Applicazioni restrittive nei regolamenti regionali

A margine della discussione "scandalistica" D) sulle forti giocatrici in D1 é saltato fuori come alcune regioni applichino in materia restrittiva le norme che regolano la partecipazione delle donne nei campionati maschili.

I regolamenti nazionali non mi pare facciano cenno a limitazioni di numero o di serie.

Mi sembra poco aderente alla filosofia che ispira un aumento dell'attività femminile nei regolamenti nazionali, porre il limite di una sola ragazza a referto per squadra, o negare la possibilità di disputare due campionati regionali, uno femmnile e l'altro maschile (o misto, a questo punto).

Se una ragazza preferisse fare attività agonistica continuativa invece dei soliti concentramenti di C femminile, se il calendario lo permettesse, perché non darle la possibilità di fare una D2 mista e una C femminile?

I C.R. hanno uno spazio di manovra nei regolamenti per quanto concerne l'attività regionale e per tutto quanto non previsto dai regolamenti nazionali ma a mio avviso non devono stravolgere un indirizzo di principio o una "filosofia ispiratrice". IMHO.

 

Regolamento Attività a Squadre _ parte generale Pagina 23 di 28

6. - Nei campionati a squadre maschili delle serie regionali è possibile utilizzare, atlete del settore femminile e non viceversa. Tali atlete devono essere tesserate per la stessa società e non possono avere una classifica superiore alla 2a categoria e possono disputare qualsiasi campionato di serie maschile (che dovrà essere sempre lo stesso per tutta la stagione agonistica) a prescindere dal campionato disputato nel settore femminile nazionale

Giusto perchè mi era capitato di leggerlo ieri casualmente mentre cercavo altro!!!
Per il resto io le farei giocare sia nel maschile regionale sia nelle serie "regolari" femminili...

 

ma ti ci metti anche te?

 

va cmq detto che in toscana la c.femm. non è a concentramenti, le date di campionato della d2 e della c.femm sono più o meno le stesse quindi alla fine una donna o gioca in d2masc. o in c.femm a prescindere dal regolamento

 

@Stipno: grazie, mi era sfuggito. Era nella parte generale mentre io cercavo in quella specifica, dove si parla di atlete italiane che possono giocare in C1 indipendentemente dalla classifica posseduta.

Resto sempre dell'idea che la limitazione ad una sola atleta a referto sia un po' troppo restrittiva. D'altra parte anche in C1 maschile può giocare una sola donna, quindi: ubi maior minor cessat.

La limitazione a partecipare nel regionale solo al campionato femminile o solo a quello maschile la trovo invece DISCRIMINANTE e non ha riscontro nel regolamento nazionale. I regolamenti nazionali nella parte generale, quella che regola tutta l'attività a squadre (pure quella reginale) dovrebbero chiarire meglio questo aspetto.

 

Ciao Eta, ma possibile che sia nell'altro thread che in questo nessun dirigente di Federazione o qualche responsabile dell'Associazione si faccia avanti e ci spieghi meglio come stanno le cose?

Mah???

Tanto lo sappiamo che ci leggete!
E non dite che ci vuole una domanda in carta bollata per rispondere

---------- Messaggio aggiunto alle 03:08 ---------- Il post precedente era delle 03:04 ----------

Questo succede un pò in tutte le regioni!

 

Adesso mando un mp a Rommel, vediamo se risponde.

Questo il testo:

"Ciao feldmaresciallo, se hai un attimo di tempo, puoi dare un'occhiata alla discussione "applicazione restrittiva nei regolamenti regionali" sezione Regole&Regolamenti?

Si tratta della differenza che c'è tra regione e regione nell'utilizzo delle atlete nei campionati regionali. Alcune regioni consentono la partecipazione sia al campionato di C femm. che ad un campionato maschile, altre, forzando una presunta vacatio legis nei regolamenti nazionali, impongono la scelta tra i due campionati.

Secondo me, la filosofia ispiratrice dei reg. naz. é chiara nel momento in cui si permette la partecipazione alla C1 maschile in contemporanea con le serie femminili.

Ciao e grazie per l'attenzione, Eta."