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A che velocita' viaggia la pallina?

Discussione in 'Chiacchiere sul Tennis Tavolo' iniziata da Jack-Jack, 20 Gen 2011.

Status Discussione:
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  1. Jack-Jack

    Jack-Jack Nuovo Utente

    Ho cercato con google in rete, pochino ad onor del vero, e sembra stia tra i 10 e i 20 m/s. Ma a naso mi sembra poco .... qualcuno sa di rilevazioni con opportuna strumentazione?
     
  2. sunnie

    sunnie ...OgniTanto...

    Nome e Cognome:
    Susanna
    Ultima modifica da un moderatore: 26 Gen 2012
  3. gabriele1993

    gabriele1993 Nuovo Utente

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    penso che possa arrivare sui 100 - 110 km/h.....che sono 28-30 metri al secondo se non mi sbaglio
     
  4. Jack-Jack

    Jack-Jack Nuovo Utente

    Grazie

    :) a te Sunnie ed a Gabriele... a cui non rispondo sotto il post perche' il sw del forum tanto poi accoda quel post a questo.

    Dunque il mio naso non si sbagliava troppo... :mumble: ... la domanda mi nasceva da un connubio di pensieri sul ns corpo ed in particolare il ns cervello... dunque, come ho letto di qua e di la' sicuramente la max velocita' si ha nei pochi millisecondi successivi all'impatto della pallina sulla racchetta... e non credo di commetttere un grosso errore se assumo - a naso - almeno un + 30% rispetto ai 30 m/s delle velocita' rilevate = 39 m/s (in realta' dovrei far dei calcolini che conosco ma che non ho voglia di fare, e poi x quanto vorrei esprimere non servono). Dunque 39 m/s equivalgono a 39000 mm/s.
    Ho visto giocando e dai filmati che chi deve ricevere, nei primi 20 cm di "strada" che la palla fa da quando viene ribattuta, gia' inizia a muoversi per andare ad assumere la posizione della sua risposta: 200 mm a 39.000 mm/s vengon percorsi in 0,00512820 periodico - secondi :rotfl: ok dai, calcolatrice di win a parte, siamo sull'ordine dei millisecondi. Quindi, allargando il giusto per non dire fesserie, in un paio di millesimi di secondo il nostro cervello ha gia' messo in moto coordinato il centinaio di muscoli del nostro corpo per muoverlo, studiato la strategia per la risposta e mantenuto le funzioni vitali (battito - respiro - controllo della temperatura ecc ecc) ... che cosa fantastica.... il tennis-tavolo! :)


    ERRORONE/SVISTA: quanto sopra, ok, 5 millesimi dal calcolo che voglio portare a 10 non 4!
     
  5. superciuk

    superciuk Si fa Giorno e cala la notte.

    Re: Grazie


    Non sarei così ottimista sulle nostre capacità di elaborazione e
    reazione :cool:, sono più propenso a pensare ad un adattamento legato all'esperienza.
    Voglio dire che sappiamo, con alta probabilità di successo, cosa sta facendo l'avversario prima che lo faccia, anzi molte volte lo induciamo a fare quel che vogliamo noi.
    Di conseguenza la nostra "elaborazione/reazione è già allertata.
    Quando l'avversario "ci frega" la nostra capacità di reazione va a farsi benedire.

    Riguardo la velocità della pallina penso che va valutata come tempo medio necessario per andare dal punto di impatto di una racchetta all'altra e non come velocità assoluta nei primi istanti dell'impatto. :)
    Imho
     
  6. Jack-Jack

    Jack-Jack Nuovo Utente

    Si

    Tutto condivisibile. Allora, se vogliamo abbassare un po' il tiro, possiamo dire che in pochi millesimi di secondo il ns cervello si prende le conferme di quanto aveva "programmato" ed esegue. Ma in quei casi in cui l'avversario ci prende di contropiede e riusciamo lo stesso a metter di la la palla? Li c'e' tutto, anzi forse di piu': annullamento di quanto pianificato, nuovo studio & realizzazione. Per me resta una cosa SUPERBA.


    No, questo non lo ritengo corretto. Meglio, se vogliam parlare della velocita' della pallina durante uno scambio allora ok. Ma se vogliamo capire quali tempi ha a disposizione il ns cervello per permetterci di rispondere allora la velocita' da considerare e', ti vengo incontro, quella del primo mezzo metro dallo stacco della racchetta. Dopo quel mezzo metro, me lo confermi anche tu, soprattutto ad alti livelli, il gioco e' gia' storia. Vedo qui nel mio tennis-tavolo aziendale, c'e' almeno una persona che per handicap suo si attiva per rispondere solo dopo che la palla ha superato la retina: ne prende 1 su 3 - perche' son palle morte (NB. nessuna cattiveria nei confronti di costui, ma mera realta').

    Per un attimo m'avevi smontato :) ... riprovaci! Mi piace! :mad: :)
     
  7. superciuk

    superciuk Si fa Giorno e cala la notte.

    Re: Si

    Discorso complesso e sicuramente oltre le mie conoscenze però un'idea me al sono fatta.
    Credo che il trucco (chiamiamolo così ;)) sia far tesoro dell'esperienza senza però obbligare il nostro cervello ed i nostri muscoli ad una azione "esclusivamente" predeterminata.
    In pratica si tratterebbe di porci in una condizione mentale pre-impostata verso una azione ma al tempo stesso aperta a tutte le possibilità.
    In questo modo si potrebbe/dovrebbe bypassare la fase di "annullamento di quanto pianificato" con indubbio vantaggio in termini di reattività.
    Azz. spero si capisca. :azz:



    Sul "primo mezzo metro" gioca l'esperienza, su tutto lo spazio/tempo fra un un impatto e l'altro le nostre capacità e qualità.
    L'esempio non credo sia pertinente ma il caso specifico per quella persona. Posso sicuramente sbagliarmi ma ci sono dei disabili con capacità di reazione assolutamente notevoli. Dipende da cosa ha colpito la disabilità.

    Beh, questo non è un mio compito, magari ti mando da un meccanico o da uno... sfasciacarrozze. ;):p
     
  8. Boomerang

    Boomerang Utente

    Re: Grazie

    Concordo su quanto dici . La velocità della palla va oltre, non tanto la soglia di percezione visiva ma, la possibilità di risposta legata ad essa (tempo di reazione) : troppa la velocità in relazione alla distanza da cui parte . La capacità addirittura non solo di vedere la palla ma di muoversi verso di essa, non solo colpirla, ma aggredirla è oltre la soglia e legata quindi anche alla capacità di capire (in anticipo) quali possano essere la traiettoria e direzione della palla (esperienza motoria) .
    Esisteva uno studio svedese su questa tematica .
     
  9. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Sappiamo bene che molto del tempo speso negli schemi serve ad acquisire i cosiddetti "automatismi", l'unica arma che abbiamo per forzare la nostra potenziale reattività. E ognuno di noi, secondo il bagaglio d'esperienza che ha, può sfruttare gli automatismi acquisiti. Faccio un esempio: io ho cominciato a giocare tardi e i miei tempi di reazione sono abbastanza lenti. Gioco spesso col mio vecchio presidente che é over 65 ma avendo acquisito in giovane età un notevole numero di automatismi su ogni tipo di palla, riesce a rispondere in modo quasi istintivo (ed esclusivamente istintivo non può essere) rubandomi spesso il tempo.
     
  10. Jack-Jack

    Jack-Jack Nuovo Utente

    Re: Grazie

    Mi arrendo.

    Quindi, cancello l'alta stima verso le potenzialita' reattive del nostro cervello per darne alla sua capacita' strategica: il prevedere e l'incamerare (gli schemi d'allenamento).
    Ed ancora: quelle cose mostruose che vedo nei filmati qui in rete..... sono quindi prevalentemente frutto di attivita'... scimmiesca? ... mi piaceva di piu' guardare a voi Campioni come persone che avean sviluppato con duro sacrificio (che cmq sicuramente c'e' nell'incamerare gli schemi) tutta quella capacita' reattiva...
     
  11. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Re: Grazie

    Non essere drastico. Quello che volevo dire é che per superare il proprio limite percettivo/cognitivo bisogna ricorrere allo schema finalizzato all'acquisizione di "automatismi". Se ogni volta dovessimo chiedere al nostro cervello di analizzare la situazione, elaborare la reazione e poi esplicitarla nel comando alla muscolatura, senza far ricorso all'esperienza, saremmo molto più lenti di quanto non siamo, soprattuto negli scambi ripetuti quando ad un cervello non allenato si "accumulano processi in coda" come ad una stampante. :D
    Quello che vedi nei video é prima di tutto tecnica, poi genialità nel gestire la palla imprevedibile. Oltra a ciò, con l'allenamento pure tu arriverai a colpire la palla e poi a chiederti "ma questa risposta l'ho data io?" Ti sembra istinto ma non lo é. Ecco cosa ti distingue dalla scimmia. Che poi pure la scimmia applica il suo apprendimento.. non é mica un animale stupido. :D
     
  12. gspix

    gspix Utente Noto

    Squadra:
    A.S.D. ASTRA
    Direi che con l'esperienza le capacità di percepire ed elaborare aumentano considerevolmente in quanto si riesce a guadagnare qualche millesimo valutando dove "potrebbe" andare la palla in base alla posizione dell'avversario ed al gesto compiuto. C'è da considerare anche che dopo i primissimi approcci i giocatori tendono ad allontanarsi considerevolmente dal tavolo aggiungendo qualche altro millesimo al tempo disponibile.
     
Status Discussione:
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