L'immaturita' del pongista della strada.

E' sostanzialmente l'oggetto del titolo che porta poi ad un sacco di disastri un po' dappertutto.
Qui, nel mio tennistavolo aziendale, nei doppi:
- c'e' chi gioca solo per vincere. Se perde una partita e soprattutto se la perde perche' il suo compagno sbaglia diversi punti e' un ottimo motivo per arrabbiarsi con lui;
- c'e' chi gioca per criticare il compagno perche' non fa bene comunque, che si vinca o perda;
- c'e' chi guardando una partita critica negativamente tutti;

Personalmente trovo tutto cio' veramente di bassa lega. E distruttivo. Ma visto che su dodici persone undici sono cosi', cosa succede nei doppi agonistici dove si guadagnan soldi? Ad ogni punto sbagliato si passan 50 euro al proprio compagno? O son piu' di 50?

 

Succede così anche a scopa, giocata nei circoli o nei bar. Quando ti iscriverai ad una Società vedrai che le cose cambiano un po'. C'è una generale sostanza di fair play, con le dovute eccezioni, ma le teste calde sono una assoluta minoranza nel panorama italiano. Si vince e si perde, nel doppio poi é fondamentale confortare il compagno che sbaglia perché cazziarlo finisce per far perdere pure te. Fai il salto dal tuo pingpong aziendale ad un tennistavolo vero... vedrai che la tua passione avrà modo di convogliarsi nel giusto modo.

P.S. non lasciare a metà le cose iniziate: la tua discussione sulla velocità della pallina ha avuto un seguito, facci sapere che ne pensi.