I Gammone e il C.N. Mugnano STET

In questi giorni si è parlato e sparlato della rottura dei rapporti tra la società C.N. Mugnano STET e i fratelli Gammone. La verità, come la calunnia di Rossiniana memoria, nel passare di bocca in bocca, si trasforma, cambia aspetto, fino a diventare qualche cosa di completamente diverso, con la conseguenza logica che pochi conoscono come sono andate veramente le cose. Voglio fare una piccola premessa. Ci sono giocatori, che giocano per soldi e giocatori che giocherebbero anche se ci dovessero rimettere di tasca propria e questo un po' a tutti i livelli. Chi ha ragione e chi ha torto? Chi fa bene e chi no? Chi sta nel giusto e chi sbaglia? Questo poco importa, ognuno alla fine si comporta come meglio crede e l'intelligenza degli altri è di accettare comunque le decisioni e i comportamenti altrui. Che cosa è veramente successo? Massimiliano Mondello e I fratelli Gammone sono stati convocati dalla società ad inizio mese, per firmare il modulo di tesseramento. Dopo aver positivamente chiuso con Massimiliano, è iniziata la trattativa con i Gammone. La società, per bocca del suo Presidente, visto che le ambizioni e l'allestimento della squadra di serie A2 erano mutate, ha fatto una proposta di valore economico leggermente e sottolineo leggermente inferiore all'anno scorso.A questo punto Alessandro, il più grande dei Gammone, ha alzato i toni della conversazione e, senza fare alcuna controproposta, ha saluatato e, nell'andare via, ha detto qualche parola di troppo, sotto gli occhi esterefatti dello stesso Davide, che nel frattempo non aveva aperto bocca. Nei giorni successivi sono stati fatti diversi tentativi, anche da parte del sottoscritto, per ricucire lo strappo, ma il silenzio dei Gammone nei confronti della società, ha indotto i Dirigenti a cercare altre soluzioni. Chiudo con un'ultima osservazione. La società aveva già da tempo diverse soluzioni per il terzo uomo in A2, a costo zero e, nonostante questo, ha ritenuto giusto e opportuno, fare una proposta a Davide Gammone, più che dignitosa. Per Alessandro Gammone, che molti ritenevano un lusso e uno spreco in B2 ed eventuale riserva in A2, la società ha ritenuto di dover lo stesso fare una congrua offerta, pur di tenere ambedue i fratelli. I fratelli Gammone e la società C.N. Mugnano STET hanno deciso diversamente e hanno deciso di interrompere il rapporto di collaborazione. Come noi rispettiamo sempre e comunque le scelte degli altri, anche se non condivise, così vorremmo che anche gli altri rispettassero le nostre scelte, pur non condividendole. Questo però non ci esime dal fare gli auguri di ogni bene a Davide e Alessandro Gammone e dal ringraziarli per quanto hanno saputo fare e dare alla nostra società. In bocca al lupo.

 

...A prescindere da ciò che sia accaduto,complimenti per la Signorilità con la quale hai postato l'intervento.
.......alessandro.......

 

secondo il mio modesto parere non vedo dove sia tutto questo scandalo dietro alla situazione dei fratelli gammone.........una società ha un suo bilancio.......ha degli obiettivi.........la società ha fatto delle offerte ai gammone e loro magari non le hanno ritenute congrue al loro valore e non hanno accettato.........hanno scelto di proporsi sul mercato per trovare nuove società disposte a soddisfare le loro esigenze...........questa situazione la abbiamo vissuta tutti o quasi......giocatori di buon livello.......se poi la vicenda la vediamo da un punto di vista romantico e si pensa che i gammone sono cresciuti in quella società allora il giudizio sull'operato della stessa potrebbe leggermente cambiare.........tutto il mio discorso che cosa vuol dire..........che non ci sono giocatori indispensabili.........che i presidenti e le società pensano quasi esclusivamente ai loro interessi anche a scapito di ragazzi cresciuti nei loro vivai.........questa purtroppo è la cruda realtà...........certo........a me personalmente è dispiaciuto che i fratelli non indossino piu la casacca del mugnano stet.......si vedeva dai loro interventi sul forum.....dove ci tenevano aggiornati su tutte le iniziative della loro società....quanto ci tenessero e fossero orgogliosi di indossare quella maglia.........purtroppo la vita riserva sempre sorprese e spesso sono piu delusioni che gioie...........spero solo che un giorno la società mugnano stet non si penta di aver fatto questa scelta.........magari mettendo da parte l'orgoglio in futuro ci potrebbe essere un riavvicinamento tra le due parti...........sono piu che convinto che questa separazione abbia un po scontentato tutti................comunque al termine del mio discorso auguro un grosso futuro pieno soddisfazione al mugnano stet e lunga vita pongistica ai frateli gammone che sono veramente due ottimi giocatori............barba.

 

Ho apprezzato la pacatezza e la lucidità di esposizione del tuo intervento.
Quello che voglio far notare è che oggettivamente, oggi, il Mugnano in Serie A2 non schiererà in campo neanche un atleta di Mugnano.
Il mio è solo un discorso di appartenenza e non vuole mettere in discussione l'operato di nessuno.

 

e capirai quante squadre mettono in campo gente cresciuta in casa..
sarà sempre più difficile oramai...!

(come quotare senza riprendere un post intero ..anzichè tagliarlo..)

 

de gustibus non disputandum est!
forse è proprio per questo che i palazzetti languono!

 

Purtroppo è un andazzo molto praticato da parecchi presidenti nel nostro sport quello di badare a fare comunque squadre per vincere, anche con gente che cambia ogni anno casacca per trovare un ingaggio, piuttosto che tenersi o valorizzare i giovani locali.
E' una non-cultura sportiva che vedo un po' dappertutto, tantissimi privilegiano il 35enne/40enne/45enne più affidabile a portare quel punticino in più, piuttosto che lascere spazio ai giovani..... ci sono squadre di 150 anni un po' ovunque e ragazzi costretti alle categorie inferiori quando meriterebbero molto di più.
....... e poi ci chiediamo perchè siamo uno sport di serie Z

 

Di solito non intervengo mai nel forum perchè ogni discussione alla fine degenera. E non ha senso esporre le proprie argomentazioni perchè ognuno può raccontare la vicenda a modo proprio ed in un attimo si passa dalla ragione al torto. Ma questa volta voglio raccontare la mia verità.
Io e mio fratello abbiamo chiesto un colloquio per definire la nuova stagione da maggio (appena finito il campionato) ed il presidente ha sempre rinviato la riunione fino al 13 di luglio dicendo che io e mio fratello eravamo CONFERMATI e che non c'erano problemi. Sottolineo il termine confermati che per me significa quanto meno alle stesse condizioni dell'anno precedente. Magari se il presidente avesse detto in tempo utile che non c'erano soldi, o che secondo lui non valevamo più come l'anno precedente io e mio fratello ci saremmo dati da fare o magari avremmo capito le problematiche societarie e ci saremmo anche accontentati. Ma secondo me cambiare radicalmente le carte in tavola a metà luglio è stato un gioco sporco. Noi ingenuamente ci siamo fidati, non abbiamo preso impegni con nessuno (e credetemi qualche proposta l'avevamo ricevuta). Ora ci troviamo a dover rincorrere presidenti a destra e manca per salvare una stagione che è stata compromessa non per nostra scelta.
Loro dicono sempre che noi giochiamo per soldi. Ma se per soldi s'intende potersi pagare una pizza il sabato senza dover gravare sui propri genitori (visto che siamo studenti) e considerando che ci alleniamo da anni con innumerevoli sacrifici (la palestra non l'abbiamo sotto casa e per fare allenamento facciamo più di 30 km all'andata e 30 al ritorno) credo che un piccolo premio spetti anche a noi perchè secondo me se una società ha i soldi per pagare un allenatore a tempo pieno, ingaggiare un cinese e pagargli l'abitazione, permettersi il lusso di avere in squadra Mondello non certo cade in rovina con gli spiccioli che chiediamo io e mio fratello.
Ognuno è libero di credere a me o agli altri, la verità la sappiamo i diretti interessati ed io e mio fratello ci sentiamo con la coscienza a posto. Ringrazio tutti coloro che hanno mostrato la loro solidarietà nei nostri confronti.
Infine ci tengo a dire che noi abbiamo sempre giocato a prescindere dei pochi euro che si possono guadagnare con questo sport.
Era uno sfogo che avevo dentro di me, e visto che proprio un dirigente del CN MUGNANO ha voluto aprire la discussione mi sono sentito in diritto di replicare e racconatare tutto anche dal mio punto di vista.
Credetemi sono deluso ed amareggiato che sia successo tutto questo perchè da loro non me lo sarei mai aspettato. Ma visto che già Daniele Sabatino al quale era stata data la parola che avrebbe giocato in A2 col CN MUGNANO STET era stato scaricato... forse me lo sarei potuto aspettare un tale gesto.

 

Non entro nel merito della questione Gammone per amicizie con tutti e 2 definiamole parti contendenti. ma, scusami etnick ma non sono d'accordo, o lo sono in parte. mugnano ha circa altri 30 40 giocatori di mugnano che giocano in altri campionati, e nella stessa società,ma l'A2 è l'A2, ritengo che la venuta di Mondello ( e non di un forte qualsiasi ) sia di ulteriore immagine, e spero di ulteriore avvicinamento dei giovani alla società con la quale, non a caso, anche io ho deciso di tesserarmi, nonostante vanta amicizie con tutto il movimento pongistico campano e non. Poter avere un pluricampione italiano, spero e mi auguro che dia ulteriore linfa alla società campana, che ricordo a tutti, opera su un territorio sul quale sfido chiunque a riuscire a fare altrettanto, con tanto di allenatori (non napoletani tra l'altro, ulteriori spese) e cinese.
Ovvio, tutti gradirebbero raggiungere l'A1 con giocatori del vivaio, ma come dice anche GWT, quanti ci riescono?? (ed in quanti altri sport cio accade???) Anche le possibilità di sponsorizzazione al sud non sono dello stesso profilo del nord, il che non consente di poter andare oltre certi ingaggi, cosi come, le esigenze rispetto al lavoro dei ragazzi del sud sono, allorquando ci si avvicina alla matura età, differenti da quelle dei pari età del nord, per effetto del quale la crescita sportiva ad un certo punto si interrompe. Ma sono discorsi questi che conosciamo tutti benissimo.

Detto cio' mi auguro che Ale e Davide, che posso dire di aver visto crescere, non da quando sono nati, ma bensi da quando la Signora Gammone li aspettava, trovino ogni bene possibile dentro e fuori dal tennistavolo.


p.s. Non c'entra con questa discussione ed il discorso è in generale. A volte ho l'impressione che si vedano i presidenti come "dei benefattori obbligati dall'ambiente a rimetterci o trovare soluzioni di stampo Idealista". Li si vuole possibilmente ricchi, che facilmente trovino sponsor, che magari ci aiutino anche nel nostro lavoro esterno, che facciano le scelte che preferiamo, etc. Signori, qui si parla di tennistavolo, ancora credo il 60 % delle società in italia ha palestre non idonee...

 

REX .... ma che volevi dire ???:clap:

 

Scusa Ady, sapevo scrivendo quelle quattro righe che magari si poteva pensare che il mio discorso fosse specifico per la situazione del Mugnano,
invece non lo è assolutamente,
io in generale vedo che quando qualcuno entra in questo sport con delle disponibilità economiche va a cercare il "mercenario" che gli garantisce il punto in più e mette in secondo ordine i "locali" che hanno bisogno di crescere.
Poi si stanca, il mercenario cambia casacca, e il deserto avanza.

 

.... stasera te lo spiego con calma, prima però ti massacro al tavolo

 

Dopo che ci saremo incontrati al tavolo stasera ...... non sarai più tanto calmo ..... !!!:clap:

 

immaginavo e guarda quanto deserto.. se ho fatto bene i conti dalla A1 alla B1 8/9 squadre meridionali !!!!!!!!!! questo compreso la B1 girone D che dovrebbe essere interamente coperta da squadre del sud. In A1 solo messina, che nemmeno ne aveva diritto.

 

Bravissimo, volevo aprire una discussione proprio su questo!
Credo che il caso Mugnano - Gammone sia esemplare.
Da un lato abbiamo la Società che secondo me in questo momento è la più importante di tutto il Sud Italia, tant'è che ha preso Mondello per fare il salto in A1, ma anche perchè da anni lavora alla grande sul vivaio e sono davvero encomiabili.
Dall'altro due ragazzi davvero forti del posto che devono cercare squadra da qualche altra parte. E questo ci può stare, il problema è che nel centro - Sud il deserto avanza, quindi la cosa diventa difficile, si rischiano di perdere giocatori importanti perchè le alternative sono scarse.
Se su 4 gironi di B1 3 sono di 1/3 dell'Italia vuol dire qualcosa, no? Ci saranno squadre di B1 del Nord che spendono 1.000 euro di trasferte e secondo me neppure quelle, e squadre del Centro - Sud che ne spendono 7.000, poi vedi dei Tornei Nazionali Unici a Lignano Sabbiadoro in Friuli e pensi molto sinceramente che qualcuno abbia preso un colpo di calore ai primi di Giugno, poi vedi la grande attività di Ponte di Legno di quest'anno, per la quale la Federazione avrà un ottimo ritorno economico
e fai : 2+2=4
in Federazione importa a qualcuno se le squadre del Centro -Sud continueranno ad affossarsi economicamente per reggere il peso dell'attività Nazionale????????

Quante società del ricco Nord reggerebbero questo peso senza andare in dissesto? Per me ormai è chiaro - lo era chiarissimo anche 5 anni fa, ma passa il tempo e la situazione peggiora, eccome! vedi dove si fanno tutti gli Assoluti e i Prima Categoria, ne trovi uno sotto Roma per caso? che bisogna dare a Tremonti o Bossi la tessera onoraria della Fitet........e non perchè gli Italiani si fanno a Ponte di Legno!

bah, sono partito dai Gammone, e sono finito con le solite lagne, ma,
minkkkkia se qualcuno ce la mette tutta per tagliare quei pochi alberi che resistono soffocando di costi le società del Sud rispetto a quelle del Nord il deserto DEVE AVANZARE PER FORZA!!!

 

Salve mi permetto di intervenire sperando di non alimentare nessuna polemica,
non sono d'accordo sulla premessa da te fatta in quanto penso ke ogni giocatore ha un proprio valore tecnico e una personalità unica tanto da essere preferito ad altri giocatori, se mi dici che ci sono giocatori forti come come i Gammone o di livello addirittura superiore disposti a venire a giocare ed allenarsi a Mugnano a loro spese senza percepire nessun compenso sarei felice di sapere quanti ce ne sono nei primi 70 della classifica italiana. Giusto per capire se Alessandro e Davide sono una eccezione.

Poi il discorso se permetti lo allargherei anke ai presidenti delle società, se esiste un mercato dei giocatori è solo xkè esistono società disposte a PAGARE pur di raggiungere determinati traguardi, traguardi il + delle volte irrangiungibili con i propri giocatori, allora vorrei capire xkè gli italiani a differenza degli stranieri dovrebbero sottrarsi a questa logica di mercato.

Questa vicenda non è molto diversa da altre successe ad altri giocatori, il Mugnano si è piegata alle logike di mercato per esigenze dello sponsor almeno per quanto riguarda la prima squadra adeguandosi al resto d'italia.
Non sono stato un atleta del mugnano quindi non posso giudicare questo cambiamento.

Quello ke voglio dire ad Alessandro e Davide ke purtroppo se si decide di essere "professionisti" e cercare di tirare fuori quake soldo purtroppo c'è un prezzo da pagare e non valgono l'impegno e l'amicizia, le esigenze di una squadra possono cambiare di anno in anno e il + delle volte le rotture avvengono sempre in modo poco amichevole.

ciao e in bocca a lupo a tutti per il futuro.

 

Credo di aver letto che i Gammone contestano solo il ritardo dell'offerta al ribasso nei loro confronti ( 15 luglio), che non li ha permesso di trovare delle valide alternative, mentre sulla parola le promesse erano altre.


Quello ke voglio dire ad Alessandro e Davide ke purtroppo se si decide di essere "professionisti" e cercare di tirare fuori quake soldo purtroppo c'è un prezzo da pagare e non valgono l'impegno e l'amicizia, le esigenze di una squadra possono cambiare di anno in anno e il + delle volte le rotture avvengono sempre in modo poco amichevole.

ciao e in bocca a lupo a tutti per il futuro.

 

Penso che giocatori disponibili e corretti come i gammone ce ne siano pochi e per questo mi dispiace che si trovino in una situazione complicata.
Spesso le società si comportano in modo molto scorretto (come anke i giocatori), ma questa è la legge di mercato.
Probabilmente la società ha voluto prendere tempo per cercare di capire quale fosse la soluzione migliore(sia economica che tecnica) , e questo purtroppo è andato contro i giocatori.
In questo caso la società ha preso in giro i giocatori...in altri sono i giocatori che prendono in giro le società e quando succede sono contento ehehhe!
Non sarà facile per Mugnano vincere il campionato, visto che mondello in carriera non ha mai giocato un campionato intero in buone condizioni(intendo dire senza infortuni che ne compromettono la presenza o il rendimento).

 

Ho letto con interesse quanto accaduto in quel di Mugnano, ma ho anche notato una serie di interventi, a mio parere, quindi sindacabile, poco consoni alla realtà.
Ho letto che si parla di professionisti: ma chi sono i professionisti ? esattamente coloro che percepiscono un ingaggio piu o meno alto, ma non per questo mercenari...la parola professiniosmo, però, nel nostro sport, la limiterei a pochi eletti, dal momento che il professionista fa solo quello e può permettersi di vivere di ping pong...quanti saranno ?
Poi mi sembra davvero poco consono la frase "c' è chi ci rimette di tasca propria"...chi ci rimette di tasca propria, evidentemente, lo fa per passione, ma anche per un piccolissimo particolare: nessuno lo pagherebbe; se poi vogliamo fare tutti i santi, la porta è aperta...e propongo un forum di tutti coloro che hanno rifiutato dei soldi di ingaggio e dei rimborsi spese per spendere di tasca propria...
Ma, abbandonando l' ipocrisia, mi riferirei all' accaduto in quel di Mugnano.
Conosco i ragazzi e i dirigenti da una vita e, per quel che mi riguarda, il Mugnano, dopo la chiusura dell' Amatori Napoli, ha avuto la capacità di crescere sia come gruppo, ragazzi e dirigenti super affiatati, sia come società da diventare una sorta di isola felice in Campania e non solo.
Il problema è nato quando sono entrati in ballo i soldini, molti o pochi che siano...e qui faccio una tiratina di orecchie a Lino...ricordandogli la differenza tra giocatori di squadra e giocatori di società che lessi nel suo gustosissimo ango...lino...ora come la mettiamo, caro Lino ? Volessimo fare un ango...tino in cui si parla di famiglia e di società ?
Il succo, però, è che nessuno deve sentirsi offeso, nè i dirigenti del Mugnano che hanno fatto una scelta, nè Alessandro e Davide che si sono trovati per la prima volta a capire cosa vuol dire incassare dei soldi per giocare...alla fine della fiera, quando si incassano dei soldi si fa i conti con la realtà che puo essere anche un benservito, anche se molto piu di frequentemente capita che il benservito siano i giocatori a darlo alle società...è la legge dello sport...
Comunque sia, spero proprio che col passare del tempo la cosa venga ricucita, anche perchè, in linea di massima, quando si alzano i toni vuol dire che c' è dell' affetto da ambo le parti....


Ma quanto sto bene a Casalbordino non ve lo immaginate...mi diverto, cazzeggio, mi vogliono bene e mi perdonano figuracce inenarrabili, voglio bene a loro perchè sono dei gran pipponi (vero Santos e Spagna?)...cosa mi manca ? Mi mancava Li Weimin, me l' hanno preso...se mi mandano via il prossimo anno...scrivo sul forum...

Ciaooooooooooo