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giocare in una serie che non ti appartiene

Discussione in 'Chiacchiere sul Tennis Tavolo' iniziata da rotex, 16 Lug 2007.

Status Discussione:
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  1. rotex

    rotex arrotiamo!!!

    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Secondo voi giocare in una serie troppo alta rispetto al proprio livello (o se volete anche troppo bassa) può comunque essere considerata una stagione che può portare esperienza e quindi potersi migliorare? oppure è comunque una stagione persa assolutamente controproducente?
    Sento spesso di persone che hanno iniziato da poco a giocare, avere terrore nel confrontarsi in un semplice campionato di serie D
    Oppure di gente che gioca da pochissimi anni avendo raggiunto un livello di medio N.c catapultarasi in serie improponibili come una c1 o una b2 asserendo che comunque si vuole divertire o addirittura imparare qualcosa.
    Inoltre questo che risultati potrebbe dare se si trattasse di giocatori molto giovani, anche promettenti, ma con pochissima esprienza?
     
  2. Fa-Rin

    Fa-Rin Harry Topper

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    CUS Catania
    Secondo me dipende molto dal carattere del giocatore, il rischio maggiore e che si demoralizzi visto che le sconfitte quando si fa il salto di serie sono parecchie.
    Il discorso, secondo me, cambia un pò per i giovani, che se lanciati troppo presto in campionati troppo alti rischiano di essere bruciati.
    Nel nostro centro addestramento c'è una ragazzina molto promettente (MAgo la conosce), che avrebbe la possibilità, dopo 1 anno di allenamenti di esordire in serie B.
    Io personalmente sono contrario e la vorrei fare cominciare con una serie D maschile, visto che il regolamento lo consente, per fare esperienza e farla partecipare a tutti i tornei giovanili.
     
  3. Boomerang

    Boomerang Utente

    La reputo un'esperienza senza senso.
    Per un giovane poi, a livello psicologico, le bastonate possono creare dei muri invalicabili. La teoria della modulazione dei carichi (siano essi fisici o psicologici), in funzione di un qualsivoglia miglioramento, afferma che il carico deve essere tale da produrre stimoli fisiologici o psicologici di supercompensazione dell'organismo e cioè gli obiettivi devono essere proporzionati alle nostre capacità e alla nostra portata. Questo vuol dire che devono prevedere la possibilità di un raggiungimento da parte di chi è impegnato. In conclusione, anche da un punto di vista scientifico, partecipare ad un campionato di livello troppo superiore non gratifica sotto nessun punto di vista l'atleta, anzi. Stessa cosa accade se lo stimolo è al di sotto di quelle che sono le nostre possibilità: non c'è miglioramento.
     
  4. lele

    lele Table tennis for ever !

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Sicuramente non va bene per un giovane ma per un veterano sentirsi misurato con una classe superiore è solo positivo in quanto ....non ha piu' nulla da perdere !
     
  5. Boomerang

    Boomerang Utente

    Il problema è quanto superiore. Se parliamo di NC che va a giocare in B2 (parlo di livello da B2) credo che prenderebbe tantissime pallinate in faccia da rimanere tramortito (e questo sarebbe un fatto positivo perchè vorrebbe dire che è riuscito a leggere i servizi altrimenti). In B2 troviamo già giocatori che servono bene. Te lo immagini uno che risponde una palla sul soffitto ed una sottoterra? :confused: E quando serve lui .... Io creo gli passi la voglia. :muro:
     
  6. Rorschach

    Rorschach Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Qui stai parlando di me.. io non so se il tuo ragionamento è giusto o sbagliato. Il divertimento è una cosa soggettiva, io so che mi divertirò e inoltre avendo quasi 30 anni demoralizzarmi o bruciare la mia carriera sono cose senza senso. Non ho una carriera. Ho solo amore per questo sport e voglia di giocare più che posso. Giocherò in B2, quasi certamente non vincerò nemmeno 1 set e con i più forti perderò in modo ridicolo e nonostante questo ti dico che stranamente sono convinto che mi divertirò di più così che non facendo la C2. E poi non è una cosa che ho chiesto io, non mi sono svegliato con velleità da campione. Mi hanno detto "c'è un buco, vuoi giocare in B2?" ed ho risposto "sì".
    Il tuo ragionamento ha molto più senso in effetti se lo applico a ragazzi, soprattutto piccoli, in particolare due della nostra palestra che hanno secondo me enormi margini di miglioramento, sia per gli effetti che continue sconfitte possono avere sulla loro voglia di giocare sia per una crescita omogena di cui altri hanno accennato.
    Ma non è compito mio consigliarli, hanno genitori tral'altro pongisti anche loro.
     
  7. hard

    hard Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Carmelo Noto
    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    e non solo...
    io concordo con questa frase...è secondo me un pò come quando vado a fare i tornei U21 o i Nazionali...so di non avere speranze quasi per niente ma l'esperienza si fa comunque abituandosi a nuovi tipi di gioco...anche se mi rendo conto che in questo caso sia troppo alto...ma dovevo scegliere tra 2 opportunità...e non credo che avendo scelto l'altra mi sarei divertito molto...sinceramente preferisco perderle tutte che vincere qualche partita inutile...almeno...io la penso così,posso anche sbagliarmi si vedrà,ma anche mio padre a mi ha consigliato questa scelta....
     
  8. mago

    mago Professionista

    Nome e Cognome:
    Erich Schuster
    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Squadra:
    Sarmeola Padova
    Come dice Fa-Rin, è una cosa molto individuale, anche se, in linea di massima, un'......escursione di livello tecnico estrema, spesso scombina psicologicamente il giocatore. Questo sia nel caso di una serie troppo alta che troppo bassa, per ragioni ovviamente molto differenti.
    C'è però il vantaggio nel giocare una serie abbastanza bassa, di essere il numero uno della lega e di vincerle tutte e questo, ho notato spesso, è comunque un corroborante per il morale.
    Ho visto anche giovani che giocavano due serie più alte della loro e avevano un'impostazione mentale tale, che assorbivano tutte le sconfitte come lezioni per migliorare, anche se sono un netta minoranza.Devono disporre di un carattere, fiducia in se stessi e senso ....dell'investimento in prospettiva poco comuni.:)
     
  9. Fa-Rin

    Fa-Rin Harry Topper

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    CUS Catania
    Qual'era l'alternativa?
     
  10. Tony

    Tony Utente

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT PERUGIA
    Parlo della mia esperienza:
    Da giovane che sn ho giocato sempre in serie superiori al mio livello, inizialmente(parlo prima dell'inizio del campionato) la cosa è entusiasmante pensi giorno e notte che il prossimo hanno fai la c1 fai delle trasferte giochi con gente forte conosci altra gente non vedi l'ora di inniziare ecc..Poi inizia il campionato e parti tutto "gasato" quando i risultati non arrivano inizia a prenderti il nervosismo il "braccino" ti senti una me...a , ma è proprio questo che t fà crescere che t spinge a stare d + in palestra xchè al prossimo giocatore della squadra avversaria che incontrerai vuoi strappare come minimo un set vuoi giocare una buona partita, è il cambiamento che se avviene t cambia in positivo fornendoti un continuo spronamento a migliorare tt nei minimi particolari a crescere mentalmente a giocare con una mentalità diversa pensando a tt il sudore che fai in palestra per migliorare...Una esperienza che io consiglio a patto che se t demoralizzi devi fare il passo mentale che ho scritto, io mi sono messo in discussione purchè di migliorare ed è questo che porta grandi vantaggi.
    Ora finito tutto mi considero soddisfatto per le esperienze fatte di tutti quei giocatori conosciuti in giro dei loro consigli di questa corsa al miglioramento.
    Ringrazio chi a fatto si che questa esperienza si verificasse ed ora che ho il campionato di c2 alle "porte" mi accorgo di tt questi vantaggi che ha portato la serie superiore.
    Spero sia di aiuto la mia esperienza..
     
  11. spin548

    spin548 Quale gobba?????

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    A.S.D. KERKENT RIBERA
    secondo me giocare in una serie superiore è sempre un'esperienza positiva... aiuta capire la propria dimensione...., nel senso o molli e ritorni alla tua serie...oppure ti metti sotto di brutto e cerchi di migliorare tantissimo..... :Prrr:
     
  12. hard

    hard Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Carmelo Noto
    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    dovevo scegliere tra C2 e B2...
     
  13. Casta

    Casta L'ex presidente!!

    Nome e Cognome:
    Maurizio Castagno
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    ASD - G.S. G.Regaldi Novara
    Personalmente ritengo che, un po' a tutte le età, giocare in una categoria cui non si appartiene, al di là della piccola soddisfazione personale eventuale, non può che portare danni. Se sono 3° categoria e mi trovo a giocare in D1... beh, non sarò spesso impegnato in match "alla morte".. probabilmente mi basterà, per vincere, servire e palleggiare in campo... e mandiamo il top imparato in anni di allenamenti (e mazzate prese...) in soffitta, perchè non serve, così come le varie tattiche, gli schemi personali, il modo di imporre il proprio gioco e di prepararsi i colpi si andranno man mano a perdere perchè... non si arriva al dunque, il punto finisce prima!
    E se sono 3° categoria e vado a giocare in A2? beh, magari rischio di fare ben due punti in tutto il campionato, magari quando la squadra avversaria ha 2 giocatori malati e mette in campo tizio e caio per non prendere penalità. Che utilità posso avere, io semplice 3° categoria che dopo l'allenamento vado a farmi una birretta a giocare contro stranieri che pigliano 8000 euro l'anno per mazzuolarmi senza pietà o contro 2° categoria che giocano ogni giorno... e la birra non se la bevono:D? Davvero c'è chi ritiene che giocare in un campionato dove si rischia di vincere qualche set random per noia dell'avversario possa essere utile in qualche modo??? Sinceramente, parlo per la mia esperienza, ritengo che per verificare le categorie in cui è giusto e utile giocare bisogna innanzitutto guardare alla proprie statistiche (e qui chiedo aiuto al Mago per eventuale conferma o correzioni):
    - Se chiudo la stagione con percentuale di vittorie compresa tra 30 e 70 percento vuol dire che mi posso fare ancora un anno la stessa categoria
    - Sotto il 30 percento vuol dire che forse sarebbe meglio scendere alla categoria inferiore, dove potrei giocare al mio livello
    - Oltre l'80 perceno vuol dire che inizio forse ad annoiarmi un po', meglio cercare di salire di categoria per confrontarmi con gente al mio livello o più forte per migliorarmi ulteriormente.

    Io personalemente ho chiuso la 2° stagione in B2 con il 33.3% di vittorie, in un girone duro ma dove ho recuperato nel girone di ritorno. Ritengo con queste vittorie di starci dentro al pelo, anche se ritengo che la C1 sarebbe forse il mio campionato ideale. In B1 non ci giocherei manco a parlarne, ritengo che giocherei sempre in calando, vedendo la forza degli altri: certo che posso anche capire chi comunque giocherebbe sempre una categoria più in su, ma a mio avviso le motivazioni per giustificare uno 0-10% di vittorie non ci sono: semplicemente la soddisfazione personale di poter dire "ho giocato in quella categoria" piazzerebbe delle belle fette di salame sugli occhi, così da perdere l'obiettività, che deve essere sempre alla base nel momento di affrontare la nuova stagione.
     
  14. Fa-Rin

    Fa-Rin Harry Topper

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    CUS Catania
    Il discorso della media è validissimo da un punto di vista tecnico soprattutto se si vogliono raggiungere dei risultati a livello di squadra, mentre dal punto di vista individuale bisgona vedere se giocare in una serie superiore demoralizzi o se serva da esperienza.
    Secondo me come ho già detto prima non si può generalizzare è troppo soggettivo.
     
  15. tspbamboo

    tspbamboo W la PIZDA

    Nome e Cognome:
    Tsp e Bamboo
    Squadra:
    Toro
    A mio parere in qualsiasi categoria si gioca, la cosa importante è avere gli stimoli! se io sono un D1 e mi trovo a giocare in C1 sò che sarà un anno di sofferenze e mazzate, allora incomincio a pormi degli obbiettivi, che all'inizio saranno minimi, come ad esempio non perdere 11a0, poi sposto il limite un pò più su come voler vincere almeno un set, una volta vinto cerco di vincere una partita, e così via, facendo questo sono sempre concentarto alla morte e traggo beneficio da un campionato sicuramente al di sopra delle mie possibilità. Se invece si gioca in un campionato troppo inferiore, allora ci si deve porre gli obbiettivi massimi, cercando di vincere tutte le partite, ecc...
    Quindi in ogni categoria, se uno ha lo spirito agonistico, può trovare degli stimoli. Poi a tutto c'è un limite, un A non può giocare in D e viceversa.
     
  16. longpimpled

    longpimpled Puntinaro RedivIVO

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Quoto tsp in toto :approved:
     
  17. Boomerang

    Boomerang Utente

    Mi sembra che si sia perso il senso della domanda di Rotex.
    Si parlava di giocare in categorie di livello troppo alto o troppo basso e non più alto o più basso.
    Il caso non è sicuramente quello a cui tanti state facendo riferimento.
    Nella prima situazione, infatti, non è possibile un miglioramento sul campo perchè il confronto è improponibile e l'unica possibilità è quella di sedute di allenamento intensificate sia di quantità che di qualità (e qui si potrebbe aprire un romanzo sul numero di persone che ne avrebbero voglia visti i tempi che occorrerebbero per ottenere dei risultati, e non dico per non perdere a due o tre, ma per giocarsela, che è tutt'altra cosa). Nella seconda situazione, e io l'ho vissuta personalmente quando ero al limite tra terza e seconda, subentra lo scoglion......to: giocare nelle sale del bar in D2 o D1 con amatori o bambini che non prendevano un "normale" servizio non è il massimo.
    Al di là di quelle che possono essere le capacità di "sopportazione" personale, la grinta, la voglia di superarsi (che alcuni di voi hanno citato), esistono delle leggi generali delle quali non si può non tenere conto: la capacità di adattamento ad una situazione (quindi anche di un livello di gioco) è proporzionata all'entità dell'obiettivo. Lo stimolo deve essere appropriato, difficile ma raggiungibile, non impossibile in quanto può determinare l'insorgere delle cosiddette barriere fisiche o psicologiche dalle quali, poi, è un casino liberare l'atleta, soprattutto un bambino.
     
  18. rotex

    rotex arrotiamo!!!

    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Premesso che la mia discussione non è stat aperta al fine di criticare né Rorsharch né hard o quant'altro si ritenga chiamato in causa ma volevo solamente sottoporre agli amici del forum una questione che immagino si presenti ovunque.
    Dico anche la mia esperienza.
    Si è vero la nostra serie c2 è di livello medio-basso a parte una o due squadre che valgono realmente questa serie le altre squadre dovrebbero giocare in serie D. Ma quello che vorrei rendere evidente è che prima di poter criticare una serie occorre confrontarsi con questa serie: io ho giocato in c2 per diversi anni e prima di giocare in c1 mi è stato imposto di avere a fine stagione uno score di vittorie pari al 70%, e vi dirò che la stagione successiva in c1 feci il 25% :D
    Due stagioni fa (2005/06) ho giocato la serie B1 da medio quarta cat. presi delle sonore mazzate, qulcuno mi alzava anche pallonetti qualche altro più sportivamente mi faceva giocare, ma alla fine vinsi 3 partite due con forti 4a (anche loro fuori luogo in quella serie) e una con un forte terza (170 circa) più svariate partite perse 3-2 con forti 3a cat.
    Quindi una stagione a tratti umiliante ma anche a tratti esaltante.
    La stagione successiva, quindi quella appena finita, tornato nella mia serie
    la C1 chiudo con l'82% e salgo quasi terza (dovrei salire dalla regione). Posso dire che quella serie B1 mi fece bene, mi ha dato maggiore sicurezza e anche voglia di rivalsa e di migliorarmi.
    Quindi ritengo che occorre valutare il proprio livello di partenza, e porsi degli obiettivi come ha detto qualcun'altro, alli'inizio ad esempio non perdere 11-0 poi magari vincere un set.
    Ma comunque occorrono delle basi, un giocatore che vale Nc se può scegliere tra il fare una c2 (dove comunque può arrivare se va bene al 50 % di vittorie) ed una B2 non dovrebbe avere dubbi
    Nel caso di giovani atleti che ancora nella loro breve carriera non hanno neanche mai fatto una serie c2 sono sicuro che la c1 sia un'ostacolo troppo grande e poco formativo
     
  19. gspix

    gspix Utente Noto

    Squadra:
    A.S.D. ASTRA
    Secondo me c'è un limite in quello che può essere il salto di categoria si verso l'alto che verso il basso. Questo secondo me dipende principalmente dai margini di miglioramento, dagli obbiettivi e non per ultimo dal carattere della persona, mettendo insieme questi fattori è facile capire che se prendi un ragazzino promettente che gioca da 1/2 anni e gli fai fare la B2 lo rovini, al contrario magari una buona C2 o il 4° in C1 potrebbe essere fortemente stimolante e se seguito per bene può migliorare molto di più di quanto farebbe in D1 o D2.
     
  20. Fa-Rin

    Fa-Rin Harry Topper

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    CUS Catania
    Quoto:approved:
     
Status Discussione:
ATTENZIONE! - L'ultima risposta a questa discussione ha più di 365 giorni!
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