i dieci comandamenti del pongista

Sarà un'idea bizzarra , ma mi frulla in testa l'idea di fare una specie di decalogo del pongista però una cosa seria o comunque che sia universale valido sia per i più esperti adulti sia per i più giovani sia di età che pongisticamente . aiutatemi...postate alcuni fra i punti che ritenete necessari e poi , con la supervisione dell'immarcescibile e onnipresente GIORNO si potrebbe renderlo in qualche modo"ufficiale".

 

Chiedere scusa all'avversario dopo un punto fortunato
Stringere la mano all'avversario alla fine della partita

 

Non andare oltre le regole del rispetto dell'avversario .
Molti usano dei modi per innervosire l'avversario che sono aldilà del lecito e sono anche mancanza di rispetto altrui.

Questo in uno sport non si dovrebbe fare ma invece lo si vede di continuo e non solo nel tennistavolo.

Vedi sport anche maggiori come il calcio.

Questa basterebbe come regola generale.
Alle volte non è facile applicarla . Mi rendo conto.

Ciao

 

Cercando un po in giro ho trovato questo decalogo

http://www.masatenisi.org/english/onemir.htm

 

Belli!

 

il secondo punto mi trova pienamente d'accordo, riguardo al primo sono un po' scettico , si dovrebbe aprire un'altra discussione : toccare la rete o lo spigolo è parte integrante del gioco e non mi sembra plausibile chiedere scusa apertamente (Anche se umanamente giusto) visto fra l'altro che non mi sembra di vedere i campioni farlo , a prescindere dell'immancabile rispetto dell'avversario:forse un cenno sarebbe più"professionale".

 

Io proporrei:

1) Rispetto del gioco e del giocatore
2) Rispetto delle decisioni arbitrali (anche se talvolta sbagliate)
3) Con giocatori piu' giovani, essere da esempio privilegiando un aspetto educativo e formativo tenuto conto della attuale preparazione ed esperienza maturate
4) Rispetto e mi aggiorno delle novita' del campo pongistico
5) Divulgo l'aspetto formativo ed educativo del tennitavolo
6) Non consumo bevande alcoliche prima di ogni competizione
7) Porto la divisa ufficiale della mia squadra
8) In ogni circostanza mi attengo ad un comportamento professionale e corretto
9) Evito critiche inutili verso altri giocatori sia della mia squadra che di altre squadre;
10) Accetto di dedicare un po' del mio allenamento a giocatori meno capaci di me.

 

secondo me due aspetti sono fondamentali.
1) è il rispetto delle regole dettate dalla federazione
2) il rispetto del mio avversario

 

io vengo da 22 anni di calcio... quindi non posso essere d'accordo con te: il calcio mi ha insegnato tante cose, sono orgoglioso di averle imparate, è una scuola di vita e come in tutte le scuole ci sono aspetti poco edificanti ma tanti positivi.

capisco comunque che chi non ci ha vissuto dentro e viene bombardato dagli scandali mediatici, possa pensare unicamente ad uno sport corrotto... ma non è così.

Comunque sono d'accordo al massimo col comandamento 10 di Lele, poichè il ping pong non ha allenatori, non ha seguito, e ha bisogno di sviluppo, gli atleti dovrebbero impegnarsi per aiutare i principianti e quellidi livello inferiore per farli migliorare.

 

Io non sono d'accordo con te per quanto riguarda la tua ultima affermazione . Non so tu da quale realtà provenga (a parte il calcio) ma
gli allenatori e anche i tecnici (perchè ci può essere un distinguo) esistono nel pingpong, eccome se esistono! Il problema è il livello (assai scadente) ed il numero. E' un problema molto serio e comune a tutte le realtà di qualunque livello. Trattandosi di sport professionistico (nel senso che sono gli atleti a fare i professionisti, professionalmente mettendoci dei soldi e non prendendoli, visto che solitamente hanno un lavoro) mi dici tu come fanno ad allenarsi con o allenare i principianti? Dovrebbe pensarci il tecnico, e ogni tanto ci butta un occhio, ma se non ha neanche tempo sufficiente per seguire i bambini, quando ci sono, mi dici tu come fa a seguire i "grandi" principianti? Ci vorrebbe un misto tra una medusa e la dea Kalì.: tante teste e molte braccia!
Hasta la vista hombre

 

Allora dillo Lele, che non mi vuoi far giocare...

 

E' proprio questo il punto, secondo me noi giocatori dovremmo impegnarci ad aiutare i nuovi sacrificando anche solo 10 minuti a testa per aiutarli, come hanno fatto gli altri quando noi eravamo principianti.

Senza qualche amico generoso che mi dedicava un po' di tempo anche se ero una schiappa non sarei ancora qui, ma avrei già appeso la racchetta al chiodo per impossibilità ad imparare.

 

Io una volta, prima di un incontro, ho bevuto e ho vinto con un giocatore fortissimo.............che sia il segreto per la vittoria?????

 

per Lucioping,
e un per lele perchè mi hai dato lo spunto ad hoc
Questa la mia proposta:

1) Conosci,rispetta e adeguati alle regole (comprende quindi sia le regole della federazione che quelle interne alla vita associativa diverse da società a società)

2)Rispetta gli Arbitri (quindi le loro decisioni semprechè compatibili coi regolamenti)

3)Rispetta tutti gli stili di gioco e i giocatori (quindi come dice Lele al punto 9, non criticare,se non in senso costruttivo e se il comportamento non sia palesemente fuori ogni regola)

4) non uso bevande alcoliche e altre sostanze "fuorilegge"

5)Vesto la divisa ufficiale della mia società (quindi la rappresento sempre e comunque dentro e fuori dal campo di gara anche in quelle non ufficiali per cui vedi il punto 6)

6)Mi comporto sempre in modo corretto (quidi accetto la sconfitta senza inutili sproloqui o non esulto in modo antipatico ad una vittoria fortunosa, tratto bene i materiali che non mi appartengono etc , l'elenco sarebbe troppo lungo...)

7)Gioca con chiunque te lo chieda (anche se meno bravo ,il tt è sport ma anche gioco se non ti diverti fai divertire e ricorda il punto 3)

8) Impegnati sempre al meglio ( quindi non sottovalutare l'avversario vedi punto 3 in partita ,ufficiale o no; essere partecipi alla vita associativa , puntualità etc)

9) Sii di esempio per i più giovani (quindi ,oltre a rispettare i punti precedenti , divulgo l'aspetto formativo del tennistavolo )

10) divertiti sempre ed ovunque ( altrimenti è meglio smettere )


Ringrazio ancora Lele ; ho pensato di considerare anche anche altri aspetti e di essere più conciso : naturalmente ciò che è scritto fra parentesi sono alcune interpretazioni e puntualizzazioni per cercare di spiegare i vari punti in modo che il decalogo sia anche semplice e chiaro .

ditemi che ne pensate .

 

Caro tsunami di etica spotiva si riempirebbero decine di libri: al di là delle evidenti differenze fra gli sports il problema di fondo è solo uno : una cultura sportiva più radicata

 

sono d'accordo con te... ma questo accumuna tanti sport, anche nel ping pong ci sono un sacco di nefandezze fuori dall'area di gioco, proporzionate al livello di popolarità dello sport, mi aspetto che fra poco anche il curling avrà i suoi scandali

 

Ma a prescindere di questa che è un'altra discussione(sicuramente OK) ...... sti 10 dieci comandamenti , se seguiti e se accettati,non indicherebbero una buona strada da seguire anche per i giovani?