La sindrome del buon samaritano

Nelle ultime tre partite disputate in campionato sono riuscito nella brillante impresa di delapidare vantaggi pazzeschi e nell'ordine :

1.In vantaggio di un set perdo il secondo da 9-4 per me ed il terzo da 10-5 in mio favore per poi uscire sconfitto alla bella con vantaggio di 7-3

2.Sotto di due set perdo 11-9 alla bella dopo essere stato avanti 9-2

3.Nella partita decisiva dell'incontro(e anche della stagione direi)perdo alla bella con tre match point consecutivi nel quarto set(10-7)

Mi reco quindi a Modena per il terza categoria in piena fiducia(dati i risultati sopra citati...)e nei 32 sono sotto 2 set a zero e 10-2 nel terzo per il mio avversario e,udite udite,lo rimonto sino a 10-10 e mi dico :"Ecco qui la rivisitazione pongistica del concetto di giustizia socio-spaziale...ora tocca a me perpetrare quanto precedentemente subito"

Risultato:sbaglio una schiacciata su un lob ed un top comodissimo lo tiro direttamente fuori dalla palestra...13-11 per l'altro.

La sindrome del buon samaritano o la leggenda del celebroleso?

 

Certo in questi casi perdere "brucia", si ha la sensazione di aver regalato la partita. Non ti abbattere, forse è solo un periodo poco fortunato oppure devi fare più attenzione alla concentrazione quando sei in vantaggio.
Quando succede a me non ci dormo per almeno una settimana, inoltre non vedo l'ora di riaffrontare quell'avversario, spesso dopo aver perso così nel girone di andata, al ritorno sono stato spietato e ho fatto 3-0 all'avversario.
Provaci anche tu dai,ciao.

 

Il celebroleso pativa molto il fatto che la gente lo ignorasse proprio perché era lesa la sua celebrità..

 

:clap: .....

va be...
io sono messo peggo perchè, non solo mi capita spesso di essere rimontato, ma alcune volte quando l'avversario è tutto preso dalla patita e vedo che vuole vincere a tutti i costi, ho notato (e non solo io) che mi impetosisco e inizio a buttare la palla di la' senza attaccare.
spesso mi succede con i ragazzini che poi mi prendono a pallate non essendo io un grande difensore

 

Secondo me e un problema di concentrazione...
Quando stai sopra pulisci il tavolo,fai sbattere la pallina a terra,mangiati le unghie xD non so qualunque cosa che ti calmi perche alla fin fine per restare concentrati ci vuole calma,e se tu con 4 setpoint a disposizone prendi un bel respirone e perdi la frenesia di chiudere subito la partita,puoi stare tranquillo che almeno uno ti entrara e la partita te la porti a casa xD
Cmq questa e una mia teoria,o per lo meno e cio che aiuta me nelle tue situazioni xD

 

Cario Alioscia non ti vedo giocare da parecchio tempo (mi sa che hai pure smesso per un buon periodo) ma ti ricordo con un gran braccio, un ottimo tocco e la concentrazione un pò latente ....lavora su questa e vedrai che le situazioni di cui sopra gireranno a tuo favore.
Un "in bocca al lupo".

 

Grazie Prof,forse ti è sfuggito,ma te lo concedo dato il coefficiente di ermetismo implicato,che ho intenzionalmente sostituito una R con una L.

Ai miei porci le perle piacciono assai.

Chiederei gentilmente a Giorno la possibilità di inoltrare sulla tua casella di posta personale tutti i miei messaggi prima che vengano pubblicati in modo tale che tu possa preventivamente correggerli.

Ti ringrazio anticipatamente per la collaborazione.

Cordiali Saluti.

A.M

 

te pensa che all' andata ho avuto 2 match point contro il cinese di senigallia...in uno ho sbagliato il servizio e nell'altro stecco il top della vittoria.
mi punisce giustamente 15-13 in bella..............devo ancora riprendermi

 

Sei l'avversario perfetto... quello che tutti noi vorremmo incontrare.
Quello che fa sentire forti dei "poveracci" che sono solo dei miracolati ma non lo sanno.

 

Questa mi piace e.. mi ci ritrovo... nella parte del miracolato.

Proprio le mie ultime partite di campionato hanno avuto quella storia. Almeno una. Dopo essere partito in vantaggio, il mio avversario mi ha rimontato e temevo che avesse trovato il bandolo giusto per mettere a nudo le mie lacune. Invece inspiegabilmente é tornato a tirare tutto sbagliando più di me... semplicemente.

Negli sports dualistici come il tt, nel quale sei di fronte ad un duellante, l'altro é un tuo riflesso, sei come davanti ad uno specchio. Se qualche piccolo senso di colpa ti tormenta, fai dei regali al tuo transfer che ti sta davanti, la parte buona di te che non ha colpe. All'ooposto, se ti senti frustrato perché il tuo capo sul lavoro ti vessa, aggredirai l'avversario come se fosse il tuo capo. Diventi tu quello che ha crediti da esigere ma occhio a non provare senso di colpa per questo sentimento distruttivo perché lo farai ritorcere contro di te.

Sbagliare servizio sul match point (quando magari sei uno che ne sbaglia pochissimi) é un chiaro segno di cattiva gestione della pressione.

In questi momenti clou bisogna prendersi molto più tempo del solito... tirare un respiro profondo... pensare alla palla che ci aspettiamo di ritorno da quel servizio.. ma soprattutto... prima di alzare la pallina... guardare fisso negli occhi l'avversario come se gli stessi chiedendo se é pronto a ricevere ma in realtà sparargli uno sguardo laser con un bagliore assassino negli occhi.

 

Avevo lo stesso problema... Finchè un vecchietto (con 40 anni di esperienza... ), dopo avermi sconfitto recuperandomi dal 2-0 set 10-7 per me eek, a fine incontro mi disse: "Mai pensare di aver già vinto la partita perchè è lì che inizi a perderla...".
Se mi tirava una badilata sul muso mi faceva meno male...
Ma purtroppo era vero. Davo per scontata la vittoria ed iniziavo a prendere il mio avversario con sufficienza, senza aggredire la palla, convinto che prima o dopo avrebbe commesso qualche errore come in precedenza. Peccato che gli errori li commetteva perchè lo mettevo sotto pressione e, quando smisi, non sbagliò più.
La stessa cosa mi è capitata 2 mesi fa contro un giocatore di D1 abbastanza forte: sono sempre stato sotto (sia perchè blocca magnificamente mandandomi sempre fuori tempo, sia perchè è un anno che non faccio un allenamento serio, sia perchè c'erano si e no 15 gradi nella stanza...), ma alla fine sono riuscito a batterlo 3-1 recuperando il 3° set dal 10-5 per lui ed il 4° addirittura dal 10-3 (vincendolo 12-10...). Io ho cambiato gioco smettendo di tirare, lui si è rilassato e la frittata è stata fatta. Lui stesso alla fine mi confiderà (dopo aver sbollito la rabbia) di essersi rilassato convinto di avere in mano la partita...

Molto spesso non è questione di pressione psicologica perchè, a meno che tu non sia in una finale torneo, a certi livelli dovresti riuscire a gestirla... Se sei anche un 4^ hai già una certa esperienza di gioco. E poi se fossi sotto pressione ti sentiresti contratto ed incapace di giocare per paura di sbagliare.
Spesso invece è proprio la voglia di non infierire sull'avversario.

P.S.: Tanto per farti capire che questa "sindrome da buon samaritano" non colpisce solo noi mortali, guardati la finale mondiale di Zagabria 2007... Con Wang Liquin che, dopo una 3 set inguardabili, rimonta fino a vincere la partita...

 

Quest'anno per me è un campionato ancora peggiore di quelli passati.
Ti dico solo che, al di là della percentuale ridicola che ho, in questa stagione ho già perso 3 incontri al 5° set (tra l'altro in partite importantissime, direi decisive, purtroppo) dopo aver letteralmente PASSEGGIATO nei primi due.
Oppure giusto domenica scorsa, all'ultimo torneo, ho faticato mostruosamente per vincere contro un signore che probabilmente non prendeva in mano una racchetta da almeno 20 anni (ed era tutto tranne che irresistibile...).
Purtroppo questo è un maledetto sport di testa, nervi e concentrazione.
Non serve (quasi) a nulla allenarsi 20 ore a settimana, tirare colpi stilisticamente perfetti, avere servizi da Top 12 se poi non riusciamo a rimanere lucidi, concentrati, determinati, se non riusciamo a liberarci dall'"ansia da prestazione", dalla sindrome del braccino...

 

A proposito: da pronostico perdo una partita veterani contro Pinto, ottimo giocatore ligure. Esco dal campo, saluto l'amico che lo seguiva in panchina, Piana, altro ottimo giocatore (grande spinta di antitop) e gli stringo la mano. Lui mi fa, col suo bell'accento ligure: "son sempre battaglie", al che gli rispondo che le più grosse battaglie devo ancora combatterle contro un nemico che é dentro di me; e lui, di rimando, con un sorriso: "eh.. quelli son gli avversari peggiori".. risata di entrambi.

E' proprio così, questo sport é un banco di prova terribile. Ma bisogna insistere. Quando riusciremo a vincere conto i due avversari che abbiamo: quello di fronte e quello dentro di noi.. sarà una doppia soddisfazione!

Teniamo duro, la battaglia merita di essere combattuta: la medaglia più bella sarà una maggiore... AUTOSTIMA !

 

Poi, vorrei aggiungere una mia particolare esperienza giocando in un torneo regionale di CSI contro Matteo Giomo, ragazzo down ma medaglia d'oro agli Special Olimpics sia nel tennistavolo che nello sci...
Quando lo vidi la prima volto dissi fra me e me "Ma guarda contro chi mi tocca giocare"... Lo presi con molta sufficienza, e cercavo di farlo tirare... I primi 3 punti me li schiacciò addosso!!! Al che suo padre a bordo campo, ridendo, mi disse "Non sottovalutarlo troppo"... Io gli risposi prontamente "Mi sono accorto...".
Chiaramente il risultato non era in discussione e vinsi senza nessun problema: era chiaro che non poteva competere con un qualsiasi giocatore senza la sua "disabilità"... Ma posso assicurare che la grinta di quel ragazzo, per la prima volta nella mia vita, mi aveva fatto pensare di lasciargli la partita vinta!!!