Quando non... ti piace vincere facile?

In questo momento non sono in condizione di fare sconti a nessuno, giusto ieri sera ho giocato rilassato e perso con uno scarso scarso.. ho poca esperienza, gioco da poco tempo e devo dare il 100% in ogni occasione.
In altri sport (calcetto in particolare) però mi è capitato sia di essere quello molto più forte che quello molto più debole. Da più debole devo dire che ho trovato quasi offensiva la totale rilassatezza dell'avversario, come la leziosità che quasi assumeva in contorni della derisione. Ho sempre preferito chi non si è fatto problemi e mi ha stracciato, magari senza esagerare, ma con decisione.
E così mi sono sempre comportato io a parti invertite. Niente fronzoli, ma fermezza e determinazione nel vincere anche largamente, ma senza umiliare l'avversario.

 

Se la partita è contro una ragazzo down o con grossissimi handicap fisici , sicuramente non forzo i colpi, regali punti ma non lo faccio troppo sporca
Sicuramente se sono set di allenamento, trattandosi di giocatore con handicap mentali , lo faccio felice molto volentieri
Ma il discorso è molto complicato soprattutto delicato

Se il giocatore è normodotato non faccio sconti , probabilmente cerco di non fare il fenomeno se la differenza di livello è veramente notevole. La vedo come una questione di rispetto

 

da "debole" trovo estremamente offensivo vedere l'avversario che gioca con superficialità molto meglio 11-0

 

In campo non faccio distinzione tra normodotati e diversamente abili sia a livello mentale che fisico, guardo solo il divario tecnico... se il gap è ampio a mio favore, limito il mio gioco (soprattutto i servizi) cercando di far si che anche l'avversario abbia la possibilità di "tirare" qualche palla, ma mai dando a vedere che lo sto facendo di proposito giocando con superficialità.
Poi mi sono prefisso una mia deontologia personale... anche se dovessi giocare contro Timo Boll e per un allineamento strano dei pianeti unita alla portiera della macchina che si è chiusa sulla mano sinistra di Timo, dovessi trovarmi in vantaggio per 10-0... mai arrivare a lasciare l'avversario 11-0 (tranne che per 2 persone in particolare se mai dovesse succedere di reincontrarle )

 

Guardati il filmato dove Timo umilia Chen Qi spostando (durante il punto!!) la racchetta dalla mano sinistra alla destra e facendo un controtop con la destra!!
Forse per battere Boll avremmo bisogno di 2 sportiere della macchina..io ne userei anche 4 per le gambe, per essere sicuro..

 

Condivido l'affermazione di DR Pimple: discorso delicato.
Dalla personale esperienza (oramai son anni che collaboro con organizzazioni sportive handicap mentale) l'ultima cosa che un disabile vuole è ricevere "regali" ,(come del resto noi ,normodotati). L'agonismo lo "sentono" come noi, le regole idem (anche se spesso fan di testa loro) ma non c'è problema.... quel che conta è lo spirito col quale si affronta un confronto .
Certo, dare le giuste piccole soddisfazioni all'altra parte è doveroso ma ci va buon senso: se l'avversario ha solo il colpo di rovescio decente non vado a mettergli la palla sul dritto ...che abbia la possibilità di giocare, non è un regalo, è il minimo per quel che mi concerne.
Ma se giocano fra "pari" le cose son diverse: pari opportunità, regole ferree (nell'ambito del fattibile). A fine giugno a Biella ci saran le Special Olimpics Nazionali (2000 partecipanti) e metteremo anche i tavoli perchè richiestissimi....

 

la questione dell 11 a 0 per me è alquanto delicata!
Una volta mi è capitato di essere sotto 10 a 0 e l'avversario ha sbagliato in modo evidente la risposta, psicologiamente per me è stato peggio, avrei preferito perdere 11 a 0 il set e non ricevere quel regalo.
Alla luce di quell'esperienza se la differenza con l'avversario è a mio favore netta, cerco di non arrivare al 10 a 0 per non trovarmi nell'imbarazzante situazione di dover decidere cosa fare........faccio fare 1 o 2 punti prima all'avversario.
Un paio di volte mi sono ritrovato per una serie di circostanze 10 a 0 per me e comunque ho deciso di non sbagliare di proposito in modo clamoroso , ma di giocare senza forzare mettendo diciamo l'avversario in condizione di essere padrone del suo destino.

 

Dipende con chi si sta giocando.
Ricordo a proposito una intervista alla mitica Steffi Graf quando era numero 1 al mondo, disse che quando incontrava le ragazzine emergenti, cercava di fare in modo di lasciarle se possibile 6-0, 6-0, così se mai avesse dovuto reincontrarle una volta migliorate avrebbero subito psicologicamente il suo carisma grazie alla scoppola precedente.
Grande Steffi.

 

Per dire...il nostro istruttore perde dei punti nei set di gioco; fermezza e decisione, qualche sconto e nessun regalo! A risultato finale comunque scontato!

 

Mi è successo diverse volte di fare degli 11 a 0 in campionato e non solo con avversari considerati scarsi,anzi... il fatto è che l'esperienza mi ha fatto appoggiare la filosofia del nostro tecnico che dice ; il set finisce a 11 ,fino a quando non segni l'ultimo punto il set non è vinto punto e basta... A volte la "trans" agonistica non mi fa neppure capire che son arrivato alla fine del set,figuriamoci se sto a sconcentrarmi per far fare un punto all'avversario ....
Ho realmente assistito a rimonte impossibili ,quindi la cosa giusta è : non si regala niente...Altrimenti ,che si gioca a fare? Ci mettiamo d'accordo prima della partita, dai... sono più scarso di te fammi fare almeno un punto.... ma che sport è così?MERITATELO,il punto...sii stimolato e non demotivato... è come quando a scuola si dava il sei politico... e ora ci son classi dirigenti ignoranti.
Il primo set che giocai serio contro un tesserato (quando cominciai, l'amico Alessio) finì 21 a 0 ...eran le dieci di sera... da allora non ho mai più perso a "0" perchè mi misi a migliorare il più possibile...

 

Mi si è presentato il problema ma mai con atleti diversamente abili....con loro la partita me la sono sempre dovuta sudare.
Se incontro qualcuno che proprio non la caccia di là (deve essere proprio un principiante....),in allenamento o in qualche torneo amatoriale, cerco di fargli fare qualche punto senza farmi troppo vedere....., per cortesia, però è importante che non se ne accorga....
Quest'anno in campionato ho perso un set 11-0, e ne ho vinto un'altro per 11-0(ovviamente con giocatori differenti...), in campionato non voglio e non faccio sconti....è una questione di rispetto, verso me stesso, e verso l'avversario...se merito l'11-0 lo becco , e viceversa lo affibbio.....anche perchè mi è successo di recuperare dal 1-10.....1-2 e poi vincere la partita 3-2...quindi....uomo avvisato.....

 

Nel rugby se una squadra sta dominando, anche con punteggi stratosferici, deve continuare a martellare l'avversario per non offenderlo, rallentare il gioco metterebbe di più in risalto la scarsità dell'avversario stesso.(che sport fantastico)

 

primo, 11-0 non si fa mai: ne butto una apposta prima, magari facendo finta di sbagliare la risposta , o tirando un top fortissimo fuori (a meno che non ti stia sul ..... il tuo avversario).
Se uno è immensamente piu scarso (tipo amatore) non riesci a giocare duro, ma giocchicchi , non perdendo certo i set, ma sbagliando certi punti per superficialità e non apposta.

ps
una volta ho giocato in un torneo non fitet contro un ragazzo con problemi (Pimple forse lo conosce) , il giorno del suo compleanno e mi ha pregato in privato di fargli vincere il torneo, e ho perso apposta senza farlo capire (non mi conosceva quasi nessuno), ma in un torneo fitet non lo farei nemmeno se mi pagassero.

 

Adesso che mi ricordo : il mio allenatore preferito una volta disse che - se posso vincere 11-0 con l'avversario - devo vincere 11-0 con l'avversario.
Motivazione : se nel futuro io peggioro clamorosamente e l'avversario si allena 100 ore al giorno, sarà difficile che mi batta perchè il ricordo di quella partita sarà troppo pesante.

Stimo troppo il mio allenatore preferito.

Ora seriamente : secondo me bisogna comportarsi 'in media staat virtus' : la virtù sta nella via di mezzo : non umiliarlo, ma nemmeno essere Babbo Natale.

 

sul discorso del 11-0, in fitet quando durante un'incontro capita che il giocatore si ritira, per motivi di problemi fisici o altro di solito gli altri set non giocati si compilca on 11-0

se come mi è già capitata questa cosa di avere dei risultati cosi e alcuni disputati e altri no, preferisco se sono 10-0 sbagliare il servizio mandandolo corto corto basso sul mio campo, in maniera che perdo il punto e poi non sembra proprio fatto apposta, cosi se finisce poi 11-1, cosa che non è detta perche comunque altri punti possono accadere ecc ecc...ma almeno non 11-0 che spesso chi vede il risultato magari pensa che l'avversario si fosse ritirato.

poi io da scarso, non regalo mai i punti durante i set, ovvero se li perdo contro uno più scarso, gli ho perso e basta. è vero che magari contro uno nettamente scarso gioco rilassato e con dei servizi poco pesanti ecc ecc, ma non proprio regalare punti.

cosa che però penso che non è giusta, se tanto l'avversario gioca al 100% non è che devo giocare al 40% per vincere, gioco come so giocare e vinco, finisco la partita e basta.

se poi l'avversario magari capita che ha "l'idea" che perde perchè sa che è nettamente inferiore, allora lo lascio giocare un po giusto perche già l'avversario non la prende del tutto seria visto che ha già mollato la partita.

ma se l'avversario si impegna al massimo, anche se sai che vincerai perchè sei superiore credo sia sbagliato regalare punti o giocare rilassato, nel senso boh a mio parere mi sembra che è un po offensivo direi..

 

allora ho sbagliato caso..