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I bambini scalzi esistono davvero!

Discussione in 'Chiacchiere sul Tennis Tavolo' iniziata da senigallia, 26 Ago 2013.

Status Discussione:
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  1. senigallia

    senigallia Domenico Ubaldi

    Nome e Cognome:
    Domenico Ubaldi
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    Tennistavolo Senigallia
    Sembrava una battuta (Le scarpette d'oro) quella dei bambini scalzi scritta da Pettinelli ma a volte la realtà supera la fantasia.

    I fatti:
    Il CR Marche pensa ad aumentare di molto l'attività individuale per i giovani e predispone un calendario che inserisce la gara di categoria quando ci sono i tornei giovanili.

    La delibera FITeT del settore competente:

    (il carattere grassetto non è originale ed assolve ad una funzione esplicativa):
    "Per quanto riguarda il calendario, anche se il regolamento lo consentirebbe non è ammissibile organizzare il 1° torneo di 3a e 4a categoria dove la Regione ha 49 tesserati in concomitanza con tornei giovanili e veterani dove la Regione, per le stesse categorie ha 4+23 tesserati. Vorrebbe dire che più del 55% di atleti dovrebbe optare tra un predeterminato nazionale ed un torneo regionale.
    Diversa la situazione per la seconda concomitanza del 16/17 novembre dove solo 5 atleti su 53 sono interessati dalla stessa alternativa".
    Considerazioni:
    Una società non può scegliere tra attività regionale o nazionale, ma deve fare obbligatoriamente attività nazionale quando è prevista. Altrimenti sta fermo.
    Secondo, un torneo consentito dai Regolamenti viene proibito. Ma non sono i regolamenti a stabilire ciò che si può fare e ciò che è proibito? Sembra di no, sembra che ci sia un'area di assoluta discrezionalità che non fa capo neanche al Consiglio.
    Terzo, risponde ad un principio il parametro scelto per proibire una manifestazione che sarebbe legittima in base ai regolamenti? No, non si proibisce un torneo perché un giocatore (per il principio ne basterebbe uno solo) dovrebbe scegliere,ma perché la % è del 55%. Se fosse del 9% si potrebbe fare tutto. Già, ma chi stabilisce la soglia della percentuale? Eppoi, qual'è la soglia: il 49% sì ed il 50% no?
    Il CR Marche ha annullato il torneo e modificato il calendario. Non morirà nessuno. Ma una domanda a questo punto è lecita: qual'è l'etica che ispira la gestione della federazione?
     
  2. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Laddove i regolamenti non sono ostativi, credo sia ragionevole un certo margine di discrezionalitá su questioni di opportunitá/inopportunitá. imho.

    In questo caso peró sarebbe auspicabile una regolamentazione.

    Anche in Piemonte i tornei giovanili coincidevano coi predeterminati nazionali di categoria. Dal momento che i giovani fanno attivitá senior non mi sembra giusto sovrapporre le date.

    Quindi propenderei per una norma regolamentare che lo vieti. Fosse anche per uno solo che altrimenti sarebbe costretto a scegliere un'opzione, e quindi rinunciare all'altra.
     
    Ultima modifica: 26 Ago 2013
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  3. senigallia

    senigallia Domenico Ubaldi

    Nome e Cognome:
    Domenico Ubaldi
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    Tennistavolo Senigallia
    Condivido ma nelle Marche niente di tutto questo: in occasione dei tornei giovanili di qualificazione si è aggiunto anche il torneo 5° ed i primi di quest'ultima accedono di diritto al torneo di 4° successivo. I tornei regionali di categoria 3° e 4° si sono sovrapposti ad alcuni tornei arcobaleno. Su quest'ultima sovrapposizione è intervenuto l'organo federale.
    Se il dispositivo avesse detto che esisteva una lacuna regolamentaria che andava colmata, oppure che si sarebbero lesi i diritti di uguaglianza dei giocatori, ci stava. Invece una % (limite imprecisato) di giocatori avrebbe dovuto (il termine corretto è "potuto") scegliere tra attività regionale e nazionale.
    E' qui che il ragionamento lascia il caso marchigiano per assumere una valenza simbolica che tira in ballo l'etica della FITeT e non le questioni regolamentarie (per le quali in questa circostanza più che di discrezionalità si potrebbe parlare di arbitrarietà).
    I principi ispiratori dell'attività della FITeT sono indicati in modo molto sintetico al § 3.4 dello Statuto, così sintetico da risultare indeterminato. Esiste un documento di questa gestione federale più esplicativo? La preminenza dell'attività nazionale su quella regionale è forse uno dei principi ispiratori?
    Se non si definiscono i principi della gestione della federazione, ogni decisione presa è analizzata isolatamente senza poter verificare se risponde al disegno complessivo.
    Mi spiego con un riferimento preciso: lo statuto richiama espressamente il principio di democraticità. La tabella non è giusta o ingiusta ma semplicemente non democratica perché non pone i soci (= le società) sullo stesso piano. Il bello è che la stessa FITeT nello statuto consigliato alle ASD pone all'art.1 l'uguaglianza tra soci. Insomma, la regola vale per gli altri ma non per sé.
    L'organizzazione della FITeT dovrebbe essere rivista da capo a fondo per imprimere una svolta e tentare una crescita del movimento. Ogni organizzazione ha bisogno di un'etica (e condivisa) per poter funzionare correttamente. Probabilmente dovremmo iniziare a riempire il contenitore dei principi prima ancora di parlare dell'attività.
     
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  4. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    L'attività nazionale e quella regionale (o dipartimentale) son spesso sovrapposte qui in Francia : Non vedo il motivo di vietarne la contemporaneità dal momento che dovrebbero esser le società stesse a determinare chi partecipa a cosa.
     
  5. senigallia

    senigallia Domenico Ubaldi

    Nome e Cognome:
    Domenico Ubaldi
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    Tennistavolo Senigallia
    Un principio etico ispiratore dell'organizzazione della federazione dovrebbe dare una grande importanza alla persona tutelandone la dignità, le pari opportunità, il sano sviluppo psico-fisico.
    Può sembrare un principio astruso nell'applicazione ma così non lo è per le ricadute che ha, ad esempio, nell'organizzazione dei tornei dove le condizioni di gioco affrontate dai giocatori non sono prioritarie rispetto alle esigenze di organizzazione. Si pensi anche all'impedimento di una attività territoriale in regime di concorrenza con quella nazionale (con costi molto più elevati). Oppure ai centri federali che dovessero accogliere adolescenti.
    Anche la scelta e l'operato dei dirigenti ne verrebbero influenzati.
     
  6. marry

    marry Utente

    L'argomento è intéressante e mi pare che è trattato per la prima volta in modo così chiaro. Mah, definire l'etica della federazione non sarà semplice. Chissà se i federali sono entreranno nella discussione!:mumble:
     
  7. senigallia

    senigallia Domenico Ubaldi

    Nome e Cognome:
    Domenico Ubaldi
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    Tennistavolo Senigallia
    Sono stati organizzati convegni con il DT francese Gadal per i gran risultati ottenuti Oltralpe. Oltre a chiedere notizie sulla mietitura, chissà se è stato chiesto come i contadini abbiano seminato, coltivato e protetto raccolto, effettuato la semina, scelto il terreno.
    La tua testimonianza è importante perché rende tangibile che la federazione presa come riferimento tecnico organizza le gare in modo totalmente opposto a quello scelto dalla FITeT.
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 1 Set 2013, Data originale: 28 Ago 2013 ---
    Non so se lo faranno. Rommel scrive spesso su questo forum, adesso lo informo del tipo di discussione.
     
  8. marry

    marry Utente

    La discussione langue...i federali guardano altrove...gli appassionati hanno altri problemi...
    Voglio dare un piccolo contributo. Secondo me anche il conflitto di interessi bisogna tirare in ballo. Non ho idea di come si possa controllare o impedire però mi pare che oggi è una questione non da poco.
     
  9. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Questione non da poco.
    Il problema nella vita politica sta nella palese ineleggibilità di chi disponga di considerevoli concessioni pubbliche (etere) oltretutto ricomprese in una incredibile concentrazione di mezzi di informazione (quelli che a seconda delle notizie che danno O NON DANNO condizionano l'opinione pubblica e il voto).

    Nel piccolo tt come fare a negare l'eleggibilitá ad un presidente di Societá? E sarebbe giusto privarsi a priori dei soggetti che più di altri si occupano degli aspetti organizativi, finanziarii.. ecc.?

    Io non credo sia qui il problema. Il problema sta nella democrazia malata del nostro sport nel quale in Consiglio entra solo la lista del presidente e non c'è un controllo preventivo sugli atti da parte dell'opposizione, non siedendo questa in Consiglio.

    Le preferenze (leggi voti in quota dirigenti, tecnici e atleti) sono comprese nel listone che arriva alle Societá, anche attraverso la mediazione scorretta di alcuni C.R., e la preferenza per il leader (candidato presidente) fa da traino a tutte le altre!
     
    Ultima modifica: 2 Set 2013
  10. senigallia

    senigallia Domenico Ubaldi

    Nome e Cognome:
    Domenico Ubaldi
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    Tennistavolo Senigallia
    A metà degli anni '80 fu introdotto il Consigliere di opposizione con lo scopo di creare un controllo politico interno. Nel giro di pochissimo tempo il progetto è naufragato sia perché il Consigliere di opposizione veniva fagocitato nel giro di poco tempo, sia perché con i voti plurimi la maggioranza riusciva ad eleggere anche lui.
    Se il sistema non è democratico non c'è controllo che tenga. Ha ragione eta beta. Ed il sistema non è democratico a causa della tabella voti che assegna a meno di 50 società più peso che alle rimanenti 600. Eppoi per il fatto che nelle votazioni le preferenze sono multiple.
     
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  11. bendo75

    bendo75 Nuovo Utente

    Ma figurati se i federali che seguono il forum si mettono a scrivere su un argomento del genere! Te lo immagini Rommel disquisire di principi?:)
    Dice bene etabeta. Se non c'è democrazia reale... Anche nella federazione non c'è bisogno di un cacciavite ma di una rivoluzione!:banana:
     
  12. senigallia

    senigallia Domenico Ubaldi

    Nome e Cognome:
    Domenico Ubaldi
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    Tennistavolo Senigallia
    Raffa e Rommel sono stati direttamente invitati a partecipare. Raffa non ha risposto, Rommel sì ma declinando l'invito, suo legittimo diritto. E' singolare tuttavia che chi pubblicamente ha rivolto una domanda ed altrettanto pubblicamente ha ricevuto subito una risposta, a parti invertite non senta la necessità di fare altrettanto.
     
  13. bendo75

    bendo75 Nuovo Utente

  14. senigallia

    senigallia Domenico Ubaldi

    Nome e Cognome:
    Domenico Ubaldi
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    Tennistavolo Senigallia
    Rivoluzionare (perché è di questo che avrebbe bisogno il nostro tennistavolo) vuol dire dare anima ad un progetto e non soltanto ragionare come organizzare l'attività o la Nazionale. Altrimenti si parla di politica federale solo nei sei mesi prima dell'Assemblea quando in realtà si cercano esclusivamente i voti.
    L'etica e la morale della FITeT sono oggetti misteriosi attualmente. Forse lo sono anche per i dirigenti federali oppure non sarebbe popolare affermarli. Ma non si possono cambiare solo le persone lasciando che i principi rimangano gli stessi di prima. Né è sufficiente essere solo più bravi per aspirare a governare se mancano valori positivi di riferimento a cui ispirarsi quando si prenderanno decisioni.
     
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