Torna a casa...Max...

alla luce dei risultati conseguiti dalla nazionale maschile nelle ultime competizioni internazionali...

RETROCESSIONE agli ultimi mondiali
RETROCESSIONE agli ultimi europei

ZERO qualificati per RIO 2016
ZERO atleti nei primi 100 della world ranking

non credo che sia il caso di proseguire in questa spirale...

per cui io dico: torna a casa Max.

 

In un paese normale con una federazione che capice di sport e punta ad ottenere risultati per promuovere il movimento Massimo Costantini doveva essere choach-rappresentante -volto pubblico dell Italia pongistica da almeno 10 anni a questa parte.

 

e se dopo roviniamo anche Max per mancanza di giocatori pronti per le sfide internazionali?Vuoi che,lui stesso,non ci abbia pensato?A parità di stipendio lo vedrei meglio a capo di una Commissione ristretta che si occupi di rinnovare gli aspetti tecnici del nostro gioco e formuli delle proposte concrete,progressione dei colpi e della gestualità nel tennis tavolo moderno,da estendere concretamente nelle palestre e nelle società sportive che le vorranno condividere,senza obbligo.Comunque dobbiamo pensare ad azioni che abbiano una visuale di lunga gittata e durata nel tempo,quelle miracolistiche possono produrre un effetto immediato,ma saranno come l'estate di San Martino.Dopo poche ore di debole sole
ritornano le uggiose e sonnolenti giornate autunnali di novembre.Magari Max potrà dirci lui stesso quello che gli passa per la testa......

 

Non credo che il problema sia il volere di Costantini

 

I risultati del passato comunque sono stati ottenuti con il pesantissimo contributo dei.. cinesi.

Compriamo Guo Yue e Chen Qi e otteniamo di nuovo le stesse cose..

 

Vero. Ma se avessimo gestito meglio Mondello, Piacentini e Giardina.. o se li avessimo aiutati a gestirsi meglio...

 

Quoto i toto! So che è già stato scritto ma se mia figlia (ho una sola figlia) fosse brava tanto da arrivare in nazionale, stante le attuali condizioni, la sconsiglierei vivamente di intraprendere una carriera nel tt.... Per anni a dare tutto alla causa della nazionale e poi gettati via come dei rifiuti....

 

Io non conosco personalmente Costantini.
Ma credo che la sua carriera parli da sola.
Ha portato un paese come gli Usa alle Olimpiadi . ( E noi a casa nonostante le preparazioni in centri stranieri).
L'India lo ha richiamato perchè hanno ritenuto di non avere risorse interne per far crescere la loro squadra, e con tutti quelli che ci saranno in Cina di mostruosamente bravi, hanno pensato di scegliere proprio lui.
La cosa fa immaginare che sappia veramente fare il suo lavoro.
Ritornasse in Italia e avesse un incarico dove potesse far valere realmente le sue capacità, sarebbe una cosa che fa pensare positivo.

 

Pochi sanno che Max è andato alle Olimpiadi perché sono stati i qualificati statunitensi a sceglierlo come coach. Lì funziona così: sono gli atleti ad effettuare la scelta...

 

scusi lei è sempre quello di valentino a casa ?

--- Messaggio Unito Automaticamente, 27 Ott 2016 ---

buonasera i ben informati lo sanno !

 

Penso siamo tutti d'accordo che è un coach internazionale riconosciuto, ma diciamo le cose come stanno.
Alle qualificazioni Olimpiche per il nord America c'erano tipo 8 iscritti da Usa e Canada.. Lily Zhang ha fatto due partite e non si è qualificata per prima.
Ha raggiunto il suo obiettivo ed è OTTIMO ma se raccontate la storia a metà non si è credibili

 

Come iscritti? Saranno stati comunque selezionati. E poi lì fanno i trials anche per il tt. Costantini non era solo il coach di Lily Zhang ma il capo coach della spedizione, cosa che non aveva potuto fare per Londra 2012 perché il suo club non voleva rinunciare a lui per tutto il tempo della preparazione olimpica coi selezionati.

Anche questa è una parte di verità.

 

Condivisibile. Quando Massimo esplose in giovane età la critica principale che gli veniva rivolta era che non fosse un talento "puro" ma "costruito" solo perché aveva una scuola alle spalle, contrariamente ad altri campioni che favorivano una identificazione maggiore con se stessi. Quella tecnica, frutto di condivisione ricerca ed innovazione, gli ha permesso di superare indenne il periodo cinese (contrariamente ai suoi compagni di Nazionale) e gli ha dato una longevità incredibile. Merito suo o del suo Maestro Pettinelli? E' il classico esempio in cui la somma degli addendi dà un risultato nettamente superiore a quello algebrico.
Senza la scuola che leggo nelle parole di Milocco Ettore anche l'apporto di Massimo sarebbe di corto respiro, sicuramente di una qualità maggiore rispetto a quella che abbiamo conosciuto da parecchio tempo a questa parte, ma non un apporto strategico, quello di cui avremmo bisogno. Quando nel 2010 proponemmo a Sciannimanico il convegno fondativo della scuola italiana (organizzato a nostre spese) gli invitati sarebbero stati i campioni italiani ed i loro allenatori ed il risultato sarebbe dovuto essere quello indicato da Milocco Ettore. Poi non si fece nulla perché, ad albergo prenotato e a nostra insaputa, il tutto si trasformò in un seminario tenuto dal DT francese che andava di moda in quel momento. E non fummo d'accordo.

 

buonasera , quindi Lei/ Voi che proponete ?

 

Radunare per un paio di giorni chi ha vinto il titolo assoluto (maschile e femminile) ed i loro allenatori per discutere un modello di base. Individuare un capo progetto (piccolo team) con il compito di sintesi e al tempo stesso di individuare una proposta tecnica tenendo conto di ciò che c'è all'estero. Diffondere il modello sul territorio affinché non rimanga confinato nel giro della Nazionale.
Parallelamente occorrerebbe sovrapporre all'attività DITet una specifica per il settore giovanile puntando sul l'acquisizione della tecnica come elemento prioritario. Modificare l'organizzazione, la distribuzione delle risorse economiche, i regolamenti, la scelta delle persone e dei luoghi in funzione del nuovo modello di crescita tecnica (per i giovani) e di divertimento per gli adulti.
Insomma, aprire un cantiere e fare un progetto complessivo, privilegiando la qualità mentre si lavora per aumentare la quantità. Un bell'impegno per un nuovo Consiglio che guardi il futuro, con serenità ma con occhiali nuovi.

 

in effetti il continuo discorso dei talenti .... ai piu' stanca ... altrimenti avremmo scuole solo con ammissione quoziente intelligenza > 160
non tralasceri dalla idea il coinvolgimento del " passato " il passato storico è quello che permette di poter fare un piano di lavoro

se non si valuta il passato si spreca esperienza e un patrimonio che altrimenti andrebbe perduto

ho conosciuto una persona una volta ...che prima di iniziare l'allenamento si è girato verso il muro ed ha ascoltato il pingpong della palla ...
quasi fosse un monaco zen... ( lei lo conosce ... penso )

sarei per un progetto allargato ..il suo è interessante ma amplierei visione...estenderei anche agli "storici" atleti ...ovviamente ...di scrittori storici ce ne son già troppi

saluti e stima zz

 

Che fare,dunque?
E’appena uscito il discorso del nostro Presidente Fitet all’Assemblea Elettiva con gli intenti programmatici per il prossimo quadriennio.E qualcosa,apparentemente si muove.Ma vediamo, neppure nostro papa B. ha la bacchetta magica per rinnovare in un Amen l’ambiente conservativo in cui si ritrova(provate voi ad allontanare con uno schiocco di dita la parte di clero ammuffita ed assisa sugli scranni più alti,che ha tutto l’interesse a …non cambiare nulla) e adeguarlo ai tempi moderni. Anche se a questo lui mira e ,tastoni tastoni almeno ci prova.Ci riuscirà?
Allora provo condividere con voi alcuni aspetti,che una volta messi in luce ci permetteranno di innestare le nostre proposte migliorative.
Dobbiamo partire sempre da quello che siamo, considerando tutto il mondo del tennis tavolo italiano,ovvero:
a)com’è allo stato attuale
b)come potrebbe essere,o come vorremmo vederlo realizzato da qui in poi
c)Il prezzo che siamo disposti a pagare per rinnovarlo e tendere ai livelli sportivi più alti
(tenendo ben presenti le componenti che giocano contro,che tra dire e il fare si sa…….
si mette in mezzo il mare per quanto è lungo,largo e.... profondo).

Per spiegarmi meglio proprio sabato ero ad assistere ad una partita di serie A1 femminile Kras Sgonico e Castel Goffredo.Con piacere noto il gran pubblico folto sugli spalti. Da una parte tre ragazze tutte del piccolo paese carsico vicino Trieste,in questo caso con allenatore straniero. Dall’altra quattro ragazze asiatiche,credo Russia e Cina,alcune delle quali mi dicono regolarmente naturalizzate italiane,curiosamente con un tecnico italiano.Incontro senza storia 4-0 per le attuali favoritissime campionesse,tale era il divario tecnico fra le 2 squadre,seppur dopo qualche combattuto set.
Alla fine dell’incontro ci si ferma all’ingresso per una breve chiacchierata,presenti le brave e combattive ragazze carsoline e alcuni fra i più quotati tecnici ed esperti giocatori regionali.Al solito ascolto i vari commenti del si poteva…. ,forse non dovevi sbagliare 3 battute a set ,perché prima non hai tentato di cambiar gioco,….sai l’emozione di giocare contro simili campionesse,etc.etc.
Poi,arrivato il momento,dico la mia.Vuoi che no?Vado a rilevare che le avversarie disponevano di un rovescio soprattutto in top,migliore.Poi certo anche in fatto di continuità nei colpi c’era da pagar dazio.Lì per lì si doveva almeno tentare di controbattere con blocchi più attivi e precisi,in serie A1 non basta opporre la racchetta in quel punto per neutralizzare il colpo avversario e poi per il ritorno si potranno migliorare ulteriormente questi ed altri aspetti tecnico tattici.Tempo ce n’è e l’allenatore bravo e capace pure.Intanto un mio amico che gioca da semiprofessionista in Austria,scuoteva la testa.All’uscita, richiestogli perché, mi diceva che,secondo lui troppo era il divario tecnico in tutti i colpi e questo (divario) non si riuscirà mai a colmarlo nel breve(?) spazio di un campionato.
Che fare dunque?Presentarsi al ritorno rassegnati/e? preventivando una inevitabile,seppur onorevole sconfitta,visto i diversi traguardi di salvezza e di scudetto delle due squadre?
Ecco siamo arrivati al nocciolo della questione.Che dovrà fare l’allenatore?Voi che fareste?
Tanto fin là non ci arriviamo e teniamo il nostro stile di gioco,sperando così di battere almeno chi ci sta dietro,se là c’è qualcuno,che poi anche se retrocediamo “e che ci fa?”Abbiamo raccolto esperienza,almeno quella,vero?Comunque le ragazze han dato tutto,ciò che era nelle loro possibilità.
L’altra strada è quella di seguire vie nuove,almeno di provare a reggere 3-4 scambi,al posto dei 2 finora eseguiti.Per far questo,però,c’è un costo da pagare in termini di tempo,forse cambiar racchetta e gomme(non sono gratis,vero?),stile di gioco,che finora ha comunque pagato nelle serie inferiori,accettazione delle atlete e disponibilità di tutto l’ambiente a praticare tecniche nuove,ma comunque dispendiose e non si sa quanto produttive per ragazze che comunque non sono professioniste.Senza contare che allontanarsi dal tavolo,come fanno ottimamente le “cinesi” per ribattere con successo tutti i colpi, comporta uno stress fisico notevole,perché altre sono le rincorse e i piegamenti di caviglie delle anche e delle ginocchia e tutto ciò comporta problemi in più rispetto a chi,per abitudine, rimane sempre attaccato al campo di gioco.Quindi maggior movimento complessivo e maggior occasione d’infortuni,tocchiamo ferro e non se ne voglia,ma poi abbiamo in magazzino “altri pezzi validi per il ricambio”?L’ambiente nel suo complesso è in grado,saprà supportare ed adeguarsi ad un totale cambio di metodo e di registro?

Veniamo a noi.Quando sento parlare con ammirazione dei campioni che si disputano le medaglie alle Olimpiadi,ai Campionati europei, ai Tornei ITTF,ci si chiede un po’ tutti di ciò che ci manca e si provano a suggerire delle proposte per tentare di eguagliarli nel gioco.Va messo subito in chiaro che parliamo di livelli assoluti di maestria ,di conoscenze , di organizzazione e di professionalità.
A mio (modesto)modo di vedere se aspettiamo ….se aspettiamo palestre confortevoli,se aspettiamo organizzatori di manifestazioni (che magari sappiano il modo di far pagare il biglietto d’entrata)e dirigenti capaci,se aspettiamo allenatori italiani o stranieri più bravi di quelli della concorrenza,se aspettiamo il prossimo giocatore talentuoso,se aspettiamo…chi ancora ?Godot?....rimarremo ancora sotto l’albero , continueremo a godere della sua rassicurante ombra e….attenderemo ancora.La via più immediata,non più breve, che può portare benefici di lungo termine è quella della conoscenza.Lì possiamo incidere con una formazione più tecnica e adeguata a cominciare dalle nostri Corsi per allenatori.Perchè non si riesce ad eguagliare il gioco dei valenti e bravi pongisti/e “stranieri” che giocano o han giocato da noi?Perchè i nostri ragazzi/e non apprendono a sufficienza i loro segreti?Chi viene da noi,proveniente da altre Federazioni,sicuramente con l’intento di proseguire la carriera anche economica ,qui o altrove,ha l’interesse di trasmettere per intero le proprie conoscenze a compagni o ragazzi della propria società?Perchè non siamo in grado di riconoscere e trattenere i migliori allenatori che sono passati dalle nostre parti?

Ecco l’importanza di una Commissione,Circolo ristretto,chiamatelo come volete,un Comitato comunque che studi (molto!),che confronti,che analizzi, il buono che c’è i giro, lo mastichi e rimastichi e lo sappia ridurre in pillole digeribili per i nostri consumatori italiani.
E che duri nel tempo,perché la scienza non s’arresta.Va affrontata con metodo.( da quanto tempo remoto non si riesce a leggere sulla rivista federale un minimo articolo di sapore tecnico?)
Unico problema.Chi sarà preposto,dovrà certamente dimostrare le carte in regola e le spalle robuste per entrare in quel Comitato ristretto(vedrai,vedrai le critiche di chi,per non perdere potere, vuole lasciare le cose come stanno) ,come verrà riconosciuto?Spero in base al merito,non perché ha giocato in passato con merito,non basta,ma per come sa divulgare e proporre le nuove conoscenze in modo graduale e significativo anche nella palestra di Canicattì e non solo in quella di Formia.

Il nostro,fino ad ora,è stato un sistema costruito sulla gestione dell’esistente.Non sul futuro,non sull’innovazione.Ahi noi,quanto detto vale per molti strati della nostra Società ,come per le imprese.E così anche per il tennis tavolo,fate le debite eccezioni.Solo che ora ce ne accorgiamo e……
Ultima considerazione.Il mondo pongistico tedesco,non che fosse male in arnese prima, ha preso comunque nuovo slancio e vigore con l’avvento di Boll.Il mondo delle imprese, Liebherr ma non solo,non aspettava altro per aprire nuovi contatti e contratti,d’immagine ed economici,persino in Cina,dove vendono le gru e i carrelli montacarichi e dove guarda caso il campione tedesco gioca pure nei campionati universitari. Credetemi un bravo giocatore di livello internazionale è un bel biglietto d’immagine,molto ghiotto ,appettibile e appettito da molte aziende economiche che si vogliono espandere sui vari mercati mondiali.Francia,Inghilterra,Svezia si dàn da fare su quella linea.Molte marche di automobili si augurano di veder salire sulla propria compatta di lusso il Lebesohn di turno.Diamoci da fare,adesso.

ettore

 

sig ettore grazie della risposta , le cose da fare son poche e tante ....
son per il made in italy , quel made in italy che per anni ha tenuto alta la nostra bandiera ...
dietro ad una buona vendita ci sta sempre una intelligente analisi che tiene presente tutti gli aspetti ...debolezze,forza ,etc etc ( swot analysis)
queste analisi le fanno persone con i controjones ... quindi PROFESSIONISMO a tutti i livelli
mio passi la battuta autarchica ... auguro tanto successo e atante soddisfazioni alle tre ragazzine di trieste ...
e cerchiamo un attimino di essere piu' orgogliosi del nostro MADE IN ITALY !

 

ma davvero hai letto tutto questo prima di rispondere

 

ovvio , e se no come facevo a rispondere ...
(apropo' vado OT ,lei sa qualcosa di una telefonata fatta dal mio atleta durante l'allenamento dove si parlava di flan di topinamur con fonduta , cotechino con fonduta ,ravioli al plin ? )...