1. Benvenuto/a sul forum di Tennis-Tavolo.com! Iscriviti è GRATUITO!
    Iscrivendoti con il pulsante qui a destra potrai partecipare attivamente nelle discussioni, pubblicare video e foto, accedere al mercatino e conoscere tanti amici che condividono la tua passione per il TennisTavolo. Cosa aspetti? L'iscrizione è gratuita! Sei già registrato/a e non ricordi la password? Clicca QUI.
  2. Clicca QUI per risparmiate sugli acquisti con le offerte di Amazon.it

I numeri di un insuccesso

Discussione in 'Chiacchiere sul Tennis Tavolo' iniziata da senigallia, 1 Feb 2014.

Status Discussione:
ATTENZIONE! - L'ultima risposta a questa discussione ha più di 365 giorni!
Valuta se potrebbe aver senso aprire una nuova discussione sull'argomento o se il tuo intervento possa essere utile ad essa.
  1. senigallia

    senigallia Domenico Ubaldi

    Nome e Cognome:
    Domenico Ubaldi
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    Tennistavolo Senigallia
    Quanti giocatori non hanno rinnovato la tessera? Sono giovani alle prime armi o adulti classificati?
    Qual'è la dimensione agonistica del tennistavolo nel confronto con gli altri sport italiani?
    I tesserati sono giovani o adulti?
    Come si colloca l'Italia a livello internazionale rispetto ad altre nazioni con il ranking individuale?

    Possono sembrare domande legate alla curiosità ma possono essere anche il tentativo di capire come "sia realmente" lo stato di salute del nostro sport organizzato. Capire per condividere o cercare di cambiare.
    Lo studio pubblicato su La rinascita del tennistavolo italiano cerca di dare una risposta, attraverso i numeri, sullo stato di salute del nostro movimento. Scorrendo i dati è difficile pensare di essere vincenti.
     
    A enzopacileo e Walxer piace questo messaggio.
  2. Tsunami!

    Tsunami! Moderatore mercatino Staff Member

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    ASDTT tennistavolo Parabiago
    non ho letto l'articolo, ma basta uscire di casa per capire che l'italia e' sull'orlo del fallimento, e parlo a livello di economia e di istituzioni non di tennistavolo.
    Se non ve ne siete ancora accorti questa e' la terza guerra mondiale, non combattuta con le armi ma con la finanza : dobbiamo farcene una ragione, siamo definitivamente ancora una volta stati sconfitti, ma speriamo che succeda come accadde nel 44 dove per uscirne ci siamo dovuti alleare col nemico.
    Certo che la Germania non impara niente dal passato, eh...
    scusate l'OT, ma trarne le conclusioni viene da se'.
     
    A The killer 666 e Provolino70 piace questo messaggio.
  3. eziofulk

    eziofulk Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    ezio fulcheri
    Squadra:
    tt mondovi
    studi e ricerche a parte, ho notato un fatto curioso.
    la mia pur esecrabile classifica. a luglio con una manciata di punti, ero 5300 circa.
    ora che dopo qualche miracolosa vittoria, ho aumentato i punti, sono 5600. cio vuol dire che di gente nuova ne è nel frattempo arrivata. Io non sarei così pessimista.
    La società a cui appartengo è fatta di gente seria e competente, che investe e cerca di migliorare con il poco che passa oggi il convento. grande applicazione e sacrifici, come deve essere se vuoi avere dei risultati. In questo periodo dove i soldini scarseggiano, uno sport tutto sommato abbordabile come il nostro può incrementare iscritti e risultati. Per sciare a ilivello amatoriale ci vuole minimo 600 euro di attrezzatura e 40 euro in media per ogni giorno sulle piste. qui con 150 euro hai una racchetta di prim ordine. e con pochi euro giochi e ti alleni tutto l'anno.
    personalmente, avendo perso l'odiato cuscino addominale, grazie a questo sport, sto cercando di convincere, specalmente le donne, a lasciare il pilates e l'aerobica e dimagrire divertendosi. Potrebbe essere una buona carta, o almeno una delle tante giocabili.
     
    A Chicco e mendmax piace questo messaggio.
  4. Walxer

    Walxer Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    ASD T.T. O.S.M.A. Marsciano
    Bravo TTSenigallia. Interessantissimo studio, specialmente la parte finale quando si cominciano a tirare le somme con altre nazioni europee e poi mondiali. E' li che bisogna cercare le DIFFERENZE, cioè il segreto del successo di altre nazioni come Ukraina, Austria, Danimarca che ci scavalcano tra i primi 100 europei. E non venitemi a dire che sono più abitanti!
    Bisognerebbe capire queste nazioni come lavorano per il TT a livello di promozione, strutture, e poi sponsor, etc etc...

    :cool:
     
  5. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    Infatti le statistiche sono interessanti ma anche le analisi relative vanno ponderate considerando fatti e situazioni che differiscono in modo sostanziale . Ho letto , ma dovrò rileggere una seconda volta perchè analizzare i dati diventa un pò un'analisi soggettiva in base alle esperienze di ciascuno.
    Certamente i numeri (quasi ridicoli) parlano chiaro ma bisogna vedere in quale contesto vengono inseriti.
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 4 Feb 2014, Data originale: 3 Feb 2014 ---
    Al di là dei numeri, si accenna al saldo "positivo" fra nuovi tesserati e tesserati uscenti.... Ok per quelli nuovi (da vedere poi se su un asse ereditario o se risultato da "vera" promozione....) in particolare i giovani (e i più piccoli in particolare) , idem per quelli (come i più grandi) che "lasciano per vari motivi contingenti famigliari di salute di lavoro... bisognerebbe soffermarsi a riflettere sul perchè si lascia nella fase 12/15 anni.... quali politiche di "fidelizzazione " vengono applicate nelle società? e l'attività federale stessa aiuta in questo senso? qual'è il confine fra l'aspetto ludico e quello agonistico del "risultato"?questo confine come viene fatto varcare alle famiglie e ai ragazzi?La promozione su larga scala è dispendiosa in termini economici e risorse umane... il "sistema Italia" così come è ora non aiuta nelle sinergie scuola-sport-strutture.... come fare per "aggirare" queste difficoltà?
    Spariti i vecchi oratori, centri ricreativi in cui eran onnipresenti i tavoli, dopo 30 anni ci si ritrova un salto generazionale molto ampio di ignoranza diffusa. La si deve combattere solo nell'ambito della scuola primaria (e direi anche prima) .... su scala nazionale sensibilizzare maggiormente i "veterani/e" quelli/e "in pensione"(beati loro che ci son arrivati:D ) a portare il "verbo" del TT nelle scuole dopo adeguata formazione,naturalmente... e naturalmente che risulti un'azione su scala nazionale della Fed con relativi impegni. La butto lì come idea astrusa , ma forse una strada facilmente percorribile vista la situazione cultural -sportiva italica....
     
  6. corsa46

    corsa46 Utente Noto

    Squadra:
    TT VALLEUMBRA
    Dai che questa sera alzo la media... primo allenamento e forse tra poco tempo il tesseramento... :)
     
  7. senigallia

    senigallia Domenico Ubaldi

    Nome e Cognome:
    Domenico Ubaldi
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    Tennistavolo Senigallia
    Il ragionamento è condivisibile... sempre che la diffusione sia l'obiettivo. E se così non fosse? Se cioè l'obiettivo primario della fed non fosse la crescita?
    La filosofia della "Società del Presidente" è nata agli inizi degli anni 80 (allora si chiamava Club Italia!) con una logica ben precisa. Siccome le società più forti (con in testa gli allenatori che allora contavano molto) contestavano la dirigenza e proposero come Presidente il Direttore Sport della RAI, una volta scampato il pericolo venne in mente che era meglio non aver bisogno dei club per disporre di atleti bravi.
    Si poteva impostare una specie di società, la più forte, utilizzando le centinaia di milioni della nazionale (che ora sono diventati quasi circa 3 miliardi di lire), una propria sede per ospitare i giovanotti più promettenti (il Centro Federale di Fiuggi impostato a college), i migliori tecnici del mondo (i cinesi che iniziavano a risiedere fuori dai confini). Come conseguenza, non c'era bisogno di investire sul territorio, tantomeno negli allenatori o in promozione nelle scuole. C'era una logica in tutto questo, neanche sciocca e avrebbe potuto funzionare, almeno sulla carta. Una scelta che ha raggiunto il risultato (voluto) di togliere peso alle società e di far scomparire gli allenatori (e le scuole tecniche) ma non quello di ottenere giocatori capaci di competere a livello internazionale.

    Il guaio è che la strategia di allora si è trasformata in cultura dominante. Se dopo 35 anni si pensa ancora nello stesso modo (a favore o contro Sciannimanico non ha importanza), le tue idee propositive non sono astruse ma irricevibili perché si riferiscono ad "altro".
     
    A eta beta e mendmax piace questo messaggio.
  8. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    Negli anni ottanta non seguivo il tt ,andavo a scuola, non mi interessavo di sport. Se allora venne preso quell'indirizzo è probabile che le condizioni fossero necessarie per cercar di raggiungere determinati obbiettivi, forse anche prendendo esempio da altre realtà nazionali (la scherma ad esempio) e internazionali. Oggi non mi sembra accada così in altri paesi.... le cose son cambiate, la società è cambiata, quindi....
    Oggi si deve lavorare sui numeri , sui grandi numeri per aver basi solide e spalle larghe.
    I dirigenti FFTT han messo in preventivo il fatidico buco di decine di migliaia di € (si parla di 70000) in occasione dei mondiali dello scorso anno , ma il risalto mediatico ha rappresentato il volano per portare altri 5000 tesserati ....e raggiungere quota 196000 e rotti..... non so se anche noi investendo circa 3000 € per regione italiana potremmo raggiungere
    un risultato simile(riferito ai 5000) .... e se invece di una decina di talenti ce ne ritrovassimo un centinaio saremmo obbligati a creare una cerchia di tecnici qualificati per riuscire a seguirli.... se maometto non va alla montagna...
    Da profano, la "scuola tecnica " mi sembra mezza morta con un vuoto spinto di 35 anni... quindi è come ripartire da zero o quasi... in ogni caso.
     
  9. senigallia

    senigallia Domenico Ubaldi

    Nome e Cognome:
    Domenico Ubaldi
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    Tennistavolo Senigallia
    E' come dici tu, per questo prima si parte e prima si arriva. Se in Italia aumentassero di colpo 5.000 tesserati sarebbe il caos perché avremmo +41,6% rispetto al +2,5% di FFTT. Tra Maometto e la montagna non so chi debba fare il primo passo ma è certo che c'è bisogno di entrambi.
     
  10. mago

    mago Professionista

    Nome e Cognome:
    Erich Schuster
    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Squadra:
    Sarmeola Padova
    Lo dico solo per precisare e non certo per fare complimenti di cui non mi frega nulla e Enzo non ha certo bisogno, è proprio quello che penso: Enzo anni fa era l'unico che aveva una tecnica ottima in mezzo al quasi vuoto cosmico (c'era Migliarini e anche Ugo Luccio, ma lui era più tattico e psciologo, secondo me, persona molto intelligente). Avremmo dovuto cominciare da Senigallia che, a parte Massimo, sfornava giocatori superiori tecnicamente in continuazione, Pearesi, Simoncioni, i Rocchetti, Apolloni etc. e diffondere e ampliare il discorso già allora. Ancora adesso Pettinelli può dre una sostanziale manok, si potrebbe riunirsi e discutere, programmare qualcosina in comune in base alle proprie esperienze e conoscenza del TT internazionale, ma...bah.
     
  11. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    Condivido, ma bisogna fare un distinguo: in ambito transalpino i tesserati son divisi in due fasce... gli agonisti e i promozionali . I primi rappresentano una fetta minoritaria (ma comunque importante in termini assoluti ,dell'ordine di diverse decine di migliaia) del totale ma con tendenza alla diminuzione (causa anche riforme delle formule dei campionati minori). Contano molto invece i restanti che oltre a far numero (introiti alle società) costituiscono un grosso serbatoio per "pescare" e selezionare i migliori ( riferito all'ambito giovanile chiamata "detection") .
    Da noi la realtà è che la maggior parte dei tesserati fa attività e quindi capisco che un incremento repentino possa metter in crisi tutto il sistema basato sui piccoli numeri.
    Da segnalare la grossa iniziativa sullo sport al femminile ( che rappresenta un quarto circa del totale, mentre da noi si parla di cifra irrisorie) con una programmazione TV a livello nazionale di solo sport femminile (compreso diverse partite di ProA femm.)
     
  12. senigallia

    senigallia Domenico Ubaldi

    Nome e Cognome:
    Domenico Ubaldi
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    Tennistavolo Senigallia
    Sarebbe interessante confrontare alcuni dati del tesseramento italiano con i corrispondenti francesi come ad esempio: adulti/giovani, età media, % di abbandoni, età media per fascia di ranking, tesserati per club. Il tipo di attività non è neutrale nello sviluppo dei numeri ed in Italia sembra pensata per chi è dentro e non per chi potrebbe entrare. Spesso c'è la convinzione che la promozione sia solo nelle scuole pensando forse a tanti soldatini da irreggimentare. Già, ma chi sarebbero poi i sergenti?
    Se ci fosse la buona volontà di studiare l'organizzazione di alcuni paesi forse si potrebbe sviluppare qualcosa che vada bene per il nostro.
    Analizzare i dati e confrontandoli permetterebbe di depurare la discussione dalle opinioni che nascono dalla pancia. "Centro Studi e Documentazione" di solito si chiama... Chi conosce la realtà francese o svizzera già ci sarebbe!
     
  13. jody

    jody Came ooon!!

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT ABBA - Brescia
    Ho letto l'articolo, certo che certe cifre mettono in depressione, a volte non ci si pensa e si continua con il solito tran tran, meno male che qualcuno una tantum tira fuori l'argomento, complimenti.

    Alla voce tennis tavolo di Wikipedia mi sono permesso circa 3 anni fa di arricchire con nuove informazioni la pagina compreso un accenno a quanto è evidenziato da thread che stiamo leggendo, molte cose che avevo evidenziato sono state tolte, chissà da chi, qualcosa è stato lasciato, ecco cosa:

    Tennis tavolo in Italia
    Il tennis tavolo in Italia pur essendo conosciutissimo paradossalmente si trova in un posto di rincalzo nella classifica mondiale di popolarità, ci sono (ottimisticamente parlando), circa 10.000 iscritti alla Federazione tra maschi e femmine di cui 6637[35] nella classifica maschile e 557[36] in quella femminile al 1 luglio 2013 che lo praticano regolarmente. Le ragioni della mancanza di sviluppo del Tennis Tavolo nel nostro paese è da ricercarsi in motivi culturali ormai radicati; infatti la maggior parte degli italiani considera erroneamente il tennis tavolo come un gioco o passatempo da circolo e non come uno sport vero e proprio.
    Quando dico che "l'insuccesso del tennis tavolo in Italia é da ricercarsi in motivi culturali" mi riferisco in particolare alla stessa storia della primissima diffusione di questo sport nel nostro paese, avvenuto con molto ritardo rispetto al resto del mondo nei pochi circoli tennistici che inserirono dei tavoli nei propri locali nel dopo-guerra grazie all'idea dell'allora presidente della federtennis Cini e poi abbandonato per mancanza d'interesse, ripreso contemporaneamente con la nascita del CSI fondato nel 1944 dall'allora Papa Pio 12° il tennis tavolo per moltissimi anni (praticamente fino all'inizio degli anni 70 praticato solamente negli oratori e solo a scopo di aggregazione e senza scopo di lucro.
    Mentre in altri paesi europei il tennis tavolo prendeva consistenza e popolarità in Italia si ci indirizzava verso altri sport, e questa tendenza ahimè continua inesorabilmente tutt'ora con i risultati che sono stati evidenziati.
    Per farvi un'idea di quanto il nostro sport si anti-popolare e che n'isola stato come Malta può vantare più iscritti alla propria federazione considerando la popolazione di soli 360 mila abitanti, molti pensano che uno degli insuccessi sia dovuto anche a ragioni climatiche, il nostro è un paese temperato quindi si pensa che la propensione verso sport all'aria aperta sia favorita, ma questa statistica contraddice questo pensiero senza contare gli iscritti in Singapore o Taiwan o in altri paesi con clima addirittura tropicale.

    Per migliorare la situazione mi viene in mente solo una frase di Bartali "L'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare!"

    A livello dirigenziale si è fatto davvero poco per ovviare a questa situazione, capisco che non sia una cosa facile, ma qualche tentativo radicale con un pò di coraggio si doveva provare.
    Tanto peggio di cosi non può andare, quindi qualsiasi tentativo, con un marketing azzeccato sarebbe opportuno, oggi per risollevare questo sport non ci vogliono solo politici ma tecnici ed esperti di marketing che sappiano mettere sul giusto piedistallo il valore del tennis tavolo, investendo prima sulla popolarità e poi sulla tecnica e l'insegnamento, stando cosi le cose si và verso un abbassamento ulteirore della situazione.
    Basterebbe intanto far si che questo sport abbia delle motivazioni in più per poterlo praticare una idea che porto avanti da tempo è quello si instaurare dei premi in denaro nei tornei organizzati dalla federazione come fanno in altri paesi, aprire la mente ed osare non sarebbe cosi difficile ma pare che qualcuno non ci senta sotto questo punto di vista.
     
    A enzopacileo piace questo elemento.
  14. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    Si parla di numeri....
    Ecco qualche numero:
    http://www.tennisdetablepaca.fr/index.php/administratif/licencies/:statistiques:
    sezione statistica della "Ligue PACA" con cui ho rapporti amichevoli da molti anni, una delle 16 "Ligue", fra l'altro una delle più piccole in quanto zona non tradizionalmente pongistica come invece al CentroNord, ma che in pochi anni ha raddoppiato il N° dei tesserati (basta cercare lo "storico"). Ligue che ha visto nascere e crescere l'odierno campione d'europa junior Enzo Angles e per alcuni anni Tristan Flore ...(per non parlare di Christophe Legout originario della zona).
    A Strasburgo 2013 agli EMChamps ottimo risultato di Guillaume Alcayde( equipe de France INSEP, che è stato fermato dal nostro bronzo Carlo Rossi ,mi sembra ai quarti o ottavi ,non ricordo...
    Basta scorrere i siti delle altre ligue per farsi un'idea dell'attività, molto spesso specifica promozionale , come del resto facciamo da ventanni in Piemonte col Gran Prix giovanile, ma molto più articolata.
    Divertitevi.
     
  15. jody

    jody Came ooon!!

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT ABBA - Brescia
    Chicco, lo sai quanto rodo quando mi scrivi del tennis tavolo in Francia, 150 mila iscritti, ma dove vogliamo andare noi??
    Sul sito della federazione è pieno nella voce cercasi, una caterva di annunci in cui cercano allenatori-giocatori, pagati stipendiati a cui danno vitto ed alloggio, le palestre piene, tornei con premi in denaro e chi ne ha più ne metta......Chicco lassamo perdè se no ce magnamo er fegato va!
     
    A Chicco piace questo elemento.
  16. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    A proposito di numeri sottolineo questa tabella che reputo interessante e da cui potrebbero scaturire eventuali spunti di riflessione
    http://www.tennisdetablepaca.fr/assets/docs/2013/09/tarif_mut_CD06.pdf
    e che sarebbero i "costi" di trasferimento (tesseramento agonistico) da una società ad altra, in cui è anche quantificata un indennità di formazione da versare (immagino) alla società di origine. Situazione che stimola a fare promozione ....
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 7 Feb 2014 ---
    Nessuna invidia, ma stimolo e spunto per me a fare meglio e di più nel mio piccolo ....Azioni certamente con le dovute differenze , ma che comunque mi ha portato in palestra un gruppo di 2007/2003 consistente ...
     
    Ultima modifica: 7 Feb 2014
  17. jody

    jody Came ooon!!

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT ABBA - Brescia
    C'è inoltre da notare una differenza tra maschi e femmine non cosi netta come in Italia, le donne in francia sono circa un quinto degli iscritti alla federazione 30 milaaaaaaaaaaaaaaaa francesine che giocano

    Addirittura nella societa di Nizza denominata NICE CAVIGAL TENNIS DE TABLE noto che le femmine sono più dei maschietti per un totale di iscritti alla soc. di oltre 400, ma Chicco dove li fanno giocare al Palace du congress??
    Cherchez la femme

    Non farcele vedere stè cose rodo troppo, C'EST LA VIE!
     
    Ultima modifica: 7 Feb 2014
  18. superciuk

    superciuk Si fa Giorno e cala la notte.

    L'idea era di fare un intervento molto leggerino, di quelli che a volte mi cartatterizzano ma l'argomento è serio e mi sentirei fuori luogo.

    Ed allora vi dico subito che non ci siamo... i soliti cugini (di campagna) con il complesso di inferiorità.
    Noi qui a sputare sangue per dare dignità e signorilità al nostro amato sport d'élite e loro... tapini... solo per il gusto di distinguersi da noi lo fanno diventare uno passatempo popolare.
    Pur di metterci i bastoni fra le ruote (invidiosi) altro non fanno che darlo in pasto ad insignificanti popolani senza arte nè parte proprio come i romani davani in pasto ai leoni i cristiani.
    E si sa... se al popolo dai anche solo un tozzo di pane poi pretende le brioss. :tsk:
    E poi ancora... stipendi, vitto, alloggio, montepremi... ma dove siamo?
    Ma insomma il senso del decoro dov'è?
    Non basta loro un dignitoso vivere di rendita? Ora anche un lavoro pagato vogliono?
    Bah!!!
    E poi... poi... pure le donne ci mettono di mezzo.
    Dopo aspre battaglie avevano conquistato e consegnato loro il diritto "a fare la calza" (di seta naturalmente), il diritto ad una tranquilla e rilassata vita fra le mura domestiche... ambito segno di un progresso ormai acquisito.
    Eh no, neanche questo va bene per "loro"... via... fuori di casa... a sudare... a farsi, in questa società che ormai cataloga tutti per genere senza distinzione alcuna, sempre più maschiacce.
    Addio dolce femminilità, addio grazia infinita.

    Ha proprio ragione Chiccho: nessuna invidia. :sbav::piango:
     
    A Chicco piace questo elemento.
  19. jody

    jody Came ooon!!

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT ABBA - Brescia
    Se le "Femmes" me le lasci tutte a me, ti do ragione al 100% :rotfl:


    E che in francesi ci tornassero la Gioconda una volta per tutte!
    P.S. La mia non è invidia che è un vocabolo che non conosco, e.......che m'incaxxo! :muro:
     
  20. senigallia

    senigallia Domenico Ubaldi

    Nome e Cognome:
    Domenico Ubaldi
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    Tennistavolo Senigallia
    E' una tabella interessante come pure la tua conclusione. In Italia non c'è tutela sufficiente dei vivai con una gestione del vincolo poco logica e che incoraggia i pirati a fare scorribande. Impedire ad un ragazzo bravo di fare esperienze migliori (a vedere solo l'aspetto eticamente positivo)? Bloccarlo per un anno? Ci potrebbero essere società che si dedicano solo ai vivai (le scuole di calcio per intenderci) e dal frutto del proprio lavoro hanno le risorse per continuare a farlo.
    Ma il link di Chicco è interessante anche per un altro motivo. Rende consapevoli che esistono soluzioni ai problemi, che qualcuno ci ha ragionato sopra. Moltiplicate il link per 10 o 15 o 20 e ditemi se la FITeT non potrebbe migliorare le proprie scelte.

    PS: Il link precedente segnala Unable to load the requested file: administratif/licencies/statistiques.php
     
Status Discussione:
ATTENZIONE! - L'ultima risposta a questa discussione ha più di 365 giorni!
Valuta se potrebbe aver senso aprire una nuova discussione sull'argomento o se il tuo intervento possa essere utile ad essa.

Condividi questa Pagina