Torna a casa...Max...

OT: verrei camminando sulle mani e qualcosa di buono lo portavo "ad Alba è tempo di fiera" ma il lavoro comunque il tutto è solo rimandato

 

....cose da fare poche e tante....
sì,ma non aspettiamo che tante cose,troppe si mettano a posto da sole e poi,dopo dopo noi tranquilli ci mettiamo all'opera.Adesso aspettiamo il professionismo?C'è già in Italia?Ci accontentiamo di quello che c'è?O magari vuol dire andiamo tutti e subito all'estero dove ci sono condizioni migliori?Ricordo che Boll nel ping pong,ma anche la Graf e poi la ex "jugo" Seles nel tennis,personaggi unici che hanno dominato per decenni nei loro rispettivi campi sportivi sono nati praticamente dal nulla e,diciamolo a casa propria.Che cosa c'era sotto?
Racchette migliori?No.Campi da gioco speciali?No.Remunerazioni superiori?No.Apparati tecnico sportivi faraonici?No.Pletora di di tecnici e fisiatri all'ultimo grido?No.L'unzione benedetta dall'Alto?No,non mi consta.Semplicemente qualcuno che ha detto basta alle solite lamentele,basta alle solite pratiche che non portano mai a nulla,basta ai soliti giochi dell'accontentiamoci,che tanto più di così....
Tutto ciò va bene ,sì ,per chi bada solo a divertirsi la domenica e/o fare atto di pura presenza.Ma tutto questo umanamente non basta.C'è una componente sportiva, insita in tutti noi,che ci induce alla scoperta,a salpare ed esporci ai venti dell'alto mare e non accontentarci delle brezze protettive dei laghetti o delle insenature sotto casa,in sostanza a metterci in gioco e migliorare,a guardare sempre più in alto,sempre più lontano.
Questo devono aver pensato anche i primi allenatori dei tre personaggi citati sopra e in tal senso si son dati da fare.Si riesce a capire,rileggendo la mia lettera,su quale punto han fatto leva, dove han trovato l'appoggio per ripartire e che cosa han proposto di diverso dal solito tran tran per rendere possibile l'affermazione dei propri assistiti? Innalzandosi sopra le difficoltà che pure devono aver trovato all'epoca.
Dopo,a consacrazione avvenuta,sono arrivate le strutture più efficienti,gli "sparring partners giusti,le prime forme di professionismo ben e sempre più remunerate, la stampa,la televisione,il riverbero massmediatico per tutto il movimento sportivo,maschile e femminile,la fama, etc.etc.





Rimane evidente che,spero dalla mia lettera lo si capisca,confidare nel miglioramento e perfezionamento di molte cose,troppe cose e noi lì,intanto che facciamo?Aspettare per raccogliere i frutti?

 

ettore ho la barba bianca quindi son sintetico
...le poche cose...
-arruolamento in accademia militare ( se devi indossare la divisa la indossi e la rispetti ) cosi' facendo si studia anche
- l'allargamento promozionale , non si fa andando alla ricerca di pecorelle smarrite , ma creando un "brand" ....ricordo nel lontano 81 quando giocavo a pallavolo che il palilido per la serie a , il famoso Gonzaga ...era vuoto .... il tt .... è ancora cosi' ... cosa ha fatto la differenza ? saranno gli slip accattivanti delle atlete ? non so ....ironizzo ofcourse ...
- iniziare a offrire strutture idonee, servizi idoneei ...

le faccio un esempio .... se un ragazzo sente la vocazione .... e nel giro di 30/40 km non ha la possibilità di allenarsi ... è una pecorella che si smarrisce a priori ... giapprima di averla messa sulla retta via

con stima ....

questo non è un movimento , è un insieme di singoli ...sarà deformazione professionale del pongista

 

Una cosa è certa : Lebesson e Habeshon non sono la stessa persona.

Tutto il resto è fuffa in quantità industriali.

 

Guarda che nelle considerazioni fatte su come rilanciare il tennis tavolo nazionale non c'è niente di industriale,solo puro "lavoro artigianale"dove mettere le mani,ma soprattutto,nella vera e primaria proposta fatta, la testa.Così han fatto in passato gli altri.

--- Messaggio Unito Automaticamente, 1 Nov 2016 ---

conosci qualcuno che sia migliorato,indossando la divisa?certo potrà studiare,ma meglio di prima?
chi dovrà fornire le strutture e i servizi idonei?
sulla promozione ci arabattiamo un po'tutti,per ora abbiamo poco spettacolo da offrire.Cambierà qualcosa quando qualcuno di nostrano potrà
giocarsela dai quarti,o dalle semifinali in poi,ai tornei ITTF o Champion League .Ho constatato che il tennis ha giocato un paio di finali in
Coppa Davis e qualche Internazionale di Parigi e di Roma, pure vinti in qualche occasione.Da cui sono corrisposti benefici quarti di celebrità per quello sport,con passaggi televisivi di ore e ore nelle principali reti nazionali(sic!).In quel periodo sono aumentate anche le iscrizioni sui campi di terra battuta.Noi aspettiamo ancora la nostra occasione.
E' vero il nostro sport non è uno sport per singoli,non si può giocare da soli.Convinci quel ragazzo a trovarsi qualche amico o cuginetto.Tu,se puoi, insegnali a giocare il doppio.Si divertirà.Qualcuno deve fare da traino,ma noi grandi,almeno dobbiamo smettere di pensare da singoli,in gruppo con gli altri è meglio.

 

nel mio piccolo ho fatto tanto mi creda , la divisa ? non deve essere un pagliativo per fare del tennistavolo uno sport di professionisti
migliorare ? abbiamo fior fiore di campioni del presente , del passato prossimo e del passato remoto
basta si mettano d'accordo

per le strategie ? ci son i politici , le cordate politiche e quantaltro

purtroppo non penso da singolo se no non avrei fatto nel mio piccolo quello che ho ( abbiamo) fatto,non ero solo ero ben accompagnato!
stima

 

Una efficace, sintetica ed intelligente fotografia.

 

la politica?...allora dobbiamo aspettare ancora

 

Alle qualificazione Maschili e Femminili c'erano 4 Canadesi e 4 Americani e stop:
ITTF - International Table Tennis Federation

Se poi era capo della spedizione, ha preso i fuoriusciti dai trials.

Insomma.. tra tanti meriti, penso che la qualificazione alle Olimpiadi degli USA, proprio non sia da citare... Lily Zhang andava a Rio anche con una scimmia in panca...

 

ettore buongiorno , un attimino di pazienza ... non siamo sempre così disfattisti... un attimino
stima

--- Messaggio Unito Automaticamente, 2 Nov 2016 ---

amo l'arte visiva in modo smisurato

 

....abbiamo fior fiore di campioni del presente , del passato prossimo e del passato remoto
basta si mettano d'accordo........
Eh,sì........un attimino di pazienza,ancora ancora certo aspettiamo.Dopodechè?Torniamo a Godot e all'ombra protettiva di quell'albero,mentre noi aspettiamo,e così va avanti la vita,nell'attesa,sempre.
Chi pratica il nostro sport,quando viene a sapere che nella palestra vicina c'è uno più forte e bravo,che fa?Continua a giocare con i 4 amici
al solito bar della spiaggia,perchè si vergogna a misurarsi ai livelli più alti, o magari teme di far brutte figure?No,vero?Se tu,come immagino hai un ruolo dirigenziale,di capitano o di tecnico,vai lo stesso a far partita e cercherai di incoraggiare i tuoi compagni di squadra e farai di tutto per tentare,almeno tentare di sovvertire l'esito finale dell'incontro.Abbiamo avuto,dici,"campioni" del passato,come pure del presente?Qualche promettente racchetta l'ho intravista anch'io,però non ha completato il percorso per essere definito campione.Ma tutto è relativo,se ti riferisci al campione della palestra,o della provincia,o magari regionale,forse pure peninsulare.....Per me il campione non ha aggettivi che ne limitino la portata.
E' campione e basta,solo che lo deve dimostrare a livello internazionale,perchè il nostro sport è,oramai è diventato internazionale e in quel campo dobbiamo misurarci..Lì sta l'onere e la gloria delle armi.Già ogni Federazione,vale pure per la nostra,è innervata da tecnici e giocatori stranieri e straniere.Chissà come si ritroverebbero certi campioni nostrani del passato a giocarsela contro le racchette d'oggi.Me lo son chiesto anch'io.
Di quelli odierni sappiamo, i risultati.
Vai tranquillo comunque,che noi qua non si butta via niente.Ogni aiuto che serva è ben accetto.Adesso dobbiamo solo aspettare (e daje..)
che si mettano d'accordo.
E' come chiamare 5 pittori del paese, alcuni vecchi e onusti di gloria antica assieme ad altri nuovi di stile più moderno ,comunque artisti a comporre un quadro.Pensa 5 pennelli diversi per realizzare una sola grande tela.Chissà cosa ne verrebbe fuori,devono prima trovare l'accordo.
Me ne basterebbe uno solo vero esperto in arti visive(va bene,anche due,massimo tre poi basta), che prenda in esame una tela del Tintoretto e mi spieghi per bene che cosa si vede e cosa c'è dietro il pensiero dell'autore,paesaggio,colore,finalità espressive.A seguire anche un Gauguin , un Guttuso o un F.Bacon possono essere rappresentativi di un epoca più modena.Se l'esperto è un esperto come si deve ( necessariamente un pittore ?),m'aspetto che trovi anche il fil rouge che lega autori di epoca diversa e mi dia qualche ulteriore spunto per comprendere meglio gli artisti della "New Art" più estrema,foss'anche il Wei Wei,un altro pittore cinese(ma sono all'avanguardia proprio in tutto,questi?) .E un linguaggio comune che permetta a tutti di comprendere e poi discettare,dal di dentro, un'opera d'arte.
Più o meno a questo dovrebbe tendere la nostra Federazione.Trovare qualcuno(necessariamente un pongista?) che sappia prima vedere e poi spiegare gli aspetti tecnici che rendono moderno il tennis tavolo praticato.Almeno l'essenziale per accostarsi.Con le parole giuste,comprensibili anche al principiante del campionato di serie D regionale.
Via,l'ho messa in modo un po'artistico,spero di non averti annoiato(conosci qualcuno più all'avanguardia?)
con simpatia ettore

 

caro ettore il mio ruolo é un mero ruolo di promotore,son una specie di animatore nei villaggi turistici, in questo modo son riusciuto ,sempre con l'aiuto di altri a fare qualcosa di buono, abbiamo messo in mano la racchetta a tanti ragazzi , di avanguardia artistca qualcuno ne conosco di avanguardia pongistica qualcuno ne conosco , ma per alcuni son passati,per me no...ci sono e come se ci sono ...
stavo sistemando dei libri e mi é capitato in mano un libro sul tennistavolo, penso sia di tanti tanti anni fa ... di nuovo non cé nulla nemmeno se si fa il corso tecnico di base, vale il cerca con google.... quindi CULTURA !

se uno vuole imparare a saldare , ha bisogno vicino di uno che sa saldare tutti metalli e in tutti i modi.. quindi il tecnico deve secondo me essere del mestiere ...
sai da 5 stili diversi magari ne esce uno ibrido originale che va bene, a me ad esempio piace vedere giocare i defender , noi non ne abbiamo ... quindi non é detto che il futuro sia questo bum bum di artificieri...
almeno me lo auguro...
sono per un sistema made in italy ,
gente di avaguardia ? beh oltre a me ...forse forse chi mi può stare un pelino a ruota é eta beta...poi... cé il vuoto ....

stima

 

O.K. D'accordo,solo che il sistema Made in Italy dobbiamo crearlo,non c'è ancora. Semplicemente non c'è.Lo stiamo cercando,ecco il motivo delle varie proposte,perchè se ci fosse ben altri sarebbero i risultati.Per i libri bisogna continuare a sfogliare e avere la fortuna di trovare quello giusto.Tutti utili,il miglior libro,comunque è quello live,quello vissuto ed esperimentato dal vivo ,studiato e vivisezionato dal di dentro.Il libro imparato per strada,quello ti dice subito dove andare a ricercare quegli altri che ti possono aprire la via.E' una sfida personale,come quella sul tavolo.Ancor più affascinante direi,cercare di migliorarsi, è la sfida più bella.Tempo ben speso,comunque,è quanto possiamo fare nel nostro piccolo.
Permettimi una riflessione ancora.Vivo vicino ad un cantiere navale,al suono della sirena quanti saldatori escono!Tutti provenienti dal Bangladesh.Svolgono meglio il lavoro dei saldatori italiani che c'erano prima?Non credo,non credo,forse lo fanno in maggior economia.
Comunque si riesce a produrre navi che sanno stare tecnologicamente all'avanguardia sul mercato mondiale.E viaggiano in tutta sicurezza.
Una buona parte del merito va accreditata anche e soprattutto agli ingegneri navali del posto che,forti delle tradizioni e conoscenze preacquisite,han saputo rinnovarsi ed escogitare leghe e metodi di saldatura sempre più all'avanguardia,quelle che ti fanno vincere sulla concorrenza.Secondo me devono aver studiato,magari in un gruppo ristretto,su come adoperarsi e meglio procedere.Il processo necessariamente continua,perchè basta poco per farsi superare dalla concorrenza e allora finiscono le commesse e le consegne di nuove navi .
Trovi anche tu una similitudine in tutto questo?Saldatori e tecnici del tennis tavolo in definitiva fanno la parte degli operai,ognuno con le proprie competenze,ma se non c'è un organismo sopra che studi,studi,batta nuove strade col proposito di portare ancora più avanti,più in là,
ciò che si può migliorare,insomma rischiari il percorso a tutto il resto del gruppo,faremo la fine della Ferrari.Non vinceremo mai.
rinnovo la simpatia ettore
N.B.Quel comitato di studio,importante e necessario per reggere il passo della concorrenza,l'ho richiesto da tempo immemore,35 anni fa.
In una riunione presente il Direttore tecnico della nazionale d'allora Costantini.La risposta in sostanza fu che bisognava fare con quello che c'è.Ti risparmio le critiche e l'ostaggio verbale di alcuni fra gli altri tecnici presenti,di fronte alla mia proposta.Appunto e si continua a operare da singoli,ognuno per conto suo.Se ci pensi bene,il nostro è uno sport che si gioca sì individualmente,ma è sempre il frutto di un lavoro d'equipe,sotto ci deve essere la squadra.

 

buonasera ettore , vedo con piacere che di meccanica applicata se ne intende... grande gioia mia personale ciò..sa che cosé... sin ora ho visto un sacco di tentativi...

 

Bene,credo che a questo punto, possiamo darci del tu.Sai che ti dico?non stare lì a vedere e ad aspettare (ancora?) come vanno in porto i tentativi ...degli altri.Qualcuno ti ha rispostra in base alla realtà in cui vivi ,scegli una strada,falla tua e nel tuo ambito cerca di migliorare sempre.Soci e giocatori della tua società ti saranno grati per il contributo di idee e innovazioni che porterai.Ancor di più se a beneficiare sarà il gioco,
attacco o difesa va sempre bene,ragione principe di una società che pratica il ping-pong.
ettore

--- Messaggio Unito Automaticamente, 4 Nov 2016 ---

Caro Beta,noto con piacere che conosci le lingue straniere,in special modo cinese,francese,tedesco,ma Habeshon non si scrive così.Uguale,comunque,oltre che a scrivere potessimo giocare come i campioni di quelle realtà pongistiche.A noi,in Italia più che la grammatica e lo stile bello della scrittura ci serve la lingua viva,ovvero i colpi tecnici per poter comunicare, giocare ed essere compresi nella comunità internazionale del tennis tavolo.Lì dovranno andare i nostri sforzi se vogliamo uscire dal nostro nido protettivo,altrimenti è meglio restare a casa.
con simpatia ettore

 

Visualizza: https://m.youtube.com/watch?v=Mae8gZ45cFk

Ok , si scrive Habesohn.. ma comunque non è Lebesson e neanche Lebesohn.

P.S. : "Beta" mi può chiamare solo lo Zizzì!

 

E' solo per definire i contorni temporali, ma Max a quel tempo era solo atleta e non DT. Era tesserato con noi ed aveva poco più di venti anni.

 

E io che ho sempre pensato che Massimo portasse bene i suoi 75 anni !

 

Ma non é stato DT dal 2002 al 2005?
Qualcosa non mi torna nei conti di Ettore..

 

...fate voi i calcoli,non sono bravo in mate....il fatto resta.