individualista e/o di squadra

secondo voi il tennis tavolo è uno sport di squadra e /o individualista:
si organizza la formazione ..per fare punti personali o per far vincere la squadra ?

 

Prima viene sempre la squadra. Max

 

E S A T T O ! :clap::clap::clap::clap:

 

Concordo in pieno!

 

io personalmento valuto :
1) avversario forte che soffre con puntinata...schieramento compagno puntinato.

2)avversario che non soffre niente (classico inserito per far salire la squadra-quindi di categoria superiore)contro il piu debole...sai perder per perdere.....sempre per la squadra ma ????

3).................

 

Come fai a far combaciare il loro forte col tuo puntinato, o il debole col loro forte....
Ma non si deve compilare il referto di gara casualmente?? senza sapere lo schieramento avversario??
E poi prima o poi ci si incontra tutti no???

 

E' chiaro che lo spirito di 'team' prevale sempre nella competizione. Ognuno è fiero del proprio Club ed appagato di quanto puo' fare per lo stesso durante una competizione.
E' altresi' evidente che, dietro tutto cio', rimane un pizzico di individualismo che viene stigmatizzato soprattutto sapendo che il contributo personale ha giocato un ruolo fondamentale nella vittoria di squadra.

 

Il referto non va mai compilato a caso, bisogna partire dall'idea di far prevalere la propria idea di formazione sulla base dei valori o di dare la precedenza alla sequenza degli incontri in base a cosa potrebbero fare gli avversari. Se tu sai, per abitudine loro o per intuito, come schiereranno la formazione i tuoi avversari, puoi cercare, per dire, di invertire 2 tuoi giocatori per far giocare, per esempio, subito il più forte degli altri contro il tuo puntinaro, che magari, contro un attaccante ancora freddo, può portare a casa un punto. Io ho sempre dato importanza alla formazione, specie nell'inversione del 2° e 3° giocatore pensando ad un eventualr 4-4: per dirti, un puntinaro sul 4-4 è sempre scomodo, in quanto può mettere pressione senza correre molti rischi.
Confermo comunque che il tennistavolo è bello come sport di squadra, io in campionato metto sempre una marcia in più

 

Squadra, ma squadra dev'essere...
"cappitto mmi hhai?

 

quindi giochi con due marce?

 

di conseguenza sempre e solo per la squadra (fortunatamente lo ero ma adesso non lo sono pù) il meno bravo deve sempre iniziare la partita con il più forte avversario..e quindi soccombere.....naturalmente questo e altro per la vittoria colletiva

 

certe volte mi chiedo se mi leggi nel pensiero....

 

bhe, puo` essere positivo giocare senza aver nulla da perdere...soprattutto per quelli (come me) che hanno bisogno di qualche set per prendere confidenza con la pallina/tavolo/luci.

 

Io distinguerei le cose:
1) il tennistavolo è sport individuale, nel senso che (a parte il doppio) si gioca da soli contro un avversario; nessuno ti passa la palla sei l'unico responsabile di quello che fai. Il risultato della squadra è la somma dei risultati dei singoli, magari quando giocano per la squadra danno qualcosa in più (come a volte fanno giocatori in sport di squadra quando hanno vicino un certo compagno o giocano in un determinato ambiente) ma comunque giocano da soli.
2) Diverso è il discorso della formazione da schierare, se si vuole che la squadra ottenga il megli non bisogna pensare all'interesse dei singoli. D'altra parte questo vale anche negli sport di squadra: se nel basket fai giocare uno che pensa solo a tirare e non difende e non passa, anche se fa 40 punti, probabilmente perdi, meglio avere un giocatore che prima di pensare al suo score lavora per la squadra.

 

Ok Casta, ma quando dico per caso intendo dire senza sapere cosa faranno loro; dato che le formazioni vengono consegnate in contemporanea.
Comunque x ritornare alla domanda iniziale, la mia risposta è questa:
se la mia squadra ha ambizioni mi sacrifico volentieri a qualsiasi ruolo pur di vincere, se invece si vivacchia senza ambizioni particolari, beh... se devo essere onesto, guardo i miei risultati, sperando che gli altri facciano bene.

 

Approvo quello che dici
se una squadra avversaria soffre un determinato giocatore della mia squadra (per il tipo di gioco o per come usa la gomma,) anche se questo è meno forte degli altri componenti, è indubbio che debba giocare.

 

Scusa, ma sul punto 1) io dissento un po'.
E' vero, come dici tu, che l'individuo gioca solo contro un avversario (in quel senso, è meramente individualistico - tranne nel doppio - ) ma lo fa' e lo deve fare in funzione della squadra. Se vince e gli altri perdono, ha perso la squadra e cosi' il contrario, ti pare ?

 

Anche secondo me il tennistavolo è sport prettamente individuale ed individualista ; la gestione della squadra dipende un po' dagli obiettivi che si intendono raggiungere. Per esempio la mia squadra di D/1 , che non ha obiettivi di classifica , giocherà ruotando i componenti di volta in volta per far fare esperienza ai novizi o per permettere agli altri di incontrare gli avversari che per loro sono più o meno interessanti e stimolanti.

 

Cerco di spiegarmi. Per me "di squadra" significa che l'azione tecnica di un giocatore è supportata dagli altri, quindi il suo contributo alla vittoria dipende dal contributo che gli altri danno al "suo" giocare bene; individuale significa che il contributo che un giocatore da alla squdra dipende solo da lui, gli altri non possono farlo "giocare meglio" (va bene...magari un po' di supporto psicologico e non insultare il compagno se sbaglia aiuta...).
In sostanza risultato della squadra è solo la somma dei risultati individuali, mentre il risultato dell'individuo dipende dal "suo" risultato individuale e da quello globale della squadra.
Spero di non aver incasinato tutto...

 

sono d' accordo anch' io, quando giochi sei da solo. Per quanto riguarda gli incontri di campionato, la squadra conta nel senso che se hai una rosa di giocatori da cui scegliere e conosci gli avversari, cerchi di far giocare quelli più indicati.