Bobocica e Mutti in Superlega polacca

In questa stagione Bobocica e Mutti stanno giocando in Superlega polacca nell'impronunciabile Zooleszcz Gwiazda Bydgoszcz.

Per chi fosse interessato, segnalo che su Youtube si possono trovano diversi video delle loro partite, basta cercare - ad esempio - "Bydgoszcz Bobocica".

Qui posto un paio di questi video in cui i nostri sfidano con successo Wong Chun Ting (numero 48 mondiale), sostenuti da tifosi davvero calorosi!

Leonardo Mutti (Bydgoszcz) - Wong Chun Ting (Ostroda)

Mihai Bobocica (Bydgoszcz) - Wong Chun Ting (Ostroda)

 

Una curiosità: leo ha cambiato sponsor? Usa gomme butterfly adesso?

 

che bel tifo... ma anche in Italia è così?

 

Sì anche in Italia......

solo che invece di gridare LEO, LEO O BOBO BOBO.....nella mia palestra l'incitamento più ricorrente è :

STRUN*!! CHE MINC*** FACISTI ???

 

Che bello quando, dopo aver vinto, davanti ai tifosi polacchi che lo applaudono si bacia la maglia... lo so, sarà una cacchiata, ma queste cose mi colpiscono.

--- Messaggio Unito Automaticamente, 17 Gen 2015 ---

Beh, insomma... qui dà 3 a 0 a Chen Weixing... gli ha dato una passata...

Visualizza: https://www.youtube.com/watch?v=hqt75Jydv_M

 

Eh sì, grande vittoria! Chen Weixing non è più al top ma comunque è ancora durissimo da battere.

In questa Superlega polacca Mutti sta ottenendo dei bei risultati con diversi giocatori di livello mondiale, considerando che oltre a Chen Weixing (n.51) e Wong Chun Ting (n.48), ha sconfitto anche Wang Zengyi (n.55).

Poi magari qualche partita (apparentemente) più facile l'ha persa, però intanto queste vittorie fanno sperare che Mutti stia crescendo.

 

Che bravo Leo a mettere pressione a Chen doppiandogli i taglioni!

 

...giusto x la cronaca..ma ora , dalla Polonia, Bobo continua a rub...Ops, percepire lo stipendio dalla Aeronautica Militare ???

 

Se è per questo, anche Leo è arruolato in A.M. , che c'entra la nazionale col team di club? Agli Europei, Mondiali ecc. i ragazzi rappresentano l'Italia. Bobo è arrivato da bambino in Italia, è cittadino italiano, e qui vive con una ragazza italiana.
Orsù!

--- Messaggio Unito Automaticamente, 22 Gen 2015 ---

Aggiungo che un bambino che arriva in Italia al seguito della famiglia, frequenta tutto il corso di studi in Italia, fa amicizia con amichetti italiani dell sua età, gioca con loro a ping pong come a qualsiasi altro gioco... è giusto che una volta cresciuto accetti opportunità di lavoro nel nostro Paese. E l'arruolamento nelle FF.AA. , soprattutto dopo la fine della leva obbligatoria, è una di queste opportunità. imho.

 

bhe non mi sembra che abbia fatto la leva obbligatoria..

non è un discorso dettato da dove è nato, ma rivolto a chi gioca delle sue qualità...se le esporta in un'altra nazione, non vedo perchè debba percepire stipendio dalle F.F.A.A italiane (anche fosse italiano di 10 generazioni!)

PS: magari la penso solo io così visto il mio passato di militare....

 

Credo che la logica dell'arruolamento e conseguente compenso sia che lui competa per l'Italia e non in Italia. "Lustro" nazionale lo dai nelle competizioni internazionali in cui gareggi per il paese, non in quelle di club che sono altra cosa. Poi forse ho frainteso la logica del tutto
P.S: ci starebbe anche di dire che con le sue doti dovrebbe contribuire alla crescita del movimento nazionale anche contribuendo ad alzare il livello di gioco nel paese, ma d'altro canto se allenarsi e competere all'estero lo rende un atleta migliore forse questo va ancor più nella direzione della logica per cui lo si paga...

 

Tutto vero , ma tra le due cose ritengo più importante la prima "contribuire alla crescita del movimento nazionale"

 

Non la sua leva!
La fine della leva obbligatoria in Italia, l'avere un esercito di professione, che sia operativo o di rappresentanza. Gli atleti sono "ambasciatori".
Noi abbiamo servito la Patria, loro fanno un lavoro come un altro.

La permanenza nelle FF.AA. è strettamente legata alla permanenza in nazionale. Anche i calciatori milionari (che non hanno bisogno dell'arruolamento per campare) possono giocare all'estero e stare in nazionale.

 

I calciatori..no comment...rubano uno stipendio assurdo, ma almeno nn indossano LA divisa.

Dai, esco dalla discussione..siamo troppo lontani

 

Siamo lontani sì perché vedo che il discorso riguarda solo Bobo e non Leo. Sento puzza di bruciato.

 

Vale x chiunque sia in quelle condizioni

 

Ci può stare e potremmo divertirci a discutere su cosa sia prioritario, ma tanto il punto non è quello che possiamo ritenere noi ma piuttosto è la logica e la finalità con cui è stato arruolato che conta per poter dire se ci sta o no che resti arruolato anche adesso... solo conoscendola (e io non ne ho la più pallida idea, l'ho solo sparata) potremmo dire se c'è coerenza, e poi al massimo potremmo discutere ancora se la logica sia condivisibile....

(e poi magari discutere se sia sensato che discutiamo del fatto che sia sensata o meno la logica che era o non era oggetto di sensatezza della priorità su cui abbiamo originariamente discusso....... ora tarda e troppo studio, compatitemi )

 

Ci entro io... perchè sono anni che cerco qualcuno che mi spieghi il senso, la logica, la ratio.
Riguarda tutti e non Bobo, Leo, Rech o magari in futuro me.

Non so di che tipo di rapporto con FF.AA si tratta, in teoria il militare è un dipendente pubblico.
L'atleta fa solo una attività un tantino diversa dagli altri per la quale si allena, partecipa alle competizioni e percepisce un compenso che credo sia uno stipendio.
Ora a me sfugge come lo status di dipendente pubblico si possa conciliare con quello di professionista/dipendente che lavora altrove (italia o estero per me non fa differenza) per una società sportiva privata.
Per come la vedo io o sei una cosa o sei l'altra.
Giocare in nazionale è un onore che quando possibile può portare a dei compensi in relazione ai risultati ottenuti ma non dovrebbe, a parer mio, costituire un lavoro retribuito. A meno che effettivamente non si tratti di un militare che il mattino "timbra il cartellino" e si allena tutto il giorno.
Non so se sono riuscito a spiegare il mio dubbio.
Se qualcuno è a conoscenza degli aspetti tecnico-giuridici e riesce a spiegarmi la situazione (per favore in modo semplice ) gliene sarò grato.

 

Facciamo il percorso del gambero: oggi per gli atleti olimpici di ogni sport che non permetta loro di potersi dedicare con assiduità all'allenamento e alla pratica agonistica senza dover morire di fame , l'unica via è l'arruolamento. Potrebbero benissimo essere stipendiati dal Coni per fare la stessa cosa: essere competitivi alle olimpiadi. Invece sono assunti dai corpi militari e di polizia in cambio di un'attività di rappresentanza.

Oggi tutto ciò forse è anacronistico, ma quale soluzione si può trovare per chi si dedica in modo professionale ad uno sport dilettantistico che rappresenti il Paese alle Olimpiadi?

Come nasce tutto ciò? Probabilmente nei circoli ufficiali ci si allenava alla scherma.. o al dressage e al concorso ippico coi cavalli ecc.
Poi, per essere sempre più competitivi nelle competizioni tra i vari reparti e tra le varie Armi gli atleti venivano distolti dal loro incarico per dedicarsi completamente alla rappresentanza sotto forma di partecipazione ad eventi sportivi per la gioia e il prestigio degli Stati Maggiori.

Nell'ex Unione Sovietica ciò accomunava non solo le FF.AA. ma anche gli ex dopolavoristi dei colossi statali dell'energia e dei trasporti.

Visto che il ping pong è riuscito ad essere ammesso vincendo i pregiudizi degli ignari , perché non rallegrarsi di essere annoverata tra le discipline che offrono ai suoi praticanti più rappresentativi questa opportunità?

E aggiungo: se foste genitori di ragazzi che decidono di abbandonare studio e lavoro per dedicarsi anima e corpo ad uno sport olimpico povero, non sareste più tranquilli sapendo che un salario e dei contributi pensionistici sono assicurati?