Società e tesserati 2015

Come gli altri anni in questo periodo viene effettuato uno studio approfondito sul tesseramento al 31/12 come contributo al progetto di rinnovamento del nostro ambiente. Trattandosi del 4° studio sullo stesso argomento abbiamo pensato che potesse essere più interessante modificarne la struttura ed inserire un’analisi delle società. L’obiettivo finale è quello di dare un quadro numericamente articolato sia dei tesserati nel loro insieme sia rispetto alle Società di appartenenza.

Lo studio mette in evidenza alcuni aspetti e criticità che la prossima gestione federale dovrà per forza affrontare se si vuole che il tennistavolo abbia prospettive migliori. La campagna elettorale per l’elezione del Presidente e del Consiglio è già iniziata e lo stato di salute del nostro sport in termini assoluti ma anche rispetto alle altre federazioni può essere un momento di riflessione e spunto per iniziative concrete.

In allegato sono proposte solo un paio di pagine dello studio.
Il download del documento completo può essere effettuato al link:

La rinascita del tennistavolo italiano

dove sono raccolti tutti i contributi degli ultimi anni per il rinnovamento del tennistavolo.

 

Complimenti per l'ottimo lavoro!

 

Grazie!

 

Mi complimento anche io perché raccogliere i dati non è semplice e richiede tempo. Alcuni dati hanno una certa rilevanza statistica ma sono poco interessanti ma altri lo sono di più. Onestamente il dato delle tessere promozionali lascia il tempo che trova e, visto che oramai la Federazione ha deciso di non fare nulla per incrementarlo, non ha molto senso inserirlo nel contesto. Anche la nostra Società quest'anno ha fatto più di 100 tessere promozionali ma sono esigenze locali dovute più che altro ad affermare la propria presenza sul territorio per giustificare un affidamento di una palestra o di un impianto. Poco significative per la crescita del nostro sport. Assolutamente d'accordo sul fatto che il nostro sport possa essere maggiormente praticato nel settore femminile, bisognerà vedere come farlo e proporre un progetto specifico. A mio avviso servirà anche di monito per chi insiste ancora nell'attaccare l'attuale Federazione prevalentemente sui numeri degli agonisti. Io non ricordo dei numeri molto superiori per il nostro sport rispetto a quelli attuali. Ci sono mille motivi per cambiare ma puntare sui numeri dei tesserati mi sembra sciocco. Ovviamente non mi riferisco all'analisi statistica fatta da voi, sia chiaro. Complimenti ancora.

 

Studio interessantissimo.

Purtroppo i dati sono perlomeno artificiosi. Il tesseramento e l'effettiva partecipazione all'attività sono "fenomeni" che non si intersecano.

Peccato. Ci potremmo chiamare "Bluff S.R.L."

 

Studiavo un attimo certe cifre.
le due società che hanno 909 e 250 tesserati in realtà hanno rispettivamente 866 e 221 promozionali, quindi solo 43 e 29 tesserati.
Ossia non hanno nulla
Una ventina al massimo di promozionali invece è un numero più che plausibile per società che facciano una buona propaganda al nostro movimento e utilizzino lo strumento del tesseramento promozionale per chi entra per la prima volta in palestra.

 

Al di là dei tesserati in quanto tali sono interessanti i dati riferiti alle società sportive. Che dimensione hanno per intenderci, per capire se il futuro passa attraverso la loro crescita oppure attraverso nuove società. E quante società effettivamente sono tali cercando di capire quale possa essere una soglia di riferimento. Che senso ha tesserare uno o due promozionali? Capisco zero o 10/20 ma uno...
Un altro aspetto da approfondire è se la presenza di adulti in un club faccia o meno terra bruciata dei giovani perché prevale la voglia di giocare. Sarebbe stato interessante combinare tecnici/società/tesserati per capire che cosa facciano gli 899 allenatori quando 87 club fanno circa il 50% del tesseramento giovanile. Allenano gli adulti o servono per stare in panchina?

Beh, potrebbero aver capito che esiste un tipo di domanda di pingpong che non passa necessariamente dall'agonismo e che potrebbe rappresentare la base economica per finanziare appunto l'agonismo. Certo, pensando agli orari possibili di frequenza, lo spazio necessario a disposizione diventa tanto.

La leggo così: il modello di sviluppo del tennistavolo degli ultimi trent'anni, il progetto politico della Società del Presidente per intenderci, ha portato a questi numeri. E' possibile che il progetto sia "giusto" ed abbiamo avuto solo una sfortuna pazzesca a non trovare dirigenti capaci? Oppure, al contrario, il progetto coglie perfettamente la mentalità di "fare circolo chiuso" che abbiamo? Sarebbe un passo in avanti se i partecipanti alla disfida elettorale ci narrassero la visione prima di spiegarci che cosa fare per raggiungerla.