Serie A2 da rivedere

Nutro elevate perplessità circa la partecipazione ad un Campionato di Serie A2 maschile.
Vi spiego e mi dite come la pensate.
Perché una società dovrebbe partecipare al Campionato di Serie A2?
- Innanzitutto la formula che prevede al max 6 incontri (minimo 4) penalizza fortemente chi vuole giocare e chi affronta trasferte di centinaia di kilometri per fare magari 1 solo incontro;
- Costi di iscrizione e trasferte molto più elevati;
- A dispetto delle Serie B non esistono rimborsi per le trasferte da e sulle isole;
- Rilevanza a livello territoriale nazionale e/o televisiva nulla;
- Livello minimo imposto dei giocatori 3 cat quindi maggiori rimborsi...
Paradossalmente se si vince il Campionato di B1 per andare in A2 si va a fare una serie che ti costa tanto di più per giocare tanto di meno!!!!
In federazione non si sono mai chiesti perché tante società rinunciano alla Serie A2???
A Casalbordino l'abbiamo fatto già 2 volte (rinunciare).....1 dopo una meritatissima promozione dalla B1 e una dopo una meritatissima salvezza in A2.
Cosa ne pensate?

P.S.: Un'altra cosa che mi chiedo è se è così difficile ripescare una squadra prima dell'inizio dei Campionati quando ci sono delle rinunce improvvise che lasciano i gironi "azzoppati".....Fare degli ingaggi per giocare 10 o 12 volte solamente è alquanto riduttivo se si vuol essere uno sport

 

Ciao Ale ... in qualche maniera è un discorso che vale anche per la A1 ... ed è tra l altro notevolmente sceso il livello di tutti i campionati, almeno fino alla b2 rispetto al passato ...

Mancano pochi giorni e pubblichero la mia idea ... che sarà quella che proporro in commissione .. è un po uno stravolgimento di tutto ... ma come vedi .. tutto cio non ha piu senso ..

 

tutti i campionati non hanno senso ...fino alla D1 e D2 dove si gioca oratorio ed è un hobby ....si dovrebbero abolire i campionati e fare molti più tornei 12 mesi l'anno ...con premi consistenti ai primi 8 classificati ....aumentare le tasse d'iscrizione ai tornei e la metà della cifra destinarlo ai premi ....almeno cosi : si hanno i controlli dello stato pietoso delle palestre ( in alcuni campionati : 10 gradi e assenza di luce) controllo delle puntinate ( con macchinetta obbligatoria al torneo: non come ora che non esiste o non può esistere se non c'è l'arbitro) ecc.ecc. arbitri presenti ai tornei per dare espressione che sia uno sport ....non oratorio D1 D2 D3

 

Hai ragione da vendere Paolo.

I campionati, anche le serie da oratorio sono una jattura.

Tu pensa che in D1 ci troviamo a dover sottostare alla logica della salvezza obbligata e quindi costringerci a far giocare sempre la formazione più forte lasciando a bocca asciutta gli altri, in panca con la bava alla bocca.

Se sport individuale è, che lo sia fino in fondo: tornei tutte le settimane! Anche piccoli.. provinciali, cittadini, rionali, con 6 tavoli.. ma che giochino tutti !

 

dobbiam prendere come modello il tennis....lì i campionati a squadre contano come il 2 di picche ....il tennistavolo è uno sport individuale e così dev'essere....che senso ha fare 150 km x andare a giocare in C1 dove : non c'è l'arbitro - palestra (si fa x dire) con 10 gradi ,muri bianchi , luce assente - materiali di tutti i tipi non controllati - ecc.ecc......più tornei al max a 30 km di distanza dal capoluogo di provincia .....aperti a tutti ....maschi e femmine però divisi..altrimenti non c'è credibilità ....ripeto: stiam andando sempre di più verso il baratro dell'oratorio ....solo in Italia !!!!!!!!!!!!!!!

 

Minchiata per minchiata hai dovuto aggiungere anche la tua.

 

Buonasera, chiedo ai bene informati di regolamenti federali quale è la motivazione per imporre una categoria minima di partecipazione, cosa che vedo essere comune a diverse serie. Grazie.

 

Ciao,

Tutto giusto.
E' così.
Io quest'anno sono demotivato sino al midollo.
Davvero, non mi piace l'organizzazione ne la condizione di gioco.
Che pena...

Ciao,
Rob