, comunque i nostri uomini e donne impegnati nelle missioni all'estero siano, in assoluto, quelli che si comportano meglio. Questo è tutto. Il resto è politica e, questo, non credo sia il forum giusto per discuterne.
Torniamo al tennistavolo, per piacere.

 

Permetterai che parlando di tennistavolo si possa anche discutere di politica federale, e quindi di Politica senza scendere nella polemica tra partiti e movimenti?

Ma qualunquisti mai.

Concordo con te, è una discussione "borderline", altrimenti non non avrei chiamato in causa @Piergiorgio lo Sguizzero.

 

Ahahah
Mi piacciono i toni distesi; le persone intelligenti sanno sempre stemperare.
Piuttosto sono serio quando dico che Gianfranco Paglia può essere una risorsa per il nostro sport. Cercate di parlargli e ve ne accorgerete.

 

Io ho avuto la fortuna di conoscerlo circa 20 anni fa, poco tempo dopo che si era ripreso dalle sue sfortunate vicende di "guerra" e me ne sono accorto subito di che pasta è fatto quest'uomo. L'ho rivisto recentemente e purtroppo non abbiamo potuto parlare più di tanto ma come dici tu, sono sicuro che lui può essere una risorsa per il tt Italico. Certo che qualcuno, qui sul forum, non riesce a capire che lui ci servirebbe per determinati obiettivi, non si deve dargli delle colpe che non gli competono... Si è preso la briga di rivedere la tabella voti e di tenere i contatti con i vari corpi militari dove abbiamo diversi atleti di punta e sono sicuro che qualcosa riuscirà a fare! Qualcuno su questo forum, che non ha mai frequentato il tt agli alti livelli, intendo come dirigente, presidente etc etc, non sa quali e quante insidie si incontrano sul cammino; diciamoci la verità, al vertice ognuno tenta di tirare l'acqua al suo mulino ed ho visto cose che (-Cit - voi umani ) non riuscireste a credere cosa riescono a fare pur di "ottenere la pagnotta promessa".....

 

Pensavo che la rete mimetica servisse all'esterno!



Ah.. ho capito... serviva una scenografia bellica adatta alla tenzone!


Fin qui lo scherzo. Il vero campo di battaglia sul quale voglio veder combattere Gianfranco è la Commissione Revisione Statuto!

E la collina del disonore da abbattere è la Tabella Voti !

Finora solo rinvii... da politici, non da soldati.

 

Ahahah vero. Non è regolamentare!

 

scrivere libri sta per…….
………scrivere liberi,credo,oppure,di quali testi si parla?
....…liberi,togliere la zavorra(peso,guinzaglio,freno,….) per poter pensare e volare sempre più in alto..Qualcuno può pensare che libertà sia lo stesso,come guidare un treno su binari ben prefissati e definiti?a senso unico e unica direzione?

Allora,se è vero che una mano lava l’altra e tutte e due lavano il viso,appare evidente che il lavoro di sinergia congiunta Fitet e Forze Esercito,apporti dei vantaggi reciproci per i due Enti.Organizzativi in primis e poi,se del caso,una “sistemazione”, sempreché lo desiderino(certochenò),per coloro che hanno dato……e continuano a dare…… tanto, per la causa sportiva nazionale.Come diversi sono i giocatori che ora vestono qualche divisa delle nostre Forze (più o meno) Armate,molti sono pure gli appartenenti a qualche Arma,che giocano e a cui piace il tennis tavolo e che,per merito “acclarato”, condividono ruoli di responsabilità dentro la Fitet.E va bene,così.

L’importante è che non ci sia troppa commistione d’intenti o finalità divergenti e che un Ente non fagociti,per mentalità e modo di fare l’altro.La Fitet ci guadagna,quando si riesce a fare la giusta propaganda per tutti e ovunque alla nostra disciplina,nelle missioni all’estero una vera manna per alleggerire il clima,favorire il contatto con la gente del posto,imbracciare una racchetta al posto di….Insomma reciproci vantaggi.Evviva,qui vada il nostro plauso di merito e un vivo ringraziamento all’/…..agli organizzatori.Bravo,bravi davvero!

Va meno bene quando la Fitet trascura uno dei suoi compiti cardini,che dovrebbe essere quello di modernizzare e innalzare costantemente e indefessamente il livello tecnico spettacolare,ovvero la qualità di gioco complessiva dei propri Associati.O almeno provarci,senza delegare altri a questo delicato e imprescindibile compito.Mettendo in chiaro, fin da subito, quale debba essere il modello d’atleta,cui ispirarsi per poter competere ovunque,ai livelli del resto d’Europa e non solo.
Senza ingenerare momenti di confusione quando nei ruoli tecnico dirigenziali,all’apice della loro carriera, stazionano le stesse persone o allenatori,che non sanno dismettere il loro “abitus”mentale o meglio divisa e continuano ad operare,magari inconsapevolmente, con lo stesso metodo, temperamento e linguaggio (ne abbiamo già viste e sentite)forte da superiore a subordinato, per “forgiare” il proprio ideale d’atleta o i giocatori che dovranno poi calcare palchi importanti e difendere il prestigio azzurro.

Appunto,per non ingenerare confusione,di quale atleta parliamo?
→
Quello che si mantiene in forma e riesce, in caso di bisogno, ad inseguire un evaso che scappa,a neutralizzare un ipotetico avversario sotto un’ altra casacca o bandiera,a centrare ripetutamente bersagli da lunga distanza,o fa più o meno bene un po’tutto quanto necessario e richiesto in quel specifico campo? Quindi un atleta gladiatore,sempre pronto alla gara(parola simile a guerra),la cui prerogativa saliente si basa quasi esclusivamente sul ripetuto e usurato binomio forza e fatica? Uno che condivide in modo-acritico quanto impartito ?Un atleta assertore che esegue pedissequamente gli ordini ricevuti,accettando qualsivoglia consegna,per non entrare in discussione e mettersi “in urto”con i propri superiori?che sicuramente sanno fare la voce grossa,ben sapendo che,in quel contesto ,non sta bene uscire dal seminato e pensare troppo in modo autonomo?pena ..la minaccia di qualcosa di sgradevole,che possa abbattersi sulla testa del malcapitato,che osa pensare ..in modo diverso,o anche velatamente critico?

Con il risultato di ridurre il nostro sport a una strada a senso unico,un rettilineo su cui bisogna in silenzio marciare,o correre senza capire dove sta la dirittura d’arrivo e dove sono categoricamente vietate le deviazioni e gli sbandamenti? Con il risultato di allenare più il corpo della testa?questo?
E a lamentarci,poi che certi atleti dovrebbero ricorrere al “coach mentale”,perché in gara,non sono in grado di gestire anche semplici situazioni senza l’intervento dell’allenatore mamma-chioccia?

Chiediamoci:è questo lo stesso modello,quello cui dovrebbe ispirarsi un Organizzazione Sportiva,la nostra Fitet,chiamata a confrontarsi con il meglio del meglio in campo internazionale, dove occorre mettere in campo altre e ben più importanti e consolidate prerogative?
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O non si dovrebbe invece……..

…………..perseguire un ‘altro ideale di atleta,a cominciare da una piena valorizzazione e autonomia di pensiero per poter gestire le mutevoli insidie e molteplici curve che si presentano,di volta in volta,sul tavolo verde(ora mi dicono color antracite)?

………… mirare alla “formazione” di un atleta più completo,che compartecipi,riconosca e condivida tutti i passaggi necessari alla propria crescita umana e sportiva?

…………mettere in grado i nostri atleti di mantenere e gestire la concentrazione vigile e attenta per tutta la durata della partita e non solo per i due set iniziali?

............far sì che mantenga la testa sempre ben collegata , duttile e aperta a 360 gradi, in grado di sintonizzare e adattare meglio il proprio operato alle varie tipologie di gioco messe in campo dalla parte avversa e non a una soltanto,di solito "su suggerimento" del proprio coach,prima della partita?

………………favorire il mantenimento della calma olimpica necessaria per esprimersi al meglio nell’arco di tutta la partita?

………….investire sempre e di più sulle potenzialità e caratteristiche dell’allievo,cui il tecnico ha il compito di tirare fuori il meglio delle sue capacità,accompagnandolo nel percorso,ma senza essere ingombrante o sostituirlo e uniformarlo anche nel pensiero?

Quindi giocatore assertore o giocatore consapevole?Quale ideale di atleta perseguire?
Cosa ricerchiamo?

Una volta scelto sarà più facile individuare il personale umano e tecnico che dovrà in futuro gestire i giovani,il capitale umano del nostro futuro.

stima ettore





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Fortunatamente per me riesco a scrivere libri libero. Mi costa tanto ma preferisco così. Giusto per tua informazione La Felicità al potere, libro realizzato con l'ex presidente dell'Uruguay, Pepe Mujica.
Ciò premesso credo che la libertà sia uno dei massimi valori che l'umanità possa avere; merce sempre più rara in un mondo in cui libertà equivale alla legge della giungla. Ma, così, andiamo oltre.
Condivido molte delle cose che hai detto. Anche lo sport, purtroppo, è politica mutuata, però, dalla partitocrazia italiana, il che è tutto dire.
Personalmente sono molto interessato all'allargamento della base del nostro sport ma, per fare questo, sarebbe necessaria una programmazione seria e razionale il che mi sembra, per ora abbastanza distante.
Gli alti livelli dei nostri atleti sono il rovescio della medaglia che sempre la stessa è. Vista l'attuale situazione c'è poco da stare allegri.
Giusto per conoscenza di tutti il torneo in Kosovo è uscito su Gazzetta dello Sport, Corriere dello Sport, Repubblica, etc. Etc. E questo fa bene al nostro tennistavolo. (Vero è che Paglia ha una dei migliori addetti stampa d'Italia)
Torniamo a noi. Io penso che dovremmo rimboccarci le maniche tutti e dare il nostro contributo creativo al nostro sport. Criticando si quando ci sono le ragioni ma anche proponendo le cose. Altrimenti. .. la vedo dura.

 

Confermo e in questa occasione, come in altre, si vede la differenza di livello con gli ... altri addetti stampa.
Gianfranco Paglia è una risorsa per il nostro Tennistavolo mi sembra talmente evidente che non serve nemmeno spiegarlo.
I miei rapporti con lui non devono influenzare nessuno, né positivamente né negativamente.
Gianfranco è certamente un Uomo al di sopra delle parti e imparerà a conoscere l'ambiente della Federazione e dei suoi Dirigenti molto in fretta, alcuni, dopo 30 anni di Tennistavolo ancora non lo hanno compreso, io sono tra questi.

 

Fabio Di Silvio: «In Kosovo un'esperienza da ricordare»

Se veramente da questa iniziativa scaturirà la possibilità di organizzare un evento che coinvolga le varie etnie che convivono in Kosovo, non senza problemi, (come sappiamo Il Kosovo è un'enclave albanese in territorio serbo) allora tutto questo avrà avuto un senso collettivo.

Se si arriverà a giocare a ping pong sul ponte che unisce (e divide) in due Pristina e Mitrovica, allora anche questo mini torneo tra militari amatori e atleti kosovari che già si allenano insieme (e quindi sono già integrati tra loro) .. avrà avuto un senso..