Sei handicappato? tu non puoi giocare

Il paraguiano Julio Gonzales, giocatore del Vicenza calcio militante in serie B, coinvolto in un incidente stradale il 22 dicembre, a cui e' stato amputato il braccio sinistro non è risultato idoneo all'attività professionistica del gioco calcio; quindi il soggetto in questione non potrà partecipare ai campionati professionistici ma esclusivamente ai campionati dilettantistici.
A mio parere questa notizia che non ha fatto scalpore alcuno, è una forma di vile selezione; non capisco perchè se un atleta ha le capacità tecniche e fisiche per disputare un campionato professionistico, questo debba come ha fatto il giocatore in questione ritornare a giocare nel suo paese quando la società Vicenza propietaria del suo cartellino avrebbe voluto annoverarlo tra le proprie fila.
Fatemi sapere le vostre opinioni in merito......
personalmente mi sento schifato!
Scusate il titolo, ma volevo essere provocatorio.

 

Sono daccordissimo con te, non capisco come l'amputazione di un braccio possa pregiudicare l'doneità alla pratica sportiva professionistica in uno sport come il calcio, Tantè che il giocatore è tornato a giocare in Sud America. Vorrei anche io qualche chiarimento medico-sportivo ... oppure se è come penso io siamo solo e sempre in Italia

 

Ragazzi state sbagliando a mio avviso.
E' impossibile giocare ad alti livelli senza un braccio, credetemi.
Non hai più bilanciamento praticamente, non si ha più distribuzione della potenza.
Per caricare il tiro, quando si carica, bisogna allungare il braccio..come può farlo uno che non ce l'ha?

 

Azzardo, fra l'altro non ricordo più a quale livello è l'amputazione.
Penso però che nel gioco del calcio (ma anche in altri) essendo uno sport di contatto, le braccia servano anche come protezione per attutire gli scontri e come elemento di equilibrio in uno sport di "corsa" dove il fallo, anche a tradimento, può portarti a cadere e magari battere il capo per terra.

In questo caso non lo vedrei come una discriminazione ma una tutela.

 

Si sono d'accordo,sarebbe utile conoscere qualche dettaglio in piu' sulla vicenda,ma in linea di massima non ci vedo nulla di paricolarmente clamoroso.
Il calcio di oggi e' uno sport molto fisico,in cui gli infortuni e gli scontri fisici per l'appunto tra calciatori sono all'ordine del giorno...non ne parliamo poi nel campionato italiano...non ne parliamo poi in partite particolarmente delicate e sofferte...pensare che questo ragazzo(stimabilissimo comunque a mio avviso e dalla volonta' di ferro!)debba affrontare tutto cio' privo di un braccio...credo sia veramente troppo...

 

Mah, risposta un po' da meditare. Mi chiedo solo cosa possa succedere nel caso che questo giocatore, possa aver un trauma durante il gioco per effetto della sua menomazione. Apriti cielo sulle responsabilita'......e allora....

 

Sarebbe molto interessante conoscere il parere di un medico in merito a tutta questa questione.
Intanto ho trovato l'articolo della Gazzetta dello Sport di dicembre 2006
per ricordare l'accaduto:

http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieB/Primo_Piano/2006/01_Gennaio/20/gonzalez.shtml

Mi auguro tanto che lo abbiano fatto per tutelarlo.

 

Leggendo i post di sunnie e Lele trovo uno spunto per chiarire ulteriormente il mio pensiero...effettivamente chiedersi il perche' questo ragazzo non sia risultato idoneo e' un punto importante.Le motivazioni io non le conosco...e sinceramente non mi sentirei nemmeno di escludere a priori l'ipotesi che questa scelta sia stata presa...per non avere ulteriori grane.
In tal caso questa sarebbe una vera e propria discriminazione!
Se pero' devo dire,a prescindere dalle motivazioni,se secondo me sia giusto o meno preservare il ragazzo dalle conseguenze che un campionato come il nostro puo' comportare...allora dico che e' giusto.
Pero' e' importante che ci sia una distinzione tra questi due discorsi.

 

Quoto!
E poi pensate a cosa accadrebbe se un tifoso fuori controllo schernisse pubblicamente il calciatore allo stadio, magari con uno striscione?
Si scatenerebbe un caos incontenibile, come, purtroppo, e già accaduto in tempi recenti.

p.s.:non si pensi che sono contro i tifosi perchè anch'io faccio parte di quella categoria

 

Quoto Dan. Condivido il tuo pensiero perfettamente. Ci dovrebbe proprio essere una distinzione per capire esattamente le reali motivazioni, ma la notizia è passata quasi del tutto inosservata, almeno per quanto riguarda la rete internet!

 

ok hai ragione però penso che questo lo debba decidere il giocatore se giocare ancora oppure no (e a qnt ho capito lui voleva giocare)e non la federazione o chi per essa.....

 

Vi faccio una domanda:
ma non sarebbe meglio lasciare l'opportunità al giocatore di decidere le proprie sorti, invece di imporgliele per "salvaguardarlo"??? e da che???
In risposta a Giando: l'uso delle braccia nel gioco del calcio è fondamentale per equilibrare il corpo ecc.... ma qui non si sta parlando se lui era o meno in grado di giocare (anche se sembrerebbe di si in quanto ora giocherà in Paraguay nella massima serie, non in Congo) forse non hai capito che qui si sta parlando se è giusto o meno togliere la possibilità ad una persona ed atleta a posto con tutti i valori, quindi abile allo sport, la possibilità di giocare a livello professionistico.
Poi vorrei rammentarvi che io a livello dilettantistico (promozione) mi sono rotto due volte i crociati delle ginocchia, e vi assicuro che le braccia per equilibrarmi ce le avevo....

 

Si,ma io in questo caso specifico non ne farei una questione di principio.
A me sinceramente ha fatto molta piu' specie la vicenda di quell'atleta(non ricordo il nome pero'... )che pur facendo tempi da record con una protesi alla gamba e' stato comunque escluso dalle competizioni mondiali.
Qui il discorso e' un po' diverso...Ti ripeto,magari la decisione della societa' sara' stata presa sulla base di un discorso utilitaristico,vale a dire economico e anche preventivo verso possibili rogne future.
Questo puo' essere discutibilie,ma la verita' e' che l'ultima parola spetta comunque alla societa' che ha acquistato il calciatore.Per quanto cio' sia umanamente deprecabile la realta' dei fatti e' questa: in un campionato delicato e importante(a livello mondiale)come quello italiano,i presidenti pensano a far fruttare ciascuno la propria "azienda".Non pensano a dare possibilita'...torniamo sempre al solito discorso...il libero arbitrio,la scelta,la possibilita' e via dicendo sono concetti che non esistono quando sono in gioco miliardi di miliardi

 

Dopo un incidente del genere è sicuramente apprezzabile con quanto coraggio e determinazione questo giocatore si sia impegnato a voler tornare a giocare e questo lo metterei al primo posto.
Reputo, poi, che per un giocatore di calcio le braccia non siano importanti quanto le gambe (ammissione peraltro dello stesso Gonzales in un'intervista alla Gazzetta dello Sport per il premio "Facchetti" a lui consegnato).
La sua esclusione a giocatore professionista in Italia è una scelta della FIFA e della sua società. Non avranno più avuto "voglia" di investire su un giocatore con una menomazione, né tanto meno accollarsi le rogne di qualche imprevisto. Tanto alla fine si finisce sempre nel medesimo discorso.. i "soldi" e nel calcio si sa tutti benissimo i miliardi che circolano e quanti non se ne vogliano far circolare se si vuole alla fine escludere qualcuno. La storia è vecchia!

Termino il mio post con questo:
@ Tspbamboo ma lo sai dove gioca ora Gonzales?? Nel Tacuary.
Ok!
E lo sai che il Tacuary gioca in uno Stadio intitolato a Roberto Bettega!

 

Separiamo il discorso tecnico (se il giocatore fosse o meno in grado di poter giocare ai livelli richiesti), con il discorso morale ed espressamente normativo.!
Per quanto riguarda la società concordo pienamente a metà (vedi Trap.) in quanto il valore del giocatore si è deprezzato in modo tale da non fare più la differenza fra tenerlo o venderlo; inoltre a livello mediatico far giocare un giocatore in serie B in Italia senza un braccio avrebbe fatto da richiamo a tutti i media mondiali, e questo avrebbe potuto in parte ripagare il deprezzamento economico del giocatore. Senza calcolare la rivalutazione di immagine della società stessa.
Il discorso FIFA è diverso, in quanto non capisco cosa si debba tutelare.... se il giocatore è a conoscenza dei "pericoli" che potrebbero succedergli praticando l'attività pedatoria, che a mio parere sono molto simili ai rischi che potrebbero succedere a qualsiasi altro giocatore, non vedo assolutamente il motivo di vietarne la pratica.
Per l'atleta con la protesi alla gamba a cui hanno vietato le olimpiadi è un discorso diverso: in quanto una protesi potrebbe potrebbe essere vista come un "oggetto" atto a variare il rendimento dell'atleta, quindi inefficiarne la comparazione con atleti normodotati.

 

Ok,se fai la separazione tra un discorso relativo alla questione prettamente societaria e un discorso morale realtivo ai diritti del giocatore in parte mi trovi d'accordo.L'ho detto anche nei precedenti post.E' giusto che il calciatore in questione possa rivendicare i propri diritti a prescindere dagli interessi della societa'.

Su questo non sono d'accordo.Personalmente trovo impensabile che un ragazzo con un handicap cosi' grande possa prendere parte ad un campionato duro come il nostro...il fatto che giochi nel suo paese a mio avviso non rappresenta un paramentro di riferimento attendibile: i rischi ci sono comunque ma le differenze rispetto al nostro campionato sono abissali,quindi il paragone ci puo' stare fino ad un certo punto.

E' vero,ma bisognerebbe chiedersi se le motivazioni ufficiali date dalla FIFA coincidono anche con le reali motivazioni...