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Quella ''dannata'' PARTITELLA!!

Discussione in 'Allenamento e Tecniche di Gioco' iniziata da MATADOR, 6 Ago 2017.

Status Discussione:
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  1. MATADOR

    MATADOR Utente Noto

    Nome e Cognome:
    DARIO CIOFFI
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    ASD TT MEDITERRANEO BUSETO-TP
    Stamane facevo una riflessione che penso valga la pena essere valutata e ponderata...
    Aldilà del fatto che noi appartenenti a piccole societa', non facciamo dei grandi allenamenti qualitativi intanto per mancanza di istruttori e sparring di livello, un po' per inesperienza generale.. un po' per volontà o altro...
    Quando ci ''scorniamo'' con le nostre partitelle, le lasciamo un po' al tempo che trovano... ovvero le prendiamo come un momento che ci serve per superare il nostro compagno.. ma mai rivolto ad un EFFETTIVO miglioramento di un colpo o di una situazione di gioco...
    Ovvero spesso commettiamo gli stessi errori senza analizzarne a fondo il perché durante il match illudendoci di usare questi match per migliorare...
    Risultato: Uno "stallo", piu' o meno permanente.
    Tutti noi dovremmo considerare che quando reiteriamo un errore durante un match, e quindi non è un caso... ma frutto di un cattivo approccio alla palla avversaria, dovremmo stoppare il match... ripercorrere quella situazione più volte fino ad arrivare a rispondere con sicurezza a quel contesto di gioco... che sia un servizio... una schiacciata.. uno scambio incrociato o altro...
    Invece noi continuiamo a giocare pensando al punteggio o al match in corso.. perdendo un opportunità di crescita... e spesso continuando a fare gli stessi errori...
    MEDITIAMO, se pur non avendo mezzi ed esperienza.. ci culliamo anche nei nostri errori... allora migliorare, anche un po', è davvero un impresa...

    BUON TENNIS TAVOLO
     
    A SilvaM95, Mike1967, emilio68it e 6 altri utenti piace questo messaggio.
  2. zoro

    zoro Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Zoro Chan
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Ciao matador!
    Ti ho visto in qualche torneo in Sicilia se non sbaglio.
    Purtroppo molti di noi sono autodidatti, sono pochissimi i pongisti che hanno la possibilità di farsi allenare da un istruttore ( sia qualificato o no :( ) quindi tutti in allenamento cerco di fare pochi scambi x correggere i propri errori e molte partitelle come dici tu.
    Io ti consiglio come lo faccio coi miei ragazzi da anni è meglio fare 2 ore di cesto che 2 ore di partita.
    Se sei un tipo che vuole migliorarsi, prova sempre a correggere i tuoi errori, perché ricorda che sono gli errori che facciamo in campo che ci portano a migliorare.
    Certo;) non siamo tutti ma long ma cerchiamo di divertici imparando da noi .
     
  3. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    ..meglio 2 ore di cesto che 2 ore di partita.

    Così dici?Certo che il cesto in mano ad un vero maestro,che sa diversificare i colpi e le ribattute può giovare molto.Magari due sparring partner da un lato del tavolo,ancor meglio,dove uno batte e il compagno allenatore,alternativamente, risponde in modo sempre diseguale,utilizzando gomme diverse,o addirittura plurime racchette,angolo,taglio,blocco inaspettati etc. etc. possono essere d’aiuto.
    Anche un buon robot,fra quelli più tecnologicamente sofisticati, può sostituire degnamente l’aspetto umano .Tutto può ritornar utile per un proficuo allenamento e la partita,poi,magari a tema,non deve proprio mancare.
    L’errore sta nel “meccanicizzare” troppo il gioco a due,che non è mai un solo comando da replicare all’infinito,una pallina da rimandare sempre più forte di là dell’avversario.Avversario,che invece,dotato di pensiero e occhi attenti(anche più), le proverà tutte per interrompere la sequela positiva di top o scambi di chi si avvantaggia momentaneamente con tre,quattro punti ottenuti con le stesse modalità.Come?Attingendo a diverse tattiche a volte difensive,a volte attendistiche,cercando piazzamenti inconsueti o ,al giorno d’oggi, più spesso con improvvisi controattacchi , su seconda palla,tali da rendere difficile il gioco troppo meccanicizzato dell’avversario,fino a renderlo contro producente o innocuo.La pratica del cesto è l’anima e il il cuore del tennis tavolo italiano,il credo cui si ricorre per risolvere tutte le problematiche di carattere tecnico,insite nel gioco.
    Si mira ad una prestazione performante ed è vero!I nostri giovani e meno giovani portacolori saltano come grilli,si spostano più veloci del vento,tirano sempre più forte,e poi?Non raccolgono quanto sperato,o messo in preventivo.Durano due set,due e mezzo,anche tre,ma poi alla lunga cedono.Mentalmente e fisicamente.Ormai è una consuetudine,più mentalmente,che fisicamente direi,ma la soluzione ,da molti invocata,non può esssere quella di rivolgersi ad un “mental coach”.Che ,per quanto ne so,non può insegnare quanto angolo deve avere la racchetta rispetto al tavolo,per rimandare efficacemente una palla corta,oppure come deve stare il polso prima,dopo,ma soprattutto durante il contatto con la pallina.Occorre un tecnico,un’esperto di balistica,che a differenza di altri sport,come non mai,sappia muoversi con successo in spazi ristretti e scarsità di tempo e ogni cm o frazione di secondo,rubati all’avversario possono risultare decisivi.No,non basta l’allenatore generalista,inutile il coach mentale,occorre il Tecnico,con la T maiuscola,un genere di personale specializzato,che le scuole nostrane,dai Corsi Fitet ufficiali,alle varie accademie ISEF non sanno ancora fornire,né sono attrezzate a farlo.

    Allora oggi che facciamo?Prendiamo il cesto o la solita partitella?
    Stima ettore
     
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  4. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Vero. Ottima considerazione. Non avendo altri sparring che i propri compagni e un tecnico che possa seguire tutti i tavoli, la tua osservazione dovrebbe essere seguita. Una partitella alla morte solo a fine allenamento. Se proprio non si digeriscono gli schemi, fare come dici tu: match play ma dopo una palla "ignorante" (come chiamo io le situazioni di gioco che non so gestire al meglio) , fermarsi e cercare di ripetere il punto più o meno dalla stessa situazione di partenza. :approved:
    :nerd:
     
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  5. zoro

    zoro Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Zoro Chan
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Salve sig. milocco ettore,
    Che un cesto in mano ad un buon maestro credo lo si, sa!
    E come dire che Valentino rossi in un triciclo sa impennare.
    Purtroppo credo io, che come dice il buon Matador purtroppo ai me, in Sicilia ci sono pochi tecnici:( per coprire tutte le nostre società autofinanziate.:) quindi ogni uno in allenamento mette la farina de suo buon sacco pur di far imparare qualcosa all' amico avversario o compagno che sia di allenamento.
    Io ( pensiero mio personale ) opterei per un allenamento più portato sulla dinamica del gioco , fatto da traiettorie , potenze variabili di colpi, intuizione , balistica macari dei colpi e chi più ne ha più ne metta.
    Questo gioco è bello perché ha sempre varianti nuove , e tornando al buon matador senza divulgarmi, impara sempre dai tuoi errori e te lo dice uno scarsone di quinta cat. Che ama questo gioco con passione.
    Buon tennis tavolo a tutti;):)
     
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  6. ttsermide

    ttsermide Utente Noto

    Squadra:
    ASD POL.SERMIDE TT
    Condivido anch'io il pensiero di matador quando giochi per tanti anni con amici nel gruppo dove ti trovi,e si gioca la partita è difficile che lo spirito di "migliorare" prendi il sopravvento poiché la partita è puro divertimento e anche la partita di allenamento è un bellissimo confronto......basterebbe oltre e dopo gli schemi,cercare di giocare in partita migliorando i propi punti deboli ,e .....a discapito del risultato rischiare i colpi che in partita ufficiale non si fanno quasi mai,ma comprendo che è molto molto difficile .
     
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  7. amedeo

    amedeo Utente Attivo

    Squadra:
    A.S.D. TennisTavolo Apricena
    Sono le stesse identiche considerazioni che faccio da anni io. Quindi condivido al 100% tutto il suo post. Anche qui da noi (nord Puglia), pur essendoci un movimento da un po' di tempo in continua espansione, non ci sono tecnici che possano seguire le piccole società come la mia. Dovrebbero venire da fuori zona. E incide più il costo della loro trasferta che il costo delle loro lezioni. Aggiungeteci pure che per le piccole società, sponsor o finanziamenti manco a parlarne...
    Quondi, si è vero:
    MALEDETTA PARTITELLA
     
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  8. Max

    Max Utente Noto

    Squadra:
    TT Aquile Azzurre - Milano
    La partitella secondo me è molto utile quando uno dei due imita un tipo di gioco contro cui il compagno di allenamento è in difficoltà, oppure prova a replicare un giocatore che si conosce e che si sa di dover affrontare.
     
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  9. Ortensio

    Ortensio Utente Noto

    Come fai a non essere d'accordo col Matador ???
    Noi da un po' di tempo ci facciamo le partitelle "a schema", nel senso i primi due o tre colpi sono sempre gli stessi, poi il gioco e' libero. E devo dire che funziona, perche' con il punto in palio tu ti impegni un po' di piu' per cercare di fare bene il colpo sul quale vuoi lavorare, e nello stesso frattempo non obblighi il tuo compagno alle ripetitivita', che alla lunga risulta noiosa. Cosi', immaginando di fare tre set tirati, ho ripetuto per circa 25/30 volte la mia lezione mentre il mio compagno ripeteva la sua. Poi si cambia, ognuno decide cosa vuole fare, e per altre 25/30 volte lo si fa. Poi ci si ferma e ci si riflette su: se, porto un esempio a caso, nei set in cui ricevo servizi lunghi e veloci sistematicamente perdo mentre nei set con servizi tagliati e corti vinco, ecco che so dove devo concentrare i miei sforzi la prossima volta che vado in palestra. E questro esempio vale per tutti i tipi di colpi.
    Naturalmente con questo sistema non si diventerà mai dei campioni, ma se il fine ultimo è quello che rendere un po' nemo debole il tuo punto debole... beh, funziona !

    :)
     
    A Max, Milocco Ettore e MATADOR piace questo messaggio.
  10. MATADOR

    MATADOR Utente Noto

    Nome e Cognome:
    DARIO CIOFFI
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    ASD TT MEDITERRANEO BUSETO-TP
    Ragazzi... quando il forum FUNZIONA.. bellissimo condividere questi ''microcosmi'' pongistici creati con l' ''italiana fantasia'' per superare tutte quelle carenze strutturali che purtroppo ci circondano...
    Una condivisione di ''metodi artigianali'' davvero costruttiva... forse non ci migliorera'.. ma almeno ci confrontiamo con idee nuove che possono darci spunti per spezzare le monotonie della ''dannata partitella''...
    :):birra:
     
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  11. luca.dalco

    luca.dalco utente scarso

    Nome e Cognome:
    Luca Dal Conte
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    Sisport Torino
    Vero verissimissimo!!
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 6 Ago 2017, Data originale: 6 Ago 2017 ---
    È un cruccio che "tormenta" anche me..
    Io ho cominciato in una società dove l'allenamento era la base ma ad un certo punto ho dovuto/scelto di cambiare. Ora sono in realtà più "simili" a me, per cui ci sono molti persone che giocano e si divertono.
    Ho concluso che non va bene ne uno ne l'altro! :D
    Ma la via di mezzo potrebbe essere la cosa migliore.
    Cercare di giocare con più avversari possibili, facendo in modo che sia utile per te e per loro, ma anche fare qualche allenamento nel senso classico del termine sarebbe fondamentale, perché ti permetterebbe di provare e poi consolidare movimenti e tattiche che in una classica partita (più o meno amichevole) non puoi provare con continuità...
     
    A MATADOR piace questo elemento.
  12. ttsermide

    ttsermide Utente Noto

    Squadra:
    ASD POL.SERMIDE TT
    Un'altra tecnica per far diventare la "partitella" formativa è per esempio quando giocate con atleti molto inferiori a voi ,invece di fargli fare 2/3 punti a set ,giocat egli sui loro punti di forza e nello stesso tempo voi non fate punti su servizio o similari,in questo modo l'allenamento sarà proficuo e nello stesso tempo divertente per entrambi senza bisogno di mettere l'handicap nel punteggio(che giustamente non tutti condividono)
     
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  13. Tsunami!

    Tsunami! Moderatore mercatino Staff Member

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    ASDTT tennistavolo Parabiago
    devo dire che nella mia società i 10 minuti di riscaldamento più partitella (alla morte contro qualsiasi avversario, altro che...) sono la norma, infatti da noi lo scopo principale è puramente quello di divertirsi; del resto i risultati mai raggiunti prima di quest'anno ne sono la conferma : 2 retrocessioni su 3.
    e meno male che la D2 non prevedeva retrocessioni, altrimenti credo che i miei compagni per solidarietà si sarebbero impegnati per non essere da meno delle compagini di D1 e C2, invece che portare a termine un campionato più che dignitoso battendo peraltro anche la capolista.
     
    Ultima modifica: 7 Ago 2017
    A stefano_voghera e MATADOR piace questo messaggio.
  14. luca.dalco

    luca.dalco utente scarso

    Nome e Cognome:
    Luca Dal Conte
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    Sisport Torino
    Anche io la penso così, anche se l'avversario non é particolarmente inferiore, a volte credo che sia utile giocare sui punti forti, a costo di perdere qualche partita in cui sei ampiamente quotato!
    A volte non é facile da digerire, ma se é vero che perdere aiuta a vincere...;)
     
    A MATADOR piace questo elemento.
  15. T__T-Rex

    T__T-Rex Mestolo, hoola-hop e pedalare!

    Nome e Cognome:
    Mario Capaldo
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    ASD Polisportiva La Potentina
    Riprendo questo post di qualche tempo fa perché, dopo averlo letto ed averlo trovato interessantissimo, vorrei sentir la vostra su un'idea che vorrei proporre in allenamento: visto che le partite di campionato/torneo si giocano sempre "a freddo", potrebbe essere utile cominciare la sessione di allenamento con una partita e, subito dopo, analizzati errori e difficoltà, lavorare sugli schemi che più possano essere proficui. Che ne dite?
     
  16. emilio68it

    emilio68it Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Emilio Arbasino
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Anche per noi la situazione è la stessa, nessun tecnico che guidi l'allenamento. Mi sono cercato io il tecnico facendo per un anno per una volta alla settimana 100 km di trasferta a Milano per allenarmi. Adesso ho compagni di allenamento con i quali più in là della partitella non vai e altri con cui si fanno schemi e alla fine partitella liberatoria. Poi anche quella devi sapertela gestire, anzichè pensare a vincere col tuo compagno, magari lo conosci e sai che basta palleggiare tagliato, invece ti sforzi ad aprire rischiando di perdere. In squadra ci sono due filosofie, la mia dice che devo cercare di avvicinarmi al modo di giocare che mi piace e per il quale mi alleno, l'altra che vuole che si giochi pur di vincere. Sicuramente sono valide entrambe.
     
  17. T__T-Rex

    T__T-Rex Mestolo, hoola-hop e pedalare!

    Nome e Cognome:
    Mario Capaldo
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    ASD Polisportiva La Potentina
    Ti capisco. Ci sto pensando anch'io e appena sarò un po' più libero dagli impegni casa/lavoro lo farò. Nel frattempo ci arrangiamo da autodidatti, certo non sprechiamo tempo ma a volte non sembra proficuo...
     
    A emilio68it piace questo elemento.
  18. emilio68it

    emilio68it Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Emilio Arbasino
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Guarda l'ho fatto per anni ma non cambiava nulla e avevo smesso, non è facile ma il miglioramento c'è stato. Adesso dovrei avere la voglia/tempo di fare il passo successivo....giocare e giocare e giocare, fare tanti tornei e partite ufficiali per fare esperienza, per portare i miglioramenti anche nelle partite "vere".
     
    A ggreco piace questo elemento.
  19. T__T-Rex

    T__T-Rex Mestolo, hoola-hop e pedalare!

    Nome e Cognome:
    Mario Capaldo
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    ASD Polisportiva La Potentina
    Farò anch'io così, peccato che la ns Regione sia povera anche di Tornei :(
     
  20. emilio68it

    emilio68it Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Emilio Arbasino
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Bè da me tra Piemonte e Lombardia ce ne sono anche, ma questa stagione sono in fase di ripensamento, non ho ancora fatto un torneo e ho giocato poco.
     
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