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Settaggi per fotografare

Discussione in 'Foto' iniziata da topspinner, 10 Gen 2006.

Status Discussione:
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  1. topspinner

    topspinner Sparpagliatore di palle Staff Member

    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Il titolo è un po' così, però vorrei sapere, se tra gli iscritti c'è un fotografo o qualcuno che si intende di fotografia, in modo da darmi e darci qualche dritta per fotografare bene le azioni di gioco ecc...
    Intendo consigli tecnici, per cui per esempio (nn vogliatemene, mi intendo poco) luminosità, apertura del diaframma ecc ecc

    Io posso dare la mia dicendo che ovviamente una cosa importantissima è che nella fotografia, oltre al gesto tecnico, non sfuocato ovviamente, ci sia anche la pallina...

    Altro, nella mia parziale incompetenza non mi sento di dire...aspetto qualche tecnico...
    Ciao
     
  2. Spiff

    Spiff Astronauta

    Nome e Cognome:
    Flavio
    Squadra:
    ex [T.T. G.A.S.P. Moncalieri] - D/1
    Ho attraversato un periodo di totale dedizione alla fotografia (www.safelight.it) più di dieci anni fa, ma ho quasi sempre affrontato soggetti statici. Ora anche a me piacerebbe dedicarmi a riprese di tennistavolo, ma il fatto è che raramente le condizioni ambientali (qualità dell'illuminazione e possibilità di posizionarsi) permettono risultati decenti.

    Da quanto ho verificato utilizzando una reflex digitale Nikon D100, in una palestra ben illuminata si può fotografare (non senza difficoltà) in luce ambiente a patto di avere sensibilità fra 400 e 800 ISO e obiettivi di apertura massima f/2,8. Ovviamente poter utilizzare obiettivi ancora più luminosi permette tempi di scatto più idonei, ma di poco (un 85mm f/2.0, o il classico 50mm f/1,8). E' importante riuscire a ottenere tempi massimi di scatto non al di sopra di 1/60 s, ottimo sarebbe da 1/125 in giù... Cosa che sotto i 400 ISO è da scordarsi.

    Generalmente i fotografi si piazzano con dei teleobiettivi di grande apertura (f/2,8) tra i prolungamenti della mediana e diagonale del tavolo. L'uso di un teleobiettivo (da 180 a 300 mm)rende più intereressante l'immagine, aumenta la possibilità che la pallina si trovi nell'inquadratura (solo se si è di fronte o di tre quarti), ma se è troppo distante dal giocatore risulta sfocata, poiché è impossibile chiudere convenientemente il diaframma, vista la luminosità scarsa delle palestre. Credo che se questa fosse effettivamente di 400 lux sul tavolo, la storia sarebbe un po' diversa...

    Con le digitali compatte si può fare esperienza senza sprechi, ma spesso hanno grossi limiti di luminosità massima dell'ottica, oltre a un ritardo significativo tra pressione del pulsante e ripresa effettiva. Questo porta a dover anticipare molto lo scatto, e i risultati possono essere deludenti.
    Con le digitali reflex, va meglio, ma non si creda di essere esenti da un percettibile ritardo.

    Quindi, volendo maggior qualità compositiva dell'immagine, avendo a disposizione una compatta digitale e una reflex tradizionale sceglierei mio malgrado la seconda.

    Utilizzando una compatta occorre escludere stabilmente il flash e verificare che la sensibilità sia intorno ai valori richiesti (800 ISO - può succedere che la macchina non si adatti da sola, e ciò dipende dall'uso di programmi o impostazioni particolari)

    Per chi non fosse avvezzo ai termini fotografici, "diaframma chiuso" è una impostazione che aumenta il campo di messa a fuoco dietro e davanti al soggetto (sempre più dietro che davanti), ma limita nel contempo la luminosità in entrata, causando tempi di scatto più lunghi e favorendo immagini mosse.

    Da chiuso ad aperto, i valori sono 32, 22, 16, 11, 8, 5.6, 4, 2.8, 2, 1.4. Le compatte tascabili hanno apertura molto limitata, specie in zoom tele, quindi i tempi di ripresa sono lunghi e favoriscono il "mosso".

    Esempio pratico: sono davanti al giocatore con un medio-tele, inquadro lui e la retina, metto a fuoco lui. A diaframma chiuso (f/8) la retina sarà nitida, a diaframma aperto (f/2,8) il giocatore sarà a fuoco e la retina sfocata.
    Però: a f/8 il tempo di scatto sarà lungo, e il giocatore risulterà mosso; a f/2,8 avrò più probabilità di ottenere il giocatore "fermo".

    f/2,8 è un valore di apertura massima tipico di obiettivi professionali, generalmente ci si deve accontentare di aperture più strette, 3.5 o 4 sul grandangolo, 5.6 più sul tele. Utilizzando degli zoom tele, quindi, non esagerare mai con la "zoomata", stare vicini al giocatore il più possibile e impostare lo zoom meno "profondo", sempre per evitare il mosso.

    Il mosso, inoltre, può essere quello del giocatore o quello del fotografo che muove la macchina durante lo scatto. E' consigliabile l'uso del monopiede, un'asta telescopica che si avvita alla base della macchina fotografica o dell'obiettivo stesso. Col monopiede, in palestra si otterranno sempre immagini più nitide.

    Come in tutte le fotografie di azione, l'inquadratura va spesso effettuata prevenendo la scena, per esempio inquadrando e mettendo a fuoco la zona in cui verrà probabilmente a trovarsi il giocatore dopo che l'avversario avrà risposto, e scattando nel momento in cui nell'inquadratura entra il giocatore ed esegue il colpo. In questo può essere d'aiuto la messa a fuoco manuale, se impostabile. Scattando in sincronia col colpo avremo probabilmente la pallina in uscita dalla racchetta, quindi bisognerà fare molta pratica con questi ritardi fisiologici, per sfruttarli a nostro favore. Quindi: evitare di seguire il giocatore con l'inquadratura se sappiamo cosa vogliamo inquadrare, il topspin di dritto sul dritto è inutile cercarlo sul rovescio... E seguendo il soggetto con l'obiettivo rischiamo il mosso, perché difficilmente la fotocamera sarà ferma durante lo scatto.

    Buon... allenamento.
     
  3. Janove81

    Janove81 Utente

    Ciao per le foto "sportive" di solito nelle compatte c'è già l'opzione per immortalare azioni veloci, ma se si vuole fare tutto in manuale i settaggi standard che uso sono questi:
    -apertura diaframma media: 5-6
    -otturazione: dai 1/400 a 1/600
    -iso (dipende dalle condizioni di luce): tra 200 e 400.
     
  4. Spiff

    Spiff Astronauta

    Nome e Cognome:
    Flavio
    Squadra:
    ex [T.T. G.A.S.P. Moncalieri] - D/1
    :confused: In un ambiente chiuso e illuminato artificialmente (una palestra regolare per il TT non ha aperture in cui entri luce solare diretta) mi sembrano valori improponibili...
    Sto guardando i dati EXIF dei miei ultimi scatti a un Gran Prix: a 400 ISO ed f/5.6 è già tanto se tieni un 30esimo, altro che 600esimi :mumble:
     
  5. Janove81

    Janove81 Utente

    Si ho sbagliato con i tempi di otturazione, ma per quanto riguarda gli altri valori ci siamo.:Prrr::rotfl:
    Effettivamente in alcune palestre bisogna alzare parecchio gli iso con il rischio di far venire parecchi disturbi sulle foto (rumore).
     
  6. roma88

    roma88 Utente Attivo

    Squadra:
    TTBONOLA
    Ciao topspinner! Scusa il ritardo ma mi era sfuggito il post!!

    Per gli aspetti tecnici non c'è nulla da aggiungere a quanto detto da spiff a cui tra l'altro bisogna fare i complimenti per le splendide foto del suo sito!

    Posso solo dirti come ho lavorato io: reflex digitale, obiettivo da "timidone" (uno zoommaccio 55/200 f 3.5/5.6) visto che in fondo era il mio primo appproccio e per di più in match piuttosto importante...
    Ho scattato per lo più bloccando il tempo su 1/125 o 1/160 con iso a 1600.
    Questi tempi, per l'obiettivo che ho usato, non sono sufficienti e infatti molte foto sono mosse, ma stavo lavorando veramente ai limiti dell'attrezzatura.
    Il mio unico scopo era vedere se c'era qualche speranza di ottenere qualche immagine decente... e tutto sommato i risultati, anche se ancora poco soddisfacenti, sono incoraggianti e alla prima occasione ci riproverò, magari armato di un obiettivo un po' più adatto (che non potrà che essere il 50 f1.8, viste le mie finanze!!)

    Ma visto che abiti in lombardia, forse la cosa migliore è trovarci una volta in occasione di qualche partitella del pieve, o del castelgoffredo e divertirci un po'!!
     
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