Amarezza, delusione, rabbia

Scusate ma non riesco a tenermelo dentro.
Tenermi dentro l'amarezza, la delusione, la rabbia.
Sono in questo mondo da un trentennio ormai, in questo lungo periodo ho incontrato diverse centinaia di avversari, credo mai un nemico. Di conseguenza, eventuali antipatie che posso aver generato in chi mi ha conosciuto non sono dipese da atteggiamenti volontari scorretti verso l'avversario di turno. Del resto, c'è qualcuno che non è antipatico a qualcuno?
Ad essere sincero, mi piace sperare di essere ben considerato in giro, perché mi sembra di meritarlo.
Vi ho parlato di amarezza, delusione e rabbia, vado al dunque.
Vi racconterò una storia, nella quale elencherò una serie di episodi accaduti in questa stagione di uno dei tanti gironi dei campionati regionali della regione Lazio. Senza fare nomi, perchè forse, facendolo regalerei eccessiva considerazione a chi mi ha regalato amarezza, delusione, rabbia.
Sono stato un appena sufficiente giocatore di C1 negli ultimi tre anni, quest'anno mi sono buttato in una nuova avventura, sposando da giocatore, oltrechè da organizzatore, la causa della Top Spin. Ho avuto modo di ritrovarmi avversari di qualche tempo fa, ma anche tanti giocatori che si stanno ritagliando il loro posto in questo magnifico sport. Molti di essi mi avevano allertato su una annosa vicenda che si trascina da diversi anni nei campionati regionali. Sto parlando di una società, composta da ragazzi che conosco da anche trent'anni, che immancabilmente ogni anno ha sedi di gara NOTEVOLMENTE al di sotto degli standards minimi sanciti dai regolamenti. Ad inizio stagione, in una riunione organizzata dal Com. Reg. è stato affrontato l'argomento, con racconti di chi aveva giocato trasferte in ambienti imbarazzanti, per carenza di luce, abbondanza di freddo, dimensioni del campo di gara insufficienti, tavolo utilizzato fatiscente con buchi, pur essendo questi possessori di almeno un tavolo seminuovo.
Premetto che la mia amarezza non viene da queste cose, preferisco pensare che non siano riusciti a trovare sedi migliori in questi anni (ho dovuto disputare un campionato di C2 nel seminterrato del mio negozio che, anche se generoso per dimensioni e luminosità, non era certo una palestra scolastica), mi fa male invece il comportamento delle persone.
Quest'anno purtroppo (o per fortuna?) non ho potuto essere presente nella trasferta "a rischio". Ho detto ai miei compagni che mi sarei fidato della loro valutazione, invitandoli però a non essere fiscali con il centimetro perchè, in fin dei conti, si andava in casa di amici. Vi spiego velocemente: il campo di gara aveva dimensioni inferiori a quelle dettate dal regolamento, ma la cosa sconvolgente è che il campo di gara era TUTTO l'ambiente di gara. In pratica, immaginate le transenne che delimitano un campo di gara, stringetele un po', sostituitele con quattro pareti, e metteteci dentro tutti i giocatori delle due squadre, arbitro compreso! Il campo di gara dovrebbe contenere di solito il tavolo, i due giocatori e, forse, il tavolinetto dell'arbitro. In considerazione del fatto che almeno il tavolo era stato cambiato, i miei hanno deciso di chiudere non uno solo ma TUTTI gli occhi, e di giocare. Decisione che non mi sono sognato di contestare, non essendo presente. Partita persa, pazienza.
Vi ho fatto questa descrizione del campo di gara per farvi capire che trattasi di evidente sgarro al regolamento.
Fin qui, tutto regolare, pur nella irregolarità. Ricapitoliamo la situazione però: c'è qualcuno che gioca un campionato senza rispettare il regolamento nella parte riguardante le caratteristiche del campo di gara.
Il campionato continua, un'altra società deve andare nella "fossa dei leoni". Si va con due automobili, due giocatori (più la compagna tesserata di uno dei due) in una, un giocatore che vive in altra città, in un altra. Qui sto raccontando fatti che mi sono stati riferiti dai diretti interessati, quindi potrei non essere preciso nel raccontare, spero di non fare errori. Il giocatore che stava andando da solo, avendo avuto un impedimento che lo stava RALLENTANDO ha pensato bene di avvisare i compagni del suo ritardo, chiedendo agli avversari di aspettare un po' più del solito. Risposta: il regolamento non lo consente, quindi non aspettiamo nessuno. Se la ragazza è tesserata gioca lei, se vi va. Saputa la cosa, sono rimasto esterrefatto. Ma come, loro se ne infischiano del regolamento forse da anni, e poi fanno una infamata del genere, appellandosi al regolamento? Ho pensato a vecchie ruggini o altro ancora ma mi è sembrata comunque una brutta cosa. Strano poi, fatta da gente che conosco da trent'anni e che non pensavo fosse capace di tanto. Vabbè, affari loro, comunque.
Oggi, big match da noi in casa. Chi vince ha mezza promozione in cassaforte, noi primi loro secondi. Io ai miei compagni: "forza eh, sono amici ma duri duri!!!"
Primo incontro gioco io, ho la meglio facilmente sul mio avversario.
Il secondo incontro è il motivo (insieme a tutto quanto scritto fin ora) per cui vi sto ammorbando con questo lungo post. A metà del primo set avevo già visto che il giocatore avversario aveva il "vizietto" di non alzare la palla nei servizi. Se non ricordo male sul 6-4 per lui, dopo che aveva fatto due servizi malefici, (con il servizio al mio compagno di squadra quindi) alzo la mano e chiedo al "tizio" di alzare cortesemente la palla quando avrebbe ripreso a servire.
Si è scatenato un putiferio!!!! MA COME TI PERMETTI DI DISTURBARMI! SEI SCORRETTO, LO FAI APPOSTA PER DISTRARMI! SE HAI QUALCOSA DI CUI LAMENTARTI DEVI ASPETTARE LA FINE DEL SET! NON TI PUOI RIVOLGERE A ME, DEVI PARLARNE DOPO CON L'ARBITRO! COME TI PERMETTI DI ENTRARE NEL CAMPO DI GARA! ESCI SUBITO!
E' TUTTO L'ANNO CHE TUTTI SONO SCORRETTI A LAMENTARSI DEI NOSTRI SERVIZI!
MA CHI TI CREDI DI ESSERE TU PER DIRMI QUESTE COSE, E GIOCHI PURE MALE! GIOCO DA QUARANT'ANNI, IO!
Sto dimenticando qualcosa, sono sicuro. L'incontro è finito in pareggio, noi ancora primi, loro dietro.
Se avessimo perso l'incontro certamente non avrei scritto nulla di tutto ciò, perchè bisogna sempre saper perdere. Così, invece, il risultato non ci premia ma non ci penalizza, il bicchiere è senz'altro mezzo pieno.
Per tutto quanto scritto sopra sono pieno di amarezza, delusione e rabbia. So che la gente ti tradisce per un niente, però quando ti capita fa male.
Scusatemi se vi ho annoiato o se la cosa non vi interessa affatto.

 

Ad onor del vero i tuoi amici di Imola quell'anno hanno cambiato, perche' costretti da un regolamento "redattto ad arte", la sede per le partite di campionato mentre lo stesso anno i tui amici di Bologna (quelli che si sono lamentati) hanno continuato a giocare in un buco del tutto simile e irregolare.
Stando a quel regolamento dovevano averle tutte perse a tavolino ... ma si sa la legge non e' mai stata uguale per tutti !

 

Bellissimo post T.Rex scritto con il cuore...capisco benissimo la tua rabbia e il tuo stato d'animo e' successo anche a me quest'anno di andare in un club dove le misure erano fuori norma, di giocare e sentirci poi togliere un punto al servizio di un mio compagno che secondo il regolamento era errato ! il bello poi e' stato che la persona che ha tolto il punto (giocatore arbitro avversario)sotto mio controllo giocava con una puntinata dove mancavano al centro ben 5 puntini ...cosa dire al riguardo ,.molto irritati ci siamo guardati facendolo presente a loro, con rabbia poi abbiamo continuato a giocare ,.con amarezza ma consci di esserne usciti vincitori morali !questo alla fine e' cio' che conta ..le persone e le teste sono tante ma l'importante rimane sempre e solo il buon senso o comportamento di ognuno di noi.Come si dice "C'E' CHI PREDICA BENE E RAZZOLA MALE"

 

Hai colto il mio post alla perfezione! Quello che mi è dispiaciuto è il fatto che ci siano personaggi (che sono nel mondo del tennistavolo da anni, quindi non novellini sprovveduti) con la faccia tosta di farsi forti dei regolamenti nelle situazioni a loro favore, incuranti invece degli stessi in quelle a loro sfavore.
Per Giorno: purtroppo trattasi di giocatori che sono nel tt da molto tempo, uno di loro anche con esperienze di alto livello, è impossibile che non conosca le basi delle basi (alzare la palla sul servizio). Per questo non credo alla buona fede. Relativamente alla regola che dice di rivolgersi all'arbitro per invitare il giocatore a servire nel modo più corretto, la conosco. Da quando gioco, però, ho sempre assistito a giocatori che chiedevano ai giocatori. Della serie: " Lorenzo, per favore puoi alzare la palla un po' di più?" Anzi, mi sembra più rispettoso dell'avversario rivolgersi direttamente a lui, anziché chiedere all'arbitro (in sua presenza) di dirgli di servire meglio!
Infine, mi sembra inopportuno attendere un set intero che un avversario serva in modo scorretto (quindi vantaggioso per lui) prima di chiedergli di servire correttamente. Potrebbe significare dargli un set di vantaggio, se lo vincesse grazie a servizi scorretti, non ti pare?
Ripeto però che nel mio post non volevo affogare il discorso nelle paludi regolamentari, bensì sfogarmi su un comportamento dequalificante avuto da alcuni personaggi per una intera stagione (anzi di più)

 

Le migliori litigate si fanno sempre per il servizio irregolare..........
ormai mi sto così abituando che per evitare continue polemiche quando posso ci passo sopra se comunque riesco bene o male a rispondere, ma ci sono alcuni che pur di trarre un vantaggio riescono ad incorporare ogni irregolarità possibile nella battuta.
Pallina che parte da sotto il tavolo o nascosta ad uovo nel palmo della mano, sollevata non più di 5 centimetri,colpita in fase ascendente con braccio o parte del corpo a parziale o totale copertura del servizio.
Questi sono artisti del servizio scorretto e se provi a dirgli qualcosa rispondono a muso duro che tutti servono irregolare quindi non gli puoi dire niente.
Piccoli uomini che si accontentano di vincere con qualsiasi mezzo possibile.........

 

Carissimo T.rex questi personaggi purtroppo si trovano ovunque e non sono solo nel Tennis Tavolo, magari fosse cosi',queste sono situazioni che si incontrano normalmente nella vita quotidiana da come si esce di casa e si entra in macchina ,se ci dovessimo arrabbiare o sfogare ogni qual volta incontriassimo questi soggetti ....non vivremo piu' ,..certo per i piu' sensibili e' dura da accettare ma io sto imparando ad ignorarli seguendo la mia strada, solo cosi se ne esce vincitori ...non vorrei farti la morale ma non ne vale la pena arrabbiarsi ,se sei conscio di aver fatto bene prosegui per la tua strada ,qualcun'altro ci pensera' "Vedrai che prima o poi tutto torna"non siamo noi gli avvocati o I giudici arbitri della vita.

 

Comunque che quelli la sono scorretti lo sappiamo da molto tempo. Lo scorso anno hanno fatto una gazzarra indicibile perche' il nostro tavolo non era della marca indicata a inizio anno e ce lo hanno fatto cambiare. Tanto per parlare della fiscalita' con le regole a favore...

 

Beh, vorrà dire che in futuro anche da parte degli altri ci sarà una maggiore fiscalità riguardo le regole a favore.

 

Credo che il vero problema sia la non presenza di un A alle partite di ogni livello (sarebbe una cosa da sogno!) o per lo meno dalla C2 in su...il fatto che a turno un giocatore sia anche arbitro mette sempre quest'ultimo in una situazione di difficoltà nel segnalare eventuali infrazioni alle regole di gioco (vedi servizi, mancanze nelle racchette, etc...). Motivo questo per cui si finisce sempre in polemica tra giocatori/squadre/società... Se si colmasse questa lacuna credo che il 70% dei problemi da voi elencati verrebbe meno... In merito alle palestre "buco" (e il problema non è relativo solo alle grandezze!) io credo sia responsabilità della Federazione, per non dire "dovere" di ogni società, di permettere l'iscrizione ad un determinato campionato (D,C,B,A che sia!) solo dopo aver verificato la presenza dei "requisiti" necessari. Questo non solo per via del regolamento, ma più in generale per rispetto verso chi paga il tesseramento annuale e cerca di praticare questo sport nella "regolarità" indicata dalla Federazione...

Concludo citando una frase di un caro amico "Se vuoi praticare un qualsiasi sport devi procurarti il materiale adatto altrimenti saresti quanto meno ridicolo!".

 

per quello che riguarda le palestre......beh,il problema e´ quasi sempre lo stesso....i soldi.per fare un impianto luci decente ti partono come niente 5000€ ,per dirne una,ma i problemi legati al denaro possono essere molti.
non tutti hanno la fortuna di avere uno sponsor che copre tutte le spese purtroppo ed alla federazione i tesseramenti e le partecipazioni ai vari campionati sono soldi che entrano nelle casse della federazione

 

pero´ una cosa e´ certa........tanto dai tanto ricevi

 

Prova a giocare in CSI e ne vedrai di peggiori...
Una volta in trasferta giocammo all'interno del bar di un oratorio... Ad ogni schiacciata dovevamo andare a ripescare la palla dietro le bottiglie del bancone!!! Per non parlare degli spazi laterale praticamente inesistenti e non c'erano le transenne...
Un'altra volta giocammo in una palestrina interrata, fuori stava nevicando e pensammo "Adesso entriamo e ci scaldiamo un pò prima di giocare..."... Altrochè, giocammo con 11° tanto che per il freddo avevamo le gomme che grippavano poco ed abbiamo rotto 3 palline!!!
Un'altra volta, nella sfida per il 1° posto, non ci concessero lo spostamento dell'incontro infrasettimanale pur di vincere a tavolino... Ancora mi chiedo come mai non schierai come 3° uomo il cinese ex nazionale giovanile che giocava in A2 in un'altra società (e che ci avevano dato il benestare pur di batterli...). Sarebbe stato troppo bello...
L'ultima è di ieri, ad un torneo regionale, dove ho visto squalificare un giocatore con LP perchè a detta dell'avversario non era regolare... Squalifica avvenuta dopo l'interruzione dell'incontro al 3° set (e già qui fuori dal regolamento), mentre il puntinaro stava vincendo brutalmente (la sapeva usare benissimo) e quello che ha contestato non sapeva minimamente come giocarci contro (topspin, blocco di LP, schiacciata in rete...). Lo dico perchè dovevo scontrarmi col vincente ed ho guardato i primi 2 set per "studiare" l'avversario. Una volta finito l'incontro andai dal giudice di gara e gli spiegai gentilmente (testuale) che "Avete fatto una cazzata galattica...".

 

Non conosco il mondo del CSI, sacramen, ma credo che l'attività in seno alla Fitet dovrebbe essere maggiormente restrittiva, in quanto a regolamenti, essendo da questa che, solo per farti un esempio, qualifica atleti nelle competizioni olimpiche. Immagino che l'attività del CSI sia, pur contando numeri rispettabili di partecipazione, di tipo amatoriale.

 

Si, è amatoriale, ma solamente sulla carta.
Ci sono squadre che potrebbero benissimo giocare in D1... Senza contare i vari tornei regionali dove vedi di tutto...
Ma alla fine il regolamento tecnico è lo stesso anche se, per quanto riguarda le palestre e le date di gara, è molto meno restrittivo per andare incontro a chi non ha voglia o la possibilità di gestire il tutto con la rigorosità richiesta dalla Fitet.
E' proprio questo il problema: nelle categorie Fitet esiste un regolamento ben preciso e nel caso non venga rispettato si può benissimo contestare la palestra, la temperatura o quant'altro. Ovviamente è tutta questione di chiudere un occhio o fare la cosiddetta "punta agli str*nzi". Certo che se capita di giocare in una situazione da te descritta la protesta va fatta a prescindere.
I problemi arrivano quando ti ritrovi a giocare in un ambiente dove i regolamenti vengono presi come indicazione generale, tanto il CSI viene visto come ambiente più libero rispetto la Fitet... Giocare su tavoli fuori piano, freddo assurdo, giocatori che se gli chiedi da quanto non cambiano le gomme ti rispondono "L'ho comprata dopo le Olimpiadi del 2000 ma è come nuova..." (una Sriver che grippa meno di una LP vetrificata...) e se giustamente gli fai storie ti rispondono "Eh, ma se devo seguire il regolamento alla lettera vado a fare la D2 o la D1..."
Per non parlare di quelli che protestano perchè non perdo neanche con 38,5 di febbre e mi dicono "Ma tu dovresti fare federazione, non il CSI...".
2 anni fa feci un piccolo articolo per il giornale di paese dove avevo elencato un pò di disavventure capitate alla nostra squadra nei primi 10 anni di attività... Venne fuori che c'era la gente che mi fermava per sapere se mi ero inventato tutto, perchè sembrava troppo fuori di testa per essere vero...

 

Capito.
Conosco il CSI come grossa realtà (almeno per quanto riguarda la mia provincia) nello sport del calcio a cinque, non so quanto sia tecnicamente elevato il tennistavolo, ammesso che esista! A dire il vero, il responsabile del TT in provincia è il presidente di una delle due associazioni della mia città, ma non credo che stia facendo attività di tennistavolo con il CSI. Stiamo però un tantino uscendo dal senso del mio post. In questa discussione, ponevo l'attenzione sulla moralità (sportiva) di soggetti tanto audaci da fregarsene dei regolamenti, quanto di chiedere agli avversari di rispettarli, finanche nelle loro parti meno rilevanti.