La nuova gestione della FITeT

L'Assemblea di Terni si è conclusa da un paio di settimane con il suo esito anomalo e si è svolto il primo Consiglio di cui si sa che non c'è stata contrapposizione con un po' di rammarico da parte di chi non ha votato il nuovo Presidente, mescolato ad astio in alcune considerazioni apparse su fb.
A Paglia è stata affidata la responsabilità di proporre le modifiche statutarie, ritenute prioritarie dall'opposizione a Sciannimanico ma mai ufficializzate concretamente. Paglia potrà proporre (attraverso l'apposita Commissione) idee che condivide interamente oppure rovesciare il tavolo in caso contrario, indipendentemente da qualsiasi mandato (che sarebbe inopportuno in questo momento). Se opererà bene e con intelligenza avremo uno statuto migliore e/o un possibile candidato "pesante" alla Presidenza. In caso contrario tutto rimarrà come ora tranne un inevitabile ridimensionamento del suo ruolo anche in futuro.
La mancata nomina di un Vicepresidente di area Di Folco non è necessariamente un vulnus ma anzi permette di non mischiare le responsabilità nel caso in cui le (ottime) linee guida del nuovo Presidente rimanessero lettera morta. Criticatissima è stata l'insufficiente comunicazione sui lavori consiliari che, dati i tempi tecnici, è più ansia che realtà. E' stato richiamato il detto popolare "chi ben comincia è a metà dell'opera" facendo confusione tra "bene" e "in fretta": non è importante che le prime decisioni del CF arrivino velocissimamente ma che vadano nella direzione di un vero rinnovamento di metodo e di cultura. Fa un po' senso che la trasparenza sia oggi un cavallo di battaglia di chi non ne è stato campione nel passato.
Amaro destino, infine, per Franco ripudiato perfino da chi aveva scelto come delfino e poi si è trovato senza mentore e senza consensi.

 

pubblico una dichiarazione di gianfranco :

Voglio ringraziare tutti coloro che, pur non conoscendomi, mi hanno votato permettendomi di essere consigliere nazionale della FITeT e sento il dovere di dare delle spiegazioni su alcune decisioni. Durante la mia presentazione ho dichiarato che se Bruno Di Folco non fosse diventato presidente ed io, invece, eletto mi sarei dimesso. È la prima volta che non tengo fede alla parola data ma in molti, Bruno in primis, mi hanno chiesto di rimanere. Ho accettato spiegando che la mia non sarebbe stata una opposizione strumentale per il semplice gusto di farla ed è per questo che ho votato i due vicepresidenti indicati dal presidente Di Napoli. Mi è stato chiesto di dare fiducia ed è quello che ho fatto. Mi sono imposto affinché entro giugno venga cambiato lo statuto ed ovviamente non sarà l'unica cosa che tutti insieme cambieremo perché l'intento sarà quello di cercare di tutelare e difendere le esigenze di tutti gli iscritti. Qualora dovessi accorgermi che la fiducia è stata mal riposta, essendo un soldato sono pronto a combattere. Da questo momento vi metterò al corrente di ogni mia decisione e con Lealtà ed Onestà porterò avanti il mandato che mi avete conferito.

 

Ci vorrà tempo. Viste ieri le riprese dell'incontro Italia Francia? Da vergognarsi a ricevere una Nazionale in quel modo!

 

viste marco ... purtroppo "franco" non ci capiva una mazza di queste cose ... ma aveva la pretesa di dimostrare che fosse cosi ... comunque, abbiamo voltato pagina ... ce ne sta una nuova ... vediamo dove ci porta ... tenendo alta la guardia ... perche chiaramente c'e' qualche cambialuccia qua e la ... e gli amici uno vorrebbe sempre aiutarli ... ma l inizio è discreto ...

 

Su questo penso che si trovasse in buona compagnia... Tuttavia non è una questione di "Franco" ma del progetto nato con Penna che è stato fatto proprio da Bosi e Sciannimanico e che può essere sintetizzato con la Società del Presidente, la FITeT che confonde il suo ruolo con quello di un club. Nel settore maschile, tolto Yang Min che di scuola italiana non si può proprio dire, il miglior rancking mondiale è stato il 39° di Costantini, a metà degli anni '80. Di tempo ne è passato.

Con tutta franchezza mi pare che non si pagherà quella più costosa... Hai fatto bene a pubblicare la dichiarazione di Paglia perché la trovo in linea con uno spirito "nuovo" in contrasto con con i rancori della sconfitta. Sagrestani (Vice di Penna) è stato un presidente quasi rivoluzionario. Bosi, sponsor prima di Sagrestani, ha sviluppato una azione contraria a quella del suo predecessore una volta diventato Presidente. Sciannimanico ha gestito (bene) le finanze federali ribaltando la situazione trovata. Voglio dire che tutto può cambiare e la posizione di Paglia mi sembra intelligente. Come pure quella di avergli offerto "quella" Commissione. "Volpone" o "furbo" sono alcune delle espressioni su fb per caratterizzare il nuovo Presidente dalle sue prime scelte. E se invece fosse "solo" intelligente?

 

Di Napoli sarà un ottimo presidente, una delle persone più intelligenti del tennistavolo italiano.

 

diamo tempo al tempo.... e soprattutto poche chiacchere e tanti fatti
siamo al compromesso storico ?

se ne beneficiatono i tesserati benvenga !
il movimento il gruppo son i tesserati ....

quindi piú potere ai tesserati !

 

Mi sembra doveroso ricordare che le conclusioni cui perverrà la "Commissione Paglia" dovranno essere approvate (o respinte) da una sessione Straordinaria dell'Assemblea Generale.

 

Preciso (come sempre). L'introduzione della democrazia in un ambiente che storicamente ne è allergico (quello sportivo) sarà impresa quasi impossibile. Bisognerà vedere se il grado di compromesso sarà "accettabile" (!?). E' probabile che si arrivi ad una formulazione migliorativa dell'attuale ma con moderazione e a questo punto il Consigliere Paglia si troverà ad un bivio: accettare di essere il relatore di maggioranza magari con tanti distinguo oppure non metterci la firma. In quel momento si giocherà il suo futuro politico nella nostra federazione. Il passaggio, ancor prima dell'Assemblea, sarà in Consiglio che dovrà approvare il nuovo testo. Dubito che il CONI interverrà per affermare il principio di democraticità (ma è logico che alle nostre ASD lo si chieda invece obbligatoriamente)?

 

Ady...ma ancora credi alle parole di questi politicanti??? gente senza dignità...che dice una cosa e 5 min dopo ne fa un'altra...mio nonno mi ha insegnato non far promesse senza esser sicuro di mantenerle...cambiano i nomi...ma sempre burattini restano

 

promesse

 

Personalmente non vedo poco democratico l'ambiente sportivo, trovo invece poco democratica la tabella voti. Sono davvero curioso di vedere cosa verrà proposto, cosa il consiglio presenterà e, infine, cosa verrà approvato in assemblea. La parte che trovo più triste della tabella è l'attribuzione di un peso legato a società a voti che dovrebbero essere individuali: atleti e tecnici.

 

Ogni opinione è lecita. Però ti faccio alcune considerazioni:

i soggetti federati sono le Società.

Atleti e tecnici hanno diritto di candidare il presidente e di candidare i propri rappresentanti, di votare i propri rappresentanti; di votare il presidente nella misura rispettivamente del 20% e del 10% del totale.

Il problema sta nella sperequazione tra società con grandi risultati e società con piccoli risultati ma con eguale passione e spirito sportivo.

 

Ma d'altronde come si può paragonare una società che ha centinaia di atleti in tutte le categorie e vince campionati con una società come la mia, 13 amici che giocano insieme? Capisco la volontà di appiattire e di non dare centinaia di voti in una botta sola, ma un modo di differenziare ci deve essere.

 

--- Messaggio Unito Automaticamente, 3 Nov 2016 ---

È sufficiente stabilire un tetto massimo di voti al di là dei quali non si può andare. Simile tentativo era stato fatto sotto la Presidenza Bosi ma naufragato subito prima di arrivare in Assemblea

--- Messaggio Unito Automaticamente, 3 Nov 2016 ---

Non mi risulta che Penna e Bosi avessero società di riferimento diretto.
Il rivoluzionario Sagrestani è stato una meteora e non certo per demeriti personali ma per la forza dei numeri e non certo delle idee.

 

Ho letto adesso sul sito nazionale FITeT il verbale della prima riunione del Consiglio Federale del 29 ottobre.
Se le cose sono andate nell' ordine come elencate e cioè prima è stato eletto Gianfranco Paglia alla presidenza della Commissione di Studio per la modifica dello Statuto Federale e poi si sono nominati i 2 Vice Presidenti all'unanimità, posso pensare sia stato un calcolo "politico".
Rimane però il fatto che, se Carlo Borella ha commesso "quella schifezza" raccontata in questo blog alla recente Assemblea Nazionale di Terni, la sua carica a Vice Presidente FITeT mi disgusta!

 

Sicuramente è una criticità, ma questo è un atteggiamento non proprio democratico. Qualcuno è meglio di altri quindi vale di più non può essere considerato un concetto democratico dove uno vale uno. Come ho detto, se con forzature posso capire che si voglia dare maggior peso ad alcune società trovo veramente duro comprendere il passaggio del peso "societario" all'individuo per votare in quote dove dovrebbe pesare il singolo. Diciamo che vedrei equo limare la tabella voti in quota società e limarla con maggior forza in quota atleti e tecnici. Altra piccola incongruenza: se l'atleta pesa in virtù della società per la quale è tesserato viene a mancare la funzione propria della quota atleti che dovrebbe essere avulsa dalle società, probabilmente si tratta di un residuo da qualche statuto CONI e non può essere abolita. Per buon peso aggiungete i tecnici... soggetti per natura privi di società perché nel quadriennio olimpico potrebbero cambiarne decine; anche per loro conta l'appartenenza a una società.

 

Non dico atleti e tecnici dove uno può essere uno, ma una società a livello nazionale non potrà mai contare uno come una società di livello provinciale. Ci deve essere un modo per pesare differentemente le due realtà

 

E se la società provinciale avesse 100 tesserati e quella a livello nazionale 10 soli? E sia diventata nazionale in virtù dello sponsor che paga i migliori giocatori?
Faccio l'avvocato del diavolo..
Semmai dovrebbero essere i ristorni "finanziari" a pesare in virtù dei risultati..

Altrimenti i 100 tesserati sarebbero considerati "portatori sani" di quote d'iscrizione..