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La regola del non suggerimento

Discussione in 'Regole e Regolamenti' iniziata da sbtlsn, 18 Gen 2010.

Status Discussione:
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  1. sbtlsn

    sbtlsn Utente

    Nome e Cognome:
    Alessandro Baldino
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Pomigliano
    Spiego meglio la proposta: sia in campionato, che nei tornei è consuetudine assistere alle partite dove ogni giocatore è "accompagnato" da tanti presunti "allenatori" che stanno lì e bombardano il pongista con continui consigli, spesso purtroppo anche durante i set.
    Quello che porto alla vostra attenzione è che nella maggior parte dei casi, i consigli finiscono per "rimbambire" e peggiorare la situazione.
    Ciò non capita a me, ricevo anch'io consigli, ma "riesco" a filtrare quelli buoni, ovvero quelli che riesco con le mie capacità ad applicare, (anche se spesso no:muro:), ma almeno non mi capita di andare in confusione, diciamo che se perdo ......perdo lucido.
    Noto invece che questo accade a molti miei avversari, vanno ancora di più in confusione perchè cercano di fare ciò che gli viene suggerito, e magari quei suggerimenti non vanno bene per il gioco del mio avversario, e finiscono per non riuscire a giocare. Secondo me questo accade perchè chi consiglia, magari è pure bravo, ma forse quei consigli sono quello che loro farebbero tenendo conto delle proprie capacità....e non è detto che chi sta giocando sia in grado di applicare...
    Noto che questo succede maggiormente con i più piccoli che vanno totalmente in confusione e non riescono + a giocare.
    Visto che nella maggior parte dei casi non ci si gioca la casa sul tavolo, non sarebbe più sensato lasciar giocare, far riflettere da soli in partita i giocatori, proprio per educarli a ragionare da soli? Ovviamente a fine partita si può analizzare quanto espresso e correggere in allenamento....
    Tutto ciò mi è venuto in mente pensando al tennis....dove nei tornei in singolare il giocatore non può parlare con alcun tecnico e deve sbrigarsela da solo!
    Inoltre, perchè anche nel tennistavolo non si pensa di regolamentare, almeno per grandi linee anche le pause tra un set e l'altro? Troppo spesso chi perde il set, ci mette una vita a tornare sul tavolo, capisco che tatticamente è corretto, ma senza una regolamentazione a riguardo ognuno può fare quello che vuole...o no?

    Scusate se ho aggiunto un altro tema, non volevo abusare della possibilità di aprire troppe discussioni......
     
  2. jacopong

    jacopong Utente Attivo

    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Durante il set non è consentito disturbare il gioco, quindi, di conseguenza, nemmeno dare consigli.
    Tra un set e l'altro e nel time out, invece, è possibile.
    Questo non significa che sia obbligatorio. Chi lo ritenesse deleterio lo può tranquillamente evitare...
    Non credo sia giusto stabilire una regola generale.
    E' una questione molto molto molto personale: per qualcuno possono essere utili, come per altri possono essere inutili o addirittura dannosi...
    L'importante è essere chiari con i propri "accompagnatori" nel caso non si vogliano ricevere.
    Molto più complicato, invece, è quando se ne avrebbe il bisogno e non si è "accompagnati"... :azz:
     
  3. sbtlsn

    sbtlsn Utente

    Nome e Cognome:
    Alessandro Baldino
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Pomigliano
    Condivido ovviamente quanto hai scritto,
    è normale che si può scegliere e non,
    ma il mio intervento è diretto, come ho sottolineato, soprattutto
    in soccorso dei più piccoli, ovvero coloro che non hanno il "coraggio" (chiamiamolo così per capirci)
    di "mandare via" il proprio accompagnatore, o per timore di ricevere una reazione verbale , o perchè semplicemente ci sono affezionati e non lo fanno,
    o come nella maggior parte dei casi non si rendono conto che alcune presenze non sono positive per loro.
    Se questa regola nel tennis c'è, ci sarà un motivo.....che poi ogni regola può essere aggirata...e vabbè
    Spesso leggo che nello sport si debba imparare cose che servono anche nella vita.
    Sapersela cavare da soli secondo me è importante, e perchè non insegnarlo nello sport?
    Per quanto riguarda la regola, la mia è ovviamente una provocazione per discutere su un argomento
    che secondo me non è da trascurare.
     
  4. Semola

    Semola Tuttologo

    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Squadra:
    G.S. Regaldi Novara, ora CUS Torino
    Guardate che suggerire NON si pò, tranne che nei cambi set e time out..ok scusa non avevo letto bene..
    E vi assicuro che chi sa il fatto suo in panchina può cambiare una partita con dei consigli ben dati..
    Poi purtroppo i soliti furbi (specie quelli delle società importanti) i più furbi di tutti, non stanno zitti un secondo per tutta la partita, magari con l' arbitro "asservito psicologicamente" di fianco..
    Ma quello è un altro discorso..
    comunque sono proprio i più piccoli e fragili psicologicamente ad approfittare di un tecnico..specie se scorretto..
     
  5. sbtlsn

    sbtlsn Utente

    Nome e Cognome:
    Alessandro Baldino
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Pomigliano
    Già, però poi sono quelli che non sanno che pesci prendere quando per qualsiasi motivo sono lasciati soli al tavolo......
    Il nocciolo della questione non è se è possibile o no dare consigli, lo so che si possono dare tra un set e l'altro e nel time out,
    ma è analizzare quanto è proficuo far vincere un ragazzino con dei consigli "ben dati", piuttosto che lasciarlo annegare e vedere se è in grado di sbrigarsela da solo (tralaltro sarebbe più soddisfacente anche per lui trovare anche la tattica vincente).
    Questo sempre per crescere veramente come giocatore, non per vincere il singolo incontro.....
    Poi ci sono quelli che si improvvisano allenatori, magari anche conoscenti, che fanno ancora + guai....
    La regola non sarebbe solo restrittiva, ma secondo me educativa.....poi se l'obiettivo è portare a casa il singolo incontro....
     
  6. jacopong

    jacopong Utente Attivo

    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Perfettamente d'accordo con te. :sisi:
    Essere soli davanti all'ignoto (avversario sconosciuto) con un problema da risolvere (cercare la via migliore per sconfiggerlo) è sicuramente più formativo che essere sempre accompagnati da un surrogato di mamma...
    In questa ottica gli accompagnatori dovrebbero essere più interessati alla crescita a lungo termine della persona (e, quindi, anche del giocatore) che al risultato a breve termine del giocatore (sempre che, con certi consigli, possa giungere...).
     
  7. cicciopong

    cicciopong Utente

    Nome e Cognome:
    Francesco Fassari
    "la regola del consiglio" è utile soprattutto ai ragazzi alle prime armi (serie D1 per lo più).
    è giusto che sia così.
    chi non vuole consigli può evitare...magari può dire al coach (per chi ce l'ha) che vuole rimanere concentrato senza alcun tipo d'interferenza.

    io non ho un coach, bensì due!...i miei compagni di squadra :)
    mi bombardano con le loro teorie tra un set e l'altro...
    anch'io lo faccio con loro ovviamente.
    penso sia un supporto psicologico, ma molto spesso, è vero, si finisce per confodersi le idee.
     
  8. antonio

    antonio Utente Attivo

    [QUOTE=
    Tutto ciò mi è venuto in mente pensando al tennis....dove nei tornei in singolare il giocatore non può parlare con alcun tecnico e deve sbrigarsela da solo!
    Inoltre, perchè anche nel tennistavolo non si pensa di regolamentare, almeno per grandi linee anche le pause tra un set e l'altro? Troppo spesso chi perde il set, ci mette una vita a tornare sul tavolo, capisco che tatticamente è corretto, ma senza una regolamentazione a riguardo ognuno può fare quello che vuole...o no?

    per quanto riguarda il tennis è vero che esiste la regola ma è anche vero che le tribune sono piene di allenatori che fanno dei segni convenzionali ai loro giocatori per dirgli il da farsi.
    i furbi li trovi da tutte le parti. le regole ci sono anche nel nostro sport, anche per il cambio campo a fine set. bisognerebbe farle rispettare. dalla più semplice alla più complicata. il servizio per esempio che anche a livello di prima serie è inguardabile per il 70% dei giocatori.
     
  9. GWT

    GWT GWT 2.0

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    GWT 2.0 non sono lui io
    - servizio - beh.. se cominciassimo ad eliminare una parte di campionati pieni scarsotti con meno campionati e più arbitri potremmo mettere un secondo arbitro che controlla solo i servizi (come il giudice di linea nel tennis)
    - servizio b - eliminiamo anche il net (o let's play again)
    - coaching gestuale consentito - ma regolamentato... duramente
    - due set di fila senza pausa -
    - time out tecnico nel cambio campo in bella - (come fa il volley)
     
Status Discussione:
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