Politica Federale: l'Italia delle opposte fazioni

Non si scappa, noi Italiani il tifo ce lo abbiamo congenito, anzi, ereditario.
In tutti gli aspetti della vita quotidiana ci dividiamo in opposte fazioni, colpevolisti o innocentisti. Da una parte tutti comunisti, dall'altra tutti fascisti. Volevo dire che da una parte vanno tutti a trans e dall'altra tutti a zocc... ma non lo dico.

Nel tt non siamo da meno.

O hai qualche risentimento/irritazione verso la Federazione, e se esprimi il tuo dissenso saresti un incendiario guastatore, oppure, se trovi una serie di cose da salvare, sei filofederativo a tutti i costi e sei additato come un servo genuflesso.

Non é dato di essere critici e accondiscendenti, incendiari e pompieri, a seconda delle singole cose cattive o buone di questa, come di altre, Federazioni.

Poi vengono le etichette. Se uno etichettato come "difensore d'ufficio", magari per una serie di giudizi benevoli, si sente di fare, e fa, una critica alla Fed., questa passa inosservata, salvo poi rispolverare il luogo comune non appena si fa una critica ad un oppositore radicale.

Altri, invece, etichettati come ipercrtici a tutto tondo, se azzardano a spendere una buona parola per un singolo Consigliere Federale, li si accusa di farlo per amicizia personale.

A volte ricevo attestati di stima da parte di alcuni tesserati, quelli che una volta venivano definiti come "Maggioranza Silenziosa", persone che non esprimono le loro idee sui forums o sui blog.
Perché la "minoranza rumorosa" é sempre e solo CONTRO l'ordine costituito a tutti i costi? (non per niente l'ordine costituito viene definito tout cort come "il Potere"). Perché molti di quei molti che sanno dare a Cesare quel che é di Cesare e a Dio quel che é di Dio, stanno perlopiù a leggere senza intervenire?
Io temo che sia perché non se la sentono di essere "sbranati".

E' ancora possibile, in questo Paese, riconoscere a qualcuno l'onestà intellettuale di avere un pensiero indipendente e disinteressato?

 

Si va bene, ma tu da che parte stai?

Scherzi a parte, l'importante e' confrontarsi sulle questioni e sui fatti senza pregiudizi a monte.

 

Continuo con le mie considerazioni. E' sotto gli occhi di tutti come nella politica sportiva del tennistavolo, una volta abbracciata una fazione, se ne sposi ogni espressione, con scarso senso critico, senza preoccuparsi di conoscere il pensiero dell'altra parte. Tutte le persone che hanno doglianze da esporre, vengono subito arruolate più per comunione di intenti che per intima presa di coscienza delle varie istanze.

Purtroppo, sembra sia necessario abbracciare una fazione o l'altra perché chi sta nel mezzo e di volta in volta, discernendo il grano dal loglio, valuta le singole situazioni, rischia di essere isolato, senza paracadute perchè non troverà nessuno disposto a sostenerlo. Quando critico la Federazione mi inimico i suoi rappresentanti. Quando non disconosco un merito, divento l'avversario dell'altra fazione. Quando mi espongo e non lesino critiche alla Federazione, e ci sono intere pagine di forum e blog delle mie critiche alla rivista, al sito e al settore tecnico... passano inosservate, non contano. Se scorgo l'arruolamento di una nuova Armata Brancaleone coagulata attorno alle situazioni più disparate, torna a galla il solito refrain.
Per esempio é di questi giorni la mia osservazione che la sospensione del Presidente di un Comitato Regionale ha fatto nascere una nuova fronda che nasce unicamente da quello che viene considerato in pratica come uno "sgarro". Apriti cielo! Tutte le mie contumelie antifederali sono finite in un baleno nel dimenticatoio per rispolvereare il solito cliché.

Le attestazioni di stima che ricevo spontaneamente, via mail, per la mia posizione equanime e disinteresata, mi confermano l'esistenza di una Maggioranza Silenziosa che apprezza chi sfida il pubblico ludibrio pur di esprimere in libertà il proprio pensiero, ma per indole o per una certa timidezza di fondo, o proprio per evitare dispiaceri, preferisce non esternare in pubblico.

 

Su questo sono assolutamente d'accordo, io posso essere tuo amico ma se fai una stron.zata (a meno che non riguardi solo te personalmente, privacy) ti posso fare una critica sincera e possibilmente costruttiva che tu puoi considerare e accettare, prendendola come uno stimolo per migliorare. La critica deve essere motivata da fatti e da argomenti, non semplicemente un'affermazione gratuita data da impressioni soggettive o da speculazione.
Come dici tu, in Italia - ma forse non solo - (contrariamente ad altri paesi con altre mentalità) questo è molto difficile da fare, qui si richiede concordia o devozione assoluta, al contrario da una persona sincera ti aspetti anche una critica che ti aiuti a fare meglio qualcosa. Più che la mentalità che ricerchi un minimo di obiettività e riconoscimento di prorpi normali difetti o errori che appartengono a chiunque, si tende a vedere la critica come disonesta o motivata da basse intenzioni, invidia, farti le scarpe, rivalsa... è difficile vedere la critica come parte della vita e motivo di utile correzione. In più c'è una mentalità da... clan, da "mafietta" (forse per questo il belk paese è la culla, condizioni ideali?) nel senso "o sei per noi o contro di noi" che privilegia una fazione che fa o gestisce una certa cosa oppure l'altra fazione che vuole combatterla. Non deve essere necessariamente una battaglia nazional-popolare da rione (forse deriva storicamente dalle rivalità di paesi/città tanto frequenti nei secoli in Italia). Al contrario, esternare le proprie opinioni anche se sono divergenti è sintomo di indipendenza intellettuale, carattere e coraggio, cosa vitale per una società sana nn basata invece sull'opportunismo e sulla mancanza di dignità ed orgoglio nel proporre le proprie idee per una sorta di "fubizia" lecchina e far finire tutto a vili "convergenze parallele".

 

Qui sta la questione. Io sto naturalmente dalla parte della mia Società, il T.T.Ossola, perché essendone consigliere e segretario, ho un vincolo di lealtà verso i miei compagni. Se avessi qualcosa da ridire lo farei in consiglio.

Aldifuori del mio sodalizio non parteggio per nessuno. Sulle varie questioni mi faccio un'opinione e la esprimo (questo é il guaio, esterno sicuramente troppo). Però conoscendo mezzo mondo del ping pong italiano sono venuto in contatto con persone di tutte le regioni, di moltissime società, di entrambi gli schieramenti. E quando hai a che fare con le persone ascolti anche il loro punto di vista, ti confronti.

Si leggono, anche qui, commenti trancianti e definitivi fatti da persone che conoscono appena il proprio cortiletto di casa e quello della casa natale.
Ma come é giusto che sia, l'esercizio dell'espressione del libero pensiero è facoltà pure di chi torna a casa la sera col fegato grosso e trova il modo per sfogarsi gridando al governo ladro.

Come tu sai, ho espresso perplessità su alcune iniziative della tua Società, non sono stato a considerare che poteva essere contro il mio interesse dato che mio figlio potrebbe scegliere l'università di Torino e una attività al CUS potrebbe essere favorita da agevolazioni tariffarie. Non ci ho pensato neanche un momento, ho dato fiato al mio pensiero.

Ho cominciato a criticare il Settore Tecnico nazionale quando ancora mio figlio avrebbe potuto ricevere qualche convocazione. Ma solo quando esprimo opinioni scomode all'opposizione vengo ricoperto di fango. Credo che anche in Federazione qualcuno se potesse mi tapperebbe la bocca, solo che loro, a parte Rommel, non scendono a dialogare sui media. Il sito .org é di puro servizio (comunicati, regolamenti e risultati) e propaganda autoreferenziale e autocelebrativa. In questo, il senso di internet é stato tradito, in quanto a mezzo per il confronto e la circolazione delle idee. Si è solo trasformato un giornale di carta in un giornale elettronico.

Come ho scritto altrove, Eta Beta non sta "né con lo Stato, né con le B.R.".

 

ma Zazza' ? Dove sta Zazza'?

 

Eugenio for president !

PS Scherziamo eh, Eugè...

 

Per questa mi devi le royalties!