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La "cura Costantini"

Discussione in 'Chiacchiere sul Tennis Tavolo' iniziata da eta beta, 1 Lug 2013.

Status Discussione:
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  1. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    :approved:

    L’abilità che crea disabilità

    Un’idea per l’Europa pongistica.

    Alcuni anni fa avevo evidenziato in un articolo apparso proprio su questo blog le differenze tecniche fondamentali che c’erano e che ci sono tutt’oggi tra la scuola cosiddetta cinese e quella europea. L’articolo precedente post era stato poi ripreso dalla rivista cinese e anche da quella tedesca riscuotendo notevoli apprezzamenti. Con questo pezzo invece vorrei formulare delle proposte di lavoro che potrebbero consentire di ridurre il divario qualitativo che c’è tra la Cina e il resto del mondo. Per definire meglio il contenuto di questo pezzo è importante fare una breve ma essenziale introduzione su che cos’è effettivamente il pingpong nella sua interezza.
    Sebbene il gioco del pingpong per molta gente possa apparire banale... [continua]

    Leggi tutto l'articolo su: L'abilità che crea disabilità : Ping Pong Italia
     
    Ultima modifica da un moderatore: 14 Lug 2013
    A Giorno, Riccardino e Mr. Hero piace questo messaggio.
  2. superciuk

    superciuk Si fa Giorno e cala la notte.

    Costantini ha certamente ragione nel descrivere la strada per il successo però allo stesso tempo è un percorso che mi genera un po' di "tristezza" perchè vedo possibilità solo per atleti con specifiche e particolari caratteristiche fisiche.
    Si dice che il tennistavolo è giocare a scacchi correndo i 100 metri, ma ormai la prima parte sembra diventare sempre più irrilevante soffocata da una esasperazione fisica e da una perfezione tecnica quasi robotica.
    Naturalmente non discuto la sua analisi (ci mancherebbe) ma sono contento che ai nostri bassi livelli da amatori vi sia ancora spazio per "l'arte di fregarci a vicenda" con ritmi ed intensità ancora umane.

    Se metto in relazione quanto scritto da lui con quanto affermato dal D.R. nella sua analisi dei mondiali sull'inizio del declino del TT in Cina, forse dovuto anche a "noia da troppe vittorie"... mi viene da sperare (e pensare) che il rilancio nell'occidente avverrà proprio quando costoro avranno avranno una loro crisi che ci permetterà di ritornare competitivi.
     
  3. mago

    mago Professionista

    Nome e Cognome:
    Erich Schuster
    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Squadra:
    Sarmeola Padova
    Al di là del discorso tecnico su mentalità difensiva e espedienti con cui sono abbastanza d'accordo, ho paura che Max sia un po' troppo ottimista. Il GAP con la Cina ha troppi fattori, una volta si compensava con carenze dei cinesi nel gioco a penna, poi la colla aiutava, si avevano talenti come Waldi e altri e la mentalità era un po' diversa, forse. Da 20 anni fa la superiorità numerica della Cina è ovviamente invariata, ma non è solo il grande bacino d'utenza che fa la Cina grande. Ci sono stati negli anni progressi dire ovvi, poichè i cinesi studiano, capiscono, imparano e trovano soluzioni tecniche, hanno capito col tempo come giocare all'europea, anzi, hanno migliorato, direi, sotto certi aspetti, il gioco all'europea, privilegiando comunque il dritto grazie a gambe e preparazione atletica che consente di arrivare in poszione giusta sulla palla, ma col tempo hanno capito anche che la nuova generazione di cinesi deve saper fare un rovescio decente (ed è diventato molto più che decente), hanno inventato il top con l'altra faccia della....penna, velocizzato, anticipato e dato importanza al fatto atletico per creare dei superman che sono umanamente difficili da superare. Loro vanno avanti, noi no. Aggiungiamoci carenza di talenti, invecchiamento dei nostri "bravi" un po' di presunzione degli allenatori europei che continuavano impererriti a insegnare il toppettino a braccio corto e, orgogliosi e troppo calati nel loro ruolo di grandi allenatori e nella cura del proprio ego, rifiutavano qualsasi ammissione non dico di incompetenza, ma almeno di carenze e di bisogno di aggiornarsi e imparare qualcosina (vedi il gesto del top, più ampio..), poi la mentalità cineese portata alla disciplina e non...rammollita della società occidentale dove non tutti sono più disposti a sottoporsi a training massacranti e perseguire con caparbietà scopi che sembrano tanto lo scalare di una montagna e hai il quadro della situazione.
     
    Ultima modifica: 2 Lug 2013
    A anti-sociale, Mr. Hero, paolom e 3 altri utenti piace questo messaggio.
  4. Fabio di Milano

    Fabio di Milano Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Fabio Roveda
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Squadra:
    POL. S. GIORGIO LIMITO
  5. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Neanch'io oggi. Max deve aver combinato qualche casino. :nerd:

    Magari in una bella discussione ad hoc. :approved:

    _________________________________


    Ore 9:00 : ripristinato il post su PingPongItalia.
     
    Ultima modifica: 2 Lug 2013
  6. Fabio di Milano

    Fabio di Milano Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Fabio Roveda
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Squadra:
    POL. S. GIORGIO LIMITO
    Io non vedo ancora nulla...
     
  7. gspix

    gspix Utente Noto

    Squadra:
    A.S.D. ASTRA
    Sarà un problema di browser, con internet explorer non riesco a vederlo neanche io, con Chrome invece si vede.
     
  8. superciuk

    superciuk Si fa Giorno e cala la notte.

    Con firefox si vede.
     
  9. Riccardino

    Riccardino Utente

  10. enzopacileo

    enzopacileo Utente Noto

    Nome e Cognome:
    vincenzo
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Quoto pienamente ciò che dici sia riguardo la Cina sia per il toppettino a braccio corto al quale aggiungerei il flip fatto male che porta poi un arretramento per il colpo successivo con il corpo che cade all'indietro. In generale io noto una visione parziale ed errata del tennis tavolo moderno, infatti molto spesso sento parlare di gioco al tavolo andando sopra la palla, uso del polso etc tutto ok, tutto giusto non mi voglio dilungare, ebbene poi vedo che sulle palle tagliate si va sempre sopra anche dalla media distanza, non c'è variazione di tempo e di rotazione, uso del polso improprio e potrei continuare a lungo...questo perchè a molti arrivano delle informazioni parziali o errate o peggio ancora ci sono forti personalizzazioni, continuo a dire che c'è mancanza di una vera e propria scuola che prepari i tecnici in maniera abbastanza omogenea, il problema non è certamente soltanto italiano perchè anche all'estero ci sono in giro degli stili a dir poco originali e non supportati da nessuna base scientifica, tutto questo a scapito del vivaio in quanto i ragazzini si sentono dare i consigli più disparati (e quelli giusti in questo caso valgono come quelli sbagliati) dai vari tecnici che incontrano nelle società di appartenenza, negli stage regionali nazionali e privati ed è ovvio che alla fine non vengano fuori grandi giocatori di valore. Credo che gran parte dei giovani talenti in circolazione venga distrutta da queste discrasie tecniche alle quali va senz'altro aggiunto l'aspetto della preparazione fisica, qui purtroppo entriamo nell'ambito della disciplina che ormai è merce sempre più rara nelle palestre in quanto l'abitudine agli allenamenti atletici fuori dal tavolo o quantunque senza pallina va educata negli allievi da piccoli, certamente anche in maniera ludica ma cominciando appena possibile ad inculcare la mentalità del rapporto sacrificio/successo che ritengo sia il motore portante della crescita di un atleta nel tempo imho
     
    A andras piace questo elemento.
  11. Riccardino

    Riccardino Utente

    Tirare su una palla tagliata dalla media distanza!? Son ciuchino, scusa, mai vista una palla tagliata che arriva a tanto, se non quando cade per terra. Chiarimento please
     
  12. enzopacileo

    enzopacileo Utente Noto

    Nome e Cognome:
    vincenzo
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    mi riferivo al non essere completamente chiuso al tavolo è ovvio che ad una certa distanza la palla va giù vicino al tavolo ci puoi andare sopra poi dovresti necessariamente aprire la racchetta, in quanto ai filmati tranquillo aspetto quelli degli altri quelli che hanno la videoteca.
     
  13. Riccardino

    Riccardino Utente

    Di Massimo Costantini:
    "Noi, inteso come resto del mondo abbiamo due modi di fare (Dott. Jekill & Mr. Hyde), uno negli schemi di allenamento e uno nelle situazioni di gioco libero. Negli schemi di allenamento siamo eccellenti, pochi errori, la continuità dei colpi, la regolarità nello scambio, esecuzione dei colpi di notevole qualità, siamo persistenti, duraturi, mentalmente ben predisposti. Quando ci troviamo in situazioni di gioco libero allora cambiamo il nostro modo di giocare, quasi a nascondere le nostre capacità, diventiamo irriconoscibili, ecco che non siamo più continui, il nostro gioco diventa confuso, i colpi sono meno efficaci, abbiamo mille dubbi e mentalmente diventiamo difensivi. Tutto questo quando siamo in allenamento, ora, figuriamoci in una competizione vera e propria."
    Ecco la differenza tra un pensatore ed un chiacchierone. Bravo Massimo. Le abilità sono importanti, una volta acquisita la tecnica ciascuno la personalizza secondo le proprie capacità e da questo lato non sono in accordo con chi propina il pensiero unico tecnico nazionale. E' nel pratico che va cambiata la mentalità, ciò che fa crescere sportivamente (e non solo) una nazione.
    Il Brasile calcistico è forte perchè hanno avuto sempre una mentalità offensiva, anche a rischio di perdere, qualche volta.
     
  14. enzopacileo

    enzopacileo Utente Noto

    Nome e Cognome:
    vincenzo
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Condivido, ma dov'è l'insegnamento univoco della tecnica a livello nazionale? Poi ci sono le personalizzazioni, in musica li chiamano abbellimenti, ma senza tecnica gli abbellimenti, virtuosismi e quant'altro diventano tecnica ad personam, io il fatto che siamo 43° se non sbaglio dopo l'Iran o giù di li (non sono aggiornatissimo) me lo spiego soprattutto cosi imho aggiungo che queste cose il buon Costantini le ha ribadite nel corso per tecnici a Sesto Fiorentino dove purtroppo non ho visto poi questa grande marea di suoi estimatori inteso come numero di corsisti....io e qualche altro c'eravamo e ti posso confermare che è molto attento alla tecnica sia pur lasciando il sano estro di ognuno di noi
     
    Ultima modifica: 2 Lug 2013
  15. Riccardino

    Riccardino Utente

    Superciuk, ci mancherebbe proprio che l'analisi di Massimo Costantini fosse rivolta a chi come noi gioca ad un livello amatoriale.
    Bisogna partire dai piccoli, a loro va inculcata la mentalità offensiva pura. Proviamo però pure noi a stare vicino al tavolo qualche volta, chissà che non vinciamo qualche partita in più.
    Per quanto riguarda la crisi cinese tanto sperata, mi sa che sarà un'attesa mooooolto lunga.
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 2 Lug 2013 ---
    Ci mancherebbe proprio che Massimo non sia attento alla tecnica. Nell'articolo in commento lui da per scontato che la tecnica la si abbia acquisita. Il come, sarà oggetto di un altro discorso. Per quanto riguarda gli estimatori di Massimo nel corso per tecnici a Sesto Fiorentino ognuno potrà pensarla come vuole, ma il loro numero non pregiudica certo la mia valutazione sulla bontà del suo pensiero attuale.
    Per quanto riguarda l'acquisizione della tecnica (a livello della nazionale italiana) sono lustri che i nostri atleti vengono portati in giro per il mondo, credo che qualcosa glielo abbiano insegnato. Buon appetito
     
    Ultima modifica: 2 Lug 2013
    A John Locke QDL piace questo elemento.
  16. enzopacileo

    enzopacileo Utente Noto

    Nome e Cognome:
    vincenzo
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Evidentemente non mi spiego bene....non intendevo dire che erano pochi ma di sicuro tanti suoi estimatori lo sono più nelle parole che nei fatti tant'è che insegna fuori dall' Italia, poi non capisco perchè quando dico che siamo 43° dopo l'Iran questa cosa debba dare fastidio, ovunque c'è il numero 1 ed il numero 44 e via via giù, poi in giro ci va il numero 1 e il numero 100 questo è certo. Buon appetito anche a te
     
  17. mcdaniel

    mcdaniel Nuovo Utente

    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Ho letto tutto d'un fiato l'articolo di MAX.......e direi che casca proprio a "fagiuolo" a sostegno del mio intervento di qualche giorno fà in cui mi sono permesso di criticare il gioco di Pelizzi nella finale dei V. Avevo espresso le mie critiche sul gioco remissivo, poco reattivo, fatto di blocchi al tavolo con una antitop, e soprattutto sul "non gioco" del ragazzo, in situazioni in cui poteva e doveva tirare di topspin, aprire e quant'altro (visto anche le potenzialità che aveva). Mi ero spinto nelle mie valutazioni anche in maniera "decisa" perchè quel tipo di gioco non era secondo me proponibile a quell'età e con quei mezzi. Non tutti si sono dimostrati d'accordo. Anzi in molti mi hanno dato addosso con varie giustificazioni soffermandosi sui miei errori di scrittura piuttosto che sulle valutazioni tecniche. Quella finale l'ha vinto Palmarucci , che seppur in possesso di un fisico nettamente inferiore all'avversario, ha espresso la tecnica di gioco di cui Max parla nel suo intervento, ha usato gambe, braccia e intelligenza tattica. Qui non si parla di essere attaccanti nel senso stretto del termine. Qui si parla di affrontare il gioco con la tecnica di base cercando di andare a chiudere il punto il prima possibile. Un gioco "abile" non deve mai nascondere un gioco "disabile" e privo dei fondamentali del ns. sport.
    Grazie grande Max ..
     
    A enzopacileo piace questo elemento.
  18. enzopacileo

    enzopacileo Utente Noto

    Nome e Cognome:
    vincenzo
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Purtroppo di partite con gioco remissivo ne trovi tante altre perchè il teorema è il seguente: non tiro, ma controllo (purtroppo passivamente) tanto sbaglia l'avversario, perchè prendere l'iniziativa? Magari per indirizzare il flip in un determinato punto rischio di sbagliarlo ed allora perdo il punto meglio farlo semplice dove capita magari sbagli l'avversario....poi andiamo in europa e le palline le raccogliamo da terra perchè certi processi per la formazione di un giocatore sono lunghi e complessi, prendere l'iniziativa piazzare al punto giusto la palla, cambiare tempo e rotazione richiede tempo per impararlo spesso a scapito di alcune vittorie. Da noi invece si sceglie la strada più corta ed i cosiddetti giocatori portieri aumentano, la strategia di attacco non significa tirare bordate ma agire in maniera attiva e sapendo cosa si sta facendo per fare punto qui come sempre basta il talento..... e bada se dici queste cose ti danno addosso perchè certe cose le possono affermare solo i santoni di questo sport, sai è come se il Padre Nostro lo potesse recitare solo il vescovo.....
     
  19. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Sono contento anche per te, che il pensiero di Max ti conforti nelle tue considerazioni sul gioco di Pelizzi
     
  20. mcdaniel

    mcdaniel Nuovo Utente

    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Hai ragione caro amico.......il gioco di cui parla Max non è certo quello di tirare bordate insensate a tutto spiano. E' una cosa un pò più complessa ed elaborata. Io condivido un gioco anche di controllo..... mi spiego......ma non condivido il "non gioco" ...che è assolutamente invalidante nei ragazzi. Ma in Italia è importante quanti punti hai in classifica........non importa se non sai fare dei colpi. Poi però facciamo gli stage e ci accorgiamo che in giro c'è un altro tipo di vangelo......che dice di fare determinate cose......e invece in partita, ma anche in allenamento, tiriamo fuori il cosidetto "braccetto".....per paura di perdere. Se provassimo invece ad allenare efficacemente la tecnica, come dice Max, quando nè saremo padroni, e solo dopo tante e tante ore di palestra e multiball, allora questa paura non farà più parte di noi. In Cina funziona così. Se vogliamo provarci, dice Max, dobbiamo provare ad imitarli......ma come dice il Mago.....non è una cosa facile.
    Trovo interessante una sezione tecnica in cui confrontarsi con te, il Mago e chi ne vorrà far parte. Sarebbe utile poter condividere esperienze tipo quelle in Ungheria o in Romania che qualcuno ha fatto e che potrebbe interessare a tutti. In altri forum ho letto dello stage in Cina fatto da Del Sante e alcuni suoi ragazzi. Vi invito a leggerlo. ciao ........
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 2 Lug 2013 ---
    Bravoooooooo........
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 2 Lug 2013 ---
    PAROLE SANTE........IL MAGO !!!! DIGLIELO A QUELLI DELLO STAGE DI PORTORECANATI......AI PIU' GIOVANI PERO' ........POI CI VEDIAMO LI' ......UN SALUTO....
     
    Ultima modifica: 2 Lug 2013
Status Discussione:
ATTENZIONE! - L'ultima risposta a questa discussione ha più di 365 giorni!
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