da un pensiero di Max Costantini

Ho chiesto a Costantini se potevo condividere con voi un pezzo di una sua mail..a me ha colpito molto gli ho chiesto se potevo pubblicarlo nel Forum
la risposta è stata :authorized!!!!

"La mia più grande aspirazione è la divulgazione del pingpong, facendo sapere alla gente cose che nemmeno si sogna di esistere, ma non perché il pingpong sia qualcosa di misterioso da scoprire, ma perché loro stessi hanno possibilità di scoprirsi e qualcuno li deve aiutare a farlo. Questo vale a tutti i livelli IV,III, II ed anche I.
Il pingpong, immagino come altri sport, non è uno sport univoco, dove da una parte c'è la competenza/conoscenza e dall'altra c'è un contenitore vuoto da riempire di conoscenza. Il pingpong è biunivoco, l'uno (allenatore) si alimenta dell'altro (giocatore) in una continua rincorsa verso problematiche sempre più particolari. E' questo che molti allenatori non capiscono o non se la sentono di capire o non vogliono capire, perché bisogna spogliarsi dei vestiti della superiorità, della presunzione e indossare quelli della modestia, perché ogni giocatore nel profondo è ricco di modestia, magari esternamente non lo vuol dimostrare, ma è così."
Massimo Costantini

zzantitop saluta grande MaxBlock

 

Questo vale nello sport ma anche nel lavoro dove il manager ideale deve sapere coniugare doti manageriali ma anche leadership. Una buona intercomunicazione, crea una simbiosi mutualistica che raggiunge risultati sempre positivi ma che soprattutto costruisce il futuro.

 

lele io mi son fermato alla...

la mia piu' grande aspirazione è la divulgazione del ping pong.....
la dice lunga sulla persona e sul suo attaccamento a questo sport...

 

Non ci credo ZZTOP... la parte sotto è ancora più interessante.
E' un approccio al lavoro che non è per nulla "da tutti".

 

Ragazzi .. l'avevo già raccontato .. a Zagabria Europei 2002 ho passato alcune serate con Leo Amizic (tecnico Guru Europeo che ha curato diversi giocatori ..poi crollati quando lasciavano le sue cure...) e Massimo Costantini... e il più delle volte gli argomenti toccati riguardavano proprio la divulgazione del Tennistavolo ...che è chiaro... non è uno sport primario in nessun Paese (se non la Cina) ...
Pensate che quando ad Ochsenhausen ha giocato Khong Linghui (che aveva già giocato a Gettone per l'Alfaterna...ricorderà qualcuno) ... Amizic (fratello del Mario del Giappone) raccontava di averlo aiutato nella vita fuori dell apalestra ... con la lingua inglese, convincendolo a socializzare con gli altri e all'utilità delle cose di contorno al puro tennistavolo da palestra .... ...
Divulgazione... verbo... ben oltre l'andare in panca per seguire una nazionale o una squadra ecc...
siamo lontani anni luce dall'organizzazione ottimale di questo sport anche all'estero... figuratevi qui da noi....!

 

Qualsiasi commento risulterebbe ridondante.
Grazie ZZTOP

 

Mi permetto di aggiungere il testo di una mail di Costantini non autorizzato ma essendo sfrondato da connotati personali non credo di peccare nel proporvela nelle parti di comune interesse. Grazie a ZZtop per la bella iniziativa. Avevo chiesto a Max come si rapportasse coi ragazzi, questa è la sua risposta.

Di Massimo Costantini:

"Amo i giovani. Il loro modo complicato di vivere è sempre stimolante, lo avevamo anche noi, poi piano piano gli anni di fanno vedere le cose in modo sempre più semplice.
Pongisticamente mi incentivano a studiare soluzioni più congeniali a loro, al modo di atteggiarsi, di impugnare, di posizionarsi al tavolo e così via. Non ho mai creduto nei robottini e ho molto rispetto per le singole personalità anche le più complesse. Ti danno il senso del giusto e dello sbagliato, ti mettono alla prova sempre e ti caricano di attenzione. Con loro non ti puoi distrarre. In passato qualcuno ha detto che io lascio troppo fare, ma a me piace l'uomo che si prende le proprie responsabilità. Molte volte non bisogna chiamare un time-out per togliere dai problemi un giovane, le cose le deve capire da solo, deve adottare soluzioni proprie, ecco perché credo nell'autodeterminazione.
Per un tecnico dovrebbero essere la linfa del proprio lavoro."

 

dove da una parte c'è la competenza/conoscenza e dall'altra c'è un contenitore vuoto da riempire di conoscenza.

mi sento di intervenire per esperienza in merito, privata. questo è anche ciò che succede nella scuola. l'insegnante non deve essere solo ed esclusivamente "la fontana" da cui si abbevera lo studente. l'interazione è fondamentale. il costruire barriere, mettere paletti al rapporto reciproco può essere VITALE per mantenere l'ordine in classe, ma DELETERIO per ciò che riguarda la costruzione del futuro essere umano adulto.

noi siamo fatti di "cuore" e "cervello". una mente esclusivamente razionale, priva di "cuore" può, in buona fede, per carità, fare danni incalcolabili. i ragazzini in crescita hanno autostima ancora debole, che può essere letteralmente frantumata da un commento incauto e/o da un atteggiamento troppo rigido.

non tutti i ragazzi sono uguali: ci sono quelli che già spaccherebbero il mondo (diffidare! sono quelli che agiscono senza riflettere!) e quelli che si rintanano per paura dello stesso mondo (intervenire! sono i futuri "ce l'hanno tutti con me").

i primi vanno trattenuti col "cervello", fermati e spinti a riflettere prima di agire, i secondi vanno aperti col "cuore".

un ragazzo in difficoltà non può essere messo sempre di fronte ad un muro: o lo salti o muori. alle volte, tendere una mano non significa rinunciare al proprio ruolo, ma fargli prendere consapevolezza che un muro si può anche abbattere, un mattone alla volta. basta fargli vedere come si fa.

e farlo insieme la prima volta, già è sufficiente.

prima di qualunque prova importante, fermatevi, stringete la mano di chi avete di fronte, il vostro alunno o il vostro atleta, e sorridetegli. questo semplice, piccolo gesto, basta a sciogliere il nodo, a far rilassare chi è in difficoltà e a fargli trovare la necessaria lucidità per attingere alle proprie risorse e ad andare fino in fondo nel modo migliore.

 

sempre dalla stessa mail.....di MaxBlock

"A volte basterebbe l'informazione."

- - -

"Certo il pingpong è diverso, ma non tanto, perché bisogna arrivare direttamente alla persona e tirarle fuori il meglio con convinzione e determinazione e le persone dovrebbero essere disposte ad accogliere i suggerimenti."


il fanzz del costantinipensiero

 

Anch'io come Dan, ringrazio ZZTOP per aver riportato cosa ha riportato.

Queste sono cose che costruiscono! Bravo il ns. ZZTOP!

 

bella la mia sunnie


personalmente sarei per fare un

COMITATO PER LA SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO_SPORTIVO_COSTANTINI

ad oltranza un applauso al campione costantini:clap:

 

'azz... Record... ma tu si 'na cosa grann'!!!
..
Pure insegnante di ..dattica e vita...! p)
ma non eri infermiera.. o dottoressa!?
Ma chi sei ER in prima linea
o Grey's House Anatomy
o Nip & Tack..

 

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO

Volevo aggiungere una cosa seria, sembra che zztop abbia un particolare rapporto con Costantini e che quest'ultimo lo voglia avere solo con pochi altri ...ci tenevo a sottolineare che non è cosi'.

Max è disponibile con tutti, basta mettersi in contatto con lui. Inoltre gli piace volentieri tenere un rapporto con gli appassionati anche di tipo privato.

Nel caso non sapete come mettervi in contatto con lui inviatemi un MP

 

Sono pienamente d'accordo con il tuo pensiero, l'insegnate ed il tecnico hanno ruoli simili, il saper "dare" prestando attenzione al feedback di ritorno è ciò che distingue un bravo tecnico ed un bravo insegnante

 

caro gwto, sono una "farmacista pentita", nel senso che lavoro in farmacia ma nel frattempo continuo a studiare, precisamente corsi di medicine "particolari". attualmente mi occupo di Nuova Medicina Germanica (ti dice niente le teorie di Hamer?), che mi porta ENORMI soddisfazioni professionali.

per svolgere bene questo lavoro, ho bisogno di interagire profondamente col paziente, perchè è necessario che ci sia un rapporto di grande fiducia, visto che "scavo" abbastanza a fondo nel suo vissuto e questo va fatto in maniera delicatissima, pena lo stravolgimento di convinzioni radicate nella persona e, per lui, assolutamente vitali.

quindi devo muovermi sempre con i piedi di piombo e si può fare solo usando il cosiddetto "feedback": tu parli e vedi le sue reazioni.

se mi accorgo che sto entrando in un campo privatissimo e lui non vuol parlarne, immediatamente mi fermo. ma lo puoi fare solo se riesci a interagire con chi hai davanti e non metti nè muri nè paletti.

scusate il post estremamente tecnico e magari noioso........

 

allora siamo abbastanza simili anch'io ho un vissuto con scavi profondi!
...



carica vecchia!... In botta !!!

 

Dai, non sei proprio... un reperto archeologico!

 

cosa facciamo un gruppo di auto aiuto per over 40?
su su coraggio...che per i prossimi 100 anni, come minimo...il TT mondiale ha ancora bisogno di noi!

 

hihi

 

Temo, purtroppo, che dovranno tornare i dinosauri... prima che il TT possa far senza di voi.